Causa in corso
Augusto Cesare Bertazzoni
- Venerabile Servo di Dio -

Augusto Cesare Bertazzoni

(1876 - 1972)

Venerabilità:

- 02 ottobre 2019

- Papa  Francesco

Arcivescovo titolare di Temuniana, già Vescovo di Potenza e Marsico, le caratteristiche del suo episcopato si possono riassumere nell’amore a Dio e al prossimo senza distinzioni, nell’obbedienza al Papa e alla Chiesa, nell’atteggiamento paterno verso i sacerdoti e i seminaristi, nell’ardente zelo pastorale

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Animato da una speranza gioiosa, fu forte nelle fatiche e prudente nelle prove

 

    Il Venerabile Servo di Dio Augusto Cesare Bertazzoni nacque a Pegognaga (Mantova, Italia) il 10 gennaio 1876. Compì gli studi primari a Valdocco, presso i Salesiani, dove ebbe l’occasione di conoscere San Giovanni Bosco. Trasferitosi a Mantova, entrò in Seminario e venne ordinato sacerdote il 25 febbraio 1899. Dopo un’esperienza di vicario parrocchiale a Quistello e a San Benedetto Po, nel 1904, fu nominato arciprete parroco di San Benedetto Po, dove rimase fino al 30 giugno 1930, giorno in cui fu eletto Vescovo delle Diocesi unite di Potenza e Marsico. Il suo motto episcopale fu “Jugum meum suave e, di fatto, governò pastoralmente con saggezza e mitezza. Fin dal suo arrivo in Diocesi, si occupò delle vocazioni, del seminario e dell’aggiornamento del clero. Si contraddistinse per diffusione del Vangelo, attraverso le missioni popolari e le lettere pastorali.

    Tenne contatti con la popolazione della Diocesi, mediante le visite pastorali. Si impegnò anche per il laicato, coinvolgendolo nella catechesi, nell’Azione Cattolica, nelle opere di carità, della cultura, della solidarietà.

    Promosse anche i restauri della Cattedrale, che era in rovina dopo il terremoto del 1857 e, in tre anni, riuscì a far completare i lavori.

    Durante la Seconda Guerra Mondiale, invitava i fedeli alla preghiera, al perdono, alla pace nella giustizia e nella carità.

    Il 30 agosto 1943 le bombe rasero al suolo l’Episcopio e la Cattedrale venne colpita gravemente, ma il Venerabile Servo di Dio si prodigò per la ricostruzione materiale e spirituale della Diocesi, dando vita a nuove parrocchie, visitando i malati e i carcerati. Promotore di carità sociale, agevolò la rinascita dell’Azione Cattolica e la fondazione delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI) per gli operai.

    All’età di 90 anni partecipò al Concilio Vaticano II e, il 30 novembre 1966, lasciò il governo della Diocesi, per dedicarsi alla preghiera e al silenzio.

    Morì a Potenza (Italia) il 30 agosto 1972, all’età di 96 anni.

    Il Venerabile Servo di Dio, animato da una speranza gioiosa, fu forte nelle fatiche e prudente nelle prove. L’intensa preghiera lo portò all’unione con Dio. Fervida fu la sua devozione eucaristica e mariana.

    Le caratteristiche del suo episcopato si possono riassumere nell’amore a Dio e al prossimo senza distinzioni, nell’obbedienza al Papa e alla Chiesa, nell’atteggiamento paterno verso i sacerdoti e i seminaristi, nell’ardente zelo pastorale. Condusse una vita all’insegna della semplicità, contraddistinta da umiltà, povertà e spirito di sacrificio. Fu premuroso verso i poveri e gli ammalati. Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le bombe distrussero l’Episcopio di Potenza, decise di rimanere vicino al gregge, accontentandosi di vivere in un modesto alloggio provvisorio. Manifestò grande carità anche nei confronti di chi era lontano dal Cristianesimo, pronto e generoso nel perdono. Nel dopoguerra fu una figura di equilibrio tra le varie forze politiche.

    In merito alla nomina di un Vescovo coadiutore per la Diocesi di Potenza, pur pronto a fare in tutto la volontà di Dio e dei superiori, manifestò perplessità verso i criteri con cui veniva scelto Mons. Corrado Ursi, considerando un gesto di non delicatezza che l’Arcivescovo Metropolita di Acerenza venisse fatto suo coadiutore. Al riguardo, intervenne direttamente San Paolo VI che nominò Mons. Ursi alla sede arcivescovile di Napoli e inviò a Potenza come coadiutore Mons. Aurelio Sorrentino, Vescovo di Bova, che sempre nutrì rispetto per il Venerabile Servo di Dio e ne sottolineò la paternità spirituale.

Negli ultimi anni di vita, il Servo di Dio si dedicò alla preghiera e alla contemplazione, accettando serenamente le sofferenze della malattia.

