Causa in corso
Floralba Rondi
- Venerabile Serva di Dio -

Floralba Rondi

(1924 - 1995)

Venerabilità:

- 20 febbraio 2021

- Papa  Francesco

Religiosa professa della Congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo, aveva lo sguardo rivolto alla realtà del Cielo, alla vita definitiva che orientava il suo presente, che sentiva come una chiamata

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
«So in chi ho riposto la mia speranza»

 

    La Venerabile Serva di Dio Floralba Rondi (al secolo: Luigia Rosina) nacque il 10 dicembre 1924 a Pedrengo (Bergamo, Italia). Nel 1939, la madre morì subito dopo il parto dell’ultima sorellina e , sebbene Luigia Rosina non avesse ancora compiuto 15 anni, dovette farsi carico della famiglia, prendendosi cura del padre e dei sette fratelli. 

    Attratta dalla vocazione alla vita consacrata, nel 1944 entrò nell’Istituto delle Suore di Carità, dette di Maria Bambina, a Bergamo, ma, l’anno successivo, passò tra le Suore delle Poverelle. Il 10 aprile 1946 entrò in noviziato e, il 3 ottobre 1948, emise la professione temporanea dei voti religiosi.

    Conseguito il diploma di infermiera professionale, fu destinata all’assistenza ospedaliera.

    Dopo un periodo di preparazione ad Anversa, dove frequentò corsi di medicina tropicale, il 15 aprile 1952 partì per il Congo con altre quattro consorelle. Era il primo gruppo missionario in Congo dell’Istituto, destinato a Kikwit. Qui l’11 novembre 1954 emise la professione perpetua. In Congo, si dedicò, per 40 anni, all’assistenza dei poveri e dei malati, ricoprendo spesso l’ufficio di Superiora: fu per 25 anni a Kikwit; nel 1977 fu mandata a Kisangani e, nel 1983, a Mosango, nel centro ospedaliero. Nel 1993, tornò a Kikwit. Nel 1995 si diffuse l’epidemia di Ebola. Nel curare gli infetti, venne contagiata e morì il 25 aprile 1995 a Mosango (Repubblica Democratica del Congo), dove era stata ricoverata.

    La Venerabile Serva di Dio fu una donna di grande fede e spirito di preghiera, nutrita con la vita sacramentale e l’adorazione eucaristica. Affrontò con fede le numerose difficoltà che incontrò, soprattutto nella missione in Congo, come ad esempio gli attacchi dei ribelli Simba, nel 1964. Cercò di compiere sempre, in ogni circostanza, la volontà del Signore.

    Fu una “donna di speranza”. Era solita ripetere: «So in chi ho riposto la mia speranza». Faceva affidamento, con tutta se stessa, sulla Misericordia e sulla Provvidenza di Dio e, per questa ragione, sapeva conservare pazienza e serenità. Non perdeva la speranza nemmeno nelle difficoltà più gravi: le guerre civili, le difficoltà di gestione dell’ospedale, le carenze di cibo, di medici e di medicine. Aveva lo sguardo rivolto alla realtà del Cielo, alla vita definitiva che orientava il suo presente, che sentiva come una chiamata.

    La sua vita di fede e di speranza, come pure la dedizione ai fratelli, era nutrita dall’amore per Dio, che traspariva in ogni gesto e in ogni comportamento. Desiderava che anche gli altri amassero Dio: seguendolo con fedeltà, se erano sacerdoti o religiosi, regolarizzando il matrimonio, se erano conviventi, cercando di assicurare ai malati gravi l’unzione degli infermi o la confessione, accompagnando il cammino di conversione di quanti ne avevano bisogno. Per questa ragione, spesso offriva rinunce e preghiere continue con uno spirito di sacrificio che colpiva tutti.

    L’amore che nutriva verso il Signore rappresentava per lei la spinta costante ad amare i fratelli e a dare tutta se stessa per loro. Aveva un’attenzione particolare per i più poveri e per i più malati, a cui dedicava cure più intense. Allo stesso tempo, si prendeva cura di tutti senza fare discriminazioni di cultura o religione. L’amore e la disponibilità furono anche la ragione della sua morte: si prese cura dei primi pazienti affetti dal virus Ebola con la sua usuale dedizione e generosità e contrasse a sua volta il contagio.

