Causa in corso
María de los Desamparados Portilla Crespo
- Venerabile Serva di Dio -

María de los Desamparados Portilla Crespo

(1925 - 1996)

Venerabilità:

- 24 aprile 2021

- Papa  Francesco

Fedele Laica e Madre di famiglia, la sua massima aspirazione fu quella di formare una famiglia cristiana che cercasse la sequela Christi in ogni occasione della vita

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Seppe vedere la mano di Dio in ogni evento della sua vita

 

    La Venerabile Serva di Dio María de los Desamparados Portilla Crespo nacque a Valencia (Spagna) il 26 maggio 1925. Durante il periodo della Guerra Civile Spagnola, fu costretta a sospendere gli studi in un collegio religioso e dovette affrontare la perdita del padre, dapprima incarcerato e poi ucciso sul fronte nel 1937.

    Terminato il conflitto, poté riprendere gli studi magistrali e iniziare l’attività di catechista. Trasferitasi a Madrid, si sposò nel 1950 con Federico Romero, con il quale ebbe 11 figli. Durante questo periodo entrò a far parte dell’Obra Apostolica Familiar, divenendone, insieme al marito, dirigente a livello nazionale. Si impegnò a diffondere la pratica religiosa all’interno della famiglia, in particolare partecipando a diversi programmi televisivi che si occupavano di tematiche inerenti la famiglia.

    Nel 1994 le fu diagnosticato un tumore al polmone destro.

    Morì il 10 maggio 1996 a Madrid (Spagna).

    La Venerabile Serva di Dio seppe vedere la mano di Dio in ogni evento della sua vita. Cercò di compierne la volontà, sempre confidando in Lui e insegnando ai figli di comportarsi allo stesso modo. La sua massima aspirazione fu quella di formare una famiglia cristiana che cercasse la sequela Christi in ogni occasione della vita.

    Nella preghiera semplice, costante e filiale trovava le forze per apprezzare la quotidianità, amare il marito e i figli senza, però, trascurare l’attenzione al prossimo. Nella preghiera cercò il sostegno per abbracciare i momenti di croce nello svolgimento della sua vocazione di madre e di sposa. La preghiera fu anche il sostegno spirituale nelle avversità e nella malattia. L’Eucaristia fu al centro della sua vita. Quando poteva, anche durante le vacanze e lungo il periodo della malattia, partecipava quotidianamente alla messa e invitava i figli a fare altrettanto. Ebbe una devozione speciale per la Virgen de los Desamparados: oltre alla recita quotidiana del rosario in famiglia, amava visitare i santuari mariani, partecipare ai pellegrinaggi e celebrare novene. Nell’ultima malattia si rivolse alla Madonna sotto l’invocazione di Madre di misericordia. Nutrì una spiritualità di riparazione, consigliando tutti di vivere in grazia di Dio ed evitare in tutti i modi il peccato. Trasmise la fede ai figli consigliandoli, accompagnandoli e esortandoli a seguire la legge di Dio.

    Visse la virtù della speranza come conseguenza della sua fede: protesa verso il cielo in attesa del premio di Dio nella vita eterna. Il suo più grande desiderio era quello di vedere un giorno riunita tutta la famiglia nel cielo.

    In mezzo alle prove della vita, riuscì a mettere tutto nelle mani del Signore: accettò serenamente la malattia; a quanti la visitavano, con un sorriso, li invitava a riporre sempre la fiducia in Dio.

    Ogni sua azione fu segnata dall’amore per Lui. Visse una vita interiore molto ricca e profonda: contemplava il volto di Cristo nel prossimo, in particolare, nei poveri, nei malati, negli anziani e nei bisognosi.

    Nonostante la sua totale dedizione alla famiglia, trovò il tempo per fare del bene anche ai vicini e alle comunità ecclesiali della sua città. Con tutti ebbe un tratto cordiale e affabile. Cercò sempre la felicità di chi le stava intorno.

 

MADRID

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

María de los Desamparados Portilla Crespo

Fedele laica e Madre di famiglia

(1925-1996)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “La donna che teme Dio è da lodare” (Prv 31,30).

    Animata da una profonda fede in Dio e dedizione alla Chiesa, la Serva di Dio María de los Desamparados Portilla Crespo, rispondendo con generosità alla propria vocazione, è divenuta esempio di carità coniugale e di virtù nell’educazione dei figli.

    La Serva di Dio nacque a Valencia, in una famiglia cattolica, il 26 maggio 1925. Due giorni dopo ricevette il Battesimo. Fin dall’infanzia era familiarmente chiamata Amparo.

    Svolse gli studi scolastici presso il Collegio del Sacro Cuore a Godella, vicino a Valencia. Durante la persecuzione religiosa della Seconda Repubblica spagnola il collegio fu chiuso e le lezioni interrotte. Nello stesso periodo suo padre, di idee contrarie alle autorità repubblicane, fu imprigionato e inviato al fronte, dove morì. La Serva di Dio pervenne al baccellierato nel 1944. Completò la formazione con gli studi di Magistero e Puericultura e fu catechista nella parrocchia di Santa Cruz.

