Maria Agostina Rivas López, detta Aguchita

Maria Agostina Rivas López, detta Aguchita

(1920 - 1990)

Beatificazione:

- 07 maggio 2022

- Papa  Francesco

Professa della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, che nonostante il costante pericolo, decise di rimanere accanto alla popolazione locale, fino ad essere uccisa da un gruppo armato di Sendero Luminoso

  • Biografia
  • Le parole del Santo Padre
  • Decreto sul Martirio
L’accusa mossa nei suoi confronti era di essere un’operatrice di pace che, con le opere di carità e l’attività educativa, aveva distolto i giovani dall’insurrezione armata

 

    La Venerabile Serva di Dio Maria Agostina Rivas López, detta Aguchita, (al secolo: Antonia Luzmila) nacque il 13 giugno 1920 a Coracora (Perù). A 14 anni si trasferì a Lima per studiare nel Collegio Sevilla, diretto dalle Suore della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore. Attratta dalla vita consacrata, nel 1941, entrò nella medesima Congregazione, dove emise la professione religiosa temporanea 1’8 febbraio 1945 e quella perpetua l’8 febbraio 1949.

    Visse a Lima fino al 1988, svolgendo vari servizi quali quello di cuoca, addetta alle pulizie del convento, infermiera, educatrice presso la scuola di Nuestra Señora de la Caridad del Buen Pastor, servizio ai minori in situazioni di abbandono, rischio sociale e povertà e come collaboratrice della Maestra delle Novizie.

    Nel 1988, nel periodo in cui il movimento rivoluzionario maoista Sendero Luminoso aveva avviato una funesta attività terroristica, fu inviata a La Florida, nella regione di Junín (Perù), dove la Congregazione gestiva una missione con il particolare impegno di sostenere le donne contadine e indigene. Nonostante il crescente pericolo, la Congregazione confermò la propria presenza, organizzando programmi sulla salute, educazione, nutrizione, alfabetizzazione, artigianato e catechesi familiare.

    Visse tale nuovo incarico come un’ulteriore possibilità per stare con i più poveri, pur essendo consapevole delle difficoltà e dei rischi.

    Il 27 settembre 1990, venne assassinata da giovani membri di Sendero Luminoso a La Florida (Perù).

    Intorno agli anni Settanta, in Perù, in seguito ad una scissione del partito comunista, si era formata un’organizzazione guerrigliera di stampo maoista chiamata Sendero Luminoso. Le attività poste in essere dagli adepti erano volte a sovvertire il sistema vigente attraverso la lotta armata. Il centro delle rivolte era la zona rurale dell’Ayacucho costituita da montagne e villaggi le cui popolazioni erano dedite ad un’agricoltura di sussistenza. Inizialmente la gente del posto aveva sostenuto i terroristi sperando in un miglioramento delle condizioni di vita, ma presto ne prese le distanze a causa della violenza e del clima di terrore instaurato. La Venerabile Serva di Dio svolse la missione nel villaggio di La Florida in tale contesto. Nonostante il costante pericolo, decise di rimanere accanto alla popolazione locale, fino ad essere uccisa da un gruppo armato di Sendero Luminoso che, il 27 settembre 1990, fece irruzione a La Florida, intimando a tutti gli abitanti di riunirsi nella piazza principale. Non avendo trovato la Superiora, i ribelli prelevarono la Aguchita e la uccisero davanti a dei testimoni oculari. L’accusa mossa nei suoi confronti era di essere un’operatrice di pace che, con le opere di carità e l’attività educativa, aveva distolto i giovani dall’insurrezione armata. Per paura, i cadaveri furono lasciati in piazza tutta la notte e vennero seppelliti l’indomani. La polizia recuperò il corpo della religiosa per sottoporlo all’autopsia che confermò le cause della morte.

    Circa il martirio formale ex parte persecutoris, Sendero Luminoso assunse progressivamente atteggiamenti aggressivi verso organizzazioni cattoliche sostenute dalla Chiesa peruviana che si occupavano di progetti di sviluppo, formazione e solidarietà. I Senderisti si erano già resi colpevoli di attentati a conventi e missioni. Sacerdoti, religiosi e laici cristiani erano stati uccisi per il solo fatto di essere favorevoli alla pace e alla giustizia sociale. La Chiesa era quindi odiata perché impegnata con i suoi esponenti in un’opera di promozione umana e cristiana che, a detta dei terroristi, contrastava la realizzazione dei loro scopi sovversivi, soffocando lo spirito rivoluzionario con l’“oppio del popolo”. Nella fattispecie in esame, l’odium fidei emerge dal fatto che il gruppo armato cercava la Superiora e, non trovandola, catturarono un’altra suora – la Venerabile Serva di Dio – segno evidente che volevano colpire una religiosa in quanto tale. L’odio alla fede è comprovato dagli insulti di tipo religioso pronunciati dai carnefici prima dell’uccisione della Venerabile Serva di Dio, come riferito unanimemente dai testimoni oculari. Ciò conferma che l’avversione dei terroristi ad esponenti della Chiesa cattolica colpiva il lavoro svolto soprattutto con i giovani sottratti alla propaganda maoista.

