Causa in corso
Francesco Saverio Toppi
- Venerabile Servo di Dio -

Francesco Saverio Toppi

(1925 - 2007)

Venerabilità:

- 20 gennaio 2022

- Papa  Francesco

Dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Arcivescovo Prelato di Pompei o della Beatissima Vergine del Ss.mo Rosario;  fu un uomo innamorato di Cristo. La sua spiritualità fu conforme al carisma francescano secondo il quale visse fedelmente nel quotidiano, distaccato da interessi temporali

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Dotato di tratto accogliente, non pronunciava giudizi verso le persone, nemmeno nei confronti di chi gli aveva provocato torti e umiliazioni

 

    Il Venerabile Servo di Dio Francesco Saverio Toppi nacque a Brusciano (Napoli, Italia) il 26 giugno 1925, in una famiglia contadina. A 11 anni venne accolto nel Seminario francescano cappuccino di Sorrento. Emise la professione temporanea il 4 ottobre 1941 e quella solenne il 7 luglio 1946.Venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1948.

    Successivamente conseguì il dottorato in Storia Ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana, a cui seguì l’insegnamento presso lo studentato cappuccino di Napoli.

    Nel 1959 fu eletto Ministro Provinciale della Provincia di Napoli, incarico che ricoprì fino al 1968. Si recò più volte a visitare i conventi del territorio missionario, dipendente dalla Provincia, in America Latina. Nel 1971, il Ministro Generale dell’Ordine lo nominò Ministro Provinciale di Palermo, per risanare un disordine creatosi all’interno della Provincia. Con la preghiera, la dolcezza e l’umiltà, riuscì a portare felicemente a termine il suo mandato.

    Nel 1976 venne eletto Definitore Generale dell’Ordine. Terminato tale incarico a Roma, nel 1982, fece rientro nella sua Provincia di appartenenza. Si inserì con grande semplicità tra i suoi confratelli, vivendo con serenità e con gioia la vita religiosa, nel silenzio dell’anonimato da cui traspariva la profondità del suo spirito.

    Il 13 ottobre 1990 fu nominato Arcivescovo Prelato di Pompei e allo stesso tempo Delegato Pontificio per il Santuario mariano. In questo ruolo e compito, continuò il suo stile di vita da cappuccino.

    Dopo dieci anni, nel 2000, rassegnò le sue dimissioni per raggiunti limiti di età, che furono accolte da San Giovanni Paolo II nel 2001. Dopo 3 anni, nel 2004, si trasferì presso l’infermeria dei Frati Cappuccini, a Nola (Italia), dove morì il 2 aprile 2007.

    Il Venerabile Servo di Dio fu un uomo innamorato di Cristo. La sua spiritualità fu conforme al carisma francescano secondo il quale visse fedelmente nel quotidiano, distaccato da interessi temporali. Nel ministero presbiterale ed episcopale si preoccupò del bene dei fedeli e della salvezza delle anime. Visitava assiduamente i malati, soprattutto i più gravi, per amministrare i sacramenti. Anche da Vescovo rimase profondamente francescano, con una vita permeata di carità. Si privava anche del poco che aveva per donarlo ai bisognosi. Malgrado la salute cagionevole, non si risparmiò nei sacrifici legati al ministero, che svolse con prudenza e pazienza. La sua fiducia nel Signore era inalterabile, anche nei momenti difficili. Con questo atteggiamento affrontò con fortezza ogni avversità.

    Dotato di tratto accogliente, non pronunciava giudizi verso le persone, nemmeno nei confronti di chi gli aveva provocato torti e umiliazioni. Come Prelato di Pompei mostrò amore per i sacerdoti e vicinanza alla gente, impegnandosi nella diffusione del culto mariano. La sua vita fu accompagnata da fenomeni mistici che egli accolse con docilità, sino alla “notte oscura” che lo afflisse per diversi anni.

    L’amicizia e la confidenza con personaggi di straordinaria santità di vita, come il confratello San Pio da Pietrelcina, o di profonda spiritualità, come la Chiara Lubich, del cui Movimento dei Focolari fece parte, furono per lui di grande conforto, aiutandolo a conservare quell’equilibrio umano e spirituale che sempre caratterizzò il suo ministero.