 

KIKWIT

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

FLORALBA RONDI

(al secolo: Luigia Rosina)

della Congregazione “Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo”

(1924-1995)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine” (Gv 13,1).

    La Serva di Dio Floralba Rondi (al secolo: Luigia Rosina) ha attinto dall’amore di Cristo, contemplato nel Crocifisso e ricevuto nell’Eucaristia, la forza di fare continuamente della propria vita un dono. Fedele al proprio carisma religioso, fu obbediente alle Costituzioni redatte dal Beato Luigi Maria Palazzolo, specialmente là dove invitava le sue Suore ad “adoperarsi al servizio degli ammalati (…) anche in tempo di malattie contagiose”, giungendo così a morire servendo i malati.

    La Serva di Dio nacque a Pedrengo, vicino a Bergamo, il 10 dicembre 1924. Trascorse l’infanzia e l’adolescenza nella semplicità, impregnata di valori cristiani, della sua numerosa famiglia. Partecipava con assiduità alle attività della parrocchia, alle riunioni dell’Azione Cattolica e alla Messa quotidiana al mattino presto. La Serva di Dio aveva 15 anni, quando sua madre morì e dovette prendersi cura del padre vedovo e dei fratelli, tutti più piccoli di lei. Andò anche a lavorare per alcuni mesi presso una filanda. Quando il padre sposò una seconda moglie, ebbe un rapporto sincero e affettuoso con lei, al punto da confidarle, per prima, il desiderio di farsi Suora.

    Nel 1944, guidata dal proprio parroco, entrò nelle Suore di Maria Bambina a Bergamo. Si sentì tuttavia chiamata ad entrare nelle Suore delle Poverelle, cosa che avvenne con il consenso di tutti e sua grande gioia, l’anno successivo. Pronunciò i primi voti religiosi il 3 ottobre 1948 e fu inviata a Brescia dove, presso gli “Spedali civili” completò la sua formazione per svolgere la professione di infermiera caposala. Avendo da sempre coltivato profondamente il proposito di diventare missionaria, fu scelta fra le prime cinque Suore della Congregazione inviate in Congo. Conclusi i corsi di medicina tropicale in Belgio, giunse a Kikwit il 5 maggio 1951 e vi rimase per 25 anni. Lavorò poi in un quartiere povero e popoloso di Kinshasa, nel Centro ospedaliero di Mosango e poi di nuovo a Kikwit.

    La Serva di Dio fu una religiosa di grande fede, che nutriva mediante i sacramenti, l’adorazione eucaristica e una fervida orazione. Confidando nel continuo aiuto della Provvidenza divina, conservava una speranza non comune anche nelle più gravi difficoltà. L’amore per il Signore la spingeva ad amare i fratelli, a spendersi per orientarli a Dio e prendersi cura dei più poveri e ammalati. Mentre in Zaire dilagava l’epidemia, assistette i primi pazienti affetti dal virus ebola e così ne venne lei stessa contagiata. Morì il 25 aprile 1995. Per l’esercizio delle virtù cristiane, coronato alla fine anche da una morte tanto drammatica quanto eroica, la sua fama di santità andò accrescendosi sempre più, non solo nel continente africano ma anche all’interno della sua Congregazione religiosa e nella sua terra di origine.

    In virtù di questa fama si aprì la Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio. Fra il 2013 e il 2015 si sono tenute le Inchieste diocesane presso la Curia ecclesiastica di Kikwit e le Inchieste rogatoriali presso la Curia ecclesiastica di Bergamo. Questa Congregazione delle Cause dei Santi concesse il decreto sulla validità giuridica di esse il 12 giugno 2015. Preparata la Positio, si è discusso secondo le norme consuete se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 4 giugno 2020 i Consultori Teologi si sono espressi favorevolmente. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria il 16 febbraio 2021, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato le virtù teologali, cardinali ed annesse in modo eroico.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Floralba Rondi (al secolo: Luigia Rosina), della Congregazione “Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo”, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 20 febbraio 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                            + Fabio Fabene

                                                                            Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                            Segretario

 

 

 

 

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KIKUITENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

FLORALBAE RONDI

(in saeculo: Aloisiae Rosinae)

Congregationis v.d. “Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo”

(1924-1995)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Cum dilexisset suos, qui erant in mundo, in finem dilexit eos” (Io 13,1).

