Causa in corso
Maddalena di Santa Teresa di Gesù Bambino (al secolo: Maddalena Rosa Volpato)
- Venerabile Serva di Dio -

Maddalena di Santa Teresa di Gesù Bambino (al secolo: Maddalena Rosa Volpato)

(1918 - 1946)

Venerabilità:

- 24 gennaio 2024

- Papa  Francesco

Religiosa professa della Congregazione delle Figlie della Chiesa; la sua breve vita fu caratterizzata dalla donazione totale al Signore e alla Chiesa. L’altruismo, la gentilezza e l’abnegazione nel servizio ne caratterizzarono la personalità

  • Biografia
L’amore a Lui la spingeva alla concreta carità verso il prossimo, che cercò di realizzare nelle varie attività familiari, parrocchiali e comunitarie

 

La Venerabile Serva di Dio Maddalena di Santa Teresa di Gesù Bambino (al secolo: Maddalena Rosa Volpato) nacque il 24 luglio 1918 in una famiglia di agricoltori a S. Alberto di Zero Branco (Treviso, Italia). Frequentò la scuola fino alla terza elementare e poi si dedicò alle faccende domestiche, al cucito e al lavoro dei campi, collaborando alle attività parrocchiali come catechista e socia delle “Figlie di Maria”. Percependo fin dall’adolescenza la vocazione religiosa, a quattordici anni entrò come aspirante nell’Istituto delle Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena a Treviso, uscendone tre anni dopo, su consiglio del direttore spirituale. A diciotto anni entrò tra le Terziarie Carmelitane di Santa Teresa di Firenze, ma venne dimessa pochi mesi dopo, per motivi di salute.

Per un periodo visse in famiglia come laica consacrata e, nel 1943, entrò nell’Istituto delle Figlie della Chiesa, sorto da cinque anni, accolta dalla Fondatrice, la Venerabile Serva di Dio Oliva Bonaldo. Iniziò il noviziato nel 1944 con il nome di Maddalena di S. Teresa di Gesù Bambino. Il 18 gennaio 1945, all’inizio dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, fece un voto al Signore, offrendo la sua vita «per l’unione dei fratelli separati». Sette giorni dopo, il 25 gennaio, rimase bloccata a letto e le fu diagnosticato un ascesso ossifluente alla quinta vertebra cervicale dovuto al morbo di Pott, comunemente chiamato spondilite tubercolare.

Ricoverata all’Ospedale del Lido di Venezia, visse la sua dolorosa malattia con esemplare serenità, rinnovando continuamente la sua offerta per l’unità dei cristiani.

Il 18 maggio 1945 le fu concesso di emettere la professione religiosa tra le Figlie della Chiesa. Dopo una lunga agonia si spense il 28 maggio 1946, a ventisette anni.

La breve vita della Venerabile Serva di Dio fu caratterizzata dalla donazione totale al Signore e alla Chiesa. L’altruismo, la gentilezza e l’abnegazione nel servizio caratterizzarono la sua personalità. La sua vita fu semplice, segnata dalla sofferenza. La fede alimentata nella preghiera, con una devozione particolare per la Vergine Maria e per Santa Teresa di Gesù Bambino, la sostenne nelle difficoltà. Fu durante la malattia, soprattutto nella fase più acuta, che la speranza le diede la forza per affidarsi totalmente alla Sapienza di Dio e pur quando il dolore era divenuto insopportabile, continuava a rinnovare l’offerta della vita al Signore. L’amore a Lui la spingeva alla concreta carità verso il prossimo, che cercò di realizzare nelle varie attività familiari, parrocchiali e comunitarie.

La fama di santità si sviluppò dopo la morte, sia tra quanti l’avevano conosciuta, sia tra le Figlie della Chiesa ed è giunta sino ad oggi, unita ad una certa fama di segni.