Causa in corso
Angelo Angioni
- Venerabile Servo di Dio -

Angelo Angioni

(1915- 2008)

Venerabilità:

- 24 ottobre 2025

- Papa  Leone XIV

Sacerdote diocesano, Fondatore dell’Istituto Missionario del Cuore Immacolato di Maria; seppe coniugare l’annuncio del Vangelo con la promozione della dignità umana in un contesto caratterizzato da estrema povertà. Nel suo apostolato traspariva l’amore per il Signore e l’ardore di trasmetterlo a quanti gli erano stati affidati nella cura pastorale

  • Biografia
Attratto dalla missione fin da giovane, accettò in spirito di obbedienza di partire per il Brasile vivendo la carità verso il prossimo come un culto reso a Dio

 

Il Venerabile Servo di Dio Angelo Angioni nacque il 14 gennaio 1915 a Bortigali, in Sardegna, in una famiglia numerosa. Due anni dopo la sua nascita i suoi genitori si trasferirono a Ozieri, dove egli trascorse l’infanzia in un clima caratterizzato da viva fede religiosa. Nel 1926 entrò nel Seminario Minore Diocesano di Ozieri e, dopo essere stato alunno del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), per motivi di salute rientrò in Sardegna e fu accolto nel Pontificio Seminario Sardo di Cagliari come seminarista della diocesi di Ozieri.

Il 31 luglio 1938 ricevette l’ordinazione sacerdotale e, dopo aver svolto per dieci anni il suo ministero come viceparroco e poi parroco, nel 1948 fu nominato Rettore del Seminario diocesano di Ozieri. In quegli anni s’impegnò per costituire una comunità diocesana di sacerdoti oblati, consacrati alle Missioni popolari e a quelle estere sull’esempio del beato Paolo Manna. Quando, in occasione dell’Anno Santo del 1950, venne inviato a Roma dal vescovo di Ozieri per chiedere un luogo di missione per gli Oblati, gli fu indicata la diocesi di São José do Rio Preto, in Brasile, che necessitava di sacerdoti. L’anno seguente , come sacerdote fidei donum, si inserì dapprima come cooperatore e poi come parroco nella parrocchia di São João Batista do Rio Preto, presso la quale esercitò il ministero fino alla morte.

Egli realizzò il suo ideale missionario impegnandosi oltre che nell’attività pastorale anche nel campo sociale ed educativo, favorendo la creazione di una scuola parrocchiale e avviando l’Istituto Missionario del Cuore Immacolato di Maria, costituito da sacerdoti, diaconi, suore di vita contemplativa e laici. Grazie alla sua iniziativa furono edificate Chiese, cappelle, case di ritiro, residenze religiose e spazi per anziani e per le attività parrocchiali. Negli anni Settanta del secolo scorso si prodigò affinché la diocesi di Pavia, dove era vescovo il fratello Antonio, inviasse un gruppo di docenti e formatori per avviare un seminario in loco. Scrisse inoltre molti opuscoli informativi che stampava per mezzo della tipografia di cui aveva dotato l’Istituto Missionario da lui fondato. Nel 1992, tra le ultime sue attività apostoliche e missionarie vi fu la fondazione di un Istituto di Scienze Religiose, nel quale stesso insegnò. La sua intensa attività pastorale fu rallentata dai due ictus che lo colpirono nel 2000 e nel 2004 lasciandolo gravemente debilitato.

Il 15 settembre 2008 concluse la sua vita terrena e, dopo i funerali che videro una grande partecipazione popolare, fu sepolto nella chiesa di São João Batista

Il Venerabile Servo di Dio visse completamente dedicato al servizio ecclesiale e, come presbitero fidei donum, seppe coniugare l’annuncio del Vangelo con la promozione della dignità umana in un contesto caratterizzato da estrema povertà. Nel suo apostolato traspariva l’amore per il Signore e l’ardore di trasmetterlo a quanti gli erano stati affidati nella cura pastorale. Attratto dalla missione fin da giovane, accettò in spirito di obbedienza di partire per il Brasile dove rimase sempre assiduo nella preghiera e nell’adorazione eucaristica, vivendo la carità verso il prossimo come un culto reso a Dio.

Visitò le zone più sperdute del vasto territorio in cui esercitava il ministero, portando conforto spirituale e assistenza materiale. Tenne molte conferenze sulla Vergine Maria, seguendo da vicino il Movimento sacerdotale mariano diffusosi in America Latina. Visse la povertà sull’esempio evangelico, possedendo solo l’indispensabile per il servizio presbiterale e per la sua vita. Sin dai tempi della sua formazione accolse le disposizioni dei Superiori con disponibilità e con un atteggiamento di grande umiltà, che mantenne anche in qualità di Fondatore dell’Istituto dei Missionari del Cuore Immacolato di Maria. Visse con edificante serenità pure le sofferenze fisiche dovute agli ictus che lo colpirono, paralizzandolo e conducendolo alla morte. Da allora la sua fama di santità si diffuse in Brasile e nella sua regione d’origine in Italia, accompagnata da una certa fama signorum.