Causa in corso
Colomba di Gesù Ostia (al secolo: Anna Antonietta Mezzacapo)
- Venerabile Serva di Dio -

Colomba di Gesù Ostia (al secolo: Anna Antonietta Mezzacapo)

(1914 - 1969)

Venerabilità:

- 22 maggio 2021

- Papa  Francesco

Priora del Monastero di Santa Teresa delle Carmelitane Scalze di Marcianise (Italia),  per lei vivere la speranza cristiana significò tendere, durante tutta la vita, verso il Signore, ritenendosi una pellegrina nel mondo e una straniera in cammino verso la patria del Paradiso

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
«Gesù Ostia, mio Sposo adorato, con la mia unione con Te, voglio essere un segno nel mondo»

 

    La Venerabile Serva di Dio Colomba di Gesù Ostia (al secolo: Anna Antonietta Mezzacapo) nacque a Marcianise (Caserta, Italia) il 15 giugno 1914. Cresciuta in un ambiente familiare cristiano e nella partecipazione alla vita della parrocchia, cominciò un cammino di vita spirituale sotto la guida del parroco e, contemporaneamente, dopo la scuola elementare, si rese disponibile ad aiutare i genitori nelle faccende domestiche e nei loro negozi di ferramenta e di generi alimentari.

    Nel 1932, entrò nel Monastero di clausura delle Carmelitane Scalze di Marcianise dove, negli anni successivi, la seguirono due sue sorelle. Emise la prima professione il 6 giugno 1934 e quella solenne il 24 novembre 1938.

    Nominata Maestra delle novizie nel 1945, fu eletta Priora nel 1951 e confermata per altri quattro trienni successivi. In questo periodo si dedicò alla formazione spirituale delle consorelle e alla realizzazione di lavori di ristrutturazione del monastero.

    Nel 1961, a causa di problemi relazionali con una novizia e alcune consorelle, la Santa Sede procedette ad una visita apostolica, fatta nel 1962 da P. Agostino Rosati, O.S.S.T., e terminata con il riconoscimento dell’innocenza piena della Venerabile Serva di Dio, che venne confermata nella sua carica di Priora. Nel 1965, si svolge un’altra visita canonica da parte dell’Arcivescovo di Capua, Mons. Tommaso Leonetti, causata da nuove accuse di alcune consorelle. In tutte queste prove, Madre Colomba rimase serena, con la capacità di perdonare tutti. Continuò a servire la comunità con grande umiltà, svolgendo il suo apostolato in parlatorio.

    Nel 1968 fu eletta nuovamente Priora ma, ammalatasi alla fine dello stesso anno, venne sottoposta ad un delicato intervento chirurgico nel gennaio del 1969.

    Morì a Marcianise (Italia) il 13 agosto 1969.

    La Venerabile Serva di Dio visse in modo eroico la virtù della fede. Osservò con rigore la Regola Carmelitana e, a imitazione di Santa Teresa di Gesù, amò la Chiesa. La preghiera avvolse l’intera sua esistenza. In un suo appunto così scrisse: «Gesù Ostia, mio Sposo adorato, con la mia unione con Te, voglio essere un segno nel mondo. Non mi basta indicare a tutte le creature la via dell’amore ma, con la mia quotidiana immolazione al Tuo amore misericordioso, voglio che in tutte le famiglie si lodi e si benedica il Tuo Sacro Cuore. La stanchezza del giorno, vissuto nell’osservanza della mia santa regola e nel disimpegno del mio delicato ufficio, non mi fa impressione perché, quando la natura dorme, io vengo ai piedi del Tuo Trono Eucaristico dove la dolce calamita del Tuo Divin Cuore mi trasforma e mi incentra completamente in Te». Insieme alla pietà eucaristica la Serva di Dio fu attratta dalla contemplazione di Cristo sofferente, al quale offrì le tribolazioni della vita. Particolare culto nutriva verso la Vergine Immacolata e verso l’Addolorata.

    Per lei vivere la speranza cristiana significò tendere durante tutta la vita verso il Signore, ritenendosi una pellegrina nel mondo e una straniera in cammino verso la patria del Paradiso. La speranza in Dio la sostenne nelle circostanze gioiose e tristi, con una fiducia illimitata nella Provvidenza divina.

Nutrì l’amore verso il Signore fin dall’infanzia. Di qui il suo desiderio di entrare presto nel Carmelo, la perseveranza nella vocazione religiosa e la sua gioia quando, da novizia, fu incaricata di curare il decoro del tabernacolo. Essendo vissuta nella clausura, esercitò la carità fraterna prima di tutto verso le consorelle, anche quando fu ingiustamente accusata di aver trattato male una novizia. Le amò indistintamente senza parzialità, ma con molto affetto, dolcezza e amabilità. La sua carità si estendeva anche fuori le mura del Carmelo attraverso il parlatorio, a cui affluivano tante persone in cerca di conforto e di incoraggiamento. Le Visite canoniche furono per lei una grande prova, ma non si scoraggiò, accettandole con umile sottomissione ai Superiori e fiducia nel Signore.

