Causa in corso
Emilio Venturini
- Venerabile Servo di Dio -

Emilio Venturini

(1842 - 1905)

Venerabilità:

- 21 febbraio 2020

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano, Fondatore della Congregazione delle Suore Serve dell’Addolorata; nella carità e nelle opere di bene trovò la perfezione del proprio apostolato e nell’impegno per la giustizia era animato da viva speranza

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Si lasciò guidare in tutto dalla Provvidenza, facendo di Cristo il fondamento di ogni opera

 

    Il Venerabile Servo di Dio Emilio Venturini nacque il 9 gennaio 1842 a Chioggia (Italia). Nel 1858, entrò nella Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri della sua città natale. Il 24 settembre 1864, venne ordinato sacerdote. Fino al 1868, anno della soppressione dell’Oratorio da parte del governo, il Servo di Dio si impegnò in attività educative e pastorali all’interno della comunità, nel seminario e nel servizio dei poveri, emarginati e di quanti avevano bisogno di essere educati alla fede. Dopo la soppressione dell’Oratorio, visse in famiglia e continuò la sua attività pastorale ed educativa. Nel 1871, insieme alla maestra Elisa Sambo, fondò, l’Istituto delle “Orfanelle di S. Giuseppe” per prendersi cura delle bambine orfane o abbandonate. Nel 1873 l’Istituto si traferì in un edificio più grande e, per affiancare la maestra Sambo, il Servo di Dio diede inizio ad una comunità religiosa denominata originariamente “Congregazione delle Figlie di Maria Santissima Addolorata” e poi “Serve di Maria Addolorata”.

    Nel 1893 morì il Superiore dell’Oratorio, P. Giuseppe Vianelli, e il Venerabile Servo di Dio rimase l’unico sacerdote oratoriano a Chioggia. Pur continuando a vivere presso l’abitazione della sorella a causa delle pessime condizioni di salute, il Servo di Dio si diede da fare per lo ristabilimento degli oratoriani. Nel frattempo un giovane “formando”, Giuseppe Veronese, tentò di ripristinare il cammino dell’Istituto in modo inusuale e, pur senza avere i requisiti, si fece nominare dalla Curia vescovile come Rettore della chiesa del Patrocinio, retta dai Filippini. Nel 1902 la Congregazione per i Vescovi e i Regolari annullò tale decisione e nominò il Servo di Dio preposito dell’Oratorio con l’obbligo di osservare la vita comunitaria. Questa decisione portò quest’ultimo ad uscire dall’Oratorio, anche perché le condizioni igieniche della casa religiosa erano pessime. Rinunciò anche alla carica di Preposito e si dedicò alla Congregazione delle Serve di Maria Addolorata. Accolto nel clero diocesano di Chioggia, continuò a distinguersi per zelo e sapienza.

    Morì il 1° dicembre 1905 a Chioggia (Italia).

    Formato nella spiritualità oratoriana, il Venerabile Servo di Dio visse una profonda fede, alimentata dalla preghiera e dalla celebrazione della Santa Messa. La Vergine Addolorata fu la figura che il Venerabile Servo di Dio predilesse perché richiamava il mistero della croce, fondamento della virtù della fede. Fu un uomo pieno della virtù della speranza, fondata sulla totale fiducia nella Provvidenza Divina.

    Il Venerabile Servo di Dio si distinse nella virtù della carità, soprattutto verso le Suore della Congregazione da lui fondata e verso le persone indigenti. Per amore di Gesù Cristo abbracciò una vita povera e si dedicò ai poveri spirituali e materiali.

    In un contesto socio-religioso contrassegnato da molteplici sfide, cercò di rispondervi con creatività evangelica. I tratti specifici della spiritualità oratoriana furono da lui vissuti in pienezza: una costante vita di grazia; uno spirito fervoroso di orazione; l’esercizio perseverante, generoso e volontario delle opere di misericordia; lo spirito di amore fraterno che si forma nell’ascolto quotidiano della Parola di Dio; la devozione profonda verso la Madre di Dio e la fedeltà alla comunione e missione della Chiesa.

