Causa in corso
Francesca della Concezione Pascual Doménech
- Venerabile Serva di Dio -

Francesca della Concezione Pascual Doménech

(1833 - 1903)

Venerabilità:

- 29 settembre 2020

- Papa  Francesco

Fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane dell’Immacolata, priva di mezzi materiali, ma fiduciosa nell’aiuto della divina Provvidenza e nella sua misericordia, manifestò durante tutta la vita un forte e costante spirito di iniziativa

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“La Bontà del Signore ci visita, con i suoi doni e le sue grazie spirituali”

 

    La Venerabile Serva di Dio Francesca della Concezione Pascual Doménech nacque a Moncada (Spagna) il 13 ottobre 1833. All’età di 18 anni, iniziò a lavorare dapprima come domestica e poi come operaia in una seteria. Fin da giovane nutriva sensibilità spirituale e propensione per le opere di misericordia. Avrebbe desiderato entrare nella Congregazione delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, ma non poté farlo perché priva della dote necessaria.

    Nel 1863, entrò nel Beaterio (nei paesi di lingua e cultura ispanici, era una comunità di donne riunite a condurre vita comune e dedite alla preghiera a opere di carità - insegnamento, cura degli orfani, ospitalità - la forma di vita delle beate era simile a quella delle religiose ma, a differenza di queste ultime, non emettevano voti) delle Terziarie di San Francesco e dell’Immacolata Concezione di Valencia, dove vivevano alcune terziarie francescane dedite alla preghiera e alla penitenza, sotto la guida e l’obbedienza del vicino convento dei Frati Minori. Emise i voti religiosi il 19 aprile 1871. Eletta Superiora nel 1876, si adoperò alla riforma del Beaterio con lo scopo di consolidare la vita comune, la preghiera e l’impegno nelle opere di carità. Curò in modo particolare la formazione delle suore. Fece approvare nuove Costituzioni e, nel 1877, organizzò, il noviziato canonico. Gli anni seguenti videro una notevole fioritura di vocazioni, di nuove fondazioni e di opere caritative rivolte alla tutela e promozione della donna, agli anziani e ai malati, ai portatori di handicap e, particolarmente, ai ciechi ed ai sordomuti. Sotto la sua guida furono aperte 43 case.

    Il 5 gennaio 1887, la Congregazione ricevette l’approvazione diocesana e fu eretta canonicamente come Suore Francescane dell’Immacolata. L’Istituto ebbe l’approvazione pontificia il 25 marzo 1902, con la condizione di essere aggregato al Terz’Ordine Francescano, che avvenne dopo pochi mesi. Nello stesso anno, si celebrò il Capitolo Generale dove fu confermata Superiora Generale ma, a causa del repentino declino della salute, decise di non accettare e di ritirarsi a Moncada, dove morì il 26 aprile del 1903, per un ictus cerebrale. Le sue ultime parole furono: “Gesù mio, misericordia”.

    La Venerabile Serva di Dio visse eroicamente la virtù della fede. Cristo fu l’«unico tesoro»: vita di preghiera e di contemplazione, nutrita dalla Parola di Dio per dirigere la rettitudine di intenzione verso Aquel de quien toda buena inspiración desciende. L’amore verso l’Eucaristia, la ricerca costante della volontà di Dio e la devozione verso la passione del Nostro Signore Gesù Cristo furono alcuni tratti salienti di una spiritualità contrassegnata anche da forte devozione mariana. La Vergine Maria fu da lei indicata come la vera “Superiora dell’Istituto”. San Francesco d’Assisi fu il modello scelto per la vita religiosa, volendo sottolinearne lo spirito di umiltà, di povertà, di semplicità e di gioia spirituale e zelo per le anime.

    Visse eroicamente anche la virtù della speranza. Priva di mezzi materiali, ma fiduciosa nell’aiuto della divina Provvidenza e nella sua misericordia, manifestò durante tutta la vita un forte e costante spirito di iniziativa: la sua speranza si concentrava sempre nel cercare i beni spirituali prima di qualunque altro bene temporale. Nelle difficoltà e nel periodo della malattia non perse mai la pace e la serenità.

    Si dedicò eroicamente a vivere la virtù della carità. L’amore verso Dio rico en misericordia e Dios de la bondad, lo concretizzò nell’amore verso i più bisognosi. Amò in particolare le religiose a lei affidate. Con le ammalate, i sordomuti e i ciechi dimostrò sempre una cura speciale.

