Maria de la Concepción Barrecheguren y García

Maria de la Concepción Barrecheguren y García

(1905 - 1927)

Venerabilità:

- 05 maggio 2020

- Papa  Francesco

Beatificazione:

- 06 maggio 2023

- Papa  Francesco

Giovane laica, che nonostante la sua salute cagionevole, poté coltivare in modo eroico le virtù cristiane e fin da bambina mostrò un’esemplare vita di devozione e di fede

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
«Il mio amore sarà un Dio crocifisso, il mio cibo la preghiera, la mia fortezza l’Eucaristia…»

 

    Maria de la Concepción Barrecheguren García "Conchita" nacque il 27 novembre 1905 a Granada (Spagna), dal Servo di Dio Francesco Barrecheguren Montagut e da Concha García Calvo, ambedue provenienti da famiglie benestanti e profondamente cristiane.

    Nell’infanzia manifestò una salute precaria a causa di un’enterocolite acutissima. Per non esporla ai pericoli del quotidiano, i genitori decisero di non farle frequentare alcuna scuola della città, divenendo essi stessi suoi educatori. Spesso la famiglia si radunava per pregare davanti al quadro del Sacro Cuore di Gesù esposto nel salone di casa. Dal padre ricevette anche un’adeguata preparazione catechistica per ricevere il Sacramento della Cresima e per la prima Comunione.

    Fin da piccola avvertì la chiamata alla vita religiosa, desiderando divenire carmelitana. Purtroppo la malattia le impedì di realizzare tale scelta di vita. Nel 1917 le fu diagnosticata un’infiammazione intestinale che le procurava forti dolori e la obbligava ad una rigida dieta nell’alimentazione. Nel 1924 fu colpita da una grave malattia mentale, ereditata dalla madre, che, dopo una serie di cure effettuate a casa, portò i medici alla prescrizione di un ricovero presso una casa di salute.

    Nonostante la sua salute cagionevole, poté coltivare in modo eroico le virtù cristiane, compì diversi viaggi e pellegrinaggi, fra cui a Lisieux, dove non chiese la guarigione dal male allo stomaco, bensì di ricevere la tubercolosi, malattia che pure aveva avuto santa Teresa del Bambino Gesù. Il 29 ottobre 1926 si manifestò la prima emottisi, per cui i medici consigliarono ai genitori di trasferirsi al Carmine di San Valentino, un luogo situato vicino alle foreste dell’Alhambra, con lo scopo di cambiare aria e di fermare l’avanzata della malattia della figlia. Il trasferimento purtroppo non portò il miglioramento sperato e lo stato di salute peggiorò rapidamente.

    Morì a Granada (Spagna) il 13 maggio 1927, all’età di 22 anni.

    Nel breve arco della sua vita, raggiunse il grado eroico di perfezione, applicandosi con semplicità e senza ripensamenti al bene nel contesto della vita quotidiana. La sua vita si può riassumere in tre parole: amare, soffrire, pregare. Seguendo la dottrina della piccola via di Santa Teresa di Gesù Bambino, di cui era molto devota pose ogni impegno a compiere bene ogni cosa, anche la più piccola.

    Fin da bambina mostrò un’esemplare vita di devozione e di fede. Visse la propria malattia e quella di sua madre in una prospettiva di donazione di se stessa, chiedendo, addirittura di ricevere altre croci da portare. Considerava la sofferenza come una vocazione personale a seguire Cristo crocifisso, rinnegando se stessa per amore. Era fedele alla preghiera personale, alla Messa quotidiana, alla lettura dei testi religiosi e delle biografie dei santi; come anche si prodigava nella divulgazione della Parola di Dio, catechizzando le persone a lei vicine. Esercitò la speranza eroica, non solo con la sua capacità di sopportazione delle malattie, ma con la forza di assumerle con gioia e docilità, affidandosi totalmente alla bontà di Dio. L’amore verso Dio, coltivato e sostenuto dai genitori, orientò tutta la sua vita e la fece maturare, specialmente dopo la sua Prima Comunione. Il suo grande desiderio fu di dedicarsi al servizio e all’amore di Dio, pensando di consacrarsi nella vita religiosa.

    Nonostante la sua precaria salute e i pochi rapporti con gli altri, non potendo frequentare scuole pubbliche e collegi, manifestava il suo amore verso il prossimo in famiglia, con il personale di servizio e con quanti poteva entrare in contatto. Con gesti semplici, si dedicava ad aiutare i bisognosi, soprattutto i più poveri.

