Causa in corso
Elisa Giambelluca
- Venerabile Serva di Dio -

Elisa Giambelluca

(1941 - 1986)

Venerabilità:

- 20 febbraio 2021

- Papa  Francesco

Fedele Laica, Membro dell’Istituzione Teresiana, come donna di cultura ed insegnante, esercitò ogni tipo di carità, nella fedeltà al carisma di San Pedro Poveda

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“Prometto di fare di tutto per essere santa. Questa vuole essere una promessa reale, perché fondata sulla fiducia incondizionata che Lui può tutto, che Maria mia Madre non mi lascerà, che i miei fondatori faranno la loro parte in cielo”

 

    La Venerabile Serva di Dio Elisa Giambelluca nacque a Isnello (Palermo, Italia) il 30 aprile 1941. Dopo gli studi liceali a Cefalù, si trasferì nel 1960 a Palermo per studiare Matematica e Fisica. Vivendo nella residenza universitaria, gestita dall'Istituzione Teresiana, fu attratta dal carisma di San Pedro Poveda e maturò la sua vocazione laicale al servizio del Vangelo nella stessa Istituzione, dove venne accolta nel 1964. Conseguita la Laurea in Matematica e Fisica nel 1965, iniziò a insegnare a Rossano all'Istituto “San Pio X”, gestito dall’Istituzione Teresiana, al quale era annesso un convitto che ospitava studentesse dei paesi limitrofi. Qui, per tre anni, contribuì con la sua disponibilità e professionalità al riscatto sociale, culturale e formativo delle giovani.

    Nel 1968, si trasferì a Torino, dove proseguì l’insegnamento in un Istituto Tecnico Industriale pubblico. Successivamente, contribuì ad un nuovo progetto che l’Istituzione Teresiana assunse a Torino, consistente nella direzione del Convitto e la Presidenza della Scuola Media all’Educatorio della Provvidenza, una Fondazione Regale Sabauda per l’educazione e la formazione di ragazze di famiglie benestanti e per l’accoglienza di fanciulle in stato di bisogno. Insegnò e fu Preside solo per un anno, poiché l’Istituzione decise di lasciare gli impegni presi. Diresse anche una Scuola Media aggregata all'Educatorio della Provvidenza.

    Nel 1971, venne chiamata a Roma per dedicarsi alla formazione religiosa e culturale dei giovani, presenti nella residenza universitaria dell'Istituzione Teresiana e per insegnare in un Liceo. L’8 giugno 1973 ricevette la cadenilla (braccialetto), segno dell’impegno definitivo con Dio nell’Istituzione Teresiana. Successivamente, tornò a Rossano come docente e preside dell'Istituto per il Magistero, in cui sviluppò un interessante progetto di innovazione educativa. Nel 1983, si trasferì a Vescovio, vicino al Santuario della “Madonna della Lode”, ma iniziò ad avere problemi di salute a causa di un tumore al colon. Continuò ad insegnare in un Istituto Professionale per l'Agricoltura a Forano. L’ultimo periodo della sua vita lo trascorse a Roma, dove visse forti sofferenze fisiche. Offrì la sua vita per i sacerdoti in situazioni difficili e per le vocazioni. 

    Morì a Roma il 5 luglio 1986, all’età di 45 anni.

    La fede fu vissuta intensamente dalla Venerabile Serva di Dio sin da giovanissima, attraverso la preghiera e l’assidua frequenza ai Sacramenti, tanto da suscitare l’attenzione delle compagne e dei sacerdoti che la incontravano. Per la formazione ricevuta e ben coltivata nella meditazione personale, la virtù della speranza fu vissuta con connotazioni forti e si impegnò a testimoniarla anche nei momenti dolorosi della malattia. Fu sempre attratta dall’amore verso Dio. Il suo amore verso i familiari fu sempre tenero e costante, anche da lontano non smise di occuparsene e pregare per loro. Si spendeva con grande delicatezza nei confronti di tutto il suo prossimo, che fossero vicini di casa, compagne di collegio o consorelle Teresiane, suoi studenti o colleghi. Come donna di cultura ed insegnante, esercitò ogni tipo di carità, nella fedeltà al carisma di San Pedro Poveda.

 

CEFALU'

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

ELISA GIAMBELLUCA

Fedele laica, Appartenente all’Istituzione Teresiana

(1941-1986)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Prometto di fare di tutto per essere santa. Questa vuole essere una promessa reale, perché fondata sulla fiducia incondizionata che Lui può tutto, che Maria mia Madre non mi lascerà, che i miei fondatori faranno la loro parte in cielo. Una santità senza rumori, ma vera e feconda per la Chiesa”.

