Causa in corso
Maria Aikenhead
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Aikenhead

(1787 - 1858)

Venerabilità:

- 18 marzo 2015

- Papa  Francesco

Fondatrice dell'Istituto delle Suore della Carità in Irlanda; si trovò ad operare nel contesto storico in cui i cattolici, soprattutto per alcune leggi che il governo inglese aveva emanato, subivano restrizioni e discriminazioni, in particolare nell’assistenza sanitaria, dove quella privata era inaccessibile ai poveri. Ella si mise al servizio degli indigenti

  • Biografia
Sorretta da una speranza incrollabile, riuscì ad espandere la sua opera, ridando fiducia alla gente disperata

 

La Venerabile Serva di Dio Maria Aikenhead nacque il 19 gennaio 1787 a Cork (Irlanda), da padre scozzese, protestante, e da madre cattolica. Educata nella confessione del padre, la piccola ricevette il Battesimo nella chiesa protestante di St. Mary a Cork, il 4 aprile 1787. Fin dall’infanzia, ebbe modo di conoscere la chiesa cattolica, perché, essendo di salute cagionevole, trascorse i primi sei anni di vita a Eason’s Hill, piccolo villaggio di campagna vicino alla città di Cork, presso una famiglia cattolica che la fece battezzare in segreto da un sacerdote cattolico, insegnandole anche le preghiere e accompagnandola in chiesa per partecipare alla Santa Messa.

Nel 1793, tornò a Cork e all’età di circa nove anni, cominciò a frequentare la nonna materna e la zia, entrambe cattoliche molto praticanti, che ebbero un grande influsso sulla sua educazione religiosa. Nel 1801 morì il padre della Serva di Dio, dopo essersi convertito al cattolicesimo in punto di morte. Questo avvenimento la convinse a prendere la stessa decisione e, il 6 giugno 1802, venne ufficialmente ricevuta nella Chiesa Cattolica, e battezzata “sub conditione”. Il 29 giugno successivo fu ammessa alla Prima Comunione e il 2 luglio fu cresimata.

Successivamente, si trasferì a Dublino, dove frequentò il circolo delle donne cattoliche, dedite alle opere di carità e all’istruzione cristiana. Qui conobbe anche Mons. Daniel Murray, futuro Arcivescovo di Dublino, che progettò di fondare un Istituto religioso femminile per la cura degli ammalati e dei poveri. Colpita dalla grande povertà materiale e spirituale della popolazione della capitale, la Serva di Dio cominciò a visitare e ad aiutare i poveri e gli ammalati.

Avvertendo sempre di più la chiamata alla vita religiosa, dopo la morte della madre, nel 1812, entrò nel noviziato dell’Istituto della Beata Vergine Maria a York (Inghilterra), assumendo il nome di Maria Agostina ma, nel 1815, insieme ad un’amica religiosa, lasciò York e tornò a Dublino per fondare la Congregazione delle Suore di Carità d’Irlanda, dedite all’educazione della gioventù femminile, alla cura dei poveri, dei malati e degli anziani, sia negli ospedali sia a domicilio. Il 1° settembre 1815 entrambe emisero i voti religiosi di povertà, castità e obbedienza, ai quali aggiunsero il voto di servizio caritatevole a favore dei poveri. Per volontà di Mons. Murray, la Venerabile Serva di Dio divenne la prima Superiora Generale del nascente Istituto. Nel 1816 l’Arcivescovo di Dublino, riconobbe ufficialmente le Suore di Carità d’Irlanda e il 30 agosto 1833 Gregorio XVI confermò le costituzioni della nuova Congregazione.

Nel 1834 la Serva di Dio, fondò a Dublino l’ospedale di S. Vincenzo, prima struttura ospedaliera cattolica in Irlanda organizzata ed amministrata da donne. Ben presto furono aperte altre case, dove le religiose si dedicavano alla cura delle vittime dell’epidemia di colera dell’anno 1832. Nel 1838, seguendo l’invito dell’Arcivescovo di Sydney, mandò cinque consorelle in Australia, prime religiose cattoliche sul suolo australiano.