 

POTENZA-MURO LUCANO-MARSICO NUOVO

 

Beatificazione e Canonizzazione del

Servo di Dio

AUGUSTO BERTAZZONI

Arcivescovo titolare di Temuniana,

già Vescovo di Potenza e Marsico Nuovo

(1876-1972)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

    “Vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero” (2Tm 4,5).

    Il Servo di Dio Augusto Bertazzoni quale vero uomo di fede e di preghiera fu predicatore instancabile della Parola di Dio, attento alle necessità spirituali dei fedeli e per essi si spese fino alla fine, offrendo a Dio, per il bene delle Chiese che guidava come vescovo, anche le proprie sofferenze.

    Il Servo di Dio nacque a Polesine di Pegognaga, in diocesi di Mantova, il 10 gennaio 1876. Fu a Torino discepolo di San Giovanni Bosco, il quale gli profetizzò anche la mitria episcopale. Entrato in seminario a Mantova, dove era vescovo Giuseppe Sarto, poi San Pio X, venne ordinato sacerdote il 25 febbraio 1899 e destinato al ministero parrocchiale. Per oltre un quarto di secolo resse la parrocchia di San Benedetto Po. Con la carità e lo zelo sacerdotale, mostrando a tutti il volto paterno e misericordioso di Dio, riuscì a convertire anche gli ambienti più ostili alla Chiesa.

    Eletto dal Sommo Pontefice Pio XI vescovo di Potenza e Marsico Nuovo, fu consacrato il 15 agosto 1930. Amò profondamente la terra lucana e la porzione del popolo di Dio affidato al suo ministero episcopale. Animato da una gioiosa speranza, fu forte nelle fatiche e prudente nei momenti più difficili. Si disse che “quando pregava, predicava”: bastava vederlo in ginocchio per esserne profondamente spiritualmente edificati. Fervide furono la sua pietà eucaristica e la sua devozione mariana.

    Seppe ben governare la Chiesa che gli era affidata. Al clero e ai religiosi raccomandava di avere nei confronti dei giovani un autentico spirito di paternità. Incitò i laici a svolgere il ruolo di catechisti e promosse l’Azione Cattolica. Fu attivo nell’ambito della carità e della cultura. Scrisse numerose lettere pastorali, compì più volte la visita pastorale e indisse missioni popolari. Presso i governanti fu voce profetica per chiedere che venissero date risposte concrete alle necessità del popolo. Funse anche da amministratore apostolico di altre diocesi della Basilicata.

    Negli anni della Seconda guerra mondiale scelse di rimanere vicino alla sua gente, anche quando le bombe distrussero la residenza vescovile di Potenza. Con moderazione ed equità aiutò l’opera di ricostruzione spirituale, morale e materiale, promovendo la riconciliazione e la concordia delle diverse forze politiche.

    Nel 1950 ricevette il titolo personale di Arcivescovo. Quasi novantenne partecipò a tutte le sessioni del Concilio Ecumenico Vaticano II. In spirito di obbedienza e con profonda umiltà rinunciò nel 1966 al governo pastorale della diocesi e venne nominato Arcivescovo titolare di Temuniana. Offrì al Signore il sacrificio del distacco, la propria quotidiana ardente preghiera, la povertà di uno stile di vita semplice e, negli ultimi anni di vita, anche le sofferenze del corpo.

    Ricco di meriti e circondato dall’affetto del suo popolo, concluse placidamente la propria giornata terrena a Potenza il 30 agosto 1972.

    In virtù della fama di santità di cui il Servo di Dio era circondato in vita e dopo la morte, si è svolta dal 30 ottobre 1995 al 31 marzo 2000 presso la Curia ecclesiastica di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica questa Congregazione delle Cause dei Santi ha riconosciuto con decreto del 18 gennaio 2002. Preparata la Positio, si è discusso secondo le consuete procedure se il Servo di Dio abbia esercitato le virtù in modo eroico. Con esito positivo, l’12 marzo 2019 si è celebrato il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi riuniti in Sessione Ordinaria il 24 settembre 2019, essendone io stesso Cardinale Angelo Becciu presidente, hanno dichiarato che il Servo di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Fatta quindi di tutte queste cose un’accurata relazione al Sommo Pontefice Francesco mediante il sottoscritto Cardinale Prefetto, Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti di questa Congregazione delle Cause dei Santi, in data odierna ha dichiarato: Constano le virtù teologali di Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le virtù cardinali di Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza e Fortezza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Augusto Bertazzoni, Arcivescovo titolare di Temuniana, già Vescovo di Potenza e Marsico Nuovo, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha dato incarico di pubblicare il presente decreto e di metterlo agli Atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 2 ottobre 2019.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                + Marcello Bartolucci

                                Arciv. tit. di Bevagna

                                    Segretario

 

 

 

 

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POTENTINA-MURANA-MARSICENSIS

 

Beatificationis et Canonizationis

Servi Dei

AUGUSTI BERTAZZONI

Archiepiscopi titularis Teumnianensis,

olim Episcopi Potentini et Marsicensis

(1876-1972)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

    “Tu vigila in omnibus, labora, opus fac evangelistae, ministerium tuum imple” (2Tim 4,5).

