Causa in corso
Bernardo Antonini
- Venerabile Servo di Dio -

Bernardo Antonini

(1932 - 2002)

Venerabilità:

- 21 dicembre 2020

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano, fu un uomo estroverso, coraggioso, pieno di vitalità e generoso. Aiutava chiunque gli chiedeva, anche a costo di passare per ingenuo, piuttosto che trascurare un bisognoso

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“Sino ai confini della terra”

 

    Il Venerabile Servo di Dio Bernardo Antonini nacque a Cimego (Trento, Italia) il 20 ottobre 1932. Poco dopo la sua nascita, la famiglia si trasferì a Raldon (Verona). Nel 1943, fu accolto nel Seminario diocesano di Verona. Ordinato sacerdote il 26 giugno 1955, fu nominato vicario parrocchiale a San Michele Extra in Verona. Nel 1962 conseguì la Laurea in Lingue Straniere Moderne all’Università Cattolica di Milano. Due anni dopo, ottenne la Licenza in Teologia Dogmatica presso la Facoltà Teologica di Venegono. Dal 1956 al 1972 fu insegnante nel seminario minore di Verona. Nel 1975 conseguì la Licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico in Roma ed iniziò la docenza allo Studio Teologico “San Zeno” e all’Istituto “San Pietro Martire” a Verona. Nel 1977, entrò a far parte dell’Istituto Secolare Sacerdotale “Gesù Sacerdote”, fondato dal Beato Giacomo Alberione, emettendo i voti perpetui il 5 aprile 1991. Nel 1980 fu incaricato della formazione del clero giovane.

    Nel 1989, con l’era Gorbaciov e le conseguenti aperture del mondo sovietico, si recò a Mosca come studente e missionario, offrendo la propria collaborazione a Mons. Tadeusz Kondrusiewicz, l’allora Amministratore Apostolico per tutta la Russia europea e, in seguito, Arcivescovo della Madre di Dio a Mosca. Nel 1993, fondò e diresse a Mosca il Seminario Regina Apostolorum, dove insegnò Sacra Scrittura. Formò i primi sacerdoti cattolici russi. Diede vita e coordinò le attività del giornale “Svet Evengelija” e dell’Istituto Teologico “San Tommaso d’Aquino”. Nel 2001, fu inviato a Karaganda nel Kazakhstan, Chiesa molto povera, dove ebbe gli incarichi di Vice-Rettore del Seminario maggiore, Direttore del giornale della diocesi e Vicario episcopale per la pastorale.

    Qui morì il 27 marzo 2002 a causa di un aneurisma.

    Il Venerabile Servo di Dio visse eroicamente la virtù della fede. Fu un uomo estroverso, coraggioso, pieno di vitalità e generoso. Fu devoto della Madonna, che invocava con la recita del Rosario. Nei cambiamenti avviati in Russia nel 1989, vide l’avverarsi delle promesse di Fatima per la conversione del Paese. Chiese quindi di recarsi a Mosca. Visse la fede come sostanza del suo sacerdozio missionario che si basava sull’amore e lo zelo per la Parola di Dio, che desiderava annunciare “sino ai confini della terra”.

    Circa l’eroica virtù della speranza, la prospettiva dei beni futuri sostenne il Servo di Dio nell’impegno missionario. Davanti a situazioni disperate, esortava a non preoccuparsi, perché il Signore – diceva - è morto per noi e la Chiesa è nelle sue mani. Leggeva con speranza le vicende storiche del tempo.

    Amava il Signore sopra ogni cosa: lo mostravano la prontezza al distacco, le sue relazioni finalizzate al bene dell’altro, l’aver messo tutte le sue capacità al servizio della gloria di Dio e non della propria affermazione. Era pieno di Dio, ne parlava in ogni occasione. La carità eroica verso il prossimo per lui coincideva con la caritas pastoralis. Non conservava nulla per sé. I container che si faceva inviare da Verona li distribuiva per metà alla Chiesa Ortodossa, ritenendo ciò come una ‘carità ecumenica’. Faceva sentire ciascuno importante ed unico. Aiutava chiunque gli chiedeva, anche a costo di passare per ingenuo, piuttosto che trascurare un bisognoso.

 

VERONA

                                                                                         

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

BERNARDO ANTONINI

Sacerdote diocesano

(1932-2002)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: Davvero il Signore è risorto!” (Lc 24, 33-34).

    La vita e il ministero del Servo di Dio Bernardo Antonini sono eco dell’annuncio dei primi testimoni della Pasqua. Ogni cosa egli ha compiuto nella fede in Cristo Risorto, perché per mezzo suo ogni cosa potesse tornare a vivere e sperare. Così fu nello svolgersi dei suoi incarichi a Verona, ma soprattutto allorché lavorò con carità e solerzia perché la Chiesa Cattolica in Russia, dopo sette decadi di ateismo imperante, tornasse a prosperare.

    Il Servo di Dio venne alla luce a Cimego, nel territorio dell’arcidiocesi di Trento, il 20 ottobre 1932. Trascorso poco tempo dalla sua nascita, la famiglia si trasferì nella frazione di Raldon, vicino a Verona. Qui il Servo di Dio ricevette i sacramenti dell’iniziazione cristiana e compì brillantemente i primi studi. Entrò quindi in seminario e il 26 giugno 1955 fu promosso al presbiterato. Inizialmente esercitò l’ufficio di vicario del parroco di San Michele Extra in Verona. Nel 1962 conseguì la laurea in lingue straniere moderne presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e, due anni dopo, la licenza in teologia dogmatica presso la Facoltà Teologica che aveva sede a Venegono Inferiore. La domenica offriva un aiuto pastorale ad alcuni parroci e gli venne affidata anche l’assistenza spirituale dell’UNITALSI. Dopo avere insegnato per oltre quindici anni nel seminario minore di Verona, nel 1975 conseguì la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma ed intraprese la docenza allo Studio Teologico di Verona, di cui poi fu anche direttore, e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Con la professione dei voti entrò a far parte dell’istituto paolino “Gesù Sacerdote”, per vivere più intensamente la spiritualità dell’Apostolo delle Genti. Fra i molti incarichi che svolse, diresse la Commissione diocesana per la formazione permanente del clero e la scuola per catechisti. A Verona iniziò ad utilizzare i mezzi della comunicazione per la diffusione del Vangelo, cosa che continuò a fare per tutto il suo ministero.

    Il Servo di Dio pensava alla Russia fin dalla giovinezza e, secondo le parole della Vergine a Fatima, ne attendeva con gioia e speranza la conversione. Si recò a Mosca come studente poi, nel 1991, come sacerdote fidei donum. Poté quindi dare pieno compimento alla sua vocazione missionaria in quella terra. Collaborò con l’Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, amministratore apostolico per tutta la Russia europea e, in seguito, primo Arcivescovo della Madre di Dio a Mosca. Nel 1993 il Servo di Dio fondò a Mosca il seminario “Regina Apostolorum” e ne fu fatto rettore. Quando il seminario si spostò a San Pietroburgo, il Servo di Dio là portò avanti il suo incarico di rettore e insegnante di Sacra Scrittura. Ebbe il merito di formare i primi sacerdoti cattolici russi. Nel 2000 fu responsabile di tutte le iniziative del Giubileo in Russia.

    Il 16 agosto 2001 venne trasferito a Karaganda in Kazakhstan, in aiuto al vescovo di quella chiesa molto povera, come vice-rettore del seminario maggiore, direttore del giornale diocesano e vicario episcopale per la pastorale. In quel luogo il Servo di Dio concluse la sua operosa giornata terrena nella notte del 27 marzo 2002. Sulla sua tomba a Raldon, luogo della sua giovinezza, volle fosse scritto: Vivit in resurrectione Christi.

    Il Servo di Dio nutriva una radicata pietà eucaristica, amava e insegnava ad amare la Sacra Scrittura, era particolarmente devoto alla Vergine Maria, massimamente venerata nei santuari di Lourdes e Fatima. Custodiva un buon ideale sacerdotale, che trasmetteva a quanti erano affidati a lui per la formazione. Fu sempre retto nella dottrina e nel modo di insegnare. Si mostrò sempre umile, sincero e temperante in tutto. Con sentita ammirazione descriveva la bellezza della Russia e la fede e tenacia del suo popolo, che aveva scelto di servire con vera carità come sacerdote, studioso e insegnante. Rese sempre più profondo il proprio amore per la Chiesa. Anche la Chiesa Ortodossa lo stimava per la sua vita e i suoi costumi, nonché per la sua predicazione e insegnamento. Alla sua morte, tanto in Italia quanto in Russia, si moltiplicarono testimonianze circa le sue virtù e si diffuse la sua fama di santità.

    In ragione di questa fama, che mai si è estinta, si avviò la Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio. L’Inchiesta diocesana, presso la Curia ecclesiastica di Verona, ebbe inizio l’11 febbraio 2009 e fine il 20 ottobre 2013. Questa Congregazione delle Cause dei Santi ne emise il decreto sulla validità giuridica il 17 ottobre 2014. Venne quindi realizzata la Positio e si è discusso, secondo l’iter consueto, se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse. Il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi il 28 novembre 2019 ebbe esito favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 15 dicembre 2020, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato eroicamente le virtù cristiane.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei  Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali  Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Bernardo Antonini, Sacerdote diocesano, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 21 dicembre nell’anno del Signore 2020.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                        + Marcello Bartolucci

                                                                                        Arciv. tit. di Bevagna

                                                                                        Segretario

 

 

 

 

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VERONENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

BERNARDI ANTONINI

Sacerdotis dioecesani

(1932-2002)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Invenerunt congregatos Undecim et eos, qui cum ipsis erant, dicentes: Surrexit Dominus vere” (Lc 24, 33-34).

    Servi Dei Bernardi Antonini vita et ministerium primorum Paschae testium nuntio resonant. In fide Christi, qui resurrexit, omnia perfecit, ut omnia per eum rursus vivere et sperare possent. Ita muneribus eius Veronae peragendis accidit, sed maxime cum sedulus caritate operaretur ut Ecclesia Catholica in Russia, septem post decades, quibus atheismus dominatus est, denuo florescere valeret.

    Servus Dei in lucem editus est Cimici, intra fines Archidioecesis Tridentinae, die 20 mensis Octobris anno 1932. Parvo tempore ab ortu eius exacto, familia se in vicum v.d. Raldon, prope Veronam, contulit. Ibi Servus Dei initiationis christianae sacramenta suscepit et prima excellenter studia complevit. Inde seminarium ingressus est atque die 26 mensis Iunii anno 1955 Sacro Presbyteratus auctus est Ordine. Initio Sancti Michaëlis Extra Muros parochi officium vicarii Veronae exercuit. Anno 1962 recentium externarum linguarum doctoris gradum apud Mediolanensem Universitatem Catholicam Sacri Cordis ac, duobis annis post, theologiae dogmaticae licentiam adeptus est in Facultate Theologica, quae sedem Venegoni Inferioris habebat. Quoddam pastorale auxilium aliquibus parochis dominicis diebus praebebat ac spirituale etiam sodalitatis v.d. UNITALSI adiumentum ei est commissum. Cum plus quam quindecim per annos in seminario minori Veronensi docuisset, anno 1975 ad Sacrarum Scripturarum licentiam Romae pervenit apud Pontificium Institutum Biblicum atque docere inchoavit in Schola Theologica Veronensi, quam postea quoque rexit, necnon in Instituto Superiori Scientiarum Religiosarum. Votis nuncupatis institutum paulinum “Iesus Sacerdos” ingressus est, ut intentius Gentium Apostoli spiritalitatem viveret. Plurima inter munera, quibus est functus, Coetui dioecesano ad continuam cleri formationem praefuit necnon scholae catechistarum. Veronae etiam communicationis socialis instrumentis uti ad Evangelium per-vulgandum incepit, quod totum per ministerium suum agere perrexit.

    Servus Dei animo suo Russiam volvere iam a iuventute solebat atque, iuxta Fatimae Virginis verba, conversionem eius gaudio speque praestolabatur. Moscuam uti scholasticus petivit, dein, anno 1991, ut “fidei donum” presbyter. Quapropter vocationem missionariam illa in civitate plane complere valuit. Auxilio laboris Archiepiscopum Thaddaeum Kondrusiewicz adiuvit, qui Administrator Apostolicus factus est Russiae Europaeae Septentrionalis Latinorum ac deinceps primus Archiepiscopus Moscoviensis Matris Dei. Anno 1993 Moscuae seminarium Reginae Apostolorum dicatum Servus Dei condidit, cuius nominatus est rector. Cum idem seminarium Petropolim moveretur, Servus Dei rectoris necnon Sacrarum Scripturarum magistri munus excepit. Primorum Russiae catholicorum presbyterorum institutionis meritum obtinuit. Anno 2000 cunctis praefuit Iubilaei in Russia inceptis.   

    Die 16 mensis Augusti anno 2001 Karagandam, in Kazachstania, translatus est, ut illius egentissimae Ecclesiae episcopum seminarii maioris rectoris vicarius, commentarii dioecesani curator atque vicarius episcopalis ad pastoralem actuositatem moderandam adiuvaret. Quo loco Servus Dei nocte diei 27 mensis Martii anno 2002 industriosum spatium terrenum claudit. Supremum titulum in vico v.d. Raldon, loco iuventutis eius, “Vivit in resurrectione Christi” inscribi voluit.

    Servus Dei praevalidam eucharisticam colebat pietatem, Sacras Scripturas diligebat diligereque docebat, peculiarem Virgini Mariae, maxime in sanctuariis Lapurdensi et Fatimensi veneratae, devotionem praebebat. Probissimi sacerdotis servabat propositum, quod vero iis, ad formationem ei commissis, tradebat. Rectus continenter fuit doctrina docendique modo. Omnino humilem, sincerum ac temperantem se ostendit. Mirabundus obstupefactus, Russiae pulchritudinem et populi eius fidem ac fortitudinem describebat, cui summa caritate presbyter, litteratus et magister ministrare statuit. Suam caritatem in Ecclesiam usque ardentiorem reddidit. Orthodoxa Ecclesia quoque, eius propter vitam et mores, necnon praedicationem docendique munus, eum existimavit. Cum mortuus esset, tam in Italia quam in Russia, de virtutibus eius testimonia increbuerunt ac eiusdem pervagata est sanctitatis fama.

    Huius ipsius, numquam exstinguentis, famae ratione, Servi Dei coepta est Causa beatificationis et canonizationis. Inquisitio dioecesana, apud Curiam ecclesiasticam Veronensem die 11 mensis Februarii anno 2009 initium habuit ac die 20 mensis Octobris anno 2013 est perfecta. Haec Congregatio de Causis Sanctorum eius decretum de iuridica validitate die 17 mensis Octobris anno 2014 edidit. Positio inde confecta est atque, iuxta usitatum iter, an Servus Dei in gradu heroico theologales, cardinales iisque adnexas virtutes excoluisset est disceptatum. Peculiaris Theologorum Consultorum Congressus die 28 mensis Novembris anno 2019 faustum habuit exitum. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria diei 15 mensis Decembris anno 2020 in Sessione, Servum Dei christianas virtutes heroico modo exercuisse agnoverunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Bernardi Antonini, Sacerdotis dioecesani, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 21 mensis Decembris a. D. 2020.