Causa in corso
Giuseppe Maria Leone
- Venerabile Servo di Dio -

Giuseppe Maria Leone

(1829 - 1902)

Venerabilità:

- 18 dicembre 2024

- Papa  Francesco

Sacerdote professo della Congregazione del Santissimo Redentore; fu profondamente convinto della sua vocazione alla vita consacrata nel carisma alfonsiano, sempre animato da una fede intensa. Nell’esercizio del suo ministero sacerdotale si prodigò per avvicinare il popolo al Signore, dedicandosi in particolare all’esercizio assiduo del sacramento della Confessione

  • Biografia
Nel corso degli anni esortò con paterna sollecitudine i fedeli a frequentare i sacramenti, praticando soprattutto la confessione e la direzione spirituale

 

Il Venerabile Servo di Dio Giuseppe Maria Leone nacque il 23 maggio 1829 a Casaltrinità (località che dal 1863 cambiò nome in Trinitapoli) in Puglia, in una famiglia numerosa e molto religiosa. Dopo esser rimasto orfano della madre, entrò nel Seminario di Trani dove condusse i suoi studi fino al 1850 quando, vinta l’opposizione del padre, iniziò il noviziato dai Redentoristi, nella casa madre della Congregazione a Ciorani (Salerno). L’anno dopo, nel marzo 1851, emise la professione religiosa e il 31 dicembre venne ordinato sacerdote nella cattedrale di Amalfi. Dopo l’ordinazione fu mandato dapprima presso la casa religiosa di Vallo della Lucania e, in seguito, ad Angri, dove rimase fino alla soppressione degli ordini religiosi avvenuta nel 1860. Da quell’anno risiedette nel suo paese natale, Trinitapoli, svolgendo un fruttuoso apostolato in collaborazione con il clero locale. Divenne predicatore e confessore, e, sempre mosso da uno straordinario zelo pastorale, fu vicino alle famiglie colpite dall’epidemia di colera diffusosi nel 1867 tra la popolazione. Nel 1880, quando fu possibile riprendere la vita religiosa, rientrò nella comunità redentorista ad Angri e assunse vari incarichi tra i quali, per due trienni, quello di Rettore della casa.  In quel periodo si dedicò pure alla pubblicazione e alla ristampa di alcune sue opere di carattere ascetico e spirituale, destinate prevalentemente ad essere diffuse tra la gente umile e tra i religiosi. Si distinse come confessore, direttore spirituale e predicatore di esercizi spirituali ai sacerdoti, ai seminaristi e alle religiose, contribuendo notevolmente al rinnovamento della vita religiosa e alla crescita spirituale anche dei fedeli laici (tra costoro vi fu il Beato Bartolo Longo). La sua salute, molto cagionevole, peggiorò nei primi mesi del 1902 e, colpito da emotisi da bronchietasia, morì il 9 agosto di quell’anno. I funerali celebrati il giorno seguente alla presenza delle autorità civili e di molti esponenti del clero locale, ebbero una grande partecipazione popolare.

Il Venerabile Servo di Dio fu un buon religioso redentorista, profondamente convinto della sua vocazione alla vita consacrata nel carisma alfonsiano, sempre animato da una fede intensa. Nell’esercizio del suo ministero sacerdotale si prodigò per avvicinare il popolo al Signore, dedicandosi in particolare all’esercizio assiduo del sacramento della Confessione. Fu intensamente devoto alla Madonna, a San Giuseppe e al Sacro Cuore di Gesù, tanto che durante l’epidemia di colera che colpì Trinitapoli nel 1867 fece esporre in Chiesa un quadro di Nostra Signora del Sacro Cuore e invitò la gente a rivolgersi alla Vergine con una novena al termine della quale l’epidemia ebbe fine. Da allora la Madonna di Nostro Signore del Sacro Cuore venne chiamata comunemente la “Madonna di Padre Leone”.  Nel corso degli anni esortò con paterna sollecitudine i fedeli a frequentare i sacramenti, praticando soprattutto la confessione e la direzione spirituale. Nonostante le numerose difficoltà intervenute nel corso della sua vita, non si scoraggiò mai, facendo ricorso alla virtù della speranza, concretizzata nel fiducioso affidamento al Signore. Mantenne uno stile di vita semplice, rimanendo una persona umile e paziente.  Esercitò in maniera eroica la carità verso Dio e verso il prossimo visitando e portando conforto agli ammalati, assistendo i poveri e sostenendo assiduamente coloro che avevano bisogno di assistenza spirituale. Dalla sua frequentazione trasse giovamento spirituale anche il Beato Bartolo Longo che, insieme alla contessa Marianna de Fusco poi divenuta sua moglie, lo ebbe come direttore spirituale e collaborò strettamente col lui nella creazione delle opere del Santuario di Pompei.

Dalla morte fino ad oggi il Venerabile Servo di Dio ha goduto di una fama di santità ininterrotta, accompagnata da una certa fama signorum.

Il Processo ordinario informativo si è svolto nella Diocesi di Nocera dei Pagani dal 21 maggio 1923 al 28 giugno 1929. Venne celebrata una Inchiesta diocesana suppletiva svolta presso la Diocesi di Trani dal 7 ottobre 2006 al 4 novembre 2007.

Validità giuridica dell’Inchiesta suppletiva: 16 settembre 2010.

Seduta dei Consultori Storici: 29 marzo 2022.

Congresso Peculiare dei Consultori Teologi: 18 aprile 2024.

Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi: 3 dicembre 2024.