Causa in corso
Gabriella Borgarino (al secolo: Teresa)
- Venerabile Serva di Dio -

Gabriella Borgarino (al secolo: Teresa)

(1880 - 1949)

Venerabilità:

- 20 gennaio 2022

- Papa  Francesco

Della Società delle Figlie della Carità; fu un’esemplare Figlia della Carità. Nutrì un profondo amore per il Signore, alimentato dall’assidua preghiera. Centro della sua spiritualità fu il Cuore di Gesù

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“Provvidenza Divina del Cuor di Gesù, provvedeteci”

 

    La Venerabile Serva di Dio Gabriella Borgarino (al secolo: Teresa) nacque a Boves (Cuneo, Italia) il 2 settembre 1880, in una famiglia di modeste condizioni economiche. All’età di 10 anni iniziò a lavorare in una filanda e poi come governante. Nel 1899 fu accolta nella Congregazione delle Figlie della Carità presso l’Ospedale di Fossano. Dopo un breve ritorno alla casa paterna per motivi di salute, nel 1902 prese l’abito e venne inviata alla casa della Misericordia di Argera. Nel 1906 fu trasferita a Lugano, dove si occupò del servizio in cucina. In questo periodo visse delle esperienze mistiche. Nel 1919, venne trasferita nella comunità di Grugliasco, svolgendo anche qui il servizio in cucina. Tale struttura accoglieva le suore ammalate.

    Nel 1931, la Venerabile Serva di Dio e tutte le consorelle di Casa San Giuseppe di Grugliasco vennero trasferite a Luserna. Qui, tra il 1936 e il 1937, ebbe l’apparizione di Gesù che le ispirò la giaculatoria: “Provvidenza Divina del Cuor di Gesù, provvedeteci”, che si diffuse in tutto il mondo, con l’indulgenza concessa dal Vescovo di Lugano, Monsignor Angelo Jelmini, e dall’Arcivescovo di Torino, il Cardinal Maurilio Fossati.

    Morì a Luserna (Torino, Italia) il 1° gennaio 1949.

    La Venerabile Seva di Dio fu un’esemplare Figlia della Carità. Nutrì un profondo amore per il Signore, alimentato dall’assidua preghiera. Centro della sua spiritualità fu il Cuore di Gesù. Ella era convinta che la Provvidenza, invocata come “Provvidenza Divina del Cuor di Gesù”, guidasse la storia di tutti gli uomini. Durante la pandemia detta “Spagnola” si prodigò con le consorelle per aiutare i contagiati, che confortava materialmente e spiritualmente.

    All’interno della propria Congregazione, le furono assegnati uffici semplici, come il servizio in cucina o la cura del pollaio e dell’orto, che tuttavia svolse con esemplare umiltà e gioia, sempre con il sorriso. Inoltre, accudiva le consorelle con amore e spirito materno. Il servizio comunitario contraddistinse ogni sua giornata e l’intera sua esistenza. Umile e temperante, sopportò pazientemente le critiche. La sua vita fu austera e casta, sino alla fine. Trascorse gli ultimi anni nella comunità di Luserna, accettando con serenità e fortezza la malattia che la portò alla morte.

    La fama di santità persiste ai nostri giorni, soprattutto all’interno della Congregazione delle Figlie della Carità, grazie anche al gruppo di preghiera che si richiama a lei e alla sua spiritualità.

 

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

 

PINEROLO

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

GABRIELLA BORGARINO

(al secolo: Teresa)

della Congregazione delle Figlie della Carità

di San Vincenzo de’ Paoli

(1880-1949)

_____________________

 

 

DECRETO SULLE VIRTU'

 

“Devo pensare alla mia santificazione, (…) per ottenere dal Vicin Cuore di Gesù tante grazie per le anime e per la cara comunità”.

Il desiderio della perfezione evangelica, che caratterizza le più fervorose anime consacrate e ben si ritrova in queste parole della Serva di Dio Gabriella Borgarino (al secolo: Teresa), era propriamente espressione della sua sincera carità per Dio e per il prossimo. E come ella, con quelle stesse parole, invocava tante grazie per le consorelle, così si deve riconoscere che la sua vita di virtù e la sua testimonianza di santità sono un dono della Provvidenza.

