Maria del Divin Cuore Droste zu Vischering

Maria del Divin Cuore Droste zu Vischering

(1863-1899)

Beatificazione:

- 01 novembre 1975

- Papa  Paolo VI

Ricorrenza:

- 8 giugno

Vergine, religiosa della Congregazione delle Suore della Carità del Buon Pastore, che promosse mirabilmente la devozione verso il Sacratissimo Cuore di Gesù

 

  • Biografia
  • omelia di beatificazione
"Amore a Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente" (Paolo VI)

 

Maria Droste zu Vischering, figlia di due nobili tedeschi, nacque a Münster (Germania) l'8 settembre 1863.

Nonostante provenisse da una illustre e nobile famiglia, ricevette ancora più ricchezza e onore attraverso l'amore che la spinse a prendersi cura della gioventù vulnerabile e dei poveri, in particolare prestò servizio alle ragazze abbandonate; proprio per questo entrò quindi nella Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore col nome di suor Maria del Divin Cuore di Gesù.

Inviata a Lisbona prima e a Oporto poi, si distinse per la carità con cui accudiva i bambini orfani e con cui provvedeva alle svariate miserie del popolo. Seguendo un impulso interiore, scrisse a papa Leone XIII per suggerirgli la consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù.

Quell’atto avvenne l’11 giugno 1899, ma suor Maria, affetta da tempo dal morbo di Pott, era morta tre giorni prima, a 35 anni.

È stata beatificata a Roma dal Beato Paolo VI il 1° novembre 1975, entrando a buon diritto tra quelle figure di mistiche particolarmente attente al mistero dell’umanità e divinità del Signore, simboleggiato dal suo Cuore.

I suoi resti mortali sono venerati nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Ermesinde, in Portogallo.

 

SOLENNE RITO DI BEATIFICAZIONE DI CINQUE SERVI DI DIO

OMELIA DEL SANTO PADRE PAOLO VI

Solennità di tutti i Santi
1° novembre 1975

   

I. La Chiesa ancora una volta esulta per cinque suoi eroici figli. In questo Anno Santo rifulge in modo particolare la nota della santità della Chiesa: «l'universale vocazione alla santità», posta in luce dal Concilio Vaticano II (Lumen Gentium, 39-42) per tutte le categorie della Chiesa - vescovi, sacerdoti, religiosi, laici di ogni condizione e stato - viene stupendamente confermata da queste figure, forti, umili, sconosciute finora ai più, eppure ricchissime di esempi mirabili, di richiami validissimi, che ce le rendono vicine, simili, imitabili, e ci scuotono col loro impegno di dedizione operosa a Dio e ai fratelli. Ancora una volta, in questi Beati, Dio viene glorificato; la Chiesa non cessa di generargli figli che diffondono il suo Nome mediante la loro testimonianza concreta e suadente delle virtù teologali. La Chiesa dispiega davanti al mondo il suo segreto più profondo e vitale, la corrente santificatrice che tutta la permea, scaturendo dal cuore stesso di Dio Uno e Trino. Ma anche il genere umano viene da essi nobilitato e abbellito, perché continua ad esprimere dal suo grembo campioni di umanità completa di fedeltà alla grazia, i quali ci dicono che, nonostante tutto, il bene c'è, il bene lavora, il bene si diffonde, sia pure silenzioso, e supera in definitiva con i suoi benèfici influssi il rumore assordante, ma sterile e deprimente, del male.

II. Abbiamo cinque figure che onorano l'età moderna, diverse nelle loro esperienze, e pur simili per il loro comune denominatore di anime consacrate a Dio nel sacerdozio o nella vita religiosa. Esse hanno tutte qualcosa da dirci nella loro vita, che richiederebbe, per ciascuna, una trattazione a sé.

1. El primero de los nuevos Beatos es Ezequiel Moreno, religioso y obispo, una gloria más de la España católica. Nacido en Alfaro (Logroño) el año 1848, ingresa luego en la familia de los Agustinos Recoletos, llevando su celo más allá de las fronteras de la Patria: primero en las Filipinas, donde es ordenado sacerdote y desarrolla su apostolado en Manila, en las islas Palawan, en Imus. Después, en el Colegio-Noviciado de Monteagudo (Navarra); como primer Vicario Apostólico de Casanare, en Colombia, y como Obispo de Pasto, siempre en Colombia. Su celo se demuestra siempre infatigable en el anuncio de la Palabra de Dios, en el ministerio del sacramento de la Penitencia, en el cuidado de los enfermos por el día y por la noche, en la firme defensa de su grey contra los errores del tiempo, pero mostrando un gran amor y delicadeza para con las personas equivocadas. Merecería un discurso especial su amor a la cruz, como se reflejó durante la dolorosa enfermedad que lo condujo a la muerte en el año 1906. ¡Ejemplo vivo de santidad para los Obispos, quienes «son dotados de la gracia sacramental, con la que, orando, ofreciendo el sacrificio y predicando, por medio de todo tipo de preocupación episcopal y de servicio, puedan cumplir perfectamente el cargo de la caridad pastoral. No teman entregar su vida por las ovejas, y, hechos modelo para su grey (Cfr. 1 Petr. 5, 3), estimulen a la Iglesia, con su ejemplo, a una santidad cada día mayor»! (Lumen Gentium, 41)