    Il Venerabile Servo di Dio visse anche la virtù dell’obbedienza, soprattutto nei momenti più difficili della vita. In merito alla sofferta decisione di rifiutare la nomina a Superiore della Comunità degli Oratoriani da parte della Congregazione per i Vescovi e Regolari, il Servo di Dio non si sentì di riprendere la vita comunitaria per le sue critiche condizioni di salute. Non si trattò di un atto di disobbedienza nei confronti della Santa Sede, che per di più non gli imponeva una scelta ma precisava le condizioni nel caso volesse continuare la vita oratoriana. Dopo l’accurato discernimento, scelse di obbedire alla propria coscienza, anche per dedicarsi completamente alle opere di misericordia.

 

CHIOGGIA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

EMILIO VENTURINI

Sacerdote Diocesano, Fondatore della Congregazione

delle Suore Serve di Maria Addolorata di Chioggia

(1842-1905)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

    “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me” (Mt 25,40).

    Il Servo di Dio Emilio Venturini spese ogni giorno della sua vita per il bene dei più piccoli. Sempre desideroso di fare la volontà di Dio, mise a frutto le proprie doti intellettuali e i doni della grazia e della vocazione religiosa per “la maggior gloria di Dio, della Vergine Maria e di San Giuseppe”.

    Il Servo di Dio nacque a Chioggia il 9 gennaio 1842. Battezzato sette giorni dopo, in famiglia ricevette una solida educazione umana e cristiana. Frequentò come studente esterno il ginnasio del Seminario Vescovile. Poi, riconosciutosi chiamato al sacerdozio, venne accolto dai sacerdoti dell’Oratorio di San Filippo Neri. Ricevette l’ordinazione presbiterale il 24 settembre 1864. Fin dai primi anni di ministero si spese intensamente nell’azione educativa e pastorale.

    Soppressi gli ordini religiosi nel 1866, fu costretto a tornare in famiglia. Non tralasciò tuttavia il suo ministero, diffondendo l’Apostolato della Preghiera e prendendosi cura dell’educazione e della fede dei bambini delle zone più povere della città. Alla sera percorreva le calle di Chioggia, scoprendo le situazioni più povere e rendendosi conto dei pericoli che i più piccoli correvano. Aperto un orfanotrofio che chiamò Istituto San Giuseppe, fondò insieme ad Elisa Sambo la Congregazione delle Figlie di Maria Santissima Addolorata, oggi Suore Serve di Maria Addolorata di Chioggia, affinché si prendessero maternamente cura delle bambine. Attento alle questioni sociali della città, fu anche direttore del periodico La Fede. Aiutò molti giovani come direttore spirituale, proponendo loro e dando alle stampe biografie di giovani santi e sostenendoli nel percorso vocazionale.

    La forza interiore del Servo di Dio proveniva da una fede certa e una preghiera fervorosa. Amava meditare sulla Passione del Signore e diffondere la devozione a Maria Vergine Addolorata, alla quale aveva affidato il proprio sacerdozio. Nella carità e nelle opere di bene trovò la perfezione del proprio apostolato e nell’impegno per la giustizia era animato da viva speranza. Si lasciò guidare in tutto dalla Provvidenza, facendo di Cristo il fondamento di ogni opera. Come sacerdote era fedele e perseverante, come religioso era umile ed obbediente, come uomo di Dio era mite e prudente. Non si scoraggiava nelle difficoltà, continuando ad esercitare il proprio zelo per le religiose e le bambine dell’Istituto.

    Quando i sacerdoti della Confederazione dell’Oratorio ristabilirono la vita comune, anche il Servo di Dio si riunì ai religiosi. Tuttavia, provato dalla sofferenza, visse gli ultimi anni come sacerdote diocesano. Invocando i nomi di Gesù e Maria, si addormentò nel Signore il 2 dicembre 1905. La popolazione di Chioggia, che già in vita ne stimava la virtù, coltivò di lui, dopo la sua morte, una chiara fama di santità.

    In virtù di questa fama si è istruita la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio. Presso la Curia ecclesiastica di Chioggia venne celebrata dal 9 marzo 1996 al 2 dicembre 2005 l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica fu riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 2 giugno 2007. Venne preparata la Positio e sottoposta il 18 giugno 2013 al giudizio dei Consultori Storici. Secondo le consuete procedure si è quindi discusso se il Servo di Dio abbia esercitato in modo eroico le virtù cristiane. L’11 aprile 2019 il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi ebbe esito favorevole. Il 4 febbraio 2020 i Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Emilio Venturini, Sacerdote diocesano, Fondatore della Congregazione delle Suore Serve di Maria Addolorata di Chioggia, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 21 febbraio 2020.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                                    + Marcello Bartolucci

                                                    Arciv. tit. di Bevagna

                                                    Segretario

 

 

 

 

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CLODIENSIS

 

BEATIFICAZIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

AEMILII VENTURINI

Sacerdotis Dioecesani, Fundatoris Congregationis

Sororum Servarum Mariae Perdolentis Fossae Clodiae

(1842-1905)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

    “Amen dico vobis: Quamdiu fecistis uni de his fratribus meis minimis, mihi fecistis” (Mt 25,40).