    Quanto all’elemento formale ex parte victimae, Aguchita era consapevole dei rischi. Cionondimeno decise di rimanere a La Florida accanto alla gente e, al momento della cattura, si offrì chiedendo la liberazione degli altri prigionieri. Al loro rifiuto iniziò a pregare con lo sguardo rivolto al cielo.

    La sua fama di martirio è diffusa sia all’interno della Congregazione delle Suore della Carità del Buon Pastore, sia tra la popolazione locale.

Ieri a San Ramón (Perù) è stata beatificata María Agostina Rivas López, detta Aguchita, religiosa della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, uccisa in odio alla fede nel 1990. Questa eroica missionaria, pur sapendo di rischiare la vita, è sempre rimasta vicina ai poveri, specialmente alle donne indigene e contadine, testimoniando il Vangelo della giustizia e della pace. Il suo esempio possa suscitare in tutti il desiderio di servire Cristo con fedeltà e coraggio. Un applauso alla nuova Beata.

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2022/05/08/0339/00713.html

 

VICARIATO APOSTOLICO DI SAN RAMÓN

 

BEATIFICAZIONE o DICHIARAZIONE DI MARTIRIO

della Serva di Dio

MARIA AGOSTINA RIVAS LÓPEZ

detta “AGUCHITA

(al secolo: Antonia Luzmila)

Suora professa della Congregazione

di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore

 († 27 settembre 1990)

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DECRETO SUL MARTIRIO

 

    La Serva di Dio Maria Agostina Rivas López detta “Aguchita” (al secolo: Antonia Luzmila) nacque il 13 giugno 1920 a Coracora in Perù. A 14 anni si trasferì a Lima, per studiare nel Collegio diretto dalle Suore della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore. Attratta dalla vita consacrata, entrò nella medesima Congregazione, dove emise la professione religiosa 1’8 febbraio 1945. Per 43 anni svolse a Lima vari servizi, fra cui quello di educatrice presso la scuola di Nuestra Señora de la Caridad del Buen Pastor al servizio ai minori in situazioni di abbandono e povertà. Religiosa esemplare, offrì anche la propria collaborazione alla maestra delle novizie.

    Nel 1988 fu inviata a La Florida, nel nord-est del Perù, dove la Congregazione svolgeva la sua missione a sostegno delle donne contadine indigene. In quello stesso periodo il movimento maoista comunemente chiamato Sendero Luminoso aveva avviato una funesta attività terroristica, atta a sovvertire il sistema attraverso la lotta armata. Inizialmente il popolo, sperando in un miglioramento delle condizioni di vita, aveva sostenuto i terroristi, ma poi ne prese le distanze a causa della violenza usata e del terrore instaurato. Il movimento ebbe anche un atteggiamento ostile verso le istituzioni ecclesiali e già aveva compiuto attentati a conventi e missioni. Sacerdoti, religiosi e laici erano stati uccisi per avere favorito la pace e la giustizia sociale. L’azione della Chiesa era ritenuta d’impiccio, in quanto contrastava con lo spirito rivoluzionario del movimento.

    La Congregazione tuttavia portò avanti il proprio apostolato per la promozione della salute, dell’educazione, della nutrizione, dell’alfabetizzazione e della catechesi familiare. La stessa Serva di Dio, pur essendo consapevole dei pericoli, viveva la sua missione come una possibilità di stare con i più poveri e decise di rimanere accanto alla popolazione locale. Fedele al carisma della propria famiglia religiosa, esercitava la carità in nome di Cristo e rivelava la misericordia del Buon Pastore verso tutti. Il 27 settembre 1990 un gruppo armato del movimento Sendero Luminoso irruppe nella piazza principale di La Florida, intimando a tutti gli abitanti di riunirsi insieme. Cercavano la superiora delle Suore ma, non avendola trovata, catturarono la Serva di Dio. La insultarono e inveivano contro la fede. Ella si offrì anche chiedendo la liberazione degli altri prigionieri e, al loro rifiuto, iniziò a pregare con lo sguardo rivolto al cielo. La uccisero, davanti a testimoni oculari, accusandola di essere un’operatrice di pace che, con le opere di carità e l’attività educativa, distraeva i giovani dall’insurrezione armata. Il cadavere fu lasciato per timore in piazza tutta la notte e solo all’indomani ebbe sepoltura. Sigillò quindi con la vita un autentico annuncio del Vangelo di Cristo.