 

VALENCIA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

FRANCESCA DELLA CONCEZIONE PASCUAL DOMENECH

Fondatrice delle Suore Francescane dell’Immacolata

(1833-1903)

_____________________

DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “La Bontà del Signore ci visita, con i suoi doni e le sue grazie spirituali”

    Queste parole della Serva di Dio Francesca della Concezione Pascual Doménench tratteggiano l’esperienza profonda della bontà e misericordia del Signore che la condusse a cercare sempre di piacere a Dio e mettersi completamente al suo servizio.

    La Serva di Dio nacque a Moncada, vicino a Valencia, il 13 ottobre 1833. Già nell’infanzia nutriva un sentito e spontaneo senso religioso. Per aiutare la famiglia iniziò a lavorare in una seteria della città. Dopo che lo stabilimento fu chiuso, si trasferì a Valencia, dove lavorò prima in una filanda poi come domestica. L’esperienza lavorativa ne forgiò il carattere e la preparò alle scelte e ai ruoli futuri che l’attendevano.

    Desiderosa di consacrarsi a Dio, fu accolta nel Beghinaggio delle Terziarie di San Francesco in via Renglons a Valencia. Visse i primi anni dedita alla preghiera e alla carità, secondo le Regole del Terz’Ordine. Sentiva che il Signore riversava su di lei l’abbondanza della sua misericordia, così che ella potesse riversarla sui fratelli. Diceva infatti: “L’amore per Dio, senza espandersi negli altri, sarebbe una tragedia”. Propose quindi di riformare il Beghinaggio, stabilendovi la vita comune, così come la concepì San Francesco, ed allargando il campo dell’apostolato. Le Suore divennero educatrici di bambini e giovani, in particolare non vedenti e sordi, ed aprirono i centri di protezione delle giovani donne. Nacque così la Congregazione delle Suore Francescane Terziarie di San Francesco di Assisi e dell’Immacolata Concezione, che dal 1902 diventò di diritto pontificio e oggi ha il nome di Congregazione delle Suore Francescane dell’Immacolata.

    Con grande fede la Serva di Dio affidava alla Provvidenza di Dio tutti i progetti che avviava, manifestando sempre grande fiducia, pace e serenità. Aveva una profonda devozione mariana, per la quale riteneva che “Superiora generale dell’Istituto” fosse la Vergine Immacolata. Nutriva assiduamente la sua pietà mediante l’Eucaristia, la preghiera e la penitenza. Comprese il proprio ruolo di superiora come un vero servizio al bene della Congregazione. Lavorava in silenzio, anche svolgendo le mansioni più umili. Non ha mai cercato la notorietà, amava il nascondimento ed evitava qualsiasi lode della sua persona. Alla cura dei bambini, dei non vedenti, dei malati, degli anziani, delle donne dedicò grande impegno. A loro erano destinati i numerosi centri educativi ed assistenziali che aprì. Con la dedizione ai bisognosi sapeva di servire Cristo. La fondazione della Congregazione e le opere apostoliche la misero in luce come donna di grande saggezza e prudenza, particolarmente nel rapporto con le Suore e quando dava consigli. Consapevole che tutto il bene viene da Dio, mai presunse delle proprie forze. Con luminosa speranza coltivava infine un sincero desiderio del Cielo.

    Le sue ultime parole furono: “Mio Gesù, misericordia”. Morì a Moncada il 26 aprile 1903. Tanto in vita, quanto dopo la morte, fu circondata da autentica e crescente fama di santità.

    In virtù di questa, è stata aperta la Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio. Presso la Curia ecclesiastica di Valencia, dal 26 febbraio 1989 al 13 aprile 1991 si è svolta l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica questa Congregazione delle Cause dei Santi ha riconosciuto con decreto il 18 marzo 1994. Una volta completata la Positio e sottoposta al giudizio dei Consultori Storici il 23 ottobre 2007, si è proceduto a discutere, secondo le norme stabilite, se la Serva di Dio abbia praticato eroicamente le virtù cristiane. Il 2 febbraio 2016 si è celebrato, con esito favorevole, il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria il 22 settembre 2020, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato eroicamente le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    È stata quindi fatta per iscritto al Sommo Pontefice Francesco un’accurata relazione su tutte queste cose. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, apponendo oggi la sua firma, ha dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Francesca dell’Immacolata Pascual Doménech, Fondatrice delle Suore Francescane dell’Immacolata, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Mediante la sua stessa firma, il Sommo Pontefice ha disposto anche, come di consueto, che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma, il 29 di settembre nell’anno del Signore 2020.