    Serva Dei Floralba Rondi (in saeculo: Aloisia Rosina) e caritate Christi, quam in Crucifixo contemplabat ac in Eucharistia recipiebat, vim hausit ad vitam offerendam. Religioso suo charismati fidelis, constitutionibus scriptis a Beato Aloisio Maria Palazzolo oboedivit, praesertim cum ipse Sorores suas hortaretur ut “aegrotorum ministerium navarent (...) in tempore morbi contagione vulgati quoque”. Itaque eodem aegrotos ministrando ad mortem pervenit.

    Serva Dei Petrengi, prope Bergomum, die 10 mensis Decembris anno 1924 nata est. Frequentis familiae simplicitate, christianis virtutibus imbuta, infantiae adulescentiaeque tempus degit. Assidue paroeciae operibus, Actionis Catholicae congregationibus cotidianaeque Missae multo mane aderat. Dum sextum et decimum annum agebat, mater eius obiit et ipsa patrem viduum fratresque, minores omnes, curare debuit. Aliquot menses apud quandam lanificii officinam est operata. Cum pater mulierem alteram in matrimonium duxisset, Serva Dei adeo sinceram atque familiarem affinitatem cum ea habuit, ut ipsi primae se Soror fieri cupere patefecit.

    Anno 1944, suo parocho moderatore, in Sorores Mariae Infantis Bergomi accedit. Se tamen ad congregationem v.d. Suore delle Poverelle intrandam vocari percepit, quod, omnibus consentientibus atque summo gaudio eius, insequenti anno accidit. Prima vota religiosa die 3 mensis Octobris anno 1948 nuncupavit ac Brixiam missa est, ut institutionem suam ad opus nosocomae unius partis praesidis exercendum apud valetudinarium v.d. Spedali civili compleret. Cum missionis propositum semper penitus coluisset, quinque inter primas Congregationis religiosas fuit ad Congum missas. Tropicae medicinae scholis in Belgio peractis, oppidum v.d. Kikwit die 5 mensis Maii anno 1951 petivit, ubi quinque et viginti per annos mansit. Dein in quodam pauperiore frequentique Kinshasae vico opus praestavit et in valetudinario apud pagum v.d. Mosango et denuo in oppido v.d.  Kikwit.

    Serva Dei magnae fidei religiosa fuit, quas Sacramentis, eucharistica pietate ferventique oratione alebat. Fiduciam continenter in Providentia Dei reponens, spem haud communem servabat et difficillimis in rebus. Caritas in Deum impellebat eam ut fratres diligeret, se ipsam in eos ad Deum ducendos impenderet atque pauperrimos aegrotosque curaret. Dum morbus in Zaire contactu in homines vulgabatur, primis aegrotis Ebolaviro affectis adsedit, ut ipsa eodem conficeretur. Die 25 mensis Aprilis anno 1995 obiit. Christianarum virtutum propter exercitium, quod ultimo et tam luctuosa quam heroica morte est absolutum, eius sanctitatis fama usque increbuit, non in Africa tantum sed et intra Congregationem eius et in patria.

    Hac ipsa fama Servae Dei Causa Beatificationis et Canonizationis est instructa. Inter annum 2013 et annum 2015 Inquisitiones dioecesanae apud Curiam ecclesiasticam Kikuitensem necnon Inquisitiones rogatoriales apud Curiam ecclesiasticam Bergomenses sunt habitae. Haec Congregatio de Causis Sanctorum earum de iuridica validitate decretum edidit die 12 mensis Iunii anno 2015. Positione confecta, disceptatum est consuetas secundum normas an Serva Dei in gradu heroico christianas virtutes excoluisset. Theologi Consultores die 4 mensis Iunii anno 2020 fauste sunt locuti. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione die 16 mensis Februarii anno 2021 congregati, professi sunt Servam Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico exercuisse modo.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Floralbae Rondi (in saeculo: Aloisiae Rosinae), Congregationis v.d. “Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo”, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 20 mensis Februarii a.D. 2021.