Causa in corso
Carmelo De Palma
- Venerabile Servo di Dio -

Carmelo De Palma

(1876 - 1961)

Venerabilità:

- 05 maggio 2020

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano, spese ogni sua energia nel ministero di confessore e direttore spirituale, tanto da essere denominato “l’eroe del confessionale”

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Nessuno si allontanava da lui senza sentirsi illuminato e incoraggiato nel cammino di fede

 

    Il Venerabile Servo di Dio Carmelo De Palma nacque il 27 gennaio 1876 a Bari (Italia). Rimasto orfano, a dieci anni entrò nel Seminario della città natale. Il 17 dicembre 1898 venne ordinato sacerdote a Napoli e, successivamente, per motivi di salute, si recò per alcuni mesi nel monastero benedettino di Montecassino. Il 17 giugno 1900 fu nominato Cappellano della Basilica di S. Nicola a Bari. Servì il popolo di Dio celebrando la Messa, ascoltando le confessioni e animando molte realtà pastorali.

    Dal 1902 ricevette vari incarichi nella medesima Basilica: segretario del Gran Priore, cerimoniere, cancelliere, custode della cripta, delegato del Gran Priore, primicerio del Capitolo, cantore e vicario capitolare dal 1945 al 1951.

    Quando la Basilica di San Nicola venne affidata per disposizione della Santa Sede ai Padri Domenicani, il Servo di Dio, molto legato alla spiritualità benedettina, ricevette l’incarico di direttore spirituale delle monache benedettine di Santa Scolastica di Bari, come anche degli Oblati e delle Oblate di San Benedetto.

    Si dedicò anche ad altri ambiti pastorali come l’Azione cattolica, la direzione spirituale dei fedeli, in particolare dei sacerdoti e dei seminaristi. Era instancabile nel ministero della confessione. Verso la fine della vita si aggravarono le difficoltà di salute: colite cronica, arteriosclerosi del miocardio e progressiva perdita della vista.

    Nel febbraio 1961 celebrò per l’ultima volta la Messa in pubblico. Successivamente, per motivi di infermità, poté solo celebrare nella sua stanza, dove continuò a rendersi disponibile nell’ascolto delle confessioni.

    Morì a Bari il 24 agosto 1961 per insufficienza cardiaca.

    Il Venerabile Servo di Dio nutrì la virtù della fede con un’intensa vita di preghiera, con al centro l’Eucaristia, celebrata ed adorata, e la devozione alla Madonna. Da questa fede scaturiva la sua obbedienza a Dio: “La mia aspirazione, diceva, è una sola: compiere sempre la volontà di Dio; perciò ringraziamolo ogni momento con fede sempre viva, accettando generosamente ciò che piace a Lui”.

    La virtù della speranza aveva in lui la sua radice proprio nella fiducia nella paternità di Dio da cui si sentiva amato. E questa speranza infondeva anche agli altri, sapendo consolare ed incoraggiare le persone in difficoltà.

    Visse eroicamente la virtù della carità. Era generoso nel soccorrere le povertà materiali della gente. Spese ogni sua energia nel ministero di confessore e direttore spirituale, tanto da essere denominato “l’eroe del confessionale”.

 

BARI-BITONTO

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

CARMELO DE PALMA

Sacerdote diocesano

(1876-1961)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

    “Il Signore ha giurato e non si pente: Tu sei sacerdote per sempre (Sal 110,4).

    La chiesa di Bari-Bitonto, custode delle reliquie di San Nicola, ha potuto contemplare un’immagine viva di Cristo Eterno Sacerdote e Buon Pastore delle anime anche nel servizio pastorale e nello zelo sacerdotale del Servo di Dio Carmelo De Palma, che con la sua ricchezza spirituale e culturale, la profonda comunione con Dio e la fedeltà al ministero ha lasciato in lei una traccia indelebile, splendente di virtù.

