Causa in corso
Giorgio Guzzetta
- Venerabile Servo di Dio -

Giorgio Guzzetta

(1682-1756)

Venerabilità:

- 25 novembre 2021

- Papa  Francesco

Sacerdote della Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri. Visse una crescita costante nella fede. Fu alla ricerca tenace della volontà di Dio. Il suo amore per Lui era fondato sull’Eucaristia e la contemplazione dei misteri divini. Si impegnò in un apostolato di cura e tutela delle minoranze etnolinguistiche

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“Dall'oriente e dall'occidente celebrate il Signore perché è buono, perché la sua misericordia è per sempre”

 

    Giorgio Guzzetta nacque il 23 aprile 1682 a Piana dei Greci, attuale Piana degli Albanesi (Italia). Dopo la prima formazione ricevuta nel paese natio, continuò gli studi a Trapani presso il collegio dei Gesuiti. Entrato nel Seminario dell’Arcidiocesi di Monreale, conseguì il dottorato in Teologia e fu trattenuto in Curia dall’Arcivescovo Francesco Del Giudice come traduttore di greco classico e pro-segretario.

    Il 5 dicembre 1706, con dispensa papale, entrò nella Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri a Palermo e, il 22 dicembre 1707, venne ordinato sacerdote, passando dal rito greco-bizantino a quello latino.

    Nei primi anni di ministero, si dedicò alla predicazione in italiano e in albanese, con omelie modellate su quelle dei Santi Basilio, Giovanni Crisostomo e Gregorio Nazianzeno.

    Nel 1716 fondò la Congregazione dell’Oratorio di Piana, formata da sacerdoti celibi di rito greco. Grazie al sostegno del cardinale Del Giudice, ottenne di poter officiare nella chiesa di San Giorgio e, con il sostegno di benefattori, comprò degli immobili vicino alla Chiesa. Pur fondando l’Oratorio di Piana di rito bizantino, non ne fu mai membro, rimanendo sempre legato alla Congregazione di Palermo perché era stato ordinato con rito latino.

    A Piana, insieme al confratello p. Antonio Brancato, primo Preposito della Congregazione, fondò il Collegio di Maria per l’educazione delle ragazze, per la catechesi in lingua albanese ed italiana e le celebrazioni liturgiche in lingua greca e albanese.

    Con lo scopo di salvaguardare le tradizioni culturali e religiose delle comunità bizantine, nel 1734, diede inizio a Palermo al primo Seminario greco-albanese, per formare il clero dei paesi arbëreshe. Fino ad allora infatti i sacerdoti di rito bizantino venivano formati nei seminari latini. In questo modo egli riuscì a formare una schiera di sacerdoti greci nelle loro tradizioni e nel loro culto.

    Provato da una lunga malattia che lo aveva reso cieco, morì a Partinico (Italia) il 21 novembre 1756.

    Giorgio visse una crescita costante nella fede. Fu alla ricerca tenace della volontà di Dio. Il suo amore per Lui era fondato sull’Eucaristia e la contemplazione dei misteri divini, con una venerazione speciale riservata alla meditazione della Passione del Signore e alla Vergine Maria. Grande fu il suo amore per i confratelli e il popolo di Dio. Uomo ricercato dai potenti per le sue doti di oratore e confessore, seppe donare tutto ciò che riceveva ai poveri e ai bisognosi, riservando un’attenzione particolare per le giovani che restavano senza marito e le orfane, che all’epoca erano spesso emarginate. Prudente, umile, visse in povertà e nel rispetto dei consigli evangelici. Il suo vissuto era alimentato dalla preghiera e dalla meditazione, che lo rendevano forte nelle avversità e obbediente ai Superiori e al Magistero. Fu un’abile guida spirituale, dotato di notevoli capacità oratorie. La sua ampia cultura gli permetteva di dialogare con nobili e popolani, sino a farsi carico delle sofferenze della popolazione arbëreshe. Al riguardo si impegnò in un apostolato di cura e tutela delle minoranze etnolinguistiche presenti in Sicilia, cercando di formare il clero albanese affinché, fedele alla Santa Sede, non perdesse le tradizioni di provenienza.

 

PIANA DEGLI ALBANESI

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

GIORGIO GUZZETTA

Sacerdote della Confederazione dell’Oratorio

di San Filippo Neri

(1682-1756)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Dall'oriente e dall'occidente celebrate il Signore perché è buono, perché la sua misericordia è per sempre”.

    Queste parole, ispirate a quelle del Salmo 107, possono adeguatamente esprimere la gioia della Chiesa per la testimonianza di santità e l’opera apostolica del Servo di Dio Giorgio Guzzetta. Egli infatti contribuì efficacemente a costruire l’identità degli Arbëreshë ed a consolidare la loro comunità cristiana di rito bizantino che è a Piana degli Albanesi, così che ancora oggi può essere riconosciuto il suo patrimonio di cultura, religione e costumi. Insigne per l’esercizio delle virtù e dotato di un animo coraggioso, ha precorso gli ideali dell’ecumenismo moderno. Centro della vita e del ministero del Servo di Dio erano una estrema adesione al Vangelo e ad una vera e propria imitatio Christi, che in realtà si potè vedere anche dall’esterno.