Teresa Borgarino nacque a Boves, entro i confini della diocesi di Cuneo, il 2 settembre 1880. Da ragazzina lavorò con la sorella presso una filanda e, come governante, in casa di una signorina del luogo. La domenica si recava all’ospedale per aiutare le suore nel loro servizio: qui comprese perfettamente la propria vocazione religiosa, che aveva percepito invero sin dall’infanzia. Prese l’abito delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli e assunse in religione il nome di Suor Caterina, diventato successivamente Suor Gabriella. La Casa della Misericordia di Angera, sulle rive del lago Maggiore, fu il luogo dei suoi primi anni dopo il noviziato. Iniziò a lavorare in cucina. Nel gennaio 1906 si trasferì all’istituto “Luogo Pio Rezzonico” di Lugano. Là si distingueva per pietà e laboriosità. Con la diffusione dell’influenza spagnola, all’indomani della prima guerra mondiale, l’istituto fu trasformato in lazzaretto e la Serva di Dio, sempre portando avanti il suo lavoro in cucina, spendeva il resto del tempo nell’assistenza ai malati, che talvolta anche di notte stava a vegliare. Dotata di doni spirituali peculiari, pregò sempre con straordinario fervore il Sacro Cuore di Gesù, specialmente a beneficio dei sacerdoti infedeli e degli aderenti alla massoneria. Apprese anche a recitare per questo un “coroncino” di giaculatorie. Auspicò pure l’erezione di un santuario diocesano del Sacro Cuore di Gesù, che era uno speciale proposito del parroco e di ferventi devoti. Ricordò per sempre gli anni trascorsi a Lugano, anche dopo il trasferimento alla Casa San Giuseppe di Grugliasco, presso Torino. Ritenuta insufficiente per la cura di molte suore anziane, la comunità di quel luogo venne in seguito chiusa e riaperta a Luserna, in diocesi di Pinerolo. Dopo un primo periodo ancora in cucina, la Serva di Dio si occupò della dispensa, del pollaio e dell’orto. I molteplici impegni non le impedivano di vivere costantemente un profondo raccoglimento, mediante il quale, con la sua grande carità, era per le altre Suore di grande edificazione. Si mostrò docile e mansueta nei confronti dei pastori della Chiesa e dei propri superiori religiosi. Imparò a rispondere con prontezza a tutti gli appelli spirituali che riceveva dal Signore. L’Eucaristia operava la sua trasformazione interiore. Alla Vergine Maria domandava l’incremento di tutte le virtù. E così attraverso i suoi occhi, luminosi e sereni, si poteva scorgere la profondità di un’anima tutta di Dio, che cercava lui solo e soltanto ciò che a lui piacesse.

Negli ultimi anni della vita sopportò molte sofferenze fisiche, che offrì, insieme a molta preghiera, per la santificazione delle sue consorelle.  Ricevette con fede l’Unzione dei malati e andò incontro alla morte con una speranza non umana soltanto. Spirò nella tarda serata del 1° gennaio 1949. Nel documento scritto per la sua sepoltura, una mano ha vergato le parole: “Suora Santa”. Grande fa-ma di santità infatti la circondava tanto in vita, quanto dopo la morte.

Poiché tale fama non è mai diminuita, si è ritenuto di aprire la Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio. Dal 3 febbraio 2002 al 4 gennaio 2004 si è celebrata l’Inchiesta diocesana presso la Curia ecclesiastica di Pinerolo. Questa Congregazione delle Cause dei Santi ne ha riconosciuto la validità giuridica con decreto emesso il 20 maggio 2005. È stata quindi realizzata la Positio, sottoposta all’esame dei Consultori Storici il 16 gennaio 2018. Si è poi discusso, secondo le norme consuete, se la Serva di Dio abbia esercitato le virtù cristiane in grado eroico. Il 10 novembre 2020 i Consultori Teologi hanno espresso il loro voto favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi, nel corso della Sessione Ordinaria dell’11 gennaio 2022, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato eroicamente le virtù teologali, cardinali ed annesse. 

Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito accuratamente tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Constano le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Gabriella Borgarino (al secolo: Teresa), della Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, nel caso e per il fine di cui si tratta.

 

Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

Dato a Roma il 20 gennaio nell’anno del Signore 2022.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                    + Fabio Fabene

                    Arciv. tit. di Montefiascone

                    Segretario

 

 

__________

 

 

CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM

 

PINEROLIENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

GABRIELAE BORGARINO

(in saeculo: Teresiae)

e Societate Filiarum a Caritate Sancti Vincentii a Paulo

(1880-1949)

_____________________

 

DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

“Sanctificatio mea mihi est cogitanda, ut plurimas gratias pro animis et dilecta communitate a Divino Corde Iesu adipiscar”.