    In virtù della fama di martirio, che si diffuse fra la popolazione del luogo e all’interno della Congregazione, si è aperta la Causa di beatificazione o dichiarazione di martirio della Serva di Dio. Dal 4 al 16 ottobre 2017 si è svolta presso la Curia ecclesiastica del Vicariato Apostolico di San Ramón l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 16 novembre 2018. Predisposta quindi la Positio, si è discusso alla maniera consueta se quello della Serva di Dio sia stato un vero e proprio martirio. Il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi si è celebrato, con esito affermativo, il 19 novembre 2020. I Padri Cardinali e Vescovi, nel corso della Sessione Ordinaria del 4 maggio 2021, hanno riconosciuto che la serva di Dio è stata uccisa in odium fidei.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei  Santi, ha oggi dichiarato: è provato il martirio, e la sua causa, della Serva di  Dio Maria Agostina Rivas López detta “Aguchita” (al secolo: Antonia Luzmila), Suora professa della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 22 maggio nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                            + Fabio Fabene

                                                                            Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                            Segretario

 

 

 

 

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VICARIATUS APOSTOLICUS SANCTI RAYMUNDI

 

BEATIFICATIONIS seu DECLARATIONIS MARTYRII

Servae Dei

MARIAE AUGUSTINAE RIVAS LÓPEZ

dictae “AGUCHITA

(in saeculo: Antoniae Luzmilae)

Sororis professae Congregationis

Dominae nostrae a Caritate Boni Pastoris

 († 27 Septembris 1990)

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DECRETUM SUPER MARTYRIO

 

    Serva Dei Maria Augustina Rivas López dicta “Aguchita” (in saeculo: Antonia Luzmila) die 13 mensis Iunii anno 1920 nata est in Peruviano oppido v.d. Coracora. Quattuordecim annos nata, se Limam contulit, ut apud collegium a Sororibus Congregationis Dominae nostrae a Caritate Boni Pastoris disceret. Ad vitam consecrandam allecta, eandem Congregationem ingressa est, ubi professionem religiosam die 8 mensis Februarii anno 1945 emisit. Tres et quadraginta per annos plurima officia Limae perfecit, inter quae, apud scholam “Domina nostra a Caritate Boni Pastoris” vocatam pro derelictis seu egenis pupillis, educatricis. Religiosa eximia, auxilium laboris magistrae novitiarum quoque attulit.

    Anno 1988 ad locum v.d. La Florida, in septemtrionali-orientali Peruviae regione, missa est, ubi Congregatio ipsa pro agricolis mulieribus indigenis missionem agebat. Eodem tempore motus Maotsetunganus et vulgo Sendero Luminoso plerumque nuncupatus, nefastam actionem ad atrocitatem adhibendam incepit, ut res per armorum certamen everterentur. Primum populus, qui in melius vivendi condiciones mutari vero sperabat, atrocis imperii fautores sustinuerat, at deinde eorum ob vim exercitam metumque instauratum ab iisdem discessit. Motus se et infestum in Ecclesiae instituta ostendit atque iam conventus et missiones petiverat. Sacerdotes, religiosi et christifideles laici, cum pacem et societatis iustitiam provexissent, erant interfecti. Itaque Ecclesiae opus, quod a ratione rerum evertendarum motus dissidebat, molestum putabatur.

    Congregatio tamen ad sanitatem, institutionem, alimonium et eruditionem fovendam, necnon ad catechesim familiis tradendam, apostolatum suum perrexit. Ipsa Serva Dei, etsi se periclitari sciret, missionem, ut facultatem inter egenos manendi, ducebat atque se populo loci interesse pergere decrevit. Suae religiosae familiae charismati fidelis, in nomine Christi caritatem excoluit et misericordiam Boni Pastoris erga omnes patefaciebat.

    Die 27 mensis Septembris anno 1990 coetus armis indutus motus v.d. Sendero Luminoso primum civitatis v.d. La Florida forum irrupit, ut omnes incolae se illic congregarent indicens. Sororum antistitam quaeritabant sed, cum eam non invenissent, Servam Dei prehenderunt. Ei superbo ludibrio, in fidem invehentes, insultabant. Ceteros captivos liberari postulans, se ipsam obtulit atque, cum armati dedignati essent, oculis in caelum fixis precari inchoavit. Coram spectatoribus testibus, eam trucidaverunt, pacificam esse et, caritatis operibus institutionisque actuositate, ab armorum seditione iuvenes abstrahere eam arguentes. Corpus, timoris causa, totam per illam noctem relictum est in foro atque postridie datum est sepulturae. Sic Serva Dei sincero in Evangelii Christi nuntio peracto oblationis vitae sigillum impressit. 

    Martyrii eius quidem fama in populum loci et intra Congregationem pervagante, Servae Dei incepta est Causa beatificationis seu declarationis martyrii. A die 4 ad diem 16 mensis Octobris anno 2017 apud Curiam ecclesiasticam Vicariatus Apostolici Sancti Raymundi Inquisitio dioecesana habita est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 16 mensis Novembris anno 2018 est approbata. Positione inde confecta, sicuti usitatum, disceptatum est an Servae Dei verum fuisset martyrium. Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus celebratus est, adfirmativo cum exitu, die 19 mensis Novembris anno 2020. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria die 4 mensis Maii anno 2021 Sessione occurrente, Servam Dei in odium fidei esse interfectam agnoverunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de martyrio eiusque causa Servae Dei Mariae Augustinae Rivas López dictae “Aguchita” (in saeculo: Antoniae Luzmilae), Sororis professae Congregationis Dominae nostrae a Caritate Boni Pastoris, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 22 mensis Maii a. D. 2021.