Causa in corso
Francesco Barrecheguren Montagut
- Venerabile Servo di Dio -

Francesco Barrecheguren Montagut

(1881 - 1957)

Venerabilità:

- 05 maggio 2020

- Papa  Francesco

Sacerdote professo della Congregazione del Santissimo Redentore, fu zelante nella professione dei consigli evangelici e nella vita religiosa, e si spese nel lavoro apostolico, specialmente assistendo i malati

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Si prese cura del cammino di santità della figlia, aiutandola a fare della sua malattia un’offerta d’amore a Dio

 

Il Servo di Dio Francesco Barrecheguren Montagut nacque il 21 agosto 1881 a Lérida (Spagna), in una facoltosa famiglia della città. Morti i genitori, all’età di cinque anni si trasferì a Granada, presso l’abitazione di una zia paterna. Frequentò i collegi più importanti della città, ricevendo una formazione culturale e cristiana di alto livello. Nonostante la sua spiccata posizione sociale e culturale, il Servo di Dio rimase umile e caritatevole. Fu devoto della Vergine del Carmine, apparteneva all’Associazione dell’Adorazione notturna e alla Congregazione di San Vincenzo de’ Paoli.

Nel 1904 si sposò con Concha García Calvo e, il 27 novembre 1905, nacque la loro unica figlia, la Serva di Dio María Concepción.

Attorno all’anno 1909, il Servo di Dio iniziò a soffrire di una ulcera allo stomaco, con gravi difficoltà di alimentazione, che durò per circa diciotto anni. Nel frattempo si ammalò anche la figlia.

Insieme a sua moglie, il Servo di Dio decise di non inviare la figlia ad alcun collegio ma, su consiglio dei medici, di educarla in famiglia, per non sottoporla a sforzi che potessero incidere sulla sua delicata salute. Oltre a educarla culturalmente, i genitori impartirono alla figlia una profonda formazione cristiana e religiosa, preparandola anche al sacramento della Cresima e alla Prima Comunione.

Il Servo di Dio, oltre ai problemi della figlia, dovette affrontare anche la malattia mentale ereditaria della moglie, ricoverata diverse volte in un sanatorio fin dal 1924. La figlia morì il 13 maggio 1927.

Nelle diverse tappe della malattia della moglie, il Servo di Dio si dedicò alle sue cure, sostenuto dalla preghiera e dall’Eucaristia. La moglie morì il 13 dicembre 1937.

Nel 1945, il Servo di Dio, dopo aver  donato parte dei suoi beni alla Congregazione delle “Schiave dell’Eucaristia”, creò il Patronato delle Scuole “Conchita Barrecheguren”, associazione destinata all’insegnamento dei bambini poveri.

Successivamente, all’età di 65 anni, entrò nella Congregazione del Santissimo Redentore. Il 24 agosto 1947 emise la professione religiosa temporanea. Nello stesso anno fu inviato ad Astorga, al convento di San Francisco, per completare l’iter formativo al sacerdozio. Dopo due anni di studio e ottenuta dalla Congregazione dei Religiosi la dispensa, il 25 luglio 1949 venne ordinato presbitero. Fu destinato al convento di Granada, dove visse con zelo il suo ministero sacerdotale, mettendosi a disposizione principalmente degli ammalati e degli anziani.

Si spense improvvisamente il 7 ottobre 1957, all’età di 76 anni, a causa di un infarto, mentre pregava nella sua cella a Granada.

La vita virtuosa del Servo di Dio può essere sintetizzare in tre parole: fede, croce e carità. Alimentò la virtù della fede con una profonda preghiera, in particolare nell’Eucaristia, adorata e celebrata. Venerava con filiale fiducia la Vergine Maria ed era devoto di Santa Teresa di Gesù Bambino, alla quale attinse per la sua spiritualità. In particolare, nonostante tutte le difficoltà e le situazioni tragiche della sua vita, con una straordinaria fede, si affidò ai disegni di Dio, riponendo in Lui ogni speranza. Trovò la forza per essere sempre vicino a Dio, specialmente nelle difficoltà e nella scelta della vita religiosa. Visse i suoi ultimi anni in attesa della vita eterna. Scegliendo la vita consacrata, decise di distaccarsi da tutti i beni della terra e concentrarsi sui beni spirituali.

Visse eroicamente anche la virtù della carità. La sua accoglienza dell’amore di Dio divenne quotidiana azione di carità operosa per il prossimo; carità pronta, cordiale ed umile al servizio dei sofferenti. Volendo amare Dio, amò i suoi familiari: ebbe grande cura della moglie Conche e della figlia Conchita durante le loro gravi malattie, così anche sostenne i confratelli nella comunità, specialmente gli infermi ai quali portava sollievo e consolazione. Visse povero, nonostante le ricchezze della sua famiglia, umile e distaccato dai beni materiali ed obbediente ai superiori e alle Regole della sua Congregazione per seguire la volontà di Dio.

Abbracciò i consigli evangelici in modo esemplare: nonostante la posizione agiata della sua famiglia, visse in povertà, aiutando i bisognosi. Obbediente a Dio, osservò i comandamenti e le leggi della Chiesa.

 

GRANADA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

FRANCESCO BARRECHEGUREN MONTAGUT

Sacerdote Professo della Congregazione del Santissimo Redentore

(1881-1957)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

    “Beato l'uomo che teme il Signore e nei suoi precetti trova grande gioia. Cattive notizie non avrà da temere, saldo è il suo cuore, confida nel Signore” (Sal 112,1.7).

    La vita del Servo di Dio Francesco Barrecheguren Montagut ha mostrato come la fede in Dio e l’esercizio delle virtù cristiane siano in grado di dare ad ogni avvenimento il suo giusto valore e di illuminare di speranza qualunque tenebra. Marito e padre di famiglia, poi religioso e sacerdote, egli ha tratto fortezza e perseveranza dalla ricerca continua della volontà di Dio.

    Il Servo di Dio nacque a Lérida il 21 agosto 1881. Nella cattedrale ricevette il Battesimo e, undici mesi dopo, rimase orfano del padre. Quattro anni più tardi anche sua madre morì. Si trasferì a Granada, dove gli zii paterni si presero cura della sua educazione e formazione cristiana. Abbandonò gli studi universitari per lavorare nella fabbrica di tessuti dello zio, di cui diventò amministratore. Il 2 ottobre 1904 sposò Concha García Calvo, dalla quale l’anno seguente ebbe la sua unica figlia, la Serva di Dio Maria de la Concepción, familiarmente chiamata Conchita. Per la crescita ed educazione della figlia non risparmiò sacrifici ed energie. Fu anche il suo insegnante e catechista.

    Nel 1927 la figlia morì e la salute mentale della moglie ebbe ad aggravarsi. Fu sempre benevolo e paziente, affettuoso e solerte nei suoi confronti, anche quando la malattia la rendeva aggressiva verso di lui. Nel 1937 rimase vedovo.

    Il Servo di Dio si dedicò allora alla preghiera e alle opere di carità. Con i consigli del suo direttore spirituale, di religiosi e del Cardinale Pedro Segura y Sáenz, Arcivescovo di Siviglia, che era suo amico, decise di entrare nella Congregazione del Santissimo Redentore. Lasciò in beneficenza tutti i suoi beni, che erano molti. Il 24 agosto 1947 professò i voti religiosi e il 25 luglio 1949 a Madrid ricevette l’ordinazione presbiterale.

    In tutta la sua vita il Servo di Dio diede testimonianza di carità verso Dio e verso il prossimo. Nutriva la vita interiore con l’Eucaristia e la devozione alla Vergine Maria. Era lieto e forte nelle difficoltà, e il suo modo di vivere era umile e sobrio. Visse una piena e fedele comunione coniugale. Si prese cura del cammino di santità della figlia, aiutandola a fare della sua malattia un’offerta d’amore a Dio. Fu zelante nella professione dei consigli evangelici e nella vita religiosa, e si spese nel lavoro apostolico, specialmente assistendo i malati.

    Il 7 ottobre 1957 concluse piamente la sua giornata terrena. I suoi resti mortali riposano nella chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso a Granada, accanto a quelli della figlia, la Serva di Dio Maria de la Concepción.

    In virtù della sua fama di santità, si aprì la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio. Dal 3 ottobre 1993 al 17 luglio 1994 presso la Curia ecclesiastica di Granada si svolse l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 24 marzo 1995. Preparata la Positio, si è discusso secondo la prassi consueta se il Servo di Dio abbia esercitato le virtù cristiane in misura eroica. Con esito positivo, il 24 aprile 2018 ha avuto luogo il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi il 25 aprile 2020 hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Francesco Barrecheguren Montagut, Sacerdote Professo della Congregazione del Santissimo Redentore, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 5 maggio 2020.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                            + Marcello Bartolucci

                                            Arciv. tit. di Bevagna

                                            Segretario

 

 

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GRANATENSIS

 

BEATIFICAZIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

FRANCISCI BARRECHEGUREN MONTAGUT

Sacerdotis Professi Congregationis Sanctissimi Redemptoris

(1881-1957)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

    “Beatus vir, qui timet Dominum, in mandatis eius cupit nimis. Ab auditione mala non timebit. Paratum cor eius, sperans in Domino” (Ps 112,1.7).

    Servi Dei Francisci Barrecheguren Montagut vita quo fides in Deum christianarumque virtutum exercitium aequam aestimationem in omnia quae eveniant conferre atque spe quibuscumque tenebris lumen praeferre valeant ostendit. Maritus et pater familias, postea religiosus atque presbyter, vim perseventantiamque ex assidua voluntatis Dei quaesistione traxit.

    Servus Dei Ilerdae die 21 mensis Augusti anno 1881 ortus est. In cathedrali ecclesia Baptisma suscepit ac, unum et decem post menses, patre orbatus est. Quattuor exactis annis, et mater eius obiit. Granatam migravit, ubi patrui eius eruditionem christianamque institutionem curaverunt. Universitatis studia ad opus in patrui textrino faciendum intermisit, cuius etiam administator factus est.  Die 2 mensis Octobris anno 1904 Conceptam García Calvo in matrimonium duxit, ex qua insequenti anno unigenam filiam habuit Servam Dei Mariam a Conceptione, quae familiariter Conchita nuncupabatur. Ad educationem filiae suae impendia viresque nunquam pepercit. Et praeceptor catechistaque eius fuit.

    Anno 1927 filia decessit et Servi Dei uxoris insanitas mentis ingravescit. Benevolentia, patientia, bonitate et cura continenter usus est in eam, cum infirmitas erga ipsum bellatricem eam quoque faceret. Anno 1937 uxorem amisit.

    Servus Dei tum ad precationem caritatisque opera se tradidit. Spirituali suo moderatore, religiosis aliquibus necnon Cardinali Petro Segura y Sáenz, Archiepiscopo Hispalensi, qui eius erat amicus, consultis, Congregationem Sanctissimi Redemptoris ingredi statuit. Omnium bonorum copiam beneficentiae causa reliquit. Die 24 mensis Augusti anno 1947 religiosa vota professus et die 25 mansis Iulii anno 1949 Matriti presbyterali Ordine est auctus.

    Cunctam per vitam Servus Dei caritatis in Deum et in proximum testimonium praebuit. Interiorem vitam Eucharistia atque Virginis Mariae devotione alebat. Laetus et fortis inter adversa erat, eiusque vivendi modus humilis et sobrius. Plenam ac fidelem communionem coniugalem vixit. Sanctitatis filiae iter curavit et adiuvit eam ut infirmitatem caritatis oblationem Deo redderet. In evangeliorum consiliorum professione religiosaque vita summum zelum ostendit, necnon opus apostolicum, praesertim aegrotantibus adsidens, navavit.

    Die 7 mensis Octobris anno 1957 mortale tempus consummavit. Eius exuviae in ecclesia Matris a Perpetuo Succursu Granatae, prope filiam Servam Dei Mariam a Conceptione, iaciunt.

    Magna sanctitatis fama, Servi Dei Causa Beatificationis et Canonizationis instructa est. A die 3 mensis Octobris anno 1993 ad diem 17 mensis Iulii anno 1994 iuxta Curiam ecclesiasticam Granatensem Inquisitio diocesana processit, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 24 mensis Martii anno 1995 est recognita. Positione confecta, consuetam secundum normam an Servus Dei virtutes christianas in gradu heroico excoluisset disceptatum est. Positivo cum exitu, die 24 mensis Aprilis anno 2018 Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus habitus est. Patres Cardinales et Episcopi die 25 mensis Aprilis anno 2020 Servum Dei virtutes theologales, cardinales iisque adnexas heroico modo exercuisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Francisci Barrecheguren Montagut, Sacerdotis Professi Congregationis Sanctissimi Redemptoris, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 5 mensis Maii a.D. 2020.