    Si fidanzò con Federico Romero Pérez, con il quale convolò a nozze il 29 novembre 1950. Si trasferirono a Madrid ed ebbero 11 figli. La Serva di Dio si dedicò completamente alla loro educazione. Insieme al marito, iniziò a frequentare l’“Opera Apostolica Familiare”, poi conosciuto con il nome di “Movimento Famigliare Cristiano”, dove ricoprirono ruoli di responsabilità fino a far parte del Comitato Centrale. Prese parte a programmi televisivi, per testimoniare pubblicamente la bellezza di una famiglia costruita su basi cristiane.

    La Serva di Dio ha vissuto con gioia la santità del quotidiano. Riconoscendo che essa non è soltanto frutto dell’impegno personale, ma anche dell’azione dello Spirito Santo, ascoltava assiduamente la Parola di Dio, si affidava al Signore nella preghiera e si accostava con frequenza ai sacramenti. Pregava quotidianamente per il Papa, i vescovi e i sacerdoti. Tutto ciò che Dio le ha dato, lo ha accolto con benevolenza e custodito con tenerezza. Riteneva l’apertura alla vita come una esigenza intrinseca dell’unione coniugale, così come il Creatore l’aveva voluta. Amò il marito con sincerità e a lui fu fedele per tutta la vita, cercando la sua felicità e aiutandolo a essere sempre amico di Dio. Ha educato i suoi figli con semplicità, mediante il fulgido esempio e la sapiente parola, desiderando che amassero Dio, crescessero nella pietà cristiana e si prendessero cura degli altri, specialmente dei bisognosi. Lei stessa compiva ogni forzo perché tutti godessero di una vita buona, nella quale non poteva mancare la presenza di Dio riconosciuta ed adorata. Convinta che tutti sono figli di Dio, trattava con rispetto ogni essere umano, di tutti tendeva a vedere il bene e a tutti perdonava di buon cuore le mancanze. La cosa che più ricercava era di fare tutto e sempre per la maggior gloria di Dio.

    Nel 1994 si manifestarono in lei alcuni problemi di salute. Gli accertamenti si conclusero con una diagnosi infausta. Affrontò il tempo della malattia con fiducia nella Provvidenza e speranza nell’Eternità, totalmente abbandonata alla Volontà divina. Dopo che nei primi mesi del 1996 la sua salute ebbe a peggiorare, il 10 maggio dello stesso anno, circondata dall’affetto di famigliari e amici, concluse piamente la sua giornata terrena. La sua vita umile e silenziosa, fatta di tanti gesti d’amore e tante rinunce per il bene degli altri, le avevano guadagnato una stima tale che la Serva di Dio, anche dopo la morte, fu davvero circondata da una grande fama di santità. Dal 2001 i suoi resti mortali riposano nella cripta della Cattedrale di Madrid.

    In ragione della fama di santità, si è aperta la Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio, con la celebrazione dell’Inchiesta diocesana presso la Curia ecclesiastica di Madrid dal 17 dicembre 2001 all’11 dicembre 2004. Questa Congregazione ha emesso il decreto sulla validità giuridica di essa il 17 novembre 2006. Redatta la Positio, si è discusso al modo consueto se la Serva di Dio abbia esercitato le virtù cristiane in grado eroico. Il 16 gennaio 2020 si è tenuto, con esito favorevole, il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi, nel corso della Sessione Ordinaria del 13 aprile 2021, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio María de los Desamparados Portilla Crespo, Fedele laica e Madre di famiglia, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 24 aprile nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                        + Fabio Fabene

                                                                                        Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                                        Segretario

 

 

 

 

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MATRITENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

MARIAE A REFUGIO PORTILLA CRESPO

Christifidelis laicae et Matrisfamilias

(1925-1996)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Mulier timens Dominum ipsa laudabitur” (Prv 31,30).

    Alta fide in Deum inducta Ecclesiaeque dedita, Maria a Refugio Portilla Crespo, vocationi suae generose respondens, caritatis coniugalis necnon in filiis instituendis virtutis exemplum est facta.

    Serva Dei, familia quidem catholica, Valentiae orta est die 26 mensis Maii anno 1925. Duos post dies Baptisma suscepit. Iam ab infantia familariter “Amparo” appellabatur.

    Apud Collegium Sacri Cordis Godellae, prope Valentiam, studuit. Religiosa Secundae Rei Publicae Hispanicae persecutione furente, collegium vi clausum est scholaeque sunt intermissae. Eodem tempore pater eius, qui vero opinionem suam adversus Rei Publicae auctoritates ducebat, in custodiam conditus est et ad bellum, quo denique cedidit, missus. Serva Dei anno 1944 ad baccalaureatum pervenit. Studiis Praeceptionis Puerorumque Cultus institutionem complevit atque cathechistae munere in paroecia Sanctae Crucis functa est quoque. 

    Cum Friderico Romero Pérez sponsalia fecit ac die 29 mensis Novembris anno 1950 ad nuptias convolavit. Matritum se contulere decemque liberos habuere. Una cum sponso, “Operi Apostolicae Familiari”, postea nomine “Motus Familiaris Christiani” cognito, interesse cepit, in quo et regendi officia gesserunt, usque ad locum in Summo Consilio. Programmata televisifica participavit, ad pulchritudinem familiae christianis super fundamentis conditae propalam testificandam. Serva Dei sanctitatem cotