Causa in corso
Damiano da Bozzano (al secolo: Pio Giannotti)
- Venerabile Servo di Dio -

Damiano da Bozzano (al secolo: Pio Giannotti)

(1898 - 1997)

Venerabilità:

- 06 aprile 2019

- Papa  Francesco

Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, seppe leggere con intenso sguardo di fede la volontà del Signore, che gli indicava nuovi orizzonti dove annunziare il Vangelo con la parola e la testimonianza della vita

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Fedele al principio che tutto ciò che non è donato si perde, rispose all’amore di Dio e alla sua misericordia, vivendo in comunione con tutti

 

    Il Servo di Dio Damiano da Bozzano (al secolo: Pio Giannotti) nacque il 5 novembre 1898 a Bozzano (Lucca, Italia). Nel 1911 entrò nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini a Camigniano. Nel 1918 fu chiamato a prestare servizio militare nella Prima Guerra Mondiale. Tornato in convento, emise la professione perpetua il 30 ottobre 1921. Successivamente, fu inviato a Roma dove venne ordinato sacerdote il 5 agosto 1923. Laureatosi in Teologia Dogmatica e Diritto, dopo essere stato per un anno vice maestro dei Novizi, insegnò Teologia a Lucca.

    Nel 1931 venne inviato dai Superiori nello Stato di Pernambuco (Brasile), dove era stata affidata una missione ai Frati Cappuccini di Monte San Quirico di Lucca. La sua residenza era la Basilica di Nossa Senhora da Penha a Recife. Svolse una intensa attività evengelizzatrice, attento alle richieste del popolo e alla cura delle persone. Veniva chiamato da molti parroci per predicare e amministrare i sacramenti negli Stati di Pernambuco, Paraíba, Rio Grande do Notre, Alagoas, raggiungendo circa 418 missioni al popolo. Anche negli ultimi anni della vita, benché nonagenario, la sua attività fu sempre intensa, si muoveva con gli autobus da una città all’altra, da uno Stato all’altro.

    Morì il 31 maggio 1997 nel Convento de La Penha a Recife (Brasile).

    Il Servo di Dio si dedicò con grande passione all’evangelizzazione e all’amministrazione dei sacramenti, istituendo anche le settimane missionarie. Fu un missionario zelante e amante del silenzio. Dotato di grande equilibrio e profonda spiritualità, seppe identificarsi con il popolo sofferente. La sua lunga vita fu un esempio di fedeltà all’impegno pastorale, segnato da sacrifici per il servizio di Dio e dei fratelli. Mentre si stava diffondendo la Teologia della Liberazione, fortemente orientata verso le questioni sociali, e dilagava il protestantesimo, il Servo di Dio continuò la sua missione, proponendo nuovi metodi di evangelizzazione attenti alla vita del popolo e alla cura delle persone. Si preoccupò di trasformare la società insistendo sul cambiamento dei cuori, soprattutto attraverso l’esercizio del ministero del Sacramento della Confessione. Da discepolo di San Francesco si distinse per la povertà dello stile di vita, la popolare semplicità del parlare, l’umiltà e il riserbo, la delicatezza verso i piccoli e gli ultimi.

 

OLIDENSIS ET RECIFENSIS

 

Beatificationis  et  Canonizationis

Servi Dei

DAMIANI A BOZZANO

(in saeculo: PII  GIANNOTTI)

Sacerdotis Professi

Ordinis  Fratrum Minorum  Capuccinorum

(1898-1997)

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DECRETUM  SUPER  VIRTUTiBUS

 

    «Non è per me un vanto predicare il Vangelo; è un dovere per me: guai se non predicassi il Vangelo! È un incarico che mi è stato affidato» (1 Cor 9, 16-17).

 

    L’annuncio del mistero della redenzione nasce nella vita del Servo di Dio Damiano da Bozzano (al secolo: Pio Giannotti) come il vissuto più pieno della carità. Condividere la fede in Cristo Gesù e annunciare il suo Vangelo sono stati i pilastri della sua lunga vita: egli per oltre sessantasei anni spezzò la Parola e il Pane di Vita richiamando tutti alla santità e riconciliando i peccatori.

    Il Servo di Dio nacque a Massarosa frazione di Bozzano (Lucca) il 5 novembre 1898 da Fedele e Maria Giannotti. Il giorno successivo fu battezzato e gli fu dato il nome di Pio. Dei quattro figli due diventeranno sacerdoti, mentre una sorella diventerà suora. Pio crebbe in un ambiente familiare e sociale radicato in profondi valori cristiani e il 15 giugno 1908 ricevette il sacramento della confermazione.

