Causa in corso
Magdalen of the Sacred Heart (al secolo: Frances Margaret Taylor)
- Venerabile Serva di Dio -

Magdalen of the Sacred Heart (al secolo: Frances Margaret Taylor)

(1832 - 1900)

Venerabilità:

- 12 giugno 2014

- Papa  Francesco

Fondatrice delle Povere Ancelle della Madre di Dio; formata alla spiritualità ignaziana, seppe unire con grande equilibrio la preghiera contemplativa, all’apostolato, vedendo nel volto di ciascun fratello il volto di Cristo. Di temperamento energico, governò con prudenza la Congregazione e riuscì a superare con fermezza e fiducia nella Provvidenza le contrarietà della vita, conservando sempre umiltà e temperanza

  • Biografia
Non solo lavorò per i poveri, ma con i poveri, identificandosi con loro, considerandoli fratelli e sorelle in Cristo

 

La Venerabile Serva di Dio Magdalen of the Sacred Heart (al secolo: Frances Margaret Taylor) nacque il 20 gennaio del 1832 a Stoke Rochford, in una famiglia anglicana contraddistinta da un grande amore per il servizio ai poveri. Suo padre, Henry, era Rettore anglicano in una contrada rurale del Lincolnshire, mentre la madre Louisa Mary Jones si era dedicata totalmente all’educazione dei suoi dieci figli. Nel 1824 il padre, essendo divenuto Rettore di Stoke Rochford, intrecciò amicizia con Thomas Rennell, Vicario di Kensington, che era molto vicino alla Chiesa Cattolica.

La famiglia Taylor dovette accusare un duro colpo, quando nel 1842 morì il padre. La numerosa famiglia fu costretta a trasferirsi a Londra, dove vi erano i nonni materni. Infatti il nonno era commerciante nella capitale. La situazione economica non era fra le più brillanti, ma permise alla famiglia Taylor di poter vivere dignitosamente, ricevendo anche un’ottima istruzione. La giovane Frances, insieme con le sue sorelle Emma e Charlotte, frequentò assiduamente la chiesa della Santissima Trinità a Brompton retta da Dr. W. J. Irons, che influenzò notevolmente la spiritualità delle sorelle Taylor. Infatti questo pastore anglicano si era dedicato alla traduzione degli inni liturgici, per cui aveva dato un forte impulso alla vita di preghiera. È proprio grazie ad Irons che la Venerabile Serva di Dio si interessò particolarmente del Movimento di Oxford.

Infatti nel 1842 J. H. Newman fu accolto nella Chiesa cattolica così come nel 1846 Lady Georgiana Fullerton chiese di diventare cattolica, segnando fortemente la vita della giovane Frances. Il movimento iniziato nel 1833 dai pastori anglicani che insegnavano ad Oxford aveva come scopo il rinnovamento della vita religiosa in Inghilterra. Infatti originariamente il movimento si pone come via mediana fra il cattolicesimo romano e l’evangelismo. Il forte slancio ecumenico si tradusse in un avvicinamento alla Chiesa Cattolica, dato che era cresciuto esponenzialmente il numero di coloro che ritornavano nella comunione cattolica. Nel 1850 Papa Pio IX decise che era tempo di ristabilire la gerarchia cattolica in Inghilterra. Il primo Arcivescovo designato da Roma fu proprio Nicholas Wiseman, che era stato rettore del Collegio Inglese a Roma. La sua prima lettera pastorale fu pubblicata dal Times creò disappunti e reazioni contrarie nella Chiesa di Inghilterra. L’establishment anglicano tacciò Newman di aver tradito i principi della loro costituzione per cui vi fu una vera e propria aggressione contro coloro che lasciavano la Chiesa Inglese per rientrare in quella cattolica.

