Causa in corso
Andrea Manjón y Manjón
- Venerabile Servo di Dio -

Andrea Manjón y Manjón

(1846 - 1923)

Venerabilità:

- 23 novembre 2020

- Papa  Francesco

Sacerdote, Fondatore delle Scuole dell’Ave Maria,  fu animato da una fede eroica, luminosa e appassionata, che alimentava con la preghiera, la meditazione della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa e la pietà eucaristica

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Vide la miseria, la povertà culturale e la scarsa istruzione dei più poveri della città e non vi rimase indifferente

 

    Il Venerabile Servo di Dio Andrés Manjón y Manjón nacque a Sargentes de Lora (Spagna) il 30 novembre 1846, in una famiglia di contadini.

    Nel 1861, all’età di 15 anni, entrò nel Seminario di Burgos, terminando gli studi ecclesiastici nel 1872 nel Seminario maggiore di Valladolid. Contemporaneamente studiò Diritto canonico e civile presso l’Università della stessa città, conseguendo il dottorato nel 1873.

    Nel 1878 vinse il concorso per la Cattedra di Diritto nell’Università di Salamanca, dove insegnò durante l’anno accademico 1879-1880. In quello stesso periodo vinse la Cattedra di Diritto all’Università di Granada, dove maturò la decisione di diventare sacerdote. Ordinato il 19 giugno 1886 ed eletto canonico dell’Abbazia del Sacro Monte, di fronte alla miseria e all’abbandono culturale in cui versavano i poveri, progettò di fondare scuole per bambini indigenti. Nacquero così, nel 1889, le Scuole dell’“Ave Maria” che, in pochi anni, si moltiplicarono non solo nella città e nella provincia di Granada, ma anche in diverse province della Spagna. Il suo orientamento pedagogico era intriso di spirito religioso come parte essenziale di un'educazione completa per bambini e giovani. Il nome "Scuole dell'Ave Maria" indica il costante ricorso alla Madre di Dio in tutta la sua pedagogia, la cui chiave è l'amore cristiano, che ha a cuore soprattutto i più poveri e gli scartati della società.

    Nel 1918, dopo 38 anni di insegnamento, si ritirò come professore all'Università di Granada, dedicandosi maggiormente all'editoria e al consolidamento delle scuole.

    Verso la fine del 1922, cominciarono a manifestarsi nel Servo di Dio i primi sintomi del cancro allo stomaco.

    Morì a Granada (Spagna), all’età di 76 anni, il 10 luglio 1923.

    Il Venerabile Servo di Dio fu animato da una fede eroica, luminosa e appassionata, che alimentava con la preghiera, la meditazione della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa e la pietà eucaristica. L’esercizio eroico della virtù della speranza lo sostenne nel superare le prove e le difficoltà, affidandosi con fiducia a Dio e alla sua divina Provvidenza. Ricorreva spesso all'intercessione della Vergine Maria. Mostrò carità eroica verso Dio nella pietà, nella vita di preghiera, nel desiderio di compiere la volontà di Dio, nella devozione alla Vergine Maria e nel rifiuto del peccato. Manifestò carità eroica verso il prossimo nel perdonare e chiedere perdono, nel rispetto della fama degli altri, nella dedizione all'insegnamento, soprattutto catechistico dei bambini, nella cura dei poveri e degli ammalati, nella visita dei carcerati e nella preghiera per le anime del purgatorio. Dedicò la sua vita ai poveri e agli zingari.

 

 

GRANADA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

ANDRES MANJÓN Y MANJÓN

Sacerdote

Fondatore delle Scuole “Ave Maria”

(1846-1923)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

     “Avvicinatevi a me, voi che siete senza istruzione, prendete dimora nella mia scuola” (Sir 51,23).

    Lo zelo apostolico e il carisma fondativo del Servo di Dio Andrés Manjón y Manjón hanno ripetuto questo invito del sapiente dell’Antico Testamento ai ragazzi indigenti. Essi trovarono come scuola la sua vita ornata di virtù, come dimora il suo cuore sacerdotale, come istruzione il Vangelo della carità di Cristo, di cui egli offrì invero una luminosa testimonianza.

    Il Servo di Dio nacque in Spagna, a Sargentes de la Lora, il 30 novembre 1846. Era molto legato alla madre, al padre e allo zio paterno, sacerdote in un piccolo paese di quella zona rurale. Furono loro a favorirlo, affinché si dedicasse allo studio. All’età di 15 anni entrò nel Seminario di Burgos. Completò poi gli studi ecclesiastici nel Seminario maggiore di Valladolid e al contempo, presso l’Università della stessa città, studiò Diritto canonico e civile e conseguì il dottorato.

    Per qualche mese sostituì un insegnante nell’Università di Valladolid e per un anno fu professore ausiliario a Salamanca. Nel 1879 ottenne la cattedra nell’Università di Santiago di Compostela e l’anno successivo chiese di essere trasferito a Granada. Nell’insegnamento diede prova della sua serietà, dedizione al lavoro e non comuni capacità pedagogiche. Offrì il proprio aiuto come cattedratico cattolico all’Arcivescovo di Granada, il quale in realtà aiutò lui a comprendere la propria vocazione. Gli fu anche assegnato l’insegnamento del Diritto canonico e della teologia morale nella Facoltà appena eretta presso l’Abbazia del Sacro Monte a Granada.

    Prese quindi la decisione di diventare sacerdote, vinse il concorso per il canonicato nell’Abbazia del Sacro Monte e fu ordinato il 19 giugno 1886. Poté così realizzare perfettamente la propria vocazione di sacerdote e insieme docente. Gustava massimamente il silenzio e la solitudine di quel luogo. Era solito tuttavia recarsi all’Università a dorso di un’asina per continuare a tenervi le lezioni. Vide la miseria, la povertà culturale e la scarsa istruzione dei più poveri della città e non vi rimase indifferente. Rimase colpito in particolar modo un giorno in cui sentì alcune bambine zingare analfabete recitare l’Ave Maria. Decise perciò di dedicare alla formazione di quei bambini tutto il suo denaro, il suo impegno e il suo tempo. Dapprima collaborò con una donna che già si prendeva cura della loro istruzione, poi progettò di fondare scuole per ragazzi poveri, dove anche utilizzare un metodo educativo atto a promuovere l’indole personale e la libertà. Ebbero origine così nel 1889 le Scuole dell’“Ave Maria”, che in pochi anni si moltiplicarono fino a più di 300, non solo nella città e nella provincia di Granada, ma anche in diverse altre regioni della Spagna. Lo spirito religioso e l’insegnamento dell’amore cristiano erano parte essenziale del disegno educativo.

    Nel 1918 lasciò l’insegnamento all'Università di Granada. Alcuni anni più tardi comparvero i sintomi della grave malattia, che lo portò alla morte il 10 luglio 1923. Aveva 76 anni.

    La preghiera, la meditazione della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa e la pietà eucaristica nutrivano la fede del Servo di Dio. La devozione mariana ne sosteneva la speranza, soprattutto fra le difficoltà. Manifestò una straordinaria carità verso Dio, sempre confidando nella sua Provvidenza, desiderando in ogni circostanza il compimento della volontà di Dio. Provava orrore per il peccato. La carità, profusa nell’opera educativa da lui fondata ma manifestata anche nella visita agli ammalati e ai carcerati, fu la fonte di tutte le virtù. Queste ornarono in modo talmente splendido la vita del Servo di Dio, che sia in vita sia dopo la sua morte ebbe fama di uomo e sacerdote santo.

    In virtù di questa medesima fama, si avviò la Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio. Presso la Curia ecclesiastica di Granada ebbe inizio, il 6 luglio 1936, il Processo Informativo, ripreso poi il 2 aprile 1948 e concluso il 9 febbraio 1951. Adempiuto quanto richiesto dalle Normae servandae del 1983, il Processo ottenne il decreto di validità giuridica da questa Congregazione delle Cause dei Santi il 17 marzo 1995. Si è quindi preparata la Positio e si è discusso, secondo l’iter consueto, se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse. Il 17 ottobre 2019 ebbe esito favorevole il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. Il 10 novembre 2020 i Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in maniera eroica le virtù cristiane.

    Il sottoscritto Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei  Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali  Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Andrés Manjón y Manjón, Sacerdote, Fondatore delle Scuole “Ave Maria”, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 23 novembre nell’anno del Signore 2020.

 

+ Marcello Semeraro

Prefetto

 

                                                                                        + Marcello Bartolucci

                                                                                        Arciv. tit. di Bevagna

                                                                                        Segretario

 

 

 

 

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GRANATENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

ANDREAE MANJÓN Y MANJÓN

Sacerdotis

Fundatoris Scholarum “Ave Maria”

(1846-1923)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Appropiate ad me, indocti, et congregate vos in domo disciplinae” (Eccli 51, 31).

    Servi Dei Andreae Manjón y Manjón apostolatus zelum et fundatoris charisma hanc Veteris Testamenti sapientis invitationem indigentes ad pueros repetiverunt. Qui ut scholam vitam eius virtutibus exornatam invenerunt, ut domum cor eius sacerdotale, ut eruditionem Christi caritatis Evangelium, de quo ipse vero clarum praebuit testimonium.