    Nella Serva di Dio Elisa Giambelluca si è manifestata la forza della chiamata universale alla santità, di cui ha parlato, negli stessi anni della sua vita, il Concilio Ecumenico Vaticano II. Nel suo Diario ella stessa ha raccontato infatti il proprio cammino spirituale, fondato sull’umiltà, fecondato dalla preghiera e incentrato sull’amore.

    La Serva di Dio nacque a Isnello, in diocesi di Cefalù, il 30 aprile 1941. Fin da bambina visse profondamente l’attività parrocchiale, sotto la guida di pastori zelanti, partecipando assiduamente all’Eucaristia, alla catechesi e alla formazione spirituale, all’associazionismo cattolico e alle iniziative di carità. Si distingueva già da allora per l’amore al Signore e alla Vergine, nonché per una grande sollecitudine verso gli altri, specialmente i bisognosi. Visse per otto anni a Cefalù, per completare gli studi superiori, presso le Suore del Collegio di Maria, che furono per lei maestre di vita e virtù cristiane. Aderì anche all’Azione Cattolica. Studente poi della Facoltà di Matematica e Fisica dell’Università di Palermo, prese dimora presso l’Istituzione Teresiana, fondata da San Pedro Poveda, dal cui carisma rimase molto colpita. Fu così che, maturata la propria scelta vocazionale di donarsi totalmente a Cristo pur rimanendo nello stato laicale, ricevette la Catena, segno dell’impegno definitivo con Dio nell’Istituzione Teresiana, l’8 giugno 1973.

    Intanto aveva esercitato la professione di insegnante a Rossano e a Torino, poi a Roma, dove collaborò anche alla Residenza Universitaria dell’Istituzione Teresiana. Per dieci anni fu preside dell’Istituto Magistrale “San Pio X” di Rossano, stimata da tutti per il suo impegno e le sue doti. Nella diocesi di Rossano, poi Rossano-Cariati, partecipò al Consiglio Pastorale Diocesano e a svariati convegni ecclesiali.

    Nel 1983 venne in Sabina, presso il Santuario della Madonna della Lode a Vescovio e fu insegnante a Poggio Mirteto e Forano. In questi anni le fu diagnosticata una grave malattia, per la quale ebbe molto a soffrire.

    La Serva di Dio coltivava con stupore e riconoscenza la propria vita interiore, desiderosa di rispondere con fede alla chiamata di Dio che l’attirava a sé con amore. La devozione dava forma al suo modo di vivere e di agire, così come la preghiera animava tutta la sua attività e professione. Con umiltà si lasciava guidare dalla direzione spirituale di buoni sacerdoti. Interpretò come servizio di carità e speranza il carisma dell’Istituzione Teresiana, cioè l’evangelizzazione mediante l’educazione e la cultura. La fedeltà a Dio e al carisma la rese eccezionale nello svolgimento della professione di insegnante e preside di scuola. Autorevole ed esemplare, era conosciuta a tutti come semplice, serena, disponibile, dialogante e prudente. Negli ultimi anni di vita, con fortezza non comune e con grande fede e amore, sopportò le sofferenze della malattia.

    Morì a Roma il 5 luglio 1986, a soli 45 anni. Offrì la sua vita per i sacerdoti in situazioni difficili e le vocazioni.

    Considerata la fama di santità della Serva di Dio, che negli anni andava accrescendosi, si decise di avviarne la Causa di Beatificazione e Canonizzazione. Presso la Curia ecclesiastica di Cefalù si è celebrata dal 29 marzo 2009 al 2 luglio 2011 l’Inchiesta diocesana, sulla cui validità giuridica questa Congregazione delle Cause dei Santi si è espressa positivamente con decreto del 20 settembre 2012. Preparata la Positio, si è discusso, secondo la procedura solita, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 12 maggio 2020 i Consultori Teologi hanno espresso il loro voto favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria il 9 febbraio 2021, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Elisa Giambelluca, Fedele laica, Membro dell’Istituzione Teresiana, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 20 febbraio 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                + Fabio Fabene

                                                            Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                Segretario

 

 

 

 

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CEPHALUDENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

ELISAE GIAMBELLUCA

Christifidelis Laica, Sodalis Instituti Teresiani

(1941-1986)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Me quidvis acturam esse polliceor, ut sancta sim. Haec vera promissio esse vult, cum absoluta Eius omnipotentis, Mariae Matris meae me nunquam deserturae, fundatorum partem suam in Caelo agentium, fiducia innitatur. Sanctitas quidem sine rumore, at vera et pro Ecclesia fructuosa”.

