Causa in corso
Anna di Gesù (al secolo: Anna de Lobera)
- Venerabile Serva di Dio -

Anna di Gesù (al secolo: Anna de Lobera)

(1545 - 1621)

Venerabilità:

- 28 novembre 2019

- Papa  Francesco

Monaca professa dell’Ordine delle Carmelitane Scalze; donna interiormente libera, dotata di grande ricchezza umana e spirituale, rimase tenacemente fedele ai propositi di santità formulati sin da bambina e nell’adolescenza. Fu una valida formatrice di Carmelitane Scalze secondo il carisma di Santa Teresa d’Avila e di San Giovanni della Croce

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Già a sedici anni fece la promessa “di entrare nella comunità più austera che esistesse e di ricercare continuamente la volontà di Dio”

 

    La Venerabile Serva di Dio Anna di Gesù (al secolo: Anna de Lobera) nacque il 25 novembre 1545 a Medina del Campo (Spagna). Nel 1570, entrò nel monastero delle Carmelitane Scalze di San José di Ávila e fece l’anno di noviziato, avendo come Maestra Santa Teresa di Gesù, con la quale, dopo tre mesi, si trasferì nella nuova fondazione della comunità di Salamanca. Nel 1570 conobbe San Giovanni della Croce, che le dedicò il commento al Cantico Spirituale.

    Il 22 ottobre 1571 emise la professione religiosa e fu incaricata della formazione delle novizie. Nel 1575 Santa Teresa la nominò superiora della nuova comunità di Beas de Segura in Andalusia. Nel 1582 fondò un monastero a Granada e, quattro anni dopo, diede inizio a un monastero a Madrid, dove si dedicò alla raccolta dei manoscritti di Santa Teresa. In questo monastero dovette sostenere le prime difficoltà per difendere le Costituzioni di Santa Teresa, approvate dal Capitolo di Alcalá nel 1581, contro le idee del superiore provinciale e poi vicario generale, p. Nicolò Doria, O.C.D. (1539-1594).

    In risposta ai cambiamenti apportati da p. Doria, decise di ricorrere direttamente al papa Sisto V che promulgò il Breve Salvatoris et Domini del 5 giugno 1590, con il quale furono approvate le Costituzioni teresiane, dichiarando nulle le modifiche introdotte nel frattempo. Ma p. Doria riuscì ad ottenere un Breve apostolico Quoniam non ignoramus del 25 aprile 1591 di Gregorio XIV, che revocò le disposizioni precedenti. Poiché il ricorso alla Santa Sede effettuato dalla ella fu considerato un gesto imprudente e contro l’obbedienza ai superiori, questa venne punita e rinchiusa per tre anni in cella, senza voce attiva e passiva, e senza la comunione quotidiana. Dopo la morte di p. Doria ed allo scadere del tempo fissato per la penitenza, nel 1594 fu trasferita a Salamanca, dove venne eletta priora.

    Nel 1604, insieme ad altre quattro monache, si recò in Francia, dove fondò i monasteri di Parigi, Pontoise e Dijon. Nel 1607 si trasferì nelle Fiandre, dove fondò monasteri a Bruxelles, Lovanio e Mons.

    Dopo aver guidato il monastero di Bruxelles per quattordici anni, ivi morì il 4 marzo 1621, all’età di 75 anni.

    La Venerabile Serva di Dio già a sedici anni fece la promessa “di entrare nella comunità più austera che esistesse e di ricercare continuamente la volontà di Dio”. Il suo direttore spirituale, padre Pedro Rodríguez, S.I., le fece incontrare Santa Teresa d’Avila, con la quale collaborò molto. Anche l’esperienza di segregazione per tre anni nella sua cella, privata anche della Comunione quotidiana fu da lei accettata con umiltà ed obbedienza eroiche. Donna interiormente libera, dotata di grande ricchezza umana e spirituale, rimase tenacemente fedele ai propositi di santità formulati sin da bambina e nell’adolescenza. Fu una valida formatrice di Carmelitane Scalze secondo il carisma di Santa Teresa d’Avila e di San Giovanni della Croce. L’obbedienza, l’umiltà, la laboriosità eroiche sono alla base della sua fama di santità che ha attraversato i secoli.

 

BRUSSEL ovvero MECHELEN

Beatificazione e Canonizzazione della

Serva di Dio

ANNA DI GESÙ

(al secolo: ANNA DE LOBERA)

Monaca Professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi

(1545-1621)

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DECRETO SULLE VIRTÙ EROICHE

 

    “Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra” (Sal 121,1-2).