2. Gaspare Bertoni, sacerdote veronese, fondatore della Congregazione degli Stimmatini (1777-1853)! Giovane sacerdote formato alla scuola ignaziana, egli si prodiga per il bene dei concittadini curando le piaghe lasciate dalla guerra franco-austriaca; e avendo avvertito l'urgente necessità di curare la gioventù, che vedeva in balìa di se stessa, priva di formazione, egli nella povertà e nell'umiltà più assoluta raccoglie ragazzi e giovani nel suo primo oratorio, che sorge col nome di Coorte mariana. L'istituzione si diffonde nel nome di Maria per dare ai giovani una formazione completa: scolastica, umanistica, e soprattutto spirituale, con gli insostituibili mezzi della direzione spirituale e della pietà eucaristica e mariana. Nasce così, nel 1816, presso la chiesa delle Stimmate, la Congregazione dei Missionari apostolici (detti appunto Stimmatini) che, in epoca non ben disposta verso gli Ordini religiosi, doveva attendere all'opera di educazione giovanile mediante le scuole gratuite. Confessore esperto, dedica cure particolarissime alle vocazioni, sostiene col suo incoraggiamento opere nascenti, tra cui quelle della Marchesa di Canossa e della Naudet; e la sua vita è una continua immolazione, fino all'estrema purificazione della malattia: «ho bisogno di patire», furono le sue ultime parole. Vediamo in questa mite e preveggente figura l'apostolo dei giovani, che anche oggi indica la via da seguire per un avvenire sicuro della società.

3. Vincenzo Grossi, sacerdote cremonese, fondatore delle Figlie dell'Oratorio (1845-1917): ecco un altro apostolo della gioventù e un esempio sereno e suadente per i sacerdoti direttamente impegnati nella cura d'anime, i nostri ottimi Parroci di tutto il mondo, che trovano in lui un nuovo modello di santificazione e di zelo. Fu infatti Parroco per 44 anni, con tutti gli impegni che una tal vita comporta, dalla predicazione aggiornata e viva alla delicata premura per gli infermi, dalle cure spirituali a quelle amministrative. La dedizione che in lui era accesa dalla profonda fede lo spinge soprattutto a pensare alla fanciullezza e adolescenza, a cui dedica le sue sollecitudini, e per la quale fonda l'Istituto delle Figlie dell'Oratorio, che in particolare si occupa del catechismo nelle parrocchie: semplice, grande, insostituibile apostolato, senza il quale non si pone nessun fondamento solido nella vita cristiana! Don Grossi fu così: nella solidità delle sue generose virtù, nascoste nel silenzio, purificate dal sacrificio e dalla mortificazione, raffinate dall'obbedienza, egli ha lasciato un solco profondo nella Chiesa, che oggi lo propone a modello e lo prega come intercessore.

4. Una misteriosa e continua chiamata alla sofferenza: ecco sintetizzata la vita, breve e intensa, di Anna Michelotti, Giovanna Francesca della Visitazione, nata ad Annecy nel 1843, e morta a Torino nel 1888, a 44 anni; la spiritualità salesiana l'accompagna in questa traiettoria, segnata dalla povertà, dall'umiltà, dalle incomprensioni, dalle croci. I suoi amori, fin dalla fanciullezza, inculcati poi alle sue Piccole Serve del S. Cuore di Gesù, furono: il tabernacolo e gli ammalati poveri, per i quali fondo la sua Congregazione. E una luce di amore che brilla e si accende nei tuguri della grande città, che spesso ignora chi soffre; questa luce indica a noi tutti il puro amore di Dio che si immola per i più poveri e abbandonati.

5. Und schließlich ehrt die Kirche heute noch eine andere junge Ordensfrau, die Schwester Maria vom göttlichen Herzen Droste zu Vischering. Sie ist ein Ruhm für Deutschland, wo sie in Münster (1863) geboren wurde, wie auch für Portugal, wo sie später als Oberin im Konvent der Schwestern vom Guten Hirten in Porto unter schwierigsten Umständen so segensreich gewirkt hat und im Alter von 36 Jahren 1899 gestorben ist. Sie Stammt aus einer angesehenen Adelsfamilie. Zu noch höheren Ehren gelangte sie jedoch durch die außergewöhnlichen Gnaden, deren Gott sie teilhaftig werden ließ: durch die glühende Verehrung zum Heiligsten Herzen Jesu und durch die Liebe, die sie dazu drängte, sich der gefährdeten Jugend und der Armen anzunehmen. In gleicher Weise galt ihr unermüdlicher apostolischer Eifer der Förderung von Priesterberufen. Durch schweres und froh erduldetes Leiden für das Heil der Seelen selber ein wahres Abbild des ewigen Guten Hirten, wurde Schwester Maria vom göttlichen Herzen zur demütigen Botin einer Sendung, die unser Vorgänger Leo XIII. durch die Weihe des Menschengeschlechtes an das Heiligste Herz Jesu bestätigen sollte. Diese wurde wenige Tage vor dem Tode unserer neuen Seligen mit der Enzyklika «Annum sacrum» (vom 25. Mai 1899) angekündigt. Die Botschaft dieser verehrungswürdigen Dienerin Gottes unterstreicht ebenso wie die der seligen Michelotti in gegenwärtigen Internationalen Jahr der Frau die besondere Bedeutung, die der Frau in der Kirche als wirksamer Mitarbeiterin im göttlichen Heilsplan zukommt.

