Luigi Boccardo

Luigi Boccardo

(1861-1936)

Beatificazione:

- 14 aprile 2007

- Papa  Benedetto XVI

Ricorrenza:

- 9 giugno

Sacerdote e fondatore delle Suore di Gesù Re, ramo contemplativo composto da religiose cieche della congregazione delle Povere Figlie di San Gaetano, fondate dal fratello Giovanni Maria

  • Biografia
  • preghiera
  • omelia di beatificazione
"Il prete sempre prete, è colui che fa vedere il sole della misericordia divina"

 

Luigi Boccardo è nato il 9 agosto 1861 a Moncalieri, in provincia di Torino. Era il settimo di nove figli nati da Gaspare Boccardo e Giuseppina Malerba. Il primogenito della famiglia, Giovanni Ottavio, che all'età di 13 anni divenne il padrino di Luigi, avrà un ruolo decisivo nel futuro del fratello minore.

Sebbene i genitori di Luigi fossero agricoltori, assecondarono il suo desiderio di studiareiscrivendolo alla scuola dei Padri Barnabiti, dove anche Giovanni aveva studiato. Influenzato dal buon esempio di suo fratello e dall'atmosfera religiosa che incontrò, Luigi iniziò a pensare che sarebbe voluto diventare un prete. Ricevette un'ulteriore esempio di dedizione a Dio quando sua sorella Giacinta entrò in un convento di clausura nel 1874.

Quando Luigi espresse il desiderio di studiare per il sacerdozio, i suoi genitori erano riluttanti, e fu suo fratello maggiore Giovanni a intercedere per lui, assumendosi anche il peso finanziario di tutti gli studi del seminario di Luigi. Il giovane entrò nel seminario arcidiocesano di Torino nell'ottobre 1875 e il 23 settembre 1877 ricevette l'abito clericale.

Fu in quel momento che contrasse una grave febbre che lo portò sull'orlo della morte. Come ultima risorsa per salvargli la vita, gli fu data da bere da Lourdes. Questo evento ha approfondito all'interno di Luigi una devozione filiale alla Madre di Dio, alla quale si è consacrato. Su un santino della Beata Vergine scrisse: "Questa è lei che mi ha salvato e mi ha rubato il cuore". Oltre alla protezione della Vergine Maria, Luigi era di nuovo in buona compagnia di suo fratello Giovanni, che era stato assegnato come direttore spirituale degli studenti di filosofia del seminario. I santi compagni continuarono a circondarlo nel seminario teologico, dove ricevette la direzione spirituale dal futuro Bl. Giuseppe Allamano.

Luigi Boccardo fu ordinato sacerdote il 7 giugno 1884. Ricoprì alcuni incarichi temporanei, tra cui il vicario parrocchiale nella parrocchia dove suo fratello fu assegnato come parroco a Pancalieri, Torino. Durante questo periodo la zona fu colpita da un'epidemia di colera e don Luigi osservò di nuovo la vita virtuosa del fratello maggiore attraverso le cure pastorali che dava al suo gregge. In effetti, a seguito dell'epidemia, che lasciò numerosi orfani e abbandonò gli anziani sulla sua scia, P. Giovanni fondò una Congregazione di Suore per assisterli, le Poor Sisters of St Cajetan, che in seguito divenne la responsabilità sacerdotale del fratello minore.

Nel 1886 don Luigi fu nominato vicerettore e direttore spirituale per i giovani sacerdoti del collegio ecclesiastico di Nostra Signora del Buon Consiglio a Torino, dove prestò servizio per i successivi 30 anni insieme al rettore, il Bl. Giuseppe Allamano. Don Luigi ha lavorato con pazienza e umiltà all'ombra di questo santo uomo di Dio, assumendo vari compiti in base alle esigenze dell'istituzione.

La scuola era anche un luogo in cui sacerdoti ordinati di recente, prima di essere assegnati come vicari parrocchiali, venivano a studiare per due anni per migliorare la loro istruzione, specialmente in teologia morale. La maggior parte dei sacerdoti dell'Arcidiocesi di Torino frequentò questa scuola di formazione e fu don Luigi Boccardo a guidare la formazione complessiva di generazioni di sacerdoti diocesani.

Il 9 gennaio 1914, don Luigi fu nominato superiore generale della Congregazione delle suore povere, che si era già diffusa in molte parti d'Italia. Iniziò così un nuovo capitolo della sua vita, e piuttosto che quello relativamente tranquillo che aveva goduto finora, dovette adattarsi ai viaggi frequenti in tutta Italia. Certamente le richieste erano molte nel dirigere un istituto composto da dozzine di conventi, diverse centinaia di suore e migliaia di malati, anziani, bambini e sacerdoti anziani. Questo ha sicuramente contribuito alla sua crescita personale, perché la maggior parte della sua vita era trascorsa in un ambienteseminarista maschile.

Il 3 dicembre 1919 don Luigi fu poi nominato direttore spirituale dell'Istituto dei Ciechi, facendolo prosperare e salvandolo dalla chiusura. Qui incontrò alcune persone che volevano consacrare la loro vita a Dio. Mentre cercava di indirizzarli alla vita monastica, furono rifiutati a causa della loro cecità.

Prendendo a cuore tutto ciò, decise il 18 gennaio 1932 di consacrarne alcuni a Dio con il titolo di "Suore di Cristo Re", diventando così un ramo contemplativo delle Suore Povere di San Cajetan. La consegna delle prime "Suore di Cristo Re" ebbe luogo il 29 ottobre 1932; il loro lavoro era di pregare per la Chiesa, il Papa, i sacerdoti e soprattutto i più bisognosi.