Emma Taylor, insieme a Charlotte, già dal 1846 aveva frequentato la comunità religiosa anglicana delle Sisterhood, che si interessava dei poveri e dei piccoli in difficoltà. Intanto Frances studiò come infermiera a Bristol e si prodigò nel suo servizio a Playmouth, colpita dal colera nel 1853. Nello stesso anno scoppiò la guerra in Crimea. La giovane Venerabile Serva di Dio decise di arruolarsi come infermiera negli ospedali inglesi presenti in Turchia. Nel 1855 si aggiunse al gruppo delle infermiere anche la sorella Charlotte. Lavorò nell’ospedale di Scutari con Florence Nightingale e poi in quello militare di Koulali. In queste circostanze incontrò e fece amicizia con le suore cattoliche della Misericordia, in quanto assistevano particolarmente i soldati irlandesi. La poca igiene negli ospedali e le precarie condizioni di quei luoghi spinsero la giovane a denunciare alle autorità competenti i misfatti. Dai suoi resoconti della guerra e di ciò che accadeva nelle retrovie nacque il libro Eastern Hospitals and English Nurses che denuncia, come testimone oculare, la poca competenza di chi viene inviato al fronte senza una adeguata preparazione. La richiesta formulata in questo libro riguardava la riforma della sanità per ciò che riguarda l’assistenza dei più deboli della società.

Durante la permanenza in Crimea ebbe l’occasione di frequentare il gesuita Sydney Woollett, che la introdusse nella Chiesa Cattolica. Al suo rientro in patria fu guidata nella direzione spirituale da H. E. Manning, che allora era rettore della Chiesa di S. Maria degli Angeli a Bayswater. Il percorso spirituale comprendeva una maggiore partecipazione alla vita caritativa della diocesi. Proprio dai vari impegni assunti per assistere i poveri la Venerabile Serva di Dio nel 1857 compose la narrazione storica Tyborne, che offriva uno sguardo obiettivo sui martiri cattolici uccisi sotto Elisabetta I. La sua produzione letteraria continuò impegnandosi a diffondere i principi del cattolicesimo a partire dal punto di vista degli ultimi. Ricordiamo L’Offerings for the Orphans, Religious Orders. La grinta nello scrivere e la profondità delle sue idee sono il motore di altre due importanti composizioni editoriali come The Lamp e The Month, che furono sostenute dalla gerarchia ecclesiastica e particolarmente da Mons. Manning.

Dal 1865 al 1867 fu inviata in Irlanda per conoscere le varie iniziative caritative messe in campo dai cattolici. Da queste visite nacque il libro Irish Homes and Irish Hearts (1867). In questi anni si faceva sempre più spazio in lei una possibile via di consacrazione. Venne guidata nel discernimento dal padre gesuita P. Gallwey, che la spinse a sperimentare il noviziato presso le Filles de Marie (1861-1863). Precedentemente aveva frequentato le Suore della Carità in Rue du Bac, ma non vi erano i presupposti per continuare l’esperienza. Il noviziato si concluse per il fatto che la Venerabile Serva di Dio era già molto matura rispetto alle altre candidate e notoriamente conosciuta per la sua produzione letteraria.

Nel 1867 Lady Georgiana tradusse la regola delle Piccole Serve dellImmacolata Concezione di origine polacca. Tale regola, con il permesso del suo fondatore, P. E. Bojanowski, fu assunta dalla Venerabile Serva di Dio che diede origine al ramo inglese. La piccola comunità si trasferì nella missione cattolica di Tower Hill, dove assistevano i piccoli con la scuola e la mensa parrocchiale. Nel 1869 fece un viaggio in Polonia per incontrare il fondatore e confrontarsi con lui sul funzionamento della comunità. Dopo aver visitato anche la Congregazione delle Serve dei Sacri Cuori di Gesù e Maria ad Anversa incominciò a pensare ad una nuova forma di istituto inglese. Lo spunto fu dato dall’Arcivesco­vo di Posen che non permise di modificare le regole della congregazione polacca. Assistita e sospinta dall’Arcivescovo Manning, iniziò la vita religiosa, scrivendo la regola. Nel 1872 nacque la Congregazione delle Povere Serve della Madre di Dio.

Le attività principali a Londra furono l’assistenza domiciliare dei poveri, l’accoglienza delle prostitute e non ultimo le suore si occuparono della riorganizzazione degli ospedali St. Helen e Lancashire. Il Cardinale Manning volle che alcune case nascessero nella sua diocesi di Westminster. In pochi anni la congregazione si sviluppò rapidamente anche in Irlanda, a Parigi e a Roma.