 

+ Marcello Bartolucci

Arciv. tit. di Bevagna

Segretario

 

                                                                            P. Bogusław Stanisław Turek, C.S.M.A

                                                                            Sotto-Segretario

 

 

 

 

__________________________

 

 

 

VALENTINA

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

FRANCISCAE A CONCEPTIONE PASCUAL DOMENECH

Fundatricis Congregationis

Sororum Franciscalium ab Immaculata

(1833-1903)

_____________________

DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

 

     “Bonitas Domini visitat nos, sua per dona ac spirituales gratias”.

    Haec Servae Dei Franciscae a Conceptione Pascual Doménech verba altam benevolentiae misericordiaeque Domini experientiam eius describunt, quae efficit ut studeret Deo placere et se omnino eius ministerio traderet.

    Serva Dei die 13 mensis Octobris anno 1833 nata est Moncadae, prope Valentiam. Iam a pueritia innatum ac vehementem quendam sensum religiosum colebat. Ut familiam adiuvaret, in sericorum civitatis officina opus facere incepit. Qua conclusa, Valentiam se contulit, ubi primum apud sericorum officinam operata est, post ut famula. Operis exercitum habitum eius informavit paravitque eam ad futura proposita ac munera suscipienda.

    Deo se consecrandi cupida, in Conventum Tertiariarum Sancti Francisci in via v.d. Renglons Valentiae accepta est. Orationi ac caritati dedita, iuxta Tertii Ordinis Regulas, primos annos consummavit. Dominum ei misericordiarum suarum copiam superfundere percipiebat, adeo ut ipsa aliis eandem superfundere posset. Dicebat enim: “Caritas in Deum calamitas est, nisi in alios perfunderetur”. Conventum reformare ergo proposuit, vitam communem restituens, quomodo Sanctus Franciscus eam concepit, ac operis apostolici campum augens. Sorores enim puerorum ac iuvenum, caecorum surdorumque praesertim, factae sunt institutrices et ad iuvenes protegendas mulieres sedes condiderunt. Ita Congregatio Sororum Franciscalium Tertiariarum a Sancto Francisco Assisiensi et ab Immaculata orta est, quae vero ab anno 1902 pontificii facta est iuris et hodie Congregationis Sororum Franciscalium ab Immaculata Conceptione nomen habet.

    Summa fide Serva Dei cuncta incepta proposita Divinae Providentiae committebat, fiduciam magnam, quietem ac serenitatem semper ostendens. Altam Marialem devotionem colebat, quapropter Virginem Immaculatam “Generalem Instituti Antistitam” putabat. Eucharistia, precatione ac paenitentia pietatem continenter alebat. Suum Antistitae munus, uti verum pro bono Congregationis ministerium, comprehendit. Silentio operabatur et humillima quoque agebat officia. Numquam celebritatem petivit, abdita immo latere cupiebat ac omnes laudes suas fugiebat. Ut pueri, caeci, aegroti, senes mulieresque curarentur, ingentem profudit laborem. Plurimas institutionis et adiumenti sedes pro iisdem aperuit. Egenis ministrando, se autem Christo ministrare sciebat. Congregatio condita necnon apostolica opera perfecta sapientiae mirificaeque prudentiae mulierem in lucem eam protulerunt, in primis cum Sororibus convivendo vel quibusdam praebendo consilia. Omnia bona a Deo venire conscia, numquam viribus suis confisa est nimis. Lucida denique spe sinceram Caeli cupiditatem excolebat.

    “Iesu mi, misericordia” postrema verba eius fuerunt. Moncadae die 26 mensis Aprilis anno 1903 animam edidit. Tam vivens, quam post obitum eius, vera increbrescentique circumdata est sanctitatis fama.

    Propterea, Servae Dei Causa incepta est beatificationis et canonizationis. Apud Curiam ecclesiasticam Valentinam a die 26 mensis Februarii anno 1989 ad diem 13 mensis Aprilis anno 1991 Inquisitio dioecesana habita est, cuius iuridicam validitatem die 18 mensis Martii anno 1994 haec Congregatio de Causis Sanctorum decrevit. Positione exarata ac die 23 mensis Octobris anno 2007 Consultorum Historicorum iudicio subiecta, inde disceptatum est, statutas secundum normas, an Serva Dei heroico virtutes christianas exercuisset gradu. Die 2 mensis Februarii anno 2016 Peculiaris Theologorum Consultorum Congressus, fausto cum exitu, celebratus est. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione die 22 mensis Septembris anno 2020 congregati, Servam Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico more professi sunt excoluisse.

    Facta demum scripto de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, per subscriptum nomen hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Franciscae a Conceptione Pascual Doménech, Fundatricis Congregationis Sororum Franciscalium ab Immaculata, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Per eandem subscriptionem, Summus Pontifex iuxta consuetudinem hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum referri mandavit.

    Datum Romae, die 29 mensis Septembris a. D. 2020.