Santità nelle Chiese particolari

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LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER IL RICORDO NELLE CHIESE PARTICOLARI
DEI PROPRI SANTI, BEATI, VENERABILI E SERVI DI DIO

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Con l’Esortazione Apostolica Gaudete et exsultate ho voluto riproporre ai fedeli discepoli di Cristo del mondo contemporaneo la chiamata universale alla santità. Essa è al centro dell'insegnamento del Concilio Vaticano II, il quale ha ricordato che «tutti coloro che credono nel Cristo, di qualsiasi stato o rango sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità» (LG, 40). Tutti, allora, siamo chiamati ad accogliere l’amore di Dio che «è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo» (Rm 5, 5). La santità infatti, più che essere frutto dello sforzo umano, è fare spazio all’azione di Dio.

Ciascuno può riconoscere in tante persone che ha incontrato nel cammino, dei testimoni delle virtù cristiane, in particolare della fede, della speranza e della carità: coniugi che hanno vissuto fedelmente il loro amore aprendosi alla vita; uomini e donne che nelle varie occupazioni lavorative hanno sostenuto le loro famiglie e cooperato alla diffusione del Regno di Dio; adolescenti e giovani che hanno seguito Gesù con entusiasmo; pastori che mediante il ministero hanno effuso i doni della grazia sul popolo santo di Dio; religiosi e religiose che vivendo i consigli evangelici sono stati immagine viva di Cristo sposo. Non possiamo dimenticare i poveri, i malati, i sofferenti che nella loro debolezza hanno trovato sostegno nel divino Maestro. Si tratta di quella santità “feriale” e della “porta accanto” di cui da sempre è ricca la Chiesa sparsa nel mondo.

Siamo chiamati a lasciarci stimolare da questi modelli di santità, tra i quali emergono anzitutto i martiri che hanno versato il proprio sangue per Cristo e coloro che sono stati beatificati e canonizzati per essere esempi di vita cristiana e nostri intercessori. Pensiamo poi ai Venerabili, uomini e donne dei quali è stato riconosciuto l’esercizio eroico delle virtù, a quanti in singolari circostanze hanno fatto della loro esistenza un’offerta d’amore al Signore e ai fratelli, come pure ai Servi di Dio di cui sono in corso le Cause di beatificazione e canonizzazione. Questi processi manifestano quanto la testimonianza della santità sia presente anche nel nostro tempo nel quale risplendono come astri (cfr Fil 2,15) i grandi testimoni della fede, che hanno segnato l’esperienza delle Chiese particolari e, in pari tempo, hanno fecondato la storia. Tutti costoro sono nostri amici, compagni di strada, che ci aiutano a realizzare in pienezza la vocazione battesimale e ci mostrano il volto più bello della Chiesa, che è santa ed è madre dei Santi.

Nel corso dell’anno liturgico la Chiesa onora pubblicamente, in date e modalità prestabilite, i Santi e i Beati. Tuttavia, mi pare importante che tutte le Chiese particolari ricordino in un’unica data i Santi e i Beati, come anche i Venerabili e i Servi di Dio dei rispettivi territori. Non si tratta di inserire una nuova memoria nel calendario liturgico, ma di promuovere con opportune iniziative al di fuori della liturgia, oppure di richiamare all’interno di essa, ad esempio nell’omelia o in altro momento ritenuto opportuno, quelle figure che hanno caratterizzato il percorso cristiano e la spiritualità locali. Pertanto, esorto le Chiese particolari, a partire dal prossimo Giubileo del 2025, a ricordare e onorare queste figure di santità, ogni anno al 9 novembre, Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense.

Ciò permetterà alle singole Comunità diocesane di riscoprire o perpetuare la memoria di straordinari discepoli di Cristo che hanno lasciato un segno vivo della presenza del Signore risorto e sono ancora oggi guide sicure nel comune itinerario verso Dio, proteggendoci e sostenendoci. A tal fine, indicazioni pastorali e linee guida potranno essere eventualmente elaborate e proposte dalle Conferenze Episcopali.

I Santi, nei quali risplendono le meraviglie della multiforme grazia divina, ci spingano a una più intima comunione con Dio e ci ispirino il desiderio della città futura per cantare con loro le lodi dell’Altissimo.

Roma, San Giovanni in Laterano, 9 novembre Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense.

 

FRANCESCO

 

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PRESENTAZIONE DEL CARDINALE PREFETTO

 

Si avvicina la data assegnata da Francesco per il ricordo nelle Chiese particolari dei propri Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio: sarà il 9 novembre, giorno in cui nel Calendario Romano si celebra l’anniversario della Dedicazione della Basilica Lateranense, ricordata dal Messale Romano come «chiesa-madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe».

A dire il vero, iniziative simili a quella voluta dal Papa si realizzano già in alcune comunità ecclesiali: c’è, ad esempio, e da diversi anni quella promossa dalla Conferenza Episcopale Argentina, che oltre tutto si è dotata di un’apposita Delegación para Causa de los Santos, che cura pure uno specifico sito internet (https://www.causasdelossantosenargentina.org/). Con la sua Lettera, resa pubblica il 16 novembre 2024, Papa Francesco le ha estese a tutta la Chiesa cattolica sicché, quella del prossimo 9 novembre, sarà la sua prima attuazione. Opportuna è la coincidenza con un anno giubilare dedicato al tema della Speranza: nella comune vocazione alla santità la Speranza è il segnale di una direzione e l’indicazione di una meta.

Nei mesi passati la Conferenza Episcopale Spagnola ha approvato uno specifico documento dal titolo Ricordare la santità nella Chiesa particolare. Orientamenti pastorali per ricordare i Santi, i Beati, i Venerabili e i Servi di Dio in ogni diocesi di Spagna. Al riguardo, il Dicastero delle Cause dei Santi desidera esprimere la sua riconoscenza a questa Conferenza Episcopale, anche grata per avere ottenuto la facoltà di poterlo rendere pubblico sul suo sito internet. Con la Conferenza Episcopale Spagnola, peraltro, c’è già da alcuni anni una proficua collaborazione (cf. anche in questo caso https://www.conferenciaepiscopal.es/causa-de-los-santos/).

Il Documento dei Vescovi spagnoli si presenta non soltanto come una pregevole applicazione della Lettera pontificia, ma pure come utilissimo suggerimento, da cui anche altre Conferenze Episcopali e singoli Arcivescovi e Vescovi possono prendere ispirazione e spunto per le proprie iniziative ritenute più opportune.

È con questa intenzione che, fraternamente, il Dicastero ora offre quel Documento alla comune attenzione, inaugurando così una nuova pagina del suo sito internet; con ciò intende pure mostrare la sua gratitudine a quegli altri organismi episcopali e diocesani che in materia sono in dialogo con esso.

Tutto ciò si unisce alla collaborazione, già esistente e normata da appositi Documenti, circa i Processi per le cause di Beatificazione e di Canonizzazione. Mi permetterei di aggiungere che, per alcuni aspetti, pure ulteriormente lo qualifica.

 

Città del Vaticano, 11 luglio 2025, festa di San Benedetto abate

 

Marcello Card. Semeraro

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 Conferencia Episcopal Española

Recordar la santidad en la Iglesia particular Orientaciones pastorales para recordar los Santos, Beatos, Venerables y Siervos de Dios en cada diócesis de España