    Verus homo fidei et orationis Servus Dei Augustus Bertazzoni strenue Verbum Domini praedicavit, spiritualibus fidelium necessitatibus vacavit et illis usque ad finem se tradidit, aegritudines suas quoque Deo offerens pro bono Ecclesiae quam ut episcopus gerebat.

    Servus Dei in Piguniariae vico Policino, intra dioecesis Mantuanae fines, die 10 mensis Ianuarii anno 1876 ortum duxit. Discipulus fuit Taurini Sancti Ioannis Bosco, qui etiam episcopales eius infulas praesensit. Seminarium ingressus Mantuae, ubi Episcopus erat Iosephus Sarto, dein Sanctus Pius X, Sacro Ordine Presbyteratus auctus est die 25 mensis Februarii anno 1899 et ad paroeciae ministerium missus. Plus quam saeculi quadrantem paroeciam Sancti Benedicti ad Padum rexit. Caritate ac sacerdotali zelo, paternum benevolumque Dei vultum omnibus ostendendo, maxime Ecclesiam adversantes immo convertere valuit.

    A Summo Pontifice Pio XI electus Episcopus Potentinus et Marsicensis, est consecratus die 15 mensis Augusti anno 1930. Terram Lucaniae et populi Dei portionem suo episcopali ministerio commissam penitus dilexit. Laeta spe animatus, in laboribus cunctis fortis et in difficilioribus prudens fuit. Dictum est precatum predicantem, id est satis genuflexum eum videri erat ut altam spiritualem aedificationem praeberet. Eucharistica pietas quidem eius et Virgini Mariae devotio ferventiores fuerunt.

    Ecclesiam sibi commissam bene regere valuit. Clerum religiososque exhortabat ut erga iuvenes vero patris spirito uterentur. Christifideles laicos ad catechistarum officium suscipiendum excitavit et Actionem Catholicam provexit. Cartitatem atque culturam fovendam navavit. Plurimas pastorales litteras scripsit, totiens cunctam dioecesim canonice visitavit et missiones ad populum indixit. Apud rei publicae administratores vox prophetica fuit ut necessitatibus populi valde responderetur. Apostolici administratoris munere aliarum Lucaniae dioecesium etiam funxit.

    Secundi mundani belli annis propem gentem suam manere statuit, etsi tormentorum coniectio episcopalem Potentinam aedem diruissent. Moderatus aequusque opus spiritus, morum ac rerum restitutionis adiuvit, continenter inter diversas rei publicae factiones reconciliationem et concordiam promovens.

    Anno 1950 titulum Archiepiscopi ad personam recepit. Paene nonagenarius omnibus Concilii Oecumenici Vaticani II sessionibus interfuit. Oboedienti animo et humilitate magna episcopali officio renuntiavit anno 1966 et Archiepiscopum titularem Teumnianensem nomitatus est.

    Sacrificium discidii, cotidianam ardentem precationem, modesti modi vivendi pauperitatem Domino obtulit et, extremis vitae annis, corporis dolores quoque.

    Meritis exornatus et amore populi sui amplectus, vitam suam Deo placide reddidit Potentiae die 30 mensis Augusti anno 1972.

    Sanctitatis fama qua Servus Dei in vita et post mortem circumdatus est, Inquisitio dioecesana iuxta Curiam ecclesiasticam Potentinam-Muranam-Marsicensem a die 30 mensis Octobris anno 1995 ad diem 31 mensis Martii anno 2000 est celebrata, cuius iuridicam validitatem per decretum diei 7 mensis Decembris anno 2012 haec Congregatio de Causis Sanctorum recognovit. Positione confecta, secundum consuetudinem disceptatum est an Servus Dei virtutes christianas heroico modo excoluisset. Congressus Peculiaris Consultorum Theologorum, positivo cum exitu, die 11 mensis Decembris anno 2018 habitus est. Patres Cardinales et Episcopi in Sessione Ordinaria congregati, memet ipso Angelo Cardinali Becciu praesidente, die 2 mensis Iunii anno 2019 Servum Dei heroicum in modum virtutes theologales, cardinales iisque adnexas exercuisse professi sunt.  

    Facta demum de hisce omnibus rebus per subscriptum Cardinalem Praefectum Summo Pontifici Francisco accurata relatione, Sanctitas Sua, vota huius Congregationis excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Augusti Bertazzoni, Archiepiscopi titularis Teumnianensis, olim Episcopi Potentini et Marsicensis, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 2 mensis Octobris a.D. 2019.