    Fin da piccolo manifestò il desiderio di intraprendere la vita religiosa, così nel 1910 entrò nel Seminario Serafico dei Frati Minori Cappuccini a Camigliano di Capannori (Lucca) per attendere agli studi ginnasiali e, insieme, riflettere per dare un orientamento alla propria vita. Nel maggio del 1914 chiese di entrare nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Ricevendo l’abito religioso e il nuovo nome di Fra Damiano, nel 1914 iniziò il suo noviziato, che terminò l'11 luglio 1915 con la professione dei voti temporanei.

    Nel 1917 fu chiamato alle armi come soldato del Regio esercito italiano, ma sul Monte Grappa subì il congelamento delle gambe. Congedato dall’esercito, venne inviato a Roma presso il Collegio Internazionale San Lorenzo da Brindisi, per completare gli studi. Qui il 30 ottobre 1921 emise la professione dei voti perpetui e, successivamente, conseguì il dottorato in teologia dogmatica, filosofia e diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana. Il 5 agosto 1923 ricevette l’ordinazione presbiterale. L’obbedienza lo destinò alla Fraternità di Villa Basilica (Lucca), in qualità di vice maestro dei novizi e professore nel seminario diocesano di Lucca. Al termine del Capitolo Provinciale del 1928 fu destinato al convento di Massa, come Direttore dei giovani frati in formazione e docente nello studentato cappuccino.

    Nel 1931 partì per la missione di Pernambuco, nel Nord-Est del Brasile, dove indirizzò la sua opera apostolica lungo tre principali direzioni: predicazione delle missioni popolari, celebrazione del sacramento della riconciliazione e direzione spirituale. Frei Damião, come da allora sarà chiamato, predicherà la sua prima missione a Riacho do Mel nello Stato di Pernambuco e, per oltre sessant’anni, come vero discepolo di Cristo e autentico figlio di Francesco d’Assisi, percorrerà gli Stati di Alagoas, Pernambuco, Paraiba e Rio Grande do Norte e in parte anche del Ceará e di Sergipe, entrando nel cuore del popolo di Dio. In ogni missione popolare una folla enorme lo seguiva e lo ascoltava, ricorrendo a lui per riconciliarsi con il Signore e segnare un passo di conversione. Sempre disponibile, il Servo di Dio trascorreva ore e ore in confessionale. Quasi tutte le città da lui toccate con la sua predicazione gli hanno concesso la cittadinanza onoraria.

    Aprendosi all’azione della grazia, il Servo di Dio seppe leggere con intenso sguardo di fede la volontà del Signore, che gli indicava nuovi orizzonti dove annunziare il Vangelo con la parola e la testimonianza della vita. Il corso della sua esistenza si distinse per un’assidua ricerca della volontà del Signore e per un eroico esercizio delle virtù. Coloro che incontrava, soprattutto i poveri e gli emarginati, erano al centro delle sue attenzioni. Fedele al principio che tutto ciò che non è donato si perde, egli rispose con crescente generosità all’amore di Dio e alla sua misericordia, vivendo in comunione con tutti. Il suo profilo si delinea limpidamente nell’ottica della spiritualità francescana.

    Gli ultimi sei anni di vita furono segnati da ben diciannove ricoveri fino all’ultimo del 6 maggio 1997, per grave insufficienza respiratoria al Reale Ospedale Portoghese di Recife. Qui, il 31 maggio 1997, Frei Damião rese l’anima a Dio per un arresto cardiocircolatorio.

    Una fila interminabile di gente sfilò davanti alla sua salma esposta per tre giorni nella Basilica di Nostra Signora della Penha di Refice. I funerali furono celebrati nella stessa Basilica, nelle prime ore del mattino per i religiosi e quindi nel campo sportivo di Arruda in Recife, dinanzi ad una folla immensa e commossa.

    Perdurando la sua fama di santità, il 12 giugno 2003 si tenne la prima sessione dell’Inchiesta Diocesana, presso la Curia Arcivescovile di Recife e, dal 17 novembre al 1 dicembre 2006, l’Inchiesta rogatoriale nella Curia Diocesana di Lucca. Il 27 maggio 2012 si tenne la Sessione di chiusura dell’Inchiesta Diocesana. La Congregazione delle Cause dei Santi emanò il decreto di riconoscimento di validità giuridica di tali Inchieste il 25 ottobre 2013. Preparata la Positio, si è discusso secondo la consueta procedura se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù. Con esito positivo, il 6 febbraio 2018 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 26 marzo 2019, presieduta da me Card. Angelo Becciu, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine, iisque adnexis, in gradu eroico, Servi Dei Damiani a Bozzano (in saeculo: Pii Giannotti), Sacerdotis professi Ordinis Fratrum Minorum Capuccinorum, in casu et ad effectum de quo agitur.

 

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congre­gationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

 

    Datum Romae, die 6 mensis Aprilis a. D. 2019.

 

Angelus Card. Becciu

Praefectus

 

                                    + Marcellus Bartolucci

                                    Archiep. tit. Mevaniensis

                                a Secretis