 

Guarigione  Miracolosa

    Per la beatificazione di Conchita Barrecheguren, la Postulazione della Causa ha presentato all’esame della Congregazione l’asserita guarigione miracolosa, attribuita alla sua intercessione, di una bambina da “shock tossico da Streptococco A con insufficienza multiorganica”. L’evento accadde nel 2014 nella diocesi di Orihuela-Alicante (Spagna). La bambina, all’età di 2 anni, il 28 febbraio 2014 accusò sintomi influenzali. Condotta all’Ospedale Generale Universitario di Alicante, il 4 marzo successivo le fu diagnosticata una sindrome da shock tossico, a cui si aggiunse una piaga alla schiena per prolungata giacenza a letto. La bambina fu intubata e sottoposta a ventilazione meccanica. A causa delle gravissime condizioni, fu battezzata dal Cappellano dell’Ospedale. Il 25 marzo 2014 venne estubata e il 14 aprile 2014 fu dimessa.

    Artefici principali dell’invocazione a Conchita furono le sorelle che iniziarono ad invocarla il 5 marzo 2014, quando la bambina si trovava ancora in Terapia Intensiva; fu recitata anche una Novena. A queste preghiere si unirono i genitori della bambina e i nonni. Nel frattempo, era stata posta una medaglietta di Conchita nel pupazzo di peluche posto accanto al letto della piccola in Terapia Intensiva. Dopo i primi segni di miglioramento, al termine della novena la bambina venne trasferita in reparto. Vi è il nesso causale tra l'invocazione e la guarigione della piccola.

 

GRANADA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

MARIA DE LA CONCEPCIÓN BARRECHEGUREN GARCÍA

Laica

(1905-1927)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

    “Egli ha voluto creare i grandi Santi (…) ma ne ha creati anche di piccoli. (…) La perfezione consiste nel fare la sua volontà, nell'essere quello che lui vuole” (Santa Teresa del Bambino Gesù).

    La Serva di Dio Maria de la Concepción Barrecheguren García nutriva una particolare devozione per la Santa di Lisieux e avrebbe voluto entrare nel Carmelo proprio come lei. L’infermità tuttavia glielo impedì. Per la sua fede, alimentata dalla vicinanza e l’esempio del padre, il Servo di Dio Francesco Barrecheguren Montagut, ha trasformato le sofferenze in offerta d’amore ed è divenuta testimone della speranza che solo Dio può donare.

    La Serva di Dio nacque a Granada il 27 novembre 1905 e nella seguente solennità dell’Immacolata Concezione venne battezzata. Fin dall’infanzia manifestò i segni di una salute precaria. Colpita da una infiammazione dell’apparato digerente, i genitori la affidarono alla Beata Vergine di Lourdes, alla quale attribuirono poi la guarigione.

    I medici sconsigliarono che frequentasse le scuole pubbliche e venne istruita in famiglia. Suo padre le insegnò anche il catechismo e la preparò alla Prima Comunione e alla Cresima. Pregava ogni giorno il Rosario insieme a sua madre e insegnava la dottrina cristiana alle domestiche. Compì alcuni pellegrinaggi, tornando dai quali sempre ne metteva per iscritto il racconto e annotava proprie considerazioni spirituali. Per due anni visse una profonda crisi religiosa, che superò con l’aiuto del suo confessore, Padre Ruiz Abad, della Congregazione del Santissimo Redentore. A 12 anni fu costretta ad una rigida dieta alimentare. Sua madre, già affetta da instabilità mentale, venne ricoverata in un istituto.

    La Serva di Dio visse la propria esistenza nel nascondimento. Desiderava che in tutto fosse fatta la volontà di Dio e per questo affrontò le difficoltà con animo lieto e pieno d’amore per il Signore. Viveva ogni istante della sua giornata alla presenza di Dio, e nell’Eucaristia quotidiana e nella preghiera contemplava il Cristo Crocifisso, per imitarlo con la fortezza e la perseveranza. Con somma umiltà sapeva farsi aiutare, sia nelle faccende quotidiane, sia nella propria vita spirituale. Con gesti semplici e concreti assisteva i poveri e i bisognosi. Amare, soffrire e pregare fu la regola di tutta la sua vita. Non divenne religiosa, ma per la pratica delle virtù cristiane, il cuore tutto di Dio, lo zelo per il Vangelo e le sofferenze offerte per amore visse di fatto come consacrata a Dio.

    Nel 1926 andò in pellegrinaggio alla tomba di Santa Teresa di Gesù Bambino. Nell’agosto di quello stesso anno si ammalò di tubercolosi e si trasferì nei pressi della fortezza detta Alhambra, dove il clima l’avrebbe aiutata. Qui, a soli 22 anni, si addormentò nel Signore la mattina del 13 maggio 1927. Sepolta nel cimitero di Granada, il suo corpo venne traslato e oggi si trova nella Chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso in Granada accanto ai resti mortali del padre. Una crescente fama di santità circondò questa giovane.

