Causa in corso
Emanuele Nunes Formigão
- Venerabile Servo di Dio -

Emanuele Nunes Formigão

(1883 - 1958)

Venerabilità:

- 14 aprile 2018

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano, Fondatore della Congregazione delle Religiose Riparatrici di Nostra Signora di Fátima, fu molto prudente sia nell’esaminare, sia nel diffondere il messaggio delle apparizioni di Fatima.

Ebbe un cuore di padre, soprattutto nei confronti dei seminaristi e dei veggenti

  • Biografia
Personaggio di vasta cultura, dotato di un carattere forte, ebbe una profonda devozione mariana che nutrì sin da piccolo

 

    Il Venerabile Servo di Dio Manuel Nunes Formigão nacque a Tomar (Portogallo) il 1° gennaio 1883. Nel 1895, entrò nel Seminario Patriarcale di Santarém e, successivamente a Roma, per completare gli studi presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ottenne la licenza in Diritto Canonico e in Teologia.

    Fu ordinato sacerdote il 4 aprile 1908 nella Basilica Lateranense, e celebrò la Prima Messa nella cappella di san Luigi Gonzaga nella chiesa romana di Sant’Ignazio di Loyola. Rientrato a Santarém, fu nominato docente nel Seminario Patriarcale e nel liceo Sá da Bandeira.

    Fondò l’associazione Nun’Alvares, anticipatrice dell’Azione Cattolica in Portogallo e, quando nel 1918 il Paese fu colpito da un’epidemia influenzale, insieme ai giovani dell’Associazione, prestò servizio ai malati e alle famiglie, distribuendo medicine, alimenti e assistenza spirituale.

    Nel periodo delle apparizioni della Madonna a Fatima, in un primo momento il suo atteggiamento fu di scetticismo, ma dopo un incontro con i veggenti, avvenuto il 27 settembre 1917, modificò totalmente il suo parere. Ritornò altre volte per interrogare i Pastorelli, che accompagnò nei momenti della sofferenza e nella loro educazione.

    La piccola Giacinta, prima di morire, gli trasmise l’incarico di diffondere la riparazione per le offese recate al Cuore di Gesù.

    Nel 1922, il Vescovo di Leiria lo nominò membro della Commissione Canonica di studio degli eventi di Fatima. A questo tema, dedicò numerosi scritti in riviste e giornali, dal 1918 al 1956. Nel 1925 fu nominato canonico della Sede Patriarcale di Lisbona.

    Memore del messaggio ricevuto da Santa Giacinta, nel 1926 fondò a Lisbona la Congregazione delle Religiose Riparatrici di Nostra Signora dei Dolori di Fatima, dedita alla riparazione e alla contemplazione. L’Istituto sorse dalla sua esperienza presso l’Opera di Santarém, fondata nel 1923 dalla Venerabile Serva di Dio Luisa Andaluz, con il fine di educare le bambine e ragazze povere. Sofferenze e prove lo accompagnarono come Fondatore della Congregazione, che lui voleva consacrata solo alla riparazione, mentre la Ven. Serva di Dio Andaluz era orientata verso una vita più attiva. Queste discordanze si protrassero fino al 1934, quando l’Arcivescovo di Évora e il Vescovo di Leiria accettarono la sua fondazione nelle loro diocesi. Nel 1949, l’Istituto ricevette dalla Congregazione per la vita religiosa il nihil obstat per l’erezione canonica diocesana.

    Nel 1934 chiese all’arcivescovo di Lisbona il trasferimento a Bragança, a causa dei problemi che si erano creati con la divisione dell’Opera. Fu nominato docente del Seminario e, dal 1939 a 1943, Rettore del medesimo. In questo periodo realizzò un apostolato fecondo nell’area sociale e della carità, nel 1937 fondò la rivista Stella e tenne molte conferenze su Fatima. Nel 1940 fondò O Mensageiro de Bragança.

    Nel 1936 diede inizio al ramo delle Oblate, interne ed esterne, dell’Istituto delle Religiose Riparatrici.

    Nel 1943 su richiesta dell’Arcivescovo di Évora, in accordo con quello di Bragança, assunse la funzione di Rettore del Seminario Maggiore. L’anno successivo, vari motivi di salute lo costrinsero a trasferirsi a Porto, dove esercitò il suo ministero come cappellano della Casa dell’Immacolato Cuore di Maria, dedicandosi all’ascolto delle confessioni e alla direzione spirituale, come anche al consolidamento e all’espansione dell’Istituto.

    Nel 1954 lasciò la diocesi di Porto per trasferirsi a Fatima.

    Morì il 30 gennaio 1958 a Fatima (Portogallo), a causa di un aneurisma che lo aveva reso infermo per due anni.

    Fu un uomo di Dio, sul cui profilo virtuoso si riscontra un’evoluzione in gran parte collegata alle apparizioni di Fatima. Personaggio di vasta cultura, dotato di un carattere forte, ebbe una profonda devozione mariana che nutrì sin da piccolo e che, nei momenti difficili, lo aiutò ad aderire alla volontà di Dio. Lavorò in quattro diocesi creando buone relazioni.

    Fu molto prudente sia nell’esaminare, sia nel diffondere il messaggio delle apparizioni di Fatima. Ebbe un cuore di padre, soprattutto nei confronti dei seminaristi e dei veggenti.

    La fama di santità era presente in vita e continuò dopo la morte; è rimasta costante nel tempo, anche grazie a una certa fama di segni.