Causa in corso
Dinarosa Belleri
- Venerabile Serva di Dio -

Dinarosa Belleri

(1936 - 1995)

Venerabilità:

- 20 febbraio 2021

- Papa  Francesco

Religiosa professa della Congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo, fedele al carisma dell’Istituto delle Suore delle Poverelle, testimoniò in grado supremo la carità cristiana a servizio dei malati e dei poveri

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
La carità verso Dio la rendeva capace di scoprire il volto di Cristo nei sofferenti, di servirli con amore, di avvicinarli a Lui

 

    La Venerabile Serva di Dio Dinarosa Belleri (al secolo: Teresa Santa) nacque a Cailina di Villa Carcina (Brescia, Italia) l’11 novembre 1936, in una famiglia profondamente cristiana. Fin da bambina prese parte alla vita della parrocchia, inserendosi nell’Azione Cattolica e nell’oratorio, affidato alle Suore delle Poverelle. Lavorò dapprima come sarta e poi come operaia in un’officina metallurgica.

    Il 18 marzo 1957 entrò nella Congregazione delle Suore delle Poverelle e, il 28 settembre dello stesso anno, iniziò il noviziato. Emise la professione temporanea il 3 ottobre 1959. Qualche giorno dopo, fu inviata a Roma per conseguire il diploma di infermiera professionale. Dal 1961 al 1966 venne inviata a Cagliari, presso l’Ospedale marino per la cura dei malati di tubercolosi. Emise la professione perpetua il 30 ottobre 1965.

    L’anno successivo venne inviata in Congo, destinata all’ospedale di Mosango. Nel 1971, conseguì la specializzazione in medicina tropicale ad Anversa e, dopo un anno, rientrò in Congo.

    Rimase a Mosango fino al 1983, quando venne trasferita alla comunità di Kikwit.

    Nonostante la morte della Venerabile Serva di Dio Floralba Rondi e il diffondersi dell’epidemia di Ebola, rimase al suo posto, in ospedale, accanto ai malati sempre più soli e abbandonati. Il 7 maggio 1995 si manifestarono anche per lei i primi sintomi di contagio e fu messa in isolamento. Morì il 14 maggio 1995 a Kikwit (Congo).

    Fedele al carisma dell’Istituto delle Suore delle Poverelle, testimoniò in grado supremo la carità cristiana a servizio dei malati e dei poveri.

    La fede eroica della Venerabile Serva di Dio si esprimeva soprattutto nella preghiera continua, nella meditazione e nella partecipazione assidua all’Eucaristia. Amava intensamente la Chiesa; nutriva la sua preghiera quotidiana con la lettura delle vite dei santi; si accostava regolarmente al Sacramento della Riconciliazione. Era molto devota alla Beata Vergine Maria, al Beato Luigi Palazzolo e a San Francesco d’Assisi.

    La virtù eroica della speranza la portò ad avere una fiducia illimitata nella Divina Provvidenza. Rimanendo a lungo in Ospedale per curare i malati di tubercolosi, pregava con loro e per loro, in modo che non venisse meno la speranza. Li esortava alla fiducia, faceva tutto quello che umanamente è possibile fare e poi li affidava al Signore. 

    Praticò in modo eroico la virtù della carità verso Dio e verso il prossimo, soprattutto nell’assistenza ai malati. La carità verso Dio la rendeva capace di scoprire il volto di Cristo nei sofferenti, di servirli con amore, di avvicinarli a Lui. Praticò le Opere di misericordia in modo esemplare tanto da culminare nell’offerta della vita per curare i malati di Ebola.

 

KIKWIT

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

DINAROSA BELLERI

(al secolo: Teresa Santa)

della Congregazione “Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo”

(1936-1995)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me (Mt 25,40)”.