    Visse la povertà con un distacco assoluto dai beni temporali per meglio aderire ai beni del cielo e a imitazione di Cristo povero. Per se sceglieva il più povero degli indumenti: la sua cella era spoglia ed era ornata soltanto dal quadro del Volto Santo e da una statuetta del Santissimo Nome di Gesù.

 

 

CAPUA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

COLOMBA DI GESÙ OSTIA

(al secolo: Anna Antonietta Mezzacapo)

Priora del Monastero di Santa Teresa

delle Carmelitane Scalze di Marcianise

(1914-1969)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Il Mezzogiorno d’Italia (…) porta con sé la sua forte ricchezza umana e freschezza di spirito. Il Meridione è anche terra di grandi Santi” (Documento dei Vescovi Italiani “Sviluppo nella solidarietà – Chiesa italiana e Mezzogiorno”, 1989).

    Nella schiera di testimoni di vita e speranza della Chiesa campana si deve annoverare anche la Serva di Dio Colomba di Gesù Ostia (al secolo: Anna Antonietta Mezzacapo), autentica discepola della spiritualità carmelitana, che ha messo la propria vita contemplativa e del proprio monastero al supporto dell’azione pastorale della Chiesa e per la promozione umana dei credenti.

    La Serva di Dio nacque a Marcianise il 15 giugno 1914. Ebbe già una fanciullezza virtuosa, preludio al suo grande cammino verso la santità. A 16 anni entrò nel Monastero di Santa Teresa, fondato nel 1903 dal sacerdote napoletano Francesco Amodio e da Suor Maria Teresa del Carmelo (al secolo: Matilde Argenziano). Emise la professione semplice nel 1934 e quella solenne il 24 novembre 1938, insieme alla Madre Fondatrice. Ebbe prima l’incarico di sacrestana, poi fu Maestra delle novizie. Dal 1951 svolse quasi interrottamente il ruolo di Priora fino alla morte, il 12 agosto 1969.

    Vigile custode del Monastero, viveva e insegnava ad osservare fedelmente la regola di Santa Teresa di Gesù, mantenendo anche le antiche norme sui tempi del silenzio, della preghiera e del lavoro. Per questa ricercata profondità spirituale, il Carmelo divenne un punto di riferimento per la città, assetata di valori spirituali, capaci di donare pace interiore. La Serva di Dio era consapevole che il passaggio dell’uomo su questa terra deve essere caratterizzato dall’esercizio della carità, che è la base di tutte le virtù. Anima profondamente eucaristica, faceva delle sue occupazioni quotidiane un’offerta gradita al Signore. Ha amato il Signore Gesù Crocifisso, lo Spirito Santo e in particolar modo la Santissima Trinità. Pregava con zelo la Beata Vergine Maria, e le domandava di poter percorrere sempre le strade della divina volontà. Poiché le riempiva davvero il cuore, la pietà non fu mai per lei mera devozione, anzi la spinse sempre più all’amore del prossimo. Era disponibile all’ascolto, solerte verso i bisogni degli altri, premurosa nei confronti delle monache. Coltivava sempre la speranza di vedere Gesù amato da tutte le anime. Fu perseverante nelle difficoltà, e queste non mancarono affatto alla sua vita. Proprio per la sua massima attenzione ai voti religiosi non sempre venne capita e i suoi insegnamenti non sempre furono accolti con benevolenza, ma questo non le impedì mai di portare avanti con fermezza la propria offerta a Cristo. Sapeva infatti che restaurando ogni cosa nell’amore di Cristo si rivela la trasfigurazione del mondo secondo promessa da Dio.

    Come Ostia gradita a Dio si è fatta imitatrice di Cristo. Come Colomba, innocente e adornata di virtù, fu sempre degna sposa di Cristo. In vita e dopo la morte la Serva di Dio è stata ritenuta santa. Anche se nascosta nella clausura, ha saputo lasciare di sé una memoria singolare. Il popolo di Dio ha sempre domandato che la Chiesa possa riconoscere in lei la donna saggia e fedele, perfetta nella vita di carità e maestra di virtù.

    Per questa ragione si è iniziata la Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio. Dal 1° giugno 1991 al 20 settembre 1993 si è celebrata presso la Curia ecclesiastica di Capua l’Inchiesta diocesana, cui si aggiunse dal 19 luglio 1997 al 1° novembre 1998 un’Inchiesta suppletiva. Di entrambe venne emesso da questa Congregazione delle Cause dei Santi il decreto sulla validità giuridica il 18 febbraio 2000. Preparata la Positio, si è discusso secondo le norme consuete se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse. Il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi, il 19 dicembre 2019, ebbe esito favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria il 4 maggio 2021, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato eroicamente le virtù cristiane.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei  Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali  Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Colomba di Gesù Ostia (al secolo: Anna Antonietta Mezzacapo), Priora del Monastero di Santa Teresa delle Carmelitane Scalze di Marcianise, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 22 maggio nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                + Fabio Fabene

                                                                            Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                                Segretario

 

 

 

 

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CAPUANA

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

COLUMBAE A IESU HOSTIA

(in saeculo: Annae Antoniettae Mezzacapo)

Antistitae Monasterii Sanctae Teresiae

Carmelitarum Discalceatorum Marthenisii

 (1914-1969)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Meridies Italiae (…) secum humanitatis vividique spiritus copiam fert magnam. Meridiana regio Sanctorum magnificorum quoque est patria” (Italicorum Episcoporum Instrumentum vulgo Sviluppo nella solidarietà – Chiesa italiana e Mezzogiorno, anno 1989 edita).

