Causa in corso
Enrico Mauri
- Venerabile Servo di Dio -

Enrico Mauri

(1883 - 1967)

Venerabilità:

- 19 maggio 2018

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano, Fondatore delle Oblate di Cristo Re, promosse l’apostolato dei laici, la valorizzazione della donna e la consacrazione nel mondo, anticipando alcuni temi del Concilio Vaticano II

  • Biografia
Dedicò le sue energie alla pastorale del matrimonio, visto come via di santità

 

    Il Venerabile Servo di Dio Enrico Mauri nacque a Bosisio Parini (Italia) il 26 ottobre 1883. Fin dalla nascita venne affidato alle cure della famiglia Frigerio di Vill’Albese (oggi Albavilla), perché la madre era gravemente malata. Nel 1893, entrò in Seminario e, il 13 giugno 1908, fu ordinato Sacerdote dal Beato Carlo Andrea Ferrari. Iniziò il suo ministero come segretario del Vescovo di Bobbio, Mons. Luigi Marelli, occupandosi anche degli studenti e degli operai e collaborando con il giornale cattolico La Trebbia. Il 4 maggio 1916 fu accolto nella Congregazione degli Oblati dei SS. Ambrogio e Carlo e, il 7 novembre 1916, emise l’oblazione perpetua.

    Nel 1917, fondò a Milano l’Associazione Madri e Vedove dei Caduti. Nel 1921 venne nominato Direttore Nazionale dell’Opera Pontificia di S. Pietro Apostolo per il clero indigeno e, l’anno successivo, fondò a Sestri Levante l’Opera “Madonnina del Grappa”, che aveva lo scopo di assistere materialmente e spiritualmente le vedove dei caduti della Prima Guerra Mondiale. Nel 1925 conobbe il giovane chierico Carlo Maria Vanoni, che divenne uno dei suoi più stretti collaboratori. Nel 1929, scrisse le prime Costituzioni del Sodalizio delle Figlie di Santa Francesca Romana.

    Tra il 1930 e il 1940, fondò gli Oblati di Cristo Re e le Oblate di Cristo Re, che ottennero nel 1941 l’erezione canonica da parte del Vescovo di Luni, Mons. Giovanni Costantini. A causa di dissidi interni agli Oblati di Cristo Re, il Beato Ildefonso Schuster, Arcivescovo di Milano, dispose una Visita Arcivescovile a conclusione della quale, nel 1949, la comunità sacerdotale e il sodalizio degli Oblati di Cristo Re vennero sciolti. Nel 1954 creò il Centro di apostolato ascetico, promuovendo molti Corsi per sacerdoti e per laici, con particolare attenzione per gli sposi. Il 25 ottobre 1959 il Sodalizio “Oblate di Cristo Re” fu eretto in Istituto Secolare di diritto diocesano dal Vescovo di Chiavari, Mons. Francesco Marchesani e, il 24 maggio 1966, ebbe il riconoscimento pontificio.

    Il 9 maggio 1967, a seguito di un attacco cardiaco, venne portato nella residenza dell’Opera “Madonnina del Grappa”, a Sestri Levante (Italia), dove morì il 10 maggio 1967.

    Fu un uomo di singolari virtù, ricco di zelo apostolico, sacerdote semplice ed entusiasta. Promosse l’apostolato dei laici, la valorizzazione della donna e la consacrazione nel mondo, anticipando alcuni temi del Concilio Vaticano II. Ebbe una particolare attenzione verso la spiritualità sponsale. Lo scopo dell’Opera era lo sviluppo della vocazione alla maternità spirituale ed in particolare alla “maternità sacerdotale”, con l’offerta di preghiere e sacrifici per i sacerdoti.

    Promosse iniziative rispondenti alle esigenze dei tempi, fu attento alle famiglie, alle vedove e ai bambini. Si mantenne fedele alla Chiesa e alla propria vocazione sacerdotale volta al bene delle anime, dimostrando profondo amore ecclesiale.

    Fu un uomo di fede profonda, genuina e robusta. La sua preghiera personale era prolungata e intensa. Nelle situazioni più difficili, egli si abbandonava nelle mani di Dio, nutrendo una visione positiva della vita e delle vicende del mondo e della Chiesa. La sua ardente carità si rivolgeva in modo particolare ai piccoli e agli ultimi, svolgendo un ministero proteso alle opere di misericordia corporale. Dedicò le sue energie alla pastorale del matrimonio, visto come via di santità.