    La fede spingeva la Serva di Dio Dinarosa Belleri (al secolo: Teresa Santa) a riconoscere Cristo nei poveri e negli ammalati. In tal modo ella aderì completamente all’ideale di vita religiosa voluto dal Beato Luigi Maria Palazzolo, il quale diede alle sue Suore il compito di “assistere i malati (…) anche in tempo di malattie contagiose”.  Con la malattia e la morte portò quindi a perfezione nella carità la sua vita di consacrazione a Dio e ai più piccoli.

    La Serva di Dio nacque a Cailina, non lontano da Brescia, l’11 novembre 1936. Dai genitori fu educata alla fede e alla laboriosità. Andava volentieri all’Oratorio parrocchiale, dove operavano le religiose della Congregazione delle Suore delle Poverelle, e partecipava con impegno all’Azione Cattolica. Pur avendo imparato il mestiere di sarta, preferì lavorare in fabbrica, così da procurarsi una dote adeguata per abbracciare la vita religiosa e partire missionaria. Entrò nella Congregazione delle Suore delle Poverelle nel 1957 e due anni dopo, il 3 ottobre, fece la prima professione. Divenuta infermiera professionale a Roma, iniziò a lavorare nell’Ospedale Marino di Cagliari, specializzato nella cura della tubercolosi. Nel 1966 le fu proposto di partire per il Congo e la Serva di Dio acconsentì con entusiasmo. Per 17 anni lavorò a Mosango, assistendo in particolare i tisici e i lebbrosi. Nell’Epifania del 1975 fu tra i missionari che ricevettero il Crocifisso da San Paolo VI. Fu trasferita a Kikwit, dove perseverò nella cura dei malati nonostante la diffusione del virus Ebola e la morte della prima consorella contagiata.

    La preghiera della Serva di Dio manifestava un grande amore alla Chiesa, per la quale sempre pregava e faceva pregare. Amava in particolar modo l’Eucaristia, dalla quale imparava a donare se stessa per il bene del prossimo. Era molto devota alla Beata Vergine Maria e al Beato Luigi Maria Palazzolo, e leggeva abitualmente la vita dei Santi. Sostenuta dalla speranza, si affidava continuamente alla Provvidenza ed esortava tutti ad avere fiducia in Dio. Si era appassionata al servizio dei pazienti affetti da malattie di lungo decorso, ai quali mostrava una carità materna ed attenta, un’amicizia sincera e piena di fede, un aiuto fedele e sicuro.

    Il 14 maggio 1995 la Serva di Dio spirò a Kikwit, dopo essere stata contagiata dal virus Ebola. Portò così a perfezione la sua vocazione alla carità. A motivo della sua instancabile e continua dedizione verso i più poveri ad ammalati, la testimonianza della Serva di Dio colpì molti, al punto che la sua memoria divenne una vera e propria fama di santità.

    Andando questa ad accrescersi col passare del tempo, fu istruita la Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio. Fra il 2013 e il 2015 si sono celebrate le Inchieste diocesane presso la Curia ecclesiastica di Kikwit e le Inchieste rogatoriali presso la Curia ecclesiastica di Bergamo, che questa Congregazione delle Cause dei Santi decretò essere giuridicamente valide il 12 giugno 2015. Preparata la Positio, si è quindi discusso, secondo la consuetudine, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 18 giugno 2020 i Consultori Teologi risposero positivamente. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti il 16 febbraio 2021 in Sessione Ordinaria, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Dinarosa Belleri (al secolo: Teresa Santa), della Congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 20 febbraio 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                        + Fabio Fabene

                                                                        Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                        Segretario

 

 

 

 

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KIKUITENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

DINAROSAE BELLERI

(in saeculo: Teresiae Sanctae)

Congregationis v.d. “Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo”

(1936-1995)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Quamdiu fecistis uni de his fratribus meis minimis, mihi fecistis (Mt 25,40)”.