 

    La spiritualità di Santa Teresa di Gesù e San Giovanni della Croce ha guidato il cammino interiore della Serva di Dio Anna di Gesù (al secolo: Anna de Lobera) a raggiungere la perfezione delle virtù e dei consigli evangelici, ossia la vetta della Santa Montagna che è Cristo Signore.

    La Serva di Dio nacque in Spagna, nella città di Medina del Campo, il 25 novembre 1545. Già all’età di 16 anni desiderava “entrare nella comunità più austera che esistesse” e negli anni della giovinezza giunse al proposito di “ricercare continuamente la volontà di Dio”. Nel 1570 entrò fra le Carmelitane Scalze nel Carmelo di San José di Ávila e nel noviziato ebbe come maestra Santa Teresa di Gesù, che seguì tre mesi dopo nella nuova fondazione di Salamanca. Incontrò anche San Giovanni della Croce, il quale scrisse per lei il commento al Cantico Spirituale. Il 22 ottobre 1571 emise la professione religiosa a Salamanca, dove fu incaricata della formazione delle novizie. Fu la prima priora del Carmelo di Beas de Segura in Andalusia e ricevette l’incarico di fondare un nuovo monastero a Granada. Era priora a Madrid quando, morta da qualche anno Santa Teresa di Gesù, si trovò a dover difendere la sua opera di riforma. Fece ricorso al Sommo Pontefice Sisto V, che nel 1590 emanò il breve Salvatoris nostri. L’anno successivo tuttavia, giudicato disobbediente il gesto del ricorso da lei compiuto, venne deposta dal ruolo di priora e costretta a rimanere chiusa nella sua cella per 3 anni, senza nemmeno poter ricevere la Santa Comunione. Diede allora prova di eroica umiltà, di speranza e fiducia in Dio. In seguito fu priora a Salamanca. A partire dal 1604 fondò in Francia i monasteri di Parigi, Pontoise e Dijon e dal 1607 aprì ulteriori monasteri nella Fiandre, a Bruxelles, Lovanio e Mons. Nella guida delle diverse comunità mostrò doti particolari di consiglio e di prudenza.

    La Serva di Dio seguì in tutto le orme di Santa Teresa di Gesù, della quale curò anche la prima raccolta di scritti e soffrì molto per le opposizioni alla riforma carmelitana da lei operata. Visse profondamente il carisma dell’Ordine Carmelitano, infiammata dell’amore di Cristo e desiderosa di imitare la Vergine Madre. Dotata di una sensibile anima contemplativa, seppe mettere il proprio carisma di fondatrice al servizio dell’opera di restaurazione spirituale dell’Europa del suo tempo. Nelle difficoltà mostrava fortezza e perseveranza non comuni e sapeva infondere speranza e conforto. Guidò per 13 anni il monastero di Bruxelles, dove morì il 4 marzo 1621.

    In virtù della fama di santità di cui fu circondata in vita e dopo la morte, si iniziò la Causa di Beatificazione e Canonizzazione e si istruirono presso le Curie ecclesiastiche di Bruxelles e Malines, Anversa, Tournai ed altre i Processi Ordinari, che vennero inviati a Roma nel 1636. Dal 1890 si è celebrato il Processo Apostolico. Questa Congregazione concesse il decreto sulla validità dei Processi istruiti sia di autorità Ordinaria sia Apostolica nell’anno 1904. La Positio, già edita nel 1905 poi completata e ristampata nel 2013, venne sottoposta al giudizio dei Consultori Storici il 12 novembre 2013. Si è quindi discusso secondo le procedure consuete se la Serva di Dio abbia esercitato le virtù in modo eroico. Il 9 ottobre 2018 il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi ha dato voto favorevole. Il 5 novembre 2019 i Padri Cardinali e Vescovi, riuniti nella Sessione Ordinaria che io stesso Angelo Cardinale Becciu ho presieduto, hanno dichiarato che la Serva di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Fatta quindi di tutte queste cose un’accurata relazione al Sommo Pontefice Francesco mediante il sottoscritto Cardinale Prefetto, Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti di questa Congregazione delle Cause dei Santi, in data odierna ha dichiarato: Constano le virtù teologali di Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le virtù cardinali di Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza e Fortezza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Anna di Gesù (al secolo: Anna de Lobera), Monaca Professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, nel caso e per il fine di cui si tratta.