    Il Servo di Dio ebbe i natali a Piana dei Greci, attuale Piana degli Albanesi, il 23 aprile 1682. Mentre si trovava fra gli studi classici presso il Collegio della Compagnia di Gesù a Trapani, nonché studiando teologia al Seminario dell’Arcidiocesi di Monreale, nella cui giurisdizione stavano anche i fedeli pianesi di rito greco, si distinse per particolari doti di intelletto. E così Francesco Del Giudice, Arcivescovo di Monreale e Cardinale di Santa Romana Chiesa, lo volle annoverare alla sua corte come traduttore di greco classico. La prospettiva tuttavia di una brillante carriera non distolse mai il Servo di Dio dalla chiamata ad un’autentica vita sacerdotale, vissuta con semplicità e zelo apostolico.

    All’età di 24 anni fu accolto nella Congregazione dell’Oratorio di Palermo, passò per questo al rito latino e l’anno seguente venne ordinato sacerdote. Seguì quindi un periodo di inquietudini interiori, nel quale il Servo di Dio si sentì chiamato ad una più profonda conversione, ossia a lasciare se stesso e i propri progetti e ad abbandonarsi tutto in Dio. Gli vennero allora offerti il il ministero di predicatore e quello di confessore, svolgendo i quali la sua maturità spirituale e la costante unione con Dio attraverso la preghiera diedero frutti copiosi. Il Servo di Dio infatti possedeva grandi capacità di direzione delle anime e mostrava un tenero e forte senso di paternità.

    Per sua iniziativa nacque nel 1716 l’Oratorio di Piana, con sacerdoti celibi di rito greco che si dedicavano, nello stile sobrio di quella gente, all’educazione dei giovani. Compimento massimo del suo desiderio apostolico fu però quando, diciott’anni dopo, fondò a Palermo il Seminario greco-albanese, dove i futuri preti fossero istruiti nelle tradizioni liturgiche bizantine. La Compagnia di Gesù vi curava la parte accademica della formazione, la Congregazione dell’Oratorio quella spirituale. Promosse anche una missione di tradizione bizantina nei Balcani e nel Vicino Oriente, laddove operò anche per il ricomponimento dell’unità dei cristiani.

    Il Servo di Dio apprese la propria fisionomia spirituale, avendo al contempo come maestri San Filippo Neri, San Francesco di Sales e Sant’Ignazio di Loyola. Nel seminario di Monreale erano questi i più spesso menzionati. Da loro imparò che la fecondità del lavoro apostolico va di pari passo con la cura della vita interiore, fatta con profondo amore per Dio ed umile disciplina. Verso la Vergine Maria aveva tanta devozione, che anche solo dire il nome di Lei riempiva di dolcezza il cuore del Servo di Dio. La sua predicazione popolare era impregnata di saggezza, letizia e di speranza. Le sue iniziative manifestavano la sua sollecitudine e carità verso gli altri, perché si sentissero benignamente accolti e amati. Con prudenza e temperanza impiegò le sue energie per riconciliare fra loro gli avversari, affinché si realizzassero la pace e la concordia negli strappi della Chiesa del suo tempo.

    Negli ultimi anni una diuturna malattia rese cieco il Servo di Dio. Questi concluse poi il suo laborioso tempo sulla terra il 21 novembre 1756. Dal 1954 i suoi resti mortali riposano all’interno della Cattedrale dell’Eparchia di Piana degli Albanesi. Il suo ricordo infatti, pur col passare del tempo, si è sempre mantenuto vivo e tante volte molti hanno manifestato il proprio desiderio che la sua testimonianza di santità fosse riconosciuta.

    Venne aperta dunque la sua Causa di beatificazione e canonizzazione. L’Inchiesta eparchiale si tenne dall’8 luglio 2016 al 25 novembre 2017 presso la Curia ecclesiastica di Piana degli Albanesi. Di essa, la Congregazione delle Cause dei Santi emise il decreto di validità giuridica il 21 settembre 2018. Realizzata la Positio, nonché sottoposta all’esame dei Consultori Storici il 12 gennaio 2021, si è discusso, secondo l’iter consueto, se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 15 giugno 2021 i Consultori Teologi hanno espresso parere favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti il 9 novembre dello stesso anno in Sessione Ordinaria, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Giorgio Guzzetta, Sacerdote della Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 25 novembre nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                + Fabio Fabene

                                                                                    Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                                    Segretario

 

 

 

 

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PLANENSIS ALBANENSIUM

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

GEORGII GUZZETTA

Sacerdotis Confoederationis Oratorii Sancti Philippi Nerii

 (1682-1756)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “A solis ortu et occasu confitemini Domino, quoniam bonus, quoniam in saeculum misericordia eius”.