Nel 1879 giunse a Roma ed ebbe la possibilità di incontrare il Papa Leone XIII, che approvò anticipatamente la costituzione della nuova congregazione. Vi fu il tentativo di Alexander Fullerton di chiedere al Cardinale Prefetto di Propaganda Fide il cambio del nome della fondatrice. Si voleva che il nome di Georgiana fosse il solo per la fondazione delle suore, ma ciò non accadde.

La Venerabile Serva di Dio soffriva da molto tempo di edema polmonare e di diabete. Dopo una lunga e dolorosa malattia si spense il 9 giugno del 1900 nel convento di Soho Square a Londra. La notizia della sua morte fu data in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. La sua vita per la Chiesa è testimoniata non solo dalla sua azione caritativa, ma anche dai suoi scritti a favore dell’unità della Chiesa.

 

Inchiesta Diocesana

L’Inchiesta Diocesana fu istruita presso la Curia ecclesiastica di Westmister (Inghilterra) dal 10 ottobre al 1° novembre 2005, in cinque Sessioni, con l’escussione di tredici testi, di cui due ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 17 novembre 2006.

 

Seduta dei Consultori Storici

Si svolse il 26 febbraio 2013, presieduta dal Relatore Generale, con la presenza dei Consultori prescritti.

A conclusione di un approfondito dibattito, il risultato finale per i tre quesiti di rito, sull’esaustività delle prove, sull’attendibilità dei documenti archivistici e sul fondamento delle virtù eroiche, fu affermativo.

 

Congresso Peculiare dei Consultori Teologi

Si tenne il 28 gennaio 2014, presieduto dal Promotore della Fede, con la presenza dei Consultori prescritti, i quali sottolinearono che la vicenda umana della Venerabile Serva di Dio si intrecciò con l’esperienza del “Movimento di Oxford”. Infatti, nata in una famiglia anglicana, si convertì al cattolicesimo e, in età matura, dopo aver svolto varie attività in campo letterario, con la pubblicazione di alcune opere, decise di abbracciare la vita consacrata. Disponibile all’ascolto della volontà divina e aperta all’opera della grazia, seppe mettere a disposizione del Signore i talenti ricevuti, in particolare a vantaggio dei bisognosi e sofferenti.

Formata alla spiritualità ignaziana, seppe unire con grande equilibrio la preghiera contemplativa, all’apostolato, vedendo nel volto di ciascun fratello il volto di Cristo.

Di temperamento energico, governò con prudenza la Congregazione e riuscì a superare con fermezza e fiducia nella Provvidenza le contrarietà della vita, conservando sempre umiltà e temperanza.

Al termine del dibattito, i Consultori all’unanimità si espressero con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni della Venerabile Serva di Dio.

 

Sessione Ordinaria dei Cardinali e  dei Vescovi

Si riunì il 20 maggio 2014. L’Ecc.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, mise in rilievo la profondità della sua vita spirituale. L’educazione ricevuta nella famiglia anglicana, trovò nuovo slancio formativo nell’accoglienza delle istanze spirituali ed ecumeniche del “Movimento di Oxford” nonché nell’impegno caritativo per i poveri e sofferenti. Tali esperienze l’avvicinarono alla Chiesa Cattolica e, in essa, favorirono il percorso vocazionale che maturò nella consacrazione religiosa. Sviluppò una devozione filiale verso la Vergine Maria e verso il Sacro Cuore, a cui affidò la Congregazione da lei fondata. Venerava Sant’Ignazio di Loyola come “Holy Patriarch” e “Chief Patron”. La contemplazione di Cristo Crocifisso fu per lei una fonte di consolazione nei momenti di dolore e di sofferenza. Ella non solo lavorò per i poveri, ma con i poveri, identificandosi con loro, considerandoli fratelli e sorelle in Cristo, riconoscendo il volto del Signore in ogni persona. Fu anche premurosa verso le consorelle, sempre attenta che avessero il tempo per la preghiera, condizioni di vita adeguate e la possibilità di sviluppare i propri talenti.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa