Causa in corso
Carlo Crespi Croci
- Venerabile Servo di Dio -

Carlo Crespi Croci

(1891 - 1982)

Venerabilità:

- 23 marzo 2023

- Papa  Francesco

Sacerdote professo della Società Salesiana di San Giovanni Bosco; realizzò un vasto apostolato unito a grande carità, portando sollievo a tanti bisognosi. Realizzò molte opere a favore della popolazione ecuadoregna, soprattutto dei giovani e dei poveri

  • Biografia
Negli ultimi anni di vita si dedicò al ministero delle Confessioni, giungendo a trascorrere nel confessionale anche 17 ore al giorno

 

Il Venerabile Servo di Dio Carlo Crespi Croci nacque a Legnano (Milano, Italia) il 29 maggio 1891. A dodici anni frequentò le scuole medie e il ginnasio presso l’Istituto Salesiano “S. Ambrogio Opera don Bosco” di Milano. Attratto dal carisma di Don Bosco, nel 1903 si iscrisse al Liceo salesiano di Valsalice (Torino) e, l’8 settembre 1906, entrò in Noviziato a Foglizzo (Torino). L’8 settembre 1907 emise la professione religiosa temporanea e, il 21 luglio 1910, quella perpetua. Il 28 gennaio 1917 venne ordinato sacerdote. Nel 1921, a Padova, conseguì il Dottorato in Scienze Naturali e il Diploma di Musica in Pianoforte e Composizione. Dopo aver insegnato al collegio salesiano di Padova, nel 1923, partì come missionario in Ecuador. A Cuenca svolse l’apostolato specialmente per la popolazione degli “Shuar” o “Kivari”. Si distinse per la grande carità e per lo straordinario zelo pastorale, che portò alla costituzione di molte opere e iniziative, finalizzate all’evangelizzazione, alla formazione e alla promozione umana e cristiana delle popolazioni e del territorio: la Scuola di Arti e Mestieri, che in seguito divenne l’Università Politecnica Salesiana; l’Oratorio festivo; la Scuola Elementare popolare gratuita, aperta ai bambini poveri; il Normal Orientalista per la formazione dei missionari salesiani; la Gran Casa della Comunità; la Quinta Agronomica, che fu il primo Istituto agrario nella regione; il Teatro Salesiano; l’Orfanatrofio “Domenico Savio” e il Museo scientifico.

Diventò molto popolare a Cuenca e in tutto l’Ecuador sia per le sue qualità di evangelizzatore, unite ad una genuina testimonianza cristiana, sia per la sua fama di scienziato, soprattutto nel campo della botanica e dell’archeologia.

Negli ultimi anni di vita si dedicò al ministero delle Confessioni, giungendo a trascorrere nel confessionale anche 17 ore al giorno.

Morì il 30 aprile 1982 nella Clinica Santa Inés di Cuenca (Ecuador), dove era stato ricoverato per una broncopolmonite e per problemi cardiaci.

Il Venerabile Servo di Dio realizzò un vasto apostolato unito a grande carità, portando sollievo a tanti bisognosi. Realizzò molte opere a favore della popolazione ecuadoregna, soprattutto dei giovani e dei poveri. In lui fu presente una dimensione orante unita alla missionarietà. Visse con grande dedizione il ministero presbiterale, soprattutto attraverso la Santa Messa e il ministero della Confessione. L’Eucarestia e Maria Ausiliatrice furono i capisaldi della sua vita spirituale e missionaria. San Giovanni Bosco fu il suo modello: desiderava ardentemente propagare la fede specialmente tra gli adolescenti e i giovani e tra i kivari. Nell’opera di propagazione della fede, da buon salesiano, valorizzò quanto più possibile l’educazione e la formazione, desiderando coinvolgere nel territorio anche i confratelli, in un’azione educativa capillare e feconda.

La sua opera missionaria fu ben inculturata e animata dalla vivace spiritualità salesiana

Insieme alla fama sanctitatis, da lui goduta in vita e riconosciuta a livello civile, gode anche di una significativa fama signorum