Evangelicae perfectionis cupiditas, quae fervidissimas consecratas animas describit atque in his Servae Dei Gabrielae Borgarino (in saeculo: Teresiae) verbis recte invenitur, sinceram eius caritatem in Deum et in proximum proprie ostendit. Quo pacto, eadem illa per verba, gratias pro Sororibus petivit, sic virtutum eius vita et sanctitatis testimonium munus Providentiae est agnoscendum.

Teresia Borgarino orta est Bovitii, intra dioecesis Cuneensis fines, die 2 mensis Septembris anno 1880. Adulescentula quandam apud lanificii officinam una cum sorore operata est et in domo cuiusdam loci mulieris famula. Die dominica auxilium laboris Sororibus in valetudinario praestabat, ubi suam religiosam vocationem perfecte intellexit, quam autem iam ab infantia perceperat. Filiarum a Caritate Sancti Vincentii a Paulo vestem induit et in religione Sororis Catharinae nomen assumpsit, postea Sororis Gabrielae mutatum. Domus Misericordiae Angleriae, ad Lacus Verbani litus, primorum eius annorum post novitiatum locus fuit. In coquina opus facere incepit. Mense Ianuario anno 1906 in institutum v.d. Luogo Pio Rezzonico Lugani se contulit. Illic pietate et operositate eminebat. Hispanica influentia contagione vulgante, primi post totius mundi belli exitum, institutum conversus est in valetudinarium infectorum ac Serva Dei, et opus coquinarium continue pergens, omne vacuum tempus consummavit aegrotos adiuvando, quibus etiam nocte aliquando vigilabat. Peculiaribus spiritalibus donis exhornata, Cor Iesu Sacratissimum praecellenti fervore semper precata est, maxime pro infidis sacerdotibus et francomurariis. Pro iisdem breviarum precum exercitium v.d. coroncino recitare didicit. Et sanctuarium dioecesanum Sacratissimi Cordis Iesu fovit erigendum, quod propositum precipuum parochi et devotorum ferventium erat. Annorum Lugani peractorum Serva Dei memoriam in perpetuum servavit, post motum ad Domum Sancti Ioseph Gruliasci, apud Augustam Taurinorum, quoque. Illius loci communitas, ad multas seniores Sorores curandas non apta esse iudicata, deinde clausa est et denuo Lucernae Pedemontium, Pineroliensi in dioecesi, instituta. Post aliquot tempus etiam in coquina exactum, Serva Dei cellam promptuariam, gallinarium, hortum se tradidit gerendo. Haec plurima officia minime impediebat quominus continenter meditationi funditus vacaret, per quam sua summa caritate aliis Sororibus erat exemplo. Se docilem et mansuetam pastoribus Ecclesiae suisque superioribus religiosis ostendit. Omnibus spiritualibus vocationibus a Deo receptis alacritate respondere didicit. Cuius intimam Eucharistia efficiebat conversionem. Virginem Mariam omnium suarum virtutum incrementum petebat. Itaque per eius dilucidos serenosque oculos animae, Deo omnino commissae, altitudo inspici poterat, quae eum solum quaerebat et quidquid ei solum placebat.

Extremis vitae annis multos corporis dolores tulit, quos, una cum multa precatione, ad Sororum suarum sanctificationem offerebat. Unctionem infirmorum summa fide suscepit et morti haud tantum hominis spe occurrit. Sero vespere diei 1 mensis Ianuarii anno 1949 animam expiravit. In documento de sepultura eius edito, manus quaedam scripsit: “Sancta Soror”. Nam ingens sanctitatis fama tam in vita, quam post mortem eam circumdedit.

Hac eadem fama numquam imminuente, censum est Servae Dei Causam beatificationis et canonizationis aperiri. A die 3 mensis Februarii anno 2002 ad diem 4 mensis Ianuarii anno 2004 Inquisitio dioecesana celebrata est apud Curiam ecclesiasticam Pineroliensem. Haec Congregatio de Causis Sanctorum eius iuridicam validitatem per decretum diei 20 mensis Maii anno 2005 agnovit. Positio inde confecta est Consultorumque Historicorum examini die 16 mensis Ianuarii anno 2018 subiecta. Postea an Serva Dei christianas virtutes heroico in gradu exercuisset disceptatum est, secundum usitatas normas. Die 10 mensis Novembris anno 2020 Consultores Theologi suum adfirmativum protulerunt votum. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria diei 11 mensis Ianuarii anno 2020 Sessione occurrente, Servam Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes more heroico excoluisse.

Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Gabrielae Borgarino (in saeculo: Teresiae), e Congregatione Filiarum a Caritate Sancti Vincentii a Paulo, in casu et ad effectum de quo agitur.

 

Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

Datum Romae, die 20 mensis Ianuarii a. D. 2022.