Causa in corso
Maria Antonella Bordoni
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Antonella Bordoni

(1916 - 1978)

Venerabilità:

- 06 marzo 2018

- Papa  Francesco

Laica, del Terz’Ordine di San Domenico, Fondatrice della Fraternità Laica delle Piccole Figlie della Madre di Dio ora Piccole Figlie della Madre di Di. La peculiarità del suo carisma fu quella di aver incarnato il “sacerdozio dei fedeli” che ha origine nel battesimo, offrendosi per la salvezza delle anime, in primis quelle dei presbiteri

  • Biografia
Ebbe l’esperienza di fenomeni mistici con grande riserbo. Con semplicità si sottopose anche a indagini psicologiche, che esclusero ogni forma di esaltazione o di patologia

 

    La Venerabile Serva di Dio Maria Antonella Bordoni nacque il 13 ottobre 1916 ad Arezzo (Italia). Ammalatasi gravemente di peritonite acuta all’età di otto anni, venne guarita durante la supplica a Maria SS.ma l’8 ottobre 1924. Nella sua adolescenza si prese cura dei fratelli più piccoli, soprattutto nei periodi di difficoltà economiche per la famiglia che, nel frattempo, si era trasferita prima a Genazzano e, poi, a Roma. Qui, nonostante le precarie condizioni di salute, cominciò a lavorare presso un negozio sempre per aiutare la famiglia. Nella parrocchia di Sant’Eusebio incontrò Mons. Domenico Dottarelli, che li aiutò nel suo discernimento fra una vita monastico-contemplativa e una vita attiva, spesa a favore degli ultimi.

    Nel 1936, emise il voto privato di verginità e, successivamente, anche quelli di povertà e obbedienza, aderendo al gruppo “Anime sacerdotali”, consistente nell’unione vittimale al sacrificio di Gesù in sintonia con l’aspetto mariano. Tutto ciò la condusse a sentire anche fisicamente fenomeni dolorosi alla testa, al cuore e ai piedi. Dopo aver appreso di queste sue esperienze, il suo Direttore spirituale, le permise di offrirsi formalmente come vittima a Dio il 24 giugno del 1938. Con la consacrazione definitiva attraverso i voti perpetui nel 1939, il gruppo delle “Anime sacerdotali” si chiamò “Piccola Opera”. Le prime sette giovani che costituirono il gruppo si chiamarono “Piccole Figlie della Madre di Dio” e le Regole della comunità furono scritte a Viboldone nel 1942, presso il Monastero della Suore Benedettine.

    Mentre le sue particolari esperienze spirituali e corporee s’intensificavano, la Serva di Dio si dedicava all’apostolato, alla carità e alla preghiera. Nel 1946, a Castel Gandolfo, le Piccole Figlie diedero vita alla Colonia Mater Dei. Fra il 1946 e il 1948 avvenne una crisi nella comunità, che la Venerabile Serva di Dio abbandonò per fondare una nuova realtà, l’Opera Mater Dei. Essa si consolidò e si ampliò, con l’apertura di nuovi centri di attività nelle provincie di Macerata e di Ancona. Fra il 1960 e il 1967, entrò in contatto con la spiritualità domenicana ed iniziò l’iter per l’approvazione delle Costituzioni e del Direttorio della Fraternità laicale delle Piccole Figlie della Madre di Dio, da parte del Maestro Generale P. Aniceto Fernández nel 1974, seguita dall’approvazione della Sacra Congregazione dei Religiosi.

    Morì dopo molte sofferenze il 16 gennaio 1978 a Castel Gandolfo (Italia).

    Visse eroicamente e con costanza le virtù teologali, cardinali e i consigli evangelici. Seppe conciliare armoniosamente la vita contemplativa con quella attiva, che trasfuse anche nella fondazione. La peculiarità del suo carisma è quella di aver incarnato il “sacerdozio dei fedeli” che ha origine nel battesimo, offrendosi per la salvezza delle anime, in primis quelle dei presbiteri, ad imitazione di Cristo sacerdote e vittima. Tutto ciò in comunione con Maria Santissima, con la quale la Bordoni visse una particolare unione.

    Affrontò con fortezza le prove della vita, soprattutto la malattia della sclerosi multipla progressiva, accettata per amore al Signore e per il bene dei sacerdoti. Ebbe l’esperienza di fenomeni mistici con grande riserbo. Con semplicità si sottopose anche a indagini psicologiche, che esclusero ogni forma di esaltazione o di patologia.