Causa in corso
Agostino Giovanni Ukken
- Venerabile Servo di Dio -

Agostino Giovanni Ukken

(1880 - 1956)

Venerabilità:

- 21 dicembre 2018

- Papa  Francesco

Sacerdote Siro-Malabarese, Fondatore della Congregazione delle Suore della Carità; la straordinaria generosità e la gratuità nell’azione, la serenità di fronte agli imprevisti, lo spirito di sacrificio e di abnegazione: tutto ciò si radicava in una personalità matura ed equilibrata e soprattutto in una spiritualità energica e profonda, nutrita di preghiera e di contemplazione

  • Biografia
Molti non cristiani apprezzavano e stimavano il suo lavoro apostolico, chiamandolo comunemente Lord Priest

 

    Il Venerabile Servo di Dio Agostino Giovanni Ukken nacque il 19 dicembre 1880 a Parappur in Kerala, India. Probabilmente il cognome Ukken deriva dal titolo Duke: ciò fa pensare all’origine nobile della sua famiglia, la quale, tuttavia, viveva in ristrettezze economiche. Il bambino venne battezzato a Enammavu e fu educato cristianamente, ma fin dalla più tenera età rimase orfano. Una sorella del padre se ne prese cura e lo accompagnò nell’esperienza della preghiera e in uno stile di vita umile e austero. 

Avvertiti i segni della vocazione alla vita sacerdotale, entrò nel seminario diocesano e successivamente, nel 1898, nel Seminario Pontificio di Kandy, nello Sri Lanka, guidato dai Padri della Compagnia di Gesù. Qui percorse l’iter formativo, dimostrandosi sempre devoto, di carattere mite e gentile, impegnato nello studio e nel cammino comunitario. Venne ordinato presbitero il 21 dicembre 1907.

 Subito dopo l’ordinazione si stabilì nel Vicariato Apostolico di Trichur. Qui svolse diversi incarichi pastorali sia in seminario che in varie parrocchie: nel 1909 venne nominato parroco di Kadassamkadavu e, dopo pochi mesi, rettore del seminario minore; in quegli anni, oltre a svolgere il lavoro formativo dei seminaristi, si dedicò con zelo all’opera dell’evangelizzazione, curando in modo particolare la devozione all’Eucaristia, al Sacro Cuore e alla Beata Vergine. Dal 1913 al 1917 fu anche segretario del vescovo, ruolo che svolse con discrezione e prudenza, evidenziando non comuni doti di coordinamento e una notevole capacità di risolvere dispute e tensioni. Divenuto parroco della cattedrale, intensificò la sua operosità a favore delle fasce più svantaggiate della società indiana, visitando assiduamente i luoghi, spesso malsani, dove si addensavano molti poveri.

Avvenne, in quel periodo, una incomprensione tra il vescovo e il Venerabile Servo di Dio che, ingiustamente accusato, fu trasferito a Kottappady, una zona molto povera della diocesi: anche in questa circostanza Padre Augustine si dimostrò obbediente e umile e affidò totalmente al Signore il suo intimo dispiacere. Nonostante il successore del vescovo lo avesse riabilitato, destinandolo come responsabile del St. Thomas College, non mancarono ulteriori malintesi, dovuti al crescente impegno che il Venerabile Servo di Dio andava profondendo a favore dei poveri, cosa che motivò un suo nuovo trasferimento in una comunità parrocchiale molto indigente, Chowannur in Kerala.    

Qui il 21 novembre 1944 fondò la Congregazione delle Suore della Carità, con lo scopo di prendersi cura dei malati, dei moribondi e degli emarginati. Per i suoi meriti, riconosciuti anche sul piano sociale, fu eletto all’unanimità capo dell’amministrazione civica di Chowannur, dando un contributo sostanziale allo sviluppo collettivo economico e morale della comunità locale. Vivace e costante fu il suo servizio ai poveri, la maggior parte dei quali era indù. Molti non cristiani apprezzavano e stimavano il suo lavoro apostolico, chiamandolo comunemente Lord Priest.

La visione positiva della vita, il lavoro apostolico assiduo e instancabile, la prudenza e la capacità dialogica, l’apertura all’ascolto e alle relazioni interpersonali, il coraggio di affrontare progetti inediti e la tenacia nel portarli avanti, la gestione di situazioni difficili e problematiche, la straordinaria generosità e la gratuità nell’azione, la serenità di fronte agli imprevisti, lo spirito di sacrificio e di abnegazione: tutto ciò si radicava in una personalità matura ed equilibrata e soprattutto in una spiritualità energica e profonda, nutrita di preghiera e di contemplazione.

A partire dal 1944 fu cappellano del convento delle Suore della Carità, dove il 13 ottobre 1956 concluse piamente la sua feconda giornata terrena.