Il 5 giugno 1934 don Luigi celebrò il suo 50 ° anniversario di sacerdozio e godette del meritato riconoscimento e ringraziamento di molti. Tra i suoi successi ci sono le 1.027 lettere raccolte in sette volumi dal 1901-36 indirizzate a laici, sacerdoti e religiosi e in cui si esprime tutta la spiritualità e la fiducia in Dio di questo umile sacerdote che disse di se stesso: "Tre cose che non avrei mai pensato di fare: scrivere libri, fondare un istituto religioso per donne e costruire chiese. E ho fatto tutti e tre! ".

Don Luigi Boccardo celebrò la sua messa finale il 26 aprile 1936 presso l'altare della Madonna del Buon Consiglio nel Santuario che fece costruire a Cristo Re e morì in pace il 9 giugno dello stesso anno.

PREGHIERA

PER INVOCARE L’INTERCESSIONE

DEI BEATI GIOVANNI MARIA

E LUIGI BOCCARDO

 

O Dio, fonte di pace e di gioia, che in Gesù Cristo ci riveli il tuo amore di Padre, e con i doni dello Spirito Santo crei in noi un cuore nuovo, noi ti rendiamo grazie perché nel cammino terreno dei Beati Giovanni Maria e Luigi Boccardo si è resa visibile la tua Provvidenza per i piccoli e i poveri.

La serena e fedele perseveranza nell’affrontare anche le prove della vita, costantemente esercitata da questi due Sacerdoti, susciti oggi nuove generose collaborazioni per un servizio ai fratelli, sempre premuroso e delicato, ed ottenga un fiorire abbondante di anime consacrate e di ministri sacri secondo il tuo cuore.

Confortati dalla coraggiosa adesione al Vangelo offerta dai fratelli Giovanni Maria e Luigi, ti chiediamo di poterli venerare come Santi della Chiesa e di concedere, per la loro comune intercessione, la grazia che ardentemente imploriamo dalla tua bontà.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

RITO DI BEATIFICAZIONE DI LUIGI BOCCARDO

SALUTO DEL CARDINALE JOSÉ SARAIVA MARTINS 
AL TERMINE DEL RITO DI BEATIFICAZIONE

Chiesa del Santo Volto, Torino
Sabato, 14 aprile 2007

 

1. Nella Sua prima Enciclica, pubblicata lo scorso anno, Deus Caritas est, il Santo Padre Benedetto XVI, richiamando il primato della carità nella vita del cristiano e della Chiesa, ha voluto ricordare che testimoni privilegiati di questo primato sono i Santi, i quali hanno fatto della loro esistenza, pur con mille diverse tonalità, un inno a Dio Amore.

"In verità - commentava a questo proposito il Papa - tutta la storia della Chiesa è storia di santità, animata dall'unico Amore, che ha la sua fonte in Dio" (cfr Benedetto XVI, Angelus, 29 gennaio 2006). Solo così, infatti, mediante la carità soprannaturale che sgorga sempre nuova dal cuore di Cristo, si può spiegare la prodigiosa fioritura di santità cui si assiste nel corso dei duemila anni di cristianesimo. Una fioritura che in Piemonte, e nell'Arcidiocesi di Torino in particolare, ha conosciuto una singolare, lunga e felice stagione, nel cui contesto ben si inquadra il nostro novello Beato, il Canonico Luigi Boccardo.

2. Plasmato dallo Spirito di Cristo, il Beato don Luigi è un modello di dedizione evangelica che ha generato il seme di un Istituto di vita consacrata, come espressione e scuola di carità, con le contemplative "Figlie di Gesù Re", innestato nella famiglia delle Suore di S. Gaetano, per le quali seppe continuare l'opera del fratello, il Beato Giovanni Boccardo.

Prete umile, dal cuore grande, come quello di Cristo che tutti accoglie nell'abbraccio della sua misericordia fu per circa trent'anni educatore dei giovani sacerdoti al Convitto Ecclesiastico presso il Santuario della Consolata e confessore assiduo e fedele.

3. Sulla scia dei numerosi santi preti torinesi, don Luigi può essere definito il "cantore e apostolo della misericordia di Dio", avendo irradiato il messaggio salvifico di Cristo, vivendo in pienezza e con gioia il ministero sacerdotale, tanto da essere indicato come "il prete sempre prete" e "colui che fa vedere il sole" della misericordia divina, da chi andava a confessarsi da lui. Immerso nell'oggi eterno di Gesù Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote, il Beato Luigi Boccardo può essere a giusto titolo presentato come modello di vita sacerdotale più attuale che mai, perché, come ha detto Papa Giovanni Paolo II, riguardo al Sacerdozio "Cristo è la misura di tutti i tempi".

4. Fu proprio lo stesso Giovanni Paolo II, in visita qui a Torino, come ieri sono trascorsi 27 anni, era il 13 aprile 1980, che sottolineò con acuto senso pastorale: "Ma qualcuno dirà: questa è storia di ieri. L'oggi è differente, radicalmente differente. L'oggi calpesta l'ieri. Non c'è più la Torino dei santi, ma la Torino della grande industria e della grande secolarizzazione. (...) I santi appartengono al passato, non bastano per i tempi moderni - dirà qualcuno. Ma Cristo c'è. Ed Egli basta per ogni tempo: perché Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!" (Omelia, Torino, 13 aprile 1980, La Traccia, a.I, p. 265/rv).

I santi non ci allontanano da Cristo, ma ci restituiscono a Lui. Così avvenga per quanti potranno trovare nel novello Beato Luigi Boccardo, un motivo in più per fare un passo in avanti sulla strada del Regno di Dio.

In questo spirito, come Rappresentante del Papa a presiedere questa beatificazione, sono onorato di concludere portando a questa cara e partecipe assemblea il saluto del Santo Padre Benedetto XVI e di trasmettervi la Sua Apostolica Benedizione.