Causa in corso
Alessia González-Barros y González
- Venerabile Serva di Dio -

Alessia González-Barros y González

(1971 - 1985)

Venerabilità:

- 05 luglio 2018

- Papa  Francesco

Giovane Laica; la malattia determinò il suo progressivo cammino verso la maturità spirituale, distaccandosi gradualmente dalle cose terrene e alimentando sempre più un intimo rapporto con Dio

  • Biografia
La sofferenza, che la pose in unione con Gesù Crocifisso e Risorto, si trasformò in amore tenero che coinvolse i genitori e che si rivolse al prossimo

 

Alessia González-Barros y González nacque a Madrid (Spagna) il 7 marzo 1971, in una famiglia legata all’Opus Dei.

Frequentò le scuole elementari, le medie e i primi anni delle scuole superiori presso il Collegio di Gesù Maestro della Compagnia di S. Teresa di Gesù a Madrid. Fin da bambina manifestò una viva intelligenza. Fu orientata dai genitori alla lettura, specialmente della Sacra Scrittura e delle biografie dei grandi personaggi e dei Santi.

Intellettualmente fu arricchita, insieme ai suoi fratelli, dalla visita dei musei o dai concerti, come pure dalle vacanze culturali e anche pellegrinaggi insieme alla famiglia. Finché la salute lo consentì, godette delle attività sportive e ricreative.

Nutrì grande devozione verso la Vergine Maria, San Giuseppe, Santa Teresa di Lisieux, San José María Escrivá de Balaguer, nonché verso il suo Angelo Custode, da lei chiamato Hugo.

Nel 1979 viaggiò insieme ai genitori a Roma, dove ricevette la Prima Comunione nella cripta della chiesa di S. Maria della Pace, dove si trovano le reliquie di San José María Escrivá de Balaguer. Il giorno successivo, il 9 maggio, durante un’udienza generale in Piazza S. Pietro, riuscì ad avvicinarsi a Giovanni Paolo II che la benedisse.

Nel 1981, entrò a far parte del Club Alcalá, guidato dall’Opus Dei, per ragazze e giovani, dove si coinvolse appieno dentro le proposte formative e spirituali oltre che sportive.

Nella primavera del 1984, al rientro dal pellegrinaggio in Terra Santa con la sua famiglia, cominciò ad accusare i primi dolori alla spalla. Il 4 febbraio 1985 le venne diagnosticato un tumore maligno che, in brevissimo tempo, le causò la paralisi totale. Fu sottoposta a quattro difficili interventi chirurgici e ad una sequenza ininterrotta di dolorosissime cure mediche, che trasformarono in una vera via crucis gli ultimi dieci mesi di vita.

Morì il 5 dicembre 1985 nella Clinica Universitaria di Pamplona (Spagna).

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Madrid (Spagna), dal 14 aprile 1993 al 1° giugno 1994, in quarantaquattro Sessioni, durante le quali fu raccolto il materiale documentale e vennero escussi venticinque testi, dei quali cinque ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta Diocesana fu riconosciuta con il Decreto dell’11 novembre 1994.

CONGRESSO PECULIARE DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si svolse il 12 ottobre 2017; i Consultori sottolinearono che, dopo aver ricevuto la prima Comunione, progredì nella fede, lasciandosi ispirare dalla spiritualità dell’Opus Dei. Soleva fare l’esame di coscienza quotidiano, aiutandosi con un’agendina in cui analizzava i suoi comportamenti. La malattia determinò il suo progressivo cammino verso la maturità spirituale, distaccandosi gradualmente dalle cose terrene e alimentando sempre più un intimo rapporto con Dio. Il suo abbandono alla volontà di Dio la portò ad avere familiarità con Gesù. Era lei ad incoraggiare le persone vicine. Dal letto di dolore, si preoccupava degli altri bambini ammalati e, pur essendo vicina alla morte, si interessava della vita, prendendo una posizione chiara in difesa della vita, contro l’aborto. La sofferenza, che la pose in unione con Gesù Crocifisso e Risorto, si trasformò in amore tenero che coinvolse i genitori e che si rivolse al prossimo.

Tutti i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni.

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si riunì il 3 luglio 2018.

L’Ecc.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, mise in rilievo l’esercizio eroico delle virtù teologali e cardinali. Furono tre gli elementi caratteristici della sua breve esistenza, insieme alla sua straordinaria testimonianza cristiana: la preghiera intensa, anche notturna; la sua consapevolezza di stare davanti a Dio, in una grande intimità; l’incrollabile e sorprendente serenità, che si concretizzava nel sorriso che mai l’abbondonò. La sua fede fu nutrita soprattutto dalla grazia dei sacramenti. Mantenne una speranza incrollabile, anche se messa a dura prova nella malattia. Fu sempre umile nel servizio e nell’attenzione a tutti, soprattutto poveri, bambini e persone in difficoltà. La visita ai malati e la correzione fraterna furono due tratti della sua carità.

Gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.