Dal 1831, in seguito ad un’infiammazione alla spina dorsale, rimase invalida per ventisette anni. Non potendo viaggiare e costretta a rimanere nella sua stanza, continuò a dirigere la Congregazione, scrivendo numerose lettere e documenti.

Morì a Dublino (Irlanda) il 22 luglio 1858.

 

ITER DELLA CAUSA

Il Processo Informativo Ordinario fu istruito presso la Curia ecclesiastica di Dublino (Irlanda) dal 16 novembre 1911 al 13 febbraio 1912, con l’escussione di quarantotto testi.

Il Decreto super Introductione Causae fu emesso il 20 marzo 1921.

Il Processo Apostolico si svolse presso la medesima Curia ecclesiastica di Dublino, negli anni 1921-1923, con l’escussione di quarantaquattro testi.

Il Decreto super non cultu venne emanato il 28 giugno 1922.

La validità giuridica dei Processi fu riconosciuta con il Decreto del 21 aprile 1931.

 

SEDUTA DEI CONSULTORI STORICI

Si svolse il 30 maggio 1995. A conclusione di un approfondito dibattito, il risultato finale per i tre quesiti di rito, sull’esaustività delle prove, sull’attendibilità dei documenti archivistici e sul fondamento delle virtù eroiche, fu unanimemente affermativo.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 20 febbraio 2014. I Consultori sottolinearono che la Venerabile Serva di Dio si trovò ad operare nel contesto storico in cui i cattolici, soprattutto per alcune leggi che il governo inglese aveva emanato, subivano restrizioni e discriminazioni, in particolare nell’assistenza sanitaria, dove quella privata era inaccessibile ai poveri. Ella si mise al servizio degli indigenti. Fu attenta anche all’educazione dei fanciulli. Volle che la Congregazione avesse a fondamento la spiritualità di S. Ignazio di Loyola e che fosse aperta ad una vasta opera caritativa sull’esempio di San Vincenzo de’ Paoli. Nel governo dell’Istituto fu prudente ed equilibrata. Donna di grande speranza radicata nella preghiera, fu perseverante e forte nelle numerose difficoltà che si trovò ad affrontare, sia personali che comunitarie. Gli ultimi anni della sua vita furono molto difficili, per la malattia che l’aveva quasi paralizzata e, a livello sociale, per la grande carestia. Seppe affrontare tutto mantenendo inalterata la serenità e la gioia, riuscendo a guidare le varie case che, nel frattempo, erano sorte anche fuori dall’Irlanda, dal suo letto di sofferenza.

Al termine del dibattito, i Consultori all’unanimità si espressero con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni della Venerabile Serva di Dio.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si riunì il 17 marzo 2015. L’Em.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, mise in rilievo la consacrazione della sua vita al Signore e ai poveri. Trovò nella fede la forza per intraprendere e continuare la sua opera, nonostante le avversità trovate nell’ambiente circostante. Promosse la devozione verso i Santi, in particolare verso sant’Ignazio di Loyola, da lei seguito nel discernimento spirituale. Sorretta da una speranza incrollabile, riuscì ad espandere la sua opera, ridando fiducia alla gente disperata. Espresse il suo amore per Dio nella fedeltà alla preghiera quotidiana, agli Esercizi Spirituali, alla meditazione e alla cura dei luoghi di culto. Questo amore verso Dio era accompagnato dalla misericordia verso il prossimo, soprattutto più bisognoso ed emarginato. Cercò, infine, di migliorare le condizioni sociali dei cattolici irlandesi, discriminati e perseguitati, riuscendo a fondare il primo Ospedale Cattolico in Irlanda per la cura degli ammalati poveri.

Al termine della Relazione dell’Em.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.