É falar também de Portugal, em particular, evocar a figura da nova Beata Maria do Divino Coração Droste zu Vischering. Aos numerosos peregrinos portugueses, pois, vindos com OS seus Bispos da pátria adoptiva da nova Bern-aventurada, pátria que ela tanto amou, e onde foi e é tanto amada, especialmente aos do Porto, onde a irmã Maria do Divino Coração passou Parte da sua vida e se 1209 guarda o seu corpo, um cordial saudar, na alegria desta assembleia e da Igreja inteira.

III. Il messaggio che ci fanno giungere i nuovi Beati è quello comune a tutti coloro che hanno preso sul serio il Vangelo: amore a Dio «con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente» (Matth. 22, 37), e amore al prossimo, come e più di se stessi. È la via regale alla santità, fuori della quale non si costruisce nulla di valido per il Regno di Dio. I Beati Moreno, Bertoni, Grossi, Michelotti e Droste hanno veramente amato così il Signore e i fratelli: e nelle espressioni pur differenziate della loro pietà come della loro vita, si ritrovano i lineamenti comuni della santità cristiana. Ma essi ci dicono, insieme, anche qualcosa di particolare: cioè la cura dei giovani; l'amore alla Croce e ai sofferenti; l'amore alla Madonna.

1. Le souci des jeunes: dans la diversité des initiatives et des œuvres, ces bienheureux ont tous perçu, avec une clairvoyance qui nous frappe, la nécessité de suivre les jeunes, parce qu'ils étaient certains que ces jeunes portent l'avenir de l'Eglise et de la société. Avertissement sérieux pour notre temps! Il doit faire réfléchir les Evêques, les prêtres, les religieux et religieuses. Il invite à se consacrer davantage et toujours mieux aux merveilleuses énergies de la jeunesse, capables d'assurer la vitalité de la communauté chrétienne, la santé des familles, la continuité des vocations, l'engagement généreux pour un avenir meilleur.

2. Our new Beati still speak to us about the love of the Cross, for all of them have suffered and desired to suffer even to the heights. of heroism. And this heroism has been all the greater in that it has been concealed in detachment, in poverty, in difficulties, in misunderstandings, in sickness and in a hidden life - just like a grain that falls into the earth and dies in order to produce much fruit (Cfr. Io. 12, 24). And with this same dedication they have loved those who more than anyone else have been marked by the Cross: the poor and the sick; for they have discovered in them the disfigured countenance of Christ. This is indeed a relevant lesson today, when the wave of hedonism, the search for comfort at any cost, and deafness to the needs of others are threatening to make people forget that the greater part of humanity suffers from material and spiritual ills. The civilization of a people is measured by its sensitivity in the face of suffering and its capacity to relieve it!

3. Die neuen Seligen sprechen zu uns ferner von ihrer Liebe zur heiligen Jungfrau Maria, die ihr Apostolat ständig beseelt und als leuchtendes Vorbild begleitet hat. Als Mutter Gottes und Mutter der Kirche wirkt Maria «in mütterlicher Liebe bei der Geburt und der Erziehung der Gläubigen mit» (Lumen Gentium, 63). Deshalb ist sie in einer besonderen Weise in dem verborgenen Leben der Heiligen gegenwärting. Wir wollen damit schließn, daI wir unsere Gedanken auf sie richten. Sie ist die Königin aller Heiligen, die wir heute verehren, und der Ruhm des Paradieses in der jungfräulichen Schönheit ihres verklärten Leibes, der der Tempel des menschgewordenen Gotteswortes wurde, wie auch im Glanz der unvergleichlichen Heiligkeit ihrer Seele, voil der Gnade.

Al elevar hoy Nuestro pensamiento reverente hacia la Santísima Virgen, guiado por el ejemplo de los nuevos Beatos, no podemos menos de poner de relieve una feliz coincidencia: Hace precisamente veinticinco años, en este mismo día y lugar, Nuestro Predecesor Pío XII proclamaba solemnemente la Asunción de María a los cielos, en una explosión de júbilo para la Iglesia: «todas las generaciones me llamarán bienaventurada» (Luc. 1, 48). A Ella encomendamos nuestras vidas, las vicisitudes diversas del mundo actual, la Iglesia entera. Que María nos asista, nos guíe, nos encuentre dispuestos y dóciles, como los nuevos Beatos, a consagrarnos con Ella y con ellos, como Ella y como ellos, a la gloria del Padre, del Hijo, del Espíritu Santo.