    Ecclesiae gaudium propter Servi Dei Georgii Guzzetta sanctitatis testimonium apostolicumque opus, haec verba aeque describere possunt, illa, quae in Psalmo 107 sunt, imitantia. Nam ipse valde auxilium praebuit, ut Arberescae gentis constitueretur identitas et eius christiana Byzantini ritus communitas firmaretur, ita ut hodie quoque ipsius culturae, religionis morumque thesaurus probari possit. Virtutibus exercitis insignis strenuoque animo ornatus, Oecumenismi recentioris placita praecessit. Ad Evangelium autem maxima adhaesio veraque Christi imitatio, quae vero et ab exteriore parte videri potuit, Servi Dei vitae et ministerii principatum habebant.

    Servus Dei natus est Planae Graecorum, hodie Planae Albanensium, die 23 mensis Aprilis anno 1682. Dum in studiis humanitatis apud Collegium Societatis Iesu Drepani versabatur, peculiaribus intellectus dotibus eminuit, necnon theologica studia agendo intra Seminarium Archidioecesis Montis Regalis, cuius sub iurisdictionem christifideles Planenses Graeci ritus quoque subiungebantur. Itaque Franciscus Del Giudice, Archiepiscopus Montis Regalis et Cardinalis Sanctae Romanae Ecclesiae, eum ipsum, ut antiqui Graeci sermonis interpretem, suam in cohortem ascribere voluit. Attamen cuiusdam illustris cursus honorum praevisio Servum Dei a veraci sacerdotali vocatione, simplicitate apostolicoque zelo adimplenda, numquam abstraxit.

    Quattuor et viginti annorum aetate, in Congregatione Oratorii receptus est Panormi, quare ritum Latinum suscepit insequentique anno ordinatus est presbyter. Interiorum secutum est tempus angustiarum, quo Servus Dei sese ad altiorem conversionem vocari percepit, id est ut se ipsum suaque proposita neglegeret et totum se committeret Deo. Tunc ei praebita est praedicatoris et confessarii ministeria, quibus adimplendis spiritualis eius maturitas continuaque per orationem conversatio cum Deo copiose fructificaverunt. Nam Servus Dei eximias habebat animarum moderationis virtutes atque tenuem fortemque paternitatem ostendebat.

    Cuius opera, anno 1716 Oratorium Planense ortum est, in quo caelibes Graeci ritus sacerdotes se, sobrio illius gentis modo, iuvenibus educandis tradebant. Sed apostolicam suam cupiditatem maxime complevit cum, duodeviginti annis post, Seminarium Graecum et Albanense Panormi condidit, ubi futuri presbyteri ad liturgicas Byzantinorum traditiones instruerentur. Societas Iesu institutionis studiorum partem curabat, Congregatio Oratorii autem spiritualem. Et quendam traditionis Byzantinae missionem ad gentes in Balcana regione Medioque Oriente Servus Dei promovit, quo loco ad christianorum redintegrandam unitatem operatus est quoque.

    Servus Dei suam spiritualem formam didicit, Sancto Philippo Nerio, Sancto Francisco Salesio ac Sancto Ignatio de Loyola magistris una usus, qui in Seminario Montis Regalis saepissime memorabantur. A quibus vero operis apostolici fecunditatem convenire accepit cum interioris vitae cura, summa in Deum caritate humilique disciplina adhibita. Devotionem in Virginem Mariam tam colebat, ut eius nomen tantum dicendum Servi Dei cor dulcedine impleret. Eius praedicatio ad populum sapientia, laetitia et spe imbuebatur. Actiones eius sedulitatem et caritatem in alios patefaciebant, ut se benigne acceptos sincereque dilectos perciperent. Prudenter ac temperanter vires suas contulit ad inimicos in gratiam reconciliandos, ut pax concordiaque fieret inter contentiones eius ipsius temporis Ecclesiae.

    Postremis vitae annis morbus quidam diuturnus caecum Servum Dei fecit. Qui deinde suum operosum spatium terrenum die 21 mensis Novembris anno 1756 consummavit. Ab anno 1954 exuviae eius intus Eparchiae Planensis Albanensium Cathedralem quiescunt. Nam memoria eius, progrediente etiam tempore, semper vivit atque compluries multi se cupidos professi sunt ut eius sanctitatis testimonium agnosceretur.

    Quapropter Servi Dei incepta est Causa beatificationis et canonizationis. Inquisitio eparchialis a die 8 mensis Iulii anno 2016 ad diem 25 mensis Novembris anno 2017 habita est apud Curiam ecclesiasticam Pianensem Albanensium. Cuius de iuridica validitate haec Congregatio de Causis Sanctorum decretum edidit die 21 mensis Septembris anno 2018. Positione exarata, necnon die 12 mensis Ianuarii anno 2021 Consultorum Historicorum studio supposita, disceptatum est, iuxta usitatum iter, an Servus Dei virtutes christianas heroico in gradu exercuisset.  Die 15 mensis Iunii anno 2021 Consultores Theologi votum adfirmativum protulerunt. Patres Cardinales et Episcopi, die 9 mensis Novembris eodem anno Ordinaria in Sessione congregati, Servum Dei agnoverunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroum in modum excoluisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Georgii Guzzetta, Sacerdotis Confoederationis Oratorii Sancti Philippi Nerii, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 25 mensis Novembris a. D. 2021.