 

    Il Sommo Pontefice ha dato incarico di pubblicare il presente decreto e di metterlo agli Atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 28 novembre 2019.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                                    + Marcello Bartolucci

                                                    Arciv. tit. di Bevagna

                                                Segretario

 

 

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BRUXELLENSIS seu MECHLINIENSIS

 

Beatificationis et Canonizationis

Servae Dei

ANNAE A IESU

(in saeculo: ANNAE DE LOBERA)

Monialis Professae Ordinis Carmelitarum Discalceatorum

(1545-1621)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

    “Levabo oculos meos in montes: unde veniet auxilium mihi? Auxilium meum a Domino, qui fecit caelum et terram” (Ps 121,1-2).

 

    Sanctae Teresiae a Iesu Sanctique Ioannis a Cruce spiritualis doctrina Servae Dei Annae a Iesu (in saeculo: Annae de Lobera) interiore iter duxit ad virtutum atque consiliorum evangelicorum perfectionem, scilicet ad montem qui Christus est.

    Serva Dei in Hispania, in oppido v.d. Medina del Campo, die 25 mensis Novembris anno 1545 nata est. Iam decimo sexto aetatis anno “communitatem quam maxime rigida posset intrare” cupiebat et iuventutis tempore se “voluntatem Dei continenter quaerere” statuit. Anno 1570 inter Carmelitas Discalceatas Carmelum Abulensem Sancti Ioseph ingressa est, ubi novitiarum magistram Sanctam Teresiam a Iesu habuit, quam tres post menses novum monasterium Salmanticae fundaturam secuta est. Sancto Ioannei a Cruce etiam occursit, quem commentarium ad eiusdem “Canticum Spiritualem” petivit. Die 22 mensis Octobris anno 1571 professione religiosam Salmanticae emisit, ubi novitiarum formationis munus assumpsit. In Baetico oppido v.d. Beas de Segura prima Carmeli prior fuit et post ei ut Granatae novum monastrium fundaret mandatum est. Prioris munere Matriti fungebatur cum, Sancta Teresia a Iesu aliquot annis ante exstincta, eius reformationis operam defendendam habuit. Ad Summum Pontificem Sixtum V ipsa recurrit, qui anno 1590 breve “Salvatoris nostri” proposuit. At sequenti anno, recursu eius disoboedientiae actu existimato, de prioratu deiecta est et in cella sua tres per annos manere conclausam coacta est, et cum cotidianae Communionis privatione. Heroam humilitatem, spem et in Deum fidem demonstravit. Postea Salmanticae prior fuit. Ab anno 1604 Gallica monasteria Lutetiae, Pontisarae Divioneque fundavit et ab anno 1607 cetera Flandrica Bruxellarum, Lovanii Montibusque Hannoniae. Has plurimas communitates ducens, precipuas consilii prudentiaeque virtutes ostendit.

    Serva Dei omnino Sanctae Teresiae a Iesu vestigia secuta est, cuius primam scriptorum collectionem curavit, et carmelitarum riformationis quam illa perficit adversariis valde laboravit. Ordinis sui charisma penitus vixit, caritate Christi inflammata et Virginis Mariae aemula. Contemplatrix animo, fundatricis dotes fructificare valuit ad spiritualis temporis sui Europae restitutionis operam. In adversiis haud mediocrem fortitudinem perseverantiamque praestavit et omnes ad solacium et fiduciam excitabat. Bruxellense monasterium tredecim annos rexit, ubi quoque die 4 mensis Martii anno 1621 obiit.

    Sanctitatis fama, qua Serva Dei in vita et post mortem est circumdata, Causa Beatificationis et Canonizationis eius incepta est. Nonnulli Processi Ordinarii instructi sunt apud Curias ecclesiasticas Bruxellensem seu Mechliniensem, Antverpiensem, Tornacensem et alias, qui Romam anno 1636 sunt missi. Ab anno 1890 Processus Apostolicus celebratus est. Haec Congregatio decretum de validitate Processuum tam Apostolica quam Ordinaria auctoritate constructorum anno 1904 concessit. Positio, iam anno 1905 edita sed anno 2013 suppleta iterumque impressa, die 14 mensis Novembris anno 2013 Consultorum Historicorum iudicio est subiecta. Igitur consuetas secundum normas an Serva Dei heroico modo virtutes christianas excoluisset disceptatum est. Die 9 mensis Octobris anno 2018 Congressus Peculiaris Consultorum Theologorum faustum votum protulit. Die 5 mensis Novembris anno 2019 Patres Cardinales et Episcopi in Ordinaria Sessione congregati, cui egomet ipse Angelus Cardinalis Becciu praefui, Servam Dei virtutes theologales, cardinales iisque adnexas heroum in modum exercuisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Annae a Iesu (in saeculo: Annae de Lobera), Monialis Professae Ordinis Carmelitarum Descalceatorum, in casu et ad effectum de quo agitur.

 

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 28 mensis Novembris a.D. 2019.