    Il Servo di Dio nacque a Bari il 27 gennaio 1876 e fu battezzato due giorni più tardi. Povertà di mezzi e fiducia nella Provvidenza caratterizzarono l’educazione che ricevette in famiglia. Molto piccolo rimase orfano del padre, poi della madre. A dieci anni entrò in seminario a Bari presso la Basilica di San Nicola, distinguendosi per capacità intellettuali e sapienza. A Napoli si laureò in teologia e in lettere, e venne ordinato sacerdote il 17 dicembre 1898. L’indomani celebrò la Prima Messa nella Basilica della Madonna del Rosario a Pompei, affidando alla Vergine la sua vita e il suo ministero. Frequentò il Monastero Basiliano di Grottaferrata, dove scrisse un saggio di innografia greca su San Nicola, che poi pubblicò. Considerò la vocazione benedettina e fu amico del Beato Alfredo Ildefonso Schuster il quale poi, saputo che non sarebbe entrato in monastero, gli scrisse: “Ti farai santo ugualmente”.

    Diventò Canonico della Basilica di San Nicola a Bari, dove ricoprì il ruolo di cappellano, di cerimoniere, di cancelliere, di custode della cripta, di cantore, di primicerio, di segretario poi delegato del Gran Priore e di vicario capitolare. Dalla Segreteria di Stato fu nominato membro della Commissione delle Chiese Palatine di Puglia. Dopo che i Padri dell’Ordine dei Predicatori assunsero la cura della Basilica di San Nicola, nell’arcidiocesi di Bari fu assistente dell’Azione Cattolica e direttore spirituale delle monache di Santa Scolastica a Bari. Si impegnò nella formazione degli Oblati di San Benedetto e favorì le vocazioni monastiche. Fu animatore dell’Unione Apostolica del Clero.

    Nella molteplicità dei compiti e dei servizi che svolse, il Servo di Dio non tralasciò mai di coltivare la sua fede in Dio. Furono questa fede e la speranza a dare qualità ad ogni suo gesto e parola, intrisi di zelo per le anime, dominio di sé e grande prudenza. Amava celebrare la Messa e meditare gli scritti dei Padri della Chiesa. La maggior parte del tempo della giornata era tuttavia per accogliere e riconciliare con Dio i peccatori. Fu confessore e direttore spirituale di molti sacerdoti, seminaristi, religiose e laici, fra i quali la Beata Elia di San Clemente e altri Servi di Dio. Nessuno si allontanava da lui senza sentirsi illuminato e incoraggiato nel cammino di fede. Il ministero del confessionale lo rese profondo conoscitore dell’animo umano e ne plasmò la mansuetudine, la perseveranza e il senso di paternità. La sua carità per Dio si manifestò in tal modo nella benevolenza verso il prossimo. Rifiutò sempre gli onori e scelse di avere sempre uno stile di vita sobrio e dignitoso.

    Esercitò il suo ministero fino alla fine, anche celebrando la Messa e accogliendo i penitenti nella sua stanza durante i mesi della malattia. Rese la sua anima a Dio il 24 agosto 1961, circondato da chiara fama di santità.

    Con l’accrescersi di tale fama, fu aperta la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio. Presso la Curia ecclesiastica di Bari-Bitonto si è celebrata l’Inchiesta diocesana dal 15 giugno 2001 al 24 maggio 2002, cui si aggiunse una Inchiesta suppletiva dal 16 maggio 2016 al 7 febbraio 2017. Questa Congregazione delle Cause dei Santi ha emanato il decreto sulla validità giuridica di ambedue il 29 ottobre 2010. Preparata la Positio, si è discusso secondo la consueta proceduta se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 17 dicembre 2019 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi, con esito favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi il 25 aprile 2020 hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in maniera eroica le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Carmelo De Palma, Sacerdote diocesano, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 5 maggio 2020.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                                    + Marcello Bartolucci

                                                    Arciv. tit. di Bevagna

                                                    Segretario

 

 

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BARENSIS-BITUNTINA

 

BEATIFICAZIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

CARMELI DE PALMA

Sacerdotis dioecesani

(1876-1961)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

    “Iuravit Dominus et non paenitebit eum: Tu es sacerdos in aeternum” (Ps 110,4).

 

    Barensis-Bituntina Ecclesia, Sancti Nicolai reliquiarum servatrix, vivam Christi Aeterni Sacerdotis Bonique Pastoris imaginem intueri potuit pastorali Servi Dei Carmeli De Palma ministerio sacerdotalique zelo, qui suis spiritus eruditionisque divitiis, alta communione cum Deo fidelitateque in ministerio peragendo signum indelebile, virtutibus illustre, reliquit in eam.