    In Serva Dei Elisa Giambelluca universalis vocationis ad sanctitatem virtus patefacta est, de qua illis iisdem vitae eius annis Concilium Oecumenicum Vaticanum II est locutum. In suis actis diurnis ipsa enim spirituale iter descripsit, humilitate fundatum, oratione auctum atque in medio caritatem ponens.

    Serva Dei Isnelli, intra dioecesis Caphaludensis fines, die 30 mensis Aprilis anno 1941 nata est. A pueritia industriam paroeciae, studiosis pastoribus moderantibus, penitus experta est atque Eucharistiae, catechesi, spirituali institutioni, catholicis societatibus caritatisque operibus assidue intererat. Iam tum caritate in Dominum et Virginem, necnon magna sollicitudine erga alios, praesertim egenos, eminebat. Octo annos Cephaludii ad superiora studia complenda degit, apud Collegii Mariae Sorores, quae vitae virtutumque magistrae ei fuerunt. Actionis Catholicae inscripta est quoque. Deinde, in Matematicae et Fisicae Universitatis Panormitanae Facultate discens, apud Institutum Teresianum habitavit, quod Sanctus Petrus Poveda condidit cuiusque charismate Serva Dei est commota. Ita est ut, vocationali electione sui ipsius, in statu laicali tamen permanentis, Christo omnino offerendi, maturata, Catenam die 8 mensis Iunii anno 1973 suscepit, suae supremae Deo promissionis in Instituto Teresiano signum.

    Magistae munere Rossani Taurinique interim functa erat, postea Romae, ubi Instituti Teresiani Universitatis alumnorum Domum auxilio laboris adiuvit. Decem per annos Praeses fuit Instituti Magistralis Sancti Pii X Rossani, studio dotibusque optime ab omnibus aestimata. Intra dioecesim Rossanensem, dein Rossanensem-Cariatensem, Consilio Pastorali Dioecesano plurimisque ecclesialibus coetibus interfuit.

    Anno 1983 in Sabinam, prope Sanctuarium Sanctae Mariae a Laude Fori Novi, pervenit atque Mandelae et Furriani fuit magistra. Illis annis gravem morbum ei compertum est, quo valde laborare debuit.

    Serva Dei stupore ac grato animo interiorem vitam colebat, Deo eam vocanti atque caritate ad seipsum trahenti fide respondendi cupida. Devotio eius videndi agendique modum formabat, tamquam precatio navitatem opusque suum animabat. Humilitate bonorum sacerdotum spiritualem moderationem sequebatur. Caritatis speique ministerium Instituti Teresiani charisma putavit, id est Evangelii nuntiandi per institutionem et eruditionem. Fidelitas in Deum et in charisma magistrae praesidisque opere faciendo singularem reddidit eam. Auctoritate valebat ac erat exemplo, omnibus simplex, temperans, sedula, ad dialogum propensa et prudens pernota. Postremis vitae annis, haud communi fortudine summaque fide et caritate, infirmitatis labores toleravit.

    Romae obiit die 5 mensis Iulii anno 1986, sextum et quadragesimum annum tantum agens. Pro sacerdotibus in angustiis versantibus necnon pro vocationibus vitam vero obtulit.

    Servae Dei sanctitatis famae per progredientes annos increbrescentis ratione, Causam Beatificationis et Canonizationis instrui statum est. Apud Curiam ecclesiasticam Cephaludensem a die 29 mensis Martii anno 2009 ad diem 2 mensis Iulii anno 2011 Inquisitio dioecesana celebrata est, de cuius validitate iuridica haec Congregatio de Causis Sanctorum per decretum diei 20 mensis Septembris anno 2012 positive locuta est. Positione exarata, an Serva Dei christianas virtutes heroico in gradu excoluisset, consuetam iuxta normam est disceptatum. Die 12 mensis Maii anno 2020 Theologi Consultores votum adfirmativum protulerunt. Patres Cardinales et Episcopi, in Ordinaria diei 9 mensis Februarii anno 2021 Sessione congregati, Servam Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico modo exercuisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Elisae Giambelluca, Christifidelis Laicae, Sodalis Instituti Teresiani, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 20 mensis Februarii a.D. 2021.