    In virtù di questa fama si decise, non molti anni dopo la morte della Serva di Dio, di avviarne la Causa di Beatificazione e Canonizzazione. Presso la Curia ecclesiastica di Granada furono celebrati il Processo Informativo dal 21 settembre 1938 al 7 novembre 1945 e un Processo Suppletivo negli anni 1978 e 1979. Questa Congregazione delle Cause dei Santi emanò il decreto sulla validità giuridica di entrambi il 24 aprile 1992. Preparata la Positio, si è discusso secondo le consuete procedure se la Serva di Dio abbia esercitato in misura eroica le virtù cristiane. Il 24 aprile 2018 si è tenuto, con felice esito, il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi il 25 aprile 2020 hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato eroicamente le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Maria de la Concepción Barrecheguren García, Laica, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 5 maggio 2020.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                    + Marcello Bartolucci

                                    Arciv. tit. di Bevagna

                                    Segretario

 

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GRANATENSIS

 

BEATIFICAZIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

MARIAE A CONCEPTIONE BARRECHEGUREN GARCÍA

Christifidelis Laicae

(1905-1927)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

    “Sanctos magnos creare voluit (…) sed et parvos creavit. (…) Perfectio in voluntate eius perficienda consistit atque quod is velit esse est” (Sancta Teresia a Iesu Infante).

    Serva Dei Maria a Conceptione Barrecheguren García peculiarem devotionem in Sanctam Lexoviensem colebat atque sicut ea Carmelum quidem ingredi voluisset, quod infirmitas tamen impedivit. Fide, propinquitate exemploque patris eius, Servi Dei Francisci Barrecheguren Montagut, alita, dolores corporis in caritatis oblationem mutavit atque spei, quam Deus solus suppeditare valet, testis fuit.

    Serva Dei Granatae die 27 mensis Novembris anno 1905 nata est insequentique Immaculatae Conceptionis sollemnitate est baptizata. Iam ab infantia tenuis valetudinis signa ostendit. Viscerum    inflammatione arrepta, parentes eam Beatae Virgini Lapurdensi commendaverunt, cui sanationem post adiuvicaverunt. Medici eam publicas scholas frequentare dehortabantur itaque in famiglia erudita est. Pater in catechismum quoque instruit eam atque ad Primam Communionem Confirmationemque paravit. Cotidie Rosarium una cum matre sua precabatur ac christianam doctrinam familiis docebat. Peregrinationes aliquas suscepit, quorum redita narrationem assidue scribebat spiritualiaque sua commentabatur. Duos per annos gravibus fidei angustiis laboravit, quas confessarii sui, videlicet Patris Ruiz Abad, Congregationis Sanctissimi Redemptoris, auxilio devicit. Duos et decem annos nata, severa victus ratione curari coacta est. Mater eius, iam mentis insanitate confecta, in hospitium est recepta.

    Serva Dei continenter abdita vixit. Ut voluntas Dei in omnibus fieret cupiebat ac adversa laetitia caritateque in Deum pleno animo obivit. Omni diei tempore coram Deo stabat, necnon Eucharistia orationeque Christum Crucifixum contemplabatur, ut eum fortitudine perseverantiaque continenter imitaretur. Summa humilitate adiuvari valebat, et in cotidianis curis et in spiritualibus. Sinceris ac praesentibus actionibus egenis indigentibusque succurrebat. Dilectio, passio ac praecatio cunctae eius vitae regula fuerunt. Haud religiosa facta est, at christianarum virtutum exercitio, corde suo totaliter Dei, zelo in Evangelium doloribusque caritate oblatis ad modum Deo consecratae de facto vixit.

    Anno 1926 sepulcrum Sanctae Teresiae a Iesu Infante peregrina visitavit. Mense Augusto eiusdem anni tabe incidit ac prope castellum v.d. Alhambra meliore aere iuvanda mota est. Illic, duos et viginti tantum annos nata, matutino tempore diei 13 mensis Maii anno 1927 in Domino obdormivit. Corpus eius, primum in Granatensi coemeterio conditum, dein tralatum est et hodie in ecclesia Matris a Perpetuo Succursu, apud patris exuvias, iacet. Usque increbrescens quaedam sanctitatis fama hanc iuvenem circumdavit.

    Hac ipsa fama, paucis post Servae Dei obitum annis, eius Causam Beatificationis et Canonizationis inchoari statutum est. Iuxta Curiam ecclesiasticam Granatensem Processus Informativus a die 21 mensis Septembris anno 1938 ad diem 7 mensis Novembris anno 1945 necnon unus Processus Suppletivus annis 1978 et 1979 celebrati sunt. Haec Congregatio de Causis Sanctorum de utriusque validitate iuridica decretum die 24 mensis Aprilis anno 1992 edidit. Positione exarata, consuetas secundum normas disceptatum est an Serva Dei virtutes christianas heroico in gradu exercuisset. Fausto cum exitu, die 24 mensis Aprilis anno 2018 Peculiari Consultorum Theologorum Congressus habitus est. Patres Cardinales et Episcopi die 25 mensis Aprilis anno 2020 Servam Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes excoluisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Mariae a Conceptione Barrecheguren García, Christifidelis Laicae, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 5 mensis Maii a.D. 2020.