    Servus Dei Barii die 27 mensis Ianuarii anno 1876 ortum duxit atque duo post dies baptizatus est. Inopia fiduciaque in Providentiam institutionem, quam in familia recipit, signaverunt. Puer admodum, patre orbatus est, deinde matre. Decem annos natus Seminarium Barii apud Basilicam Sancti Nicolai ingressus est, ubi dotibus intellectus et sapientia eminuit. Neapoli theologiae necnon litterarum doctor graduatus est, atque die 17 mensis Decembris anno 1898 presbyterali Ordine est auctus. Sequenti die prima Missam celebravit in Pompeiana Basilica Beatae Mariae Virginis a Sanctissimo Rosario, ei vitam ministeriumque suum comittens. Monasterium Basilianum Cryptoferratense frequentavit, ubi librum de Graeco quodam hymno Sancto Nicolao dicato scripsit, quem postea etiam edidit. Vocationem ad Monasterium Benedictinum tum etiam expendit et Beato Alfredo Ildefonso Schuster in amicitiam venit, qui, certior eum monasterium haud ingrediturum factus, scripsit ei: “Attamen sanctus evadet”.

    Basilicae Sancti Nicolai Canonicus Barii factus est, ubi cappellani, caerimoniarum magisti, cancellarii, cryptae custodis, cantoris, primicerii, Magni Prioris secretarii dein delegati capitularisque vicarii munere functus est. Secretaria Status inter Commissionis pro Ecclesiis Palatinis Apuliae membros nominavit eum. Cura Basilicae Sancti Nicolai a Patribus Ordinis Praedicatorum sumpta, in Archidioecesi Barensi Actionis Catholicae consiliator atque monialium Sanctae Scholasticae Barii spiritualis moderator fuit. Oblatorum Sancti Benedicti formationem navavit et vocationes ad monasterium fovit. Unionem Apostolicam Cleri animavit.

    In multitudine officiorum et munerum, quae perfecit, Servus Dei cultum fidei in Deum numquam neglexit. Haec fides atque spes gesta verbaque sua ampla reddiderunt, quae animarum zelo, continentia summaque prudentia imbuebantur. Missam celebrare diligebat Patrumque Ecclesiae scripta meditari. Maxima huius diei temporis pars autem ad peccatores recipiendos ac cum Deo reconciliandos tradebatur. Plurimorum sacerdotum, seminarii alumnorum, religiosarum atque christifidelium laicorum confessarius spiritualisque moderator fuit, quorum Beata Elia a Sancto Clemente et alii Servi Dei. Nemo ab eo descessit lumine animoque in fidei itinere carens. Confessionarii ministerium animi umani eum expertum fecit atque mansuetudinem, perseverantiam, paternitatis sensum eius finxit. Caritatem in Deum ita benevolus erga proximum ostendit. Honores semper recusavit ac sobrium dignitosumque sui vivendi modum praelegit.

    Usque ad finem ministerium perfecit, infirmitatis mensibus et in cubiculo suo Missam celebrans penitentesque recipiens. Animam suam Deo reddidit die 24 mensis Augusti anno 1961, clara sanctitatis fama circumdatus.

    Hac ipsa increbrescente fama, Servi Dei Causa Beatificationis et Canonizationis est incepta. Iuxta Curiam ecclesiasticam Barensem-Bituntinam Inquisitio dioecesana a die 15 mensis Iunii anno 2001 ad diem 24 mensis Maii anno 2002 celebrata est, cui Inquisitio suppletiva a die 16 mensis Maii anno 2016 ad diem 7 mensis Februarii anno 2017 est addita. Die 29 mensis Octobris anno 2010 haec Congregatio de Causis Sanctorum de utriusque iuridica validitate decretum edidit. Positione exarata, an Servus Dei virtutes christianas heroico in gradu exercuisset disceptatum est. Die 17 mensis Decembris anno 2019 Peculiari Consultorum Theologorum Congressus, fausto cum exitu, habitus est. Patres Cardinales et Episcopi die 25 mensis Aprilis anno 2020 Servum Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroicum in modum excoluisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Carmeli De Palma, Sacerdotis dioecesani, in casu et ad effectum de quo agitur.

 

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 5 mensis Maii a.D. 2020.