    Servus Dei in Hispania, in loco v.d. Sargentes de la Lora, die 30 mensis Novembris anno 1846 editus est in lucem. Matri, patri ac patruo, qui quodam in parvulo huius rusticae regionis vico erat sacerdos, peculiaribus vinculis  adstringebatur. Ipsi eum ut studiis se traderet foverunt. Nam, quindecim annorum aetate, Seminarium ingressus est Burgense. Dein studia ecclesiastica in Seminario maiore Vallisoletano peregit ac simul, apud eiusdem urbis Universitatem, Utrumque Ius didicit doctorisque adeptus est gradum.

    Aliquot menses in Universitate Vallisoletana pro quodam magistro docuit atque unum per annum magistri auxiliaris Salmanticae functus est munere. Anno 1879 docendi assecutus est professionem in Universitate Compostellana insequentique anno Granatam transferri petivit. Studium, operandi alacritatem necnon haud communes artes paedagogicas docendo ostendit. Archiepiscopum Granatensem auxilium uti cathedrarius catholicus praebuit, qui quidem ipsum ad suam intellegendam vocationem adiuvit. In vix condita Facultate, apud Abbatiam Sancti Montis Granatae, Iuris Canonici Theologiaeque Moralis Servo Dei commissum est magisterium quoque.

    Inde consilium cepit ut presbyter fieret, certamen ad canonicatum eadem in Abbatia impetrandum superavit atque die 19 mensis Iunii anno 1886 Sacro auctus est Ordine. Itaque suam sacerdotis et magistri simul vocationem perficere valuit. Huius loci silentio solitudineque maxime fruebatur. Ad Universitatem tamen, ut scholas explicare pergeret, se mula clitellaria conferre solebat. Pauperrimorum urbis indigentiam, inscientiam et ignorantiam vidit, quod vero non neglexit. Peculiari modo quodam die commotus est, cum aliquas Hamaxobias illitteratas puellas orationem “Ave Maria” dicere audiret. Ideo se pecuniam cunctam, studium tempusque suum his pueris instruendis tradere statuit. Primum laboris auxilio mulierem quandam, iam illorum eruditionem curantem, adiuvit, deinde animo suo scholas egenis pro pueris condere proposuit. In quibus etiam educandi ratione personalem ad indolem libertatemque provehendam uti cesuit. Quapropter anno 1889 scholae “Ave Maria” sunt institutae, quae nonnullis annis usque ad plus quam trecentas proseminatae sunt, non Granatae eiusque in provincia tantum, sed et in plurimis Hispanicis regionibus. Religionis sensus christianaeque caritatis praeceptum institutionis principatum propositi obtinebant.

    Anno 1918 Servus Dei Granatensi in Universitate docere desiit. Aliquot annis post, gravioris morbi signa apparuerunt, quod die 10 mensis Iulii anno 1923 eum morte affecit. Sextum et septuagesimum annum agebat.

    Precatio, Verbi Dei Ecclesiaeque magisterii meditatio, Eucharistica pietas Servi Dei fidem alebant. Marialis devotio spem eius, in primis inter angustias, sustinebat. Qui mirificam caritatem in Deum ostendit, semper eius Providentiae confisus, ut omnibus in vicibus voluntas Dei compleretur cupidus. A peccato quidem abhorrebatur. Caritas, in opus institutionis, quod condidit, perfusa sed etiam aegrotantibus vel in carcere inclusis visitandis patefacta, fons eius omnium fuit virtutum. Quae vitam Servi Dei tam conspicue ornaverunt, ut ipse tum in vita tum post mortem sancti viri sacerdotisque famam obtinuerit.

    Quam eandem propter famam, Servi Dei incepta est Causa beatificationis et canonizationis. Apud Curiam ecclesiasticam Granatensem die 6 mensis Iulii anno 1936 Processus Informativus initium habuit, qui postea die 2 mensis Aprilis anno 1948 resumptus ac denique peractus est die 9 mensis Februarii anno 1951. Omnibus expletis, quae Normae servandae anno 1983 editae postulabant, Processus decretum de iuridica validitate ab hac Congregatione de Causis Sanctorum adeptus est die 17 mensis Martii anno 1995. Positio est inde confecta atque, consuetum secundum iter, disceptatum est an Servus Dei in gradu heroico theologales, cardinales iisque adnexas virtutes exercuisse. Die 17 mensis Octobris anno 2019 Peculiaris Theologorum Consultorum Congressus faustum habuit exitum. Die 10 mensis Novembris anno 2020 Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione congregati, Servum Dei professi sunt christianas virtutes heroico more excoluisse. 

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Andreae Manjón y Manjón, Sacerdotis, Fundatoris Scholarum “Ave Maria”, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 23 mensis Novembris a. D. 2020.