    La fama di santità, già presente in vita, crebbe dopo la morte, sino a giungere ai nostri giorni, unita ad una certa fama signorum.

 

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

 

PRELATURA TERRITORIALE DI POMPEI

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

FRANCESCO SAVERIO TOPPI

dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini

Arcivescovo Prelato di Pompei

o della Beata Vergine Maria del Santissimo Rosario

(1925-2007)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

“Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, per la forza del tuo amore, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che a te piace, affinché interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, e, con l’aiuto della tua sola grazia, giungere a te, o Altissimo, che nella Trinità perfetta e nella Unità semplice vivi e regni glorioso” (San Francesco d’Assisi, Lettera al Capitolo Generale e a Tutti i Frati).

Il dono dello Spirito Santo ha riempito in abbondanza la vita del Servo di Dio Francesco Saverio Toppi, il quale, con grande fede e speranza tenace, imparò a guardare il mondo, gli uomini e la creazione tutta con gli occhi di Dio. Seguendo fedelmente l’esempio della Vergine Maria, cercò continuamente la volontà del Signore, così da compierla, dimentico di se stesso, fino in fondo. Immerso nel mistero della Trinità, amava di tutto cuore Cristo presente nell’Eucaristia e, prudente guida spirituale, condusse molte anime a lui, Salvatore e Redentore. Pastore buono e fedele, restò sempre, in semplicità e letizia, unito nel vincolo di Madonna Povertà, verace discepolo di San Francesco d’Assisi.

Il Servo di Dio nacque il 26 giugno 1925 a Brusciano, borgo rurale del napoletano, ed al fonte battesimale venne chiamato Vincenzo. A 11 anni di età fu accolto nel Seminario Serafico di Sant’Agnello a Sorrento. All’inizio del noviziato ad Arienzo, ricevette l’abito e il suo nuovo nome, cioè Francesco Saverio da Brusciano. Completò la formazione ad Avellino e a Nola, e il 7 luglio 1946 emise la professione perpetua. Fu ordinato presbitero il 29 giugno 1948. L’obbedienza lo volle studente di Storia ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove ottenne la laurea il 13 luglio 1951. Nello stesso periodo a Roma iniziò a frequentare l’Opera di Maria o Movimento dei Focolari, di cui condivideva l’ideale dell’unità. Prima di fare ritorno alla Provincia cappuccina di Napoli, ebbe un incontro con San Pio da Pietrelcina, del quale in seguito si considerò sempre figlio spirituale. All’interno della propria Provincia fu Vicerettore del Seminario Serafico di Avellino e venne poi trasferito a Benevento nella parrocchia di Santa Teresa. Qui aiutò alcune ragazze nel discernimento della vocazione e le orientò al Monastero delle Cappuccine a Mercatello sul Metauro. Per dieci anni ricoprì il ruolo di Ministro Provinciale dei Cappuccini di Napoli, dei quali promosse l’incipiente opera missionaria nello Stato di Bahia in Brasile.  Nel 1971 il Ministro Generale dell’Ordine lo nominò Ministro Provinciale dei Cappuccini di Palermo. Per il suo amabile temperamento e la sua umiltà, tanto si guadagnò la stima dei Confratelli, che tre anni più tardi fu confermato loro Ministro Provinciale. Il 19 luglio 1976 il Capitolo Generale dell’Ordine lo elesse Definitore Generale, incarico che esercitò fino al 13 luglio 1982.

Nell’ottobre 1990 fu eletto Arcivescovo Prelato di Pompei e, in pari tempo, Delegato Pontificio per il Santuario della Beatissima Vergine Maria del Santissimo Rosario. Ricevette la consacrazione il 7 dicembre successivo. Nell’esercizio del ministero episcopale, promosse le iniziative di carità, incrementò la vita spirituale dei fedeli e in special modo la loro devozione alla Madre di Dio. Con insistenza propose il Beato Bartolo Longo quale modello di fede e di pietà. Si distinse per uno stile sobrio ed affabile, e fu molto apprezzato come confessore. Nell’anno 2000, allorché ebbe compiuto 75 anni di età, presentò al Santo Padre la rinuncia al governo pastorale, che venne accolta l’anno successivo. A causa del progressivo aggravarsi della sua salute, si trasferì nell’infermeria dei Cappuccini a Nola. Andò incontro a Sorella Morte il 2 aprile 2007. Il suo corpo fu sepolto, al canto del Magnificat, nella cripta del Santuario di Pompei, per essere, come gli stesso aveva detto di desiderare, “piedistallo del trono della Vergine Maria”.