    In agmine testium vitae et spei Ecclesiae Campanae Columba a Iesu Hostia (in saeculo: Anna Antonietta Mezzacapo) est numeranda, Carmelitarum spiritus sincera discipula, quae, ad pastoralem Ecclesiae actuositatem sustinendam humanitatemque credentium provehendam, suam suique monasterii contemplationis vitam tradidit.

    Serva Dei Marthenisii die 15 mensis Iunii anno 1914 ortum duxit. Pueritiam iam habuit virtuosam, quae insigne sanctitatis iter eius significavit. Sedecim annos nata, Monasterium Sanctae Teresiae ingressa est, quod Franciscus Amodio, presbyter Neapolitanus, et Soror Maria Teresia a Carmelo (in saeculo: Mathildis Argenziano) anno 1903 condiderant. Professionem simplicem anno 1934 atque sollemnem die 24 mensis Novembris anno 1939, una cum Matre Fundatrice, emisit. Primum sacristae officium gessit, dein novitiarum fuit magistra. Antistitae munere functa est, ab anno 1951 fere continenter usque ad mortem, quae die 12 mensis Augusti anno 1969 vero accidit.

    Vigilans Monasterii custos, regulam Sanctae Teresiae a Iesu fideliter vivebat et observare docebat, necnon veteriores silentii, orationis et operis temporum consuetudines immo servabat. Huius expetitae spiritualis altitudinis causa, civitas, animi virtutum sitiens, quae interiorem quietem praebere valent, Carmelo omnia quidem referebat. Serva Dei sciebat terrenum hominis transitum caritatis exercitio esse designandum, quod cunctarum principium est virtutum. Pietatem Eucharisticam maxime colens, negotia cotidie acta oblationem Deo gratam reddebat. Dominum Iesum Crucifixum diligebat et Spiritum Sanctum et, quam potissimum, Sanctissimam Trinitatem. Beatam Virginem Mariam zelanter precabatur, a qua ut ad divinae voluntatis vias percurrendas eam adiuvaret petebat. Cum cor autem imbueret, pietas eius numquam fuit devotio tantum, at caritatem in proximum excitabat. Promptam ad audiendum, navam in egenorum necessitates, sedulam in moniales se ostendit. Iesum videre ab animabus cunctis dilectum semper sperabat. Inter angustias, quae eius in vita minime caruerunt, perseveravit. Religiosa vota enim tam animadvertebat, ne semper comprehenderetur praeceptaque eius benevole acciperentur. Hoc attamen, quominus se Christo offerre fortitudine pergeret, numquam impediit. Nam mundi transfigurationem, quam Deus ipse promisit, omnibus rebus in caritatem Christi instaurandis compleri sciebat.

    Sicut Hostia acceptabilis apud Deum, Christum est imitata. Sicut Columba, innoxia et virtutibus adornata, semper digna Christi fuit sponsa. In vita et post obitum, Serva Dei est sancta aestimata. Etsi clausura occuleretur, insignem memoriam sui relinquere valuit. Populus Dei continenter postulavit ut Ecclesia mulierem eam sapientem et fidelem, caritate perfectam virtutumque magistram agnosceret.

    Quapropter Servae Dei instructa est Causa beatificationis et canonizationis. A die 1 mensis Iunii anno 1991 ad diem 20 mensis Septembris anno 1993 apud Curiam ecclesiasticam Capuanam Inquisitio dioecesana celebrata est, cui a die 19 mensis Iulii anno 1997 ad diem 1 mensis Novembris anno 1998 Inquisitio suppletiva est addita. Haec Congregatio de Causis Sanctorum iuridicam utriusque validitatem die 18 mensis Februarii anno 2000 decrevit. Positione exarata, consuetas secundum normas disceptatum est an Serva Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico in gradu exercuisset. Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus die 19 mensis Decembris anno 2019 faustum habuit exitum. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione die 4 mensis Maii anno 2021 congregati, Servam Dei professi sunt christianas virtutes heroum in modum excoluisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Columbae a Iesu Hostia (in saeculo: Annae Antoniettae Mezzacapo), Antistitae Monasterii Sanctae Teresiae Carmelitarum Discalceatorum Marthenisii, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 22 mensis Maii a. D. 2021.