    Fides Servam Dei Dinarosam Belleri (in saeculo: Teresiam Sanctam) impellebat ut Christum in indigentibus et aegrotantibus agnosceret. Itaque cum vitae religiosae proposito consensit, quod Beatus Aloisius Maria Palazzolo voluit cum aegrotis munus adsidendi Sororibus suis imponeret “in tempore morbi contagione vulgati quoque”. Infirmitate morteque sua vitam Deo minimisque consecrationis autem caritate perfecit.

    Serva Dei die 11 mensis Novembris anno 1936 est orta Caylinae, a Brixia non longe. A parentibus suis in fidem et industriam est instituta. Oratorium paroeciae libenter frequentabat, ubi aliquae religiosae congregationis v.d. Suore delle Poverelle operabantur, atque perstudiose Actioni Catholicae aderat. Quamquam suendi artem didicisset, in fabrica operam dare maluit ut dotem sibi pararet ad vitam religiosam incipiendam et postea ad proficiscendum uti missionaria. Congregationem v.d. Suore delle Poverelle anno 1957 ingressa est atque die 3 mensis Octobris alterius anni primam professionem nuncupavit. Cum professione nosocoma Romae facta esset, apud Valetudinarium Marinum Calaritanum, quod praecipue tabem curare valebat, operari inchoavit. Anno 1966 an ad Congum proficisci voleret Servam Dei postulaverunt, quibus alacriter quidem illa adfirmative respondit. Septem et decem per annos in vico v.d. Mosango opus dedit, phthisicis leprosisque precipue adsidens. In die Epiphaniae anno 1975 inter missionarios fuit qui Crufixum a Sancto Paulo VI receperunt. In oppidum v.d. Kikwuit tralata est, ubi aegrotorum curam perrexit, etsi Ebolavirus contagione vulgaretur et prima Soror eo ipso morbo confecta iam mortua esset.

    Servae Dei oratio magnam dilectionem ostendebat erga Ecclesiam, pro qua continenter precabatur atque agebat ut alii precarentur. Eucharistiam singulariter cupiebat, qua se ipsam discebat pro bono proximi offerre. Devotionem in Virginem Mariam et Beato Aloisio Maria Palazzolo valde colebat, atque solebat vitam Sanctorum legere. Spe sustenta, se Providentiae assidue committebat ac omnes ut fiduciam in Deo reponerent hortabatur. Aegrotis diuturnioris circuitus morbo confectis adsidendi studio tenebatur, quibus maternam diligentemque caritatem, veram fideque plenam amicitiam, fidele certumque auxilium praestabat.

    Die 14 mensis 1995 in oppido v.d. Kikwit Serva Dei exspiravit, postquam in Ebolaviri contagionem incidisset. Vocationem suam ad caritatem sic perfecit. Quoniam ad pauperrimos aegrotosque se impigre ac sine intermissione tradiderat, Servae Dei testimonio multi tam sunt commoti, ut memoria eius vera sanctitatis fama fieretur.

    Cum progediente tempore hac fama augeretur, Servae Dei Causa Beatificationis et Canonizationis est instructa. Inter annum 2013 et annum 2015 Inquisitiones dioecesanae apud Curiam ecclesiasticam Kikuitensem et Inquisitiones rogatoriales apud Curiam ecclesiasticam Bergomensem celebratae sunt, quas haec Congregatio de Causis Sanctorum die 12 mensis Iunii anno 2015 ex iure validas decrevit. Positione confecta, disceptatum est inde, iuxta consuetudinem, an Serva Dei heroico in gradu virtutes christianas exercuisset. Die 18 mensis Iunii anno 2020 Consultores Theologi adfirmative responderunt. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione die 16 mensis Februarii anno 2021 congregati, Servam Dei heroum in modum virtutes theologales, cardinales iisque adnexas excoluisse sunt professi.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Dinarosae Belleri (in saeculo: Teresiae Sanctae), Congregationis v.d. “Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo”, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 20 mensis Februarii a.D. 2021.