Causa in corso
Leonia Maria Nastał
- Venerabile Serva di Dio -

Leonia Maria Nastał

(1903 - 1940)

Venerabilità:

- 01 dicembre 2016

- Papa  Francesco

Suora professa della Congregazione delle Piccole Ancelle della Beata Vergine Maria Immacolata; dall’unione profonda con il Signore, si aprì alla “mistica apostolica”, spronando gli altri verso Dio e invitandoli alla conversione. Il suo agire fu guidato dalla carità verso Dio e verso il prossimo

  • Biografia
Ebbe la prova dell’oscurità dello spirito, con una forte consapevolezza dei propri peccati

 

La Venerabile Serva di Dio Leonia Maria Nastał nacque a Stara Wieś (Polonia) l’8 novembre 1903. Nello stesso anno, le avverse condizioni economiche spinsero suo padre a partire per gli Stati Uniti d’America, dove rimase per diciotto anni, ritornando in famiglia solo per due brevi visite.

Fin dalla tenera età, la Serva di Dio partecipava alle attività religiose, pregava e faceva parte della Congregazione Mariana delle Ragazze.

Nel 1919 chiese di essere accolta nella Congregazione delle Suore Piccole Ancelle dell’Immacolata Concezione, ma la sua richiesta venne rifiutata perché il padre gli negò il permesso.

Nel 1921, fece voto privato di castità. Ottenuto il consenso del padre, entrò nel Monastero benedettino di Staniątki (Cracovia) come aspirante ed iniziò a frequentare la scuola media superiore gestita delle monache. L’anno seguente decise, però, di ritornare a casa non sentendo questo luogo come adatto a lei e anche perché suo padre era insofferente per questa sua scelta.

Non abbandonò, tuttavia, il suo progetto di diventare una religiosa. Nel 1925, entrò nella Congregazione delle Piccole Ancelle dell’Immacolata Concezione nella sua città natale e, l’anno successivo, iniziò il noviziato.

Nel 1928 pronunciò i primi voti religiosi e, nel 1933, venne mandata a Poznań per aiutare negli studi magistrali altre religiose.

Nel 1934 emise i voti perpetui e ricevette l’incarico di organizzare, sempre a Poznań, una casa per le religiose che studiavano per diventare maestre ed infermiere. Dopo una forte esperienza mistica, nel 1935 iniziò a metter per scritto le sue esperienze spirituali.

Nel 1937 la casa di Poznań fu chiusa e lei ritornò alla casa di Stara Wieś, (Polonia), dove morì il 10 gennaio 1940 a causa della tubercolosi.

 

ITER DELLA CAUSA

Il Processo Cognizionale si svolse presso la Curia ecclesiastica di Przemyśl dei Latini (Polonia), dal 24 maggio 1977 al 12 settembre 1980, con l’escussione di cinquantadue testi, di cui tre ex officio.

La validità giuridica del Processo fu riconosciuta con il Decreto del 13 marzo 1998.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Ebbe luogo il 30 giugno 2015. I Consultori sottolinearono che la Venerabile Serva di Dio, soprattutto nel periodo della vita religiosa, si mostrò mite, paziente e obbediente. In comunità esercitò la carità fraterna; fu amorevole e prodiga verso le consorelle.

Fra il 1931 e il 1934 ebbe la prova dell’oscurità dello spirito, con una forte consapevolezza dei propri peccati. Arrivò ad immedesimarsi in Gesù infante e obbediente fino alla morte di croce. In questa esperienza sta il centro della sua spiritualità che pose l’attenzione e il cuore sulle “cose di poco conto” di cui fondamentalmente era fatta la quotidianità della sua vita. La via della “prima infanzia” spiega anche la sua particolare devozione per il Cuore di Gesù e per la Santissima Trinità, nonché il suo amore per Maria.

Si sottoponeva a continui digiuni. In lei fu presente il desiderio di morire per unirsi a Cristo, bramando la vita eterna. Questo amore oblativo per Gesù la spinse ad aspirare al martirio. Dall’unione profonda con il Signore, si aprì alla “mistica apostolica”, spronando gli altri verso Dio e invitandoli alla conversione. Il suo agire fu guidato dalla carità verso Dio e verso il prossimo.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si riunì l’8 novembre 2016.  L’Ecc.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, ne mise in risalto il desiderio di congiungersi a Cristo e alla Sua volontà, scegliendo la via dell’infanzia spirituale di Santa Teresa di Gesù Bambino, facendone l’impegno di tutta la vita. Con la sua dottrina, essa insegna ad aver fiducia in Dio; ricorda che farsi piccoli di fronte al Padre celeste è la cosa che può liberare l’umanità dal male per rilanciarla verso la crescita nell’amore verso Dio e il prossimo.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero al dubbio con sentenza affermativa.