    Servus Dei Aemilius Venturini omnem vitae suae diem pro bono parvulorum impendit. Voluntatem Dei faciendi continenter cupidus, suis intellectus dotibus ac gratiae religiosaeque vocationis donis ad “maiorem gloriam Dei, Virginis Mariae et Sancti Ioseph” usus est.

    Servus Dei Fossae Clodiae die 9 mensis Ianuarii anno 1842 ortus est. Septem post dies baptizatus, a familia sua solide in humanis atque christianis rebus instructus est. Gymnasium apud Seminarium episcopalem ut discipulus externus frequentavit. Dein se ad sacerdotium vocari agnovit et ab Oratorii Sancti Philippi Nerii sacerdotibus receptus est. Presbyteralem ordinationem die 24 mensis Septembris anno 1864 suscepit. Iam a primis ministerii annis perstudiose ad institutorium pastoraleque opus se tradidit.

    Religiosis ordinibus anno 1866 dissolutis, in familiam redire debuit. Umquam ministerium suum verumtamen neglexit, Apostolatum Orationis provehens necnon puerorum institutionis fideique curam agens in pauperioribus oppidi partibus. Vespere Clodienses vias percurrere solebat, egeniora loca inveniens et pericula comperiens in quibus parvuli versari possent. Orphanotrophium aperuit, cui nomen Instituti Sancti Ioseph dedit, atque una cum Elisabetha Sambo Congregationem Filiarum a Maria Sanctissima Perdolente, hodie Sororum Servarum Mariae Perdolentis Fossae Clodiae, ut puellas materne curarent, fundavit. Societatis quaestionibus attentus, commentarii v.d. La Fede curatoris munere etiam functus est. Plurimos iuvenes spiritualis moderator adiuvit, quorumdam sanctorum adulescentium vitas iis proponens, quas edidit quoque, necnon vocationem suam quaerentes sustinens.

    Servi Dei intima vis ex fide certa ferventique precatione manabat. Passionem Domini meditare diligebat atque devotionem erga Virginem Mariam Perdolentem, cui sacerdotium suum commiserat, promovere. Per caritatem bonique opera apostolatus sui perfectionem expertus est atque iustitiae studens viva spe animabatur. Providentia semper ductus est, Christum cunctarum actionum habens fundamentum. Sacerdos fidelis ac perseverans fuit, religiosus humilis et oboediens, homo Dei mitis atque prudens. In adversis numquam animo frangebatur, pro Instituti sororibus ac puellis zelum adhibere pergens.

    Cum sacerdotes Confoederationis Oratorii vitam communem restituerunt, et iterum Servus Dei eis se iunxit. At, valetudine affectus, postremos annos uti sacerdos dioecesanus gerit. Nomina Iesu Mariaeque invocans, die 2 mensis Decembris anno 1905 in Domino obdormivit. Populus Clodiensis, qui iam viventis virtutes reverebatur, clara sanctitatis fama exstinctum percoluit.

    Hac ipsa fama Servi Dei Causa Beatificationis et Canonizationis instructa est. Iuxta Curiam ecclesiasticam Clodiensem a die 9 mensis Martii anno 1996 ad diem 2 mensis Decembris anno 2005 Inquisitio dioecesana celebrata est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 2 mensis Iunii anno 2007 est recognita. Positione exarata, Consultorum Historicorum iudicio die 18 mensis Iunii anno 2013 subiecta est. Inde consuetas secundum normas an Servus Dei virtutes christianas heroico in gradu exercuisset est disceptatum. Die 11 mensis Aprilis anno 2019 Peculiaris Consultorum Theoogorum Congressus faustum exitum habuit. Die 4 mensis Februarii anno 2020 Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione congregati, Servum Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes exercuisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Aemilii Venturini, Sacerdotis dioecesani, Fundatoris Congregationis Sororum Servarum Mariae Perdolentis Fossae Clodiae, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 21 mensis Februarii a.D. 2020.