L’esercizio straordinario delle virtù e lo zelo infaticabile dimostrato dal Servo di Dio cagionò la diffusione e l’incremento della sua fama di santità, sia all’interno del suo Ordine sia nella Prelatura Territoriale di Pompei. Proprio ad essa questa Congregazione delle Cause dei Santi concesse la competentia fori per l’avvio della Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio e per l’istruzione dell’Inchiesta diocesana, che poi si celebrò dal 2 aprile 2014 al 13 ottobre 2016. Questa stessa Congregazione, il 3 novembre 2017, emise il decreto che ne attestava il riconoscimento della validità giuridica. Si è redatta quindi la Positio e si è discusso, nelle modalità consuete, se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. I Consultori Teologi diedero responso favorevole il 23 febbraio 2021. I Padri Cardinali e Vescovi, raccolti nella Sessione Ordinaria dell’11 gennaio 2022, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito accuratamente tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Constano le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Francesco Saverio Toppi, dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Arcivescovo Prelato di Pompei o della Beatissima Vergine Maria del Santissimo Rosario, nel caso e per il fine di cui si tratta.

 

Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

Dato a Roma il 20 gennaio nell’anno del Signore 2022.

 

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                    + Fabio Fabene

                    Arciv. tit. di Montefiascone

                    Segretario

 

 

 

 

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CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM

 

POMPEIANA SEU BEATISSIMAE VIRGINIS MARIAE A SANCTISSIMO ROSARIO

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

FRANCISCI XAVERII TOPPI

ex Ordine Fratrum Minorum Capuccinorum

Archiepiscopi Praelati Pompeiani

seu Beatissimae Virginis Mariae a Sanctissimo Rosario

(1925-2007)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

“Omnipotens, aeterne, iuste et misericors Deus, concede nos pauperes, per tuae caritatis vim, id quod te velle scimus facere, et semper id quod tibi placet velle, ut, intus purificati, intus illustrati et Spiritus Sancti igne accensi, dilecti Filii tui, Domini nostri Iesu Christi, vestigia sequi valeamus ac, sola gratia tua adiuti, ad te, Altissime, perveniamus, qui perfecta Trinitas et simplex Unitas vivis et gloriose regnas” (Sanctus Franciscus Assisiensis, Litteras ad Capitulum Generale et Fratres Omnes).

Spiritus Sancti donum Servi Dei Francisci Xaverii Toppi vitam copiose implevit, qui, summa fide firmaque spe, mundum, homines universitatemque rerum divinis oculis aspicere didicit. Virginis Mariae exemplum fideliter sequens, voluntatem Dei continenter quaesivit, ut eam, se ipsum neglegens, ageret usque ad finem. In mysterium Trinitatis mersus, Christum, in Eucharistia praesentem, toto corde diligebat ac, spiritalis prudens moderator, animas plurimas ad eum duxit, qui est Salvator atque Redemptor. Bonus et fidelis pastor, simplicitate et laetitita, cum Domina Paupertate iunctus, verax Sancti Francisci Assisiensis discipulus semper permansit.

Servus Dei die 26 mensis Iunii anno 1925 natus Brusciani, ruralis vici Naepolitanae regionis, atque ad Baptismatis fontem vocatus est Vincentius. Undecim annorum aetate in Seminarium Seraphicum Sancti Agnelli receptus est Surrenti. Argentii novitiatu ineunte, vestem sumpsit et novum nomen, id est Franciscus Xaverius a Brusciano. Abellini Nolaeque suam perfecit formationem, ac die 7 mensis Iulii anno 1946 perpetuam professionem emisit. Presbyter ordinatus est die 29 mensis Iunii anno 1948. Oboedientia, ut ipse alumnus Historiae ecclesiasticae apud Pontificiam Universitatem Gregorianam Romae studeret, postulavit, quo loco doctoris gradum adeptus est die 13 mensis Iulii anno 1951. Eodem tempore Romae Operi Mariae seu Motui Focorum interesse incepit, cuius unitatis propositum participabat. Ante quam Neapolitanam in Capuccinam Provinciam rediret, cum Sancto Pio a Petrelcina congressus est, cuius quidem se spiritualem filium deinceps putavit. Intra Provinciam suam vicarius fuit rectoris Seminarii Seraphici Abellinensis, dein motus est Beneventum, in paroeciam Sanctae Teresiae. Illic aliquas puellas ad earum vocationem intellegendam adiuvit, quas ad Monasterium Capuccinarum impulit atque hortatus est Mercatelli Metaurensis. Decem per annos Ministri Provincialis Capuccinorum munere Neapoli functus est, quorum in Brasiliae Civitate Bahiensi incipiens promovit missionarium opus. Anno 1971 Minister Generalis Ordinis eum Ministrum Provincialem Capuccinorum Panormi nominavit. Humanum suum propter habitum et humilitatem, tantam existimationem Fratrum assecutus est, ut tribus annis post Minister Provincialis eorum confirmaretur. Die 19 mensis Iulii anno 1976 Capitulum Generale Ordinis Definitorem Generalem eum elegit, munus quod, usque ad diem 13 mensis Iulii anno 1982, exercuit.

Mense Octobri anno 1990 Archiepiscopus Praelatus Pompeianus electus est ac pariter Delegatus Pontificius ad Sanctuarium Beatissimae Virginis Mariae a Sanctissimo Rosario. Insequenti die 7 mensis Decembris consecrationem suscepit. Episcopale ministerium agendo, caritatis fovit incepta, spiritualem fidelium vitam et speciali modo eorum devotionem in Matrem Dei provexit. Beatum Bartholomaeum Longo, ut fidei pietatisque exemplum, magnopere proposuit. Sobrietate et affabilitate eminuit atque multum probatus est confessarius. Anno 2000, cum quinque et septuaginta annorum aetatem explevisset, Summo Pontifici a pastorali regimine renuntiationem exhibuit, quae sequenti anno est accepta. Ob infirmitatem sensim ingravescentem, in Capuccinorum valetudinarium Nolae se contulit. Die 2 mensis Aprilis anno 2007 Sorori Morti occurrit. Dum “Magnificat” canebatur, corpus eius conditum est in crypta Sanctuarii Pompeiani ut, sicut ipse se cupere dixerat, “throni Virginis Mariae scabellum” fieret.

Haud commune virtutum exercitium indefessusque zelus, quem vere Servus Dei ostendit, eius sanctitatis famae propagationem et incrementum efficit, sive intra Ordinem eius sive in Praelatura Territoriali Pompeiana. Huic ipsi haec Congregatio de Causis Sanctorum fori concessit competentiam, ut Servi Dei Causa beatificationis et canonizationis inchoaretur et Inquisitio dioecesana instrueretur, quae postea celebrata est a die 2 mensis Aprilis anno 2014 ad diem 13 mensis Octobris anno 2016. Eadem Congregatio statuens eius agnitam iuridicam validitatem die 3 mensis Novembris anno 2017 edidit decretum. Positio inde confecta est atque, an Servus Dei heroico in gradu virtutes christianas excoluisset, usitato more, est disceptatum. Consultores Theologi die 23 mensis Februarii anno 2021 adfirmativum protulerunt responsum. Patres Cardinales et Episcopi, diei 11 mensis Ianuarii anno 2022 Ordinaria in Sessione coadunati, Servum Dei professi sunt heroum in modum theologales, cardinales iisque adnexas exercuisse virtutes.

Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Francisci Xaverii Toppi, ex Ordine Fratrum Minorum Capuccinorum, Archiepiscopi Praelati Pompeiani seu Beatissimae Virginis Mariae a Sanctissimo Rosario, in casu et ad effectum de quo agitur.

 

Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

Datum Romae, die 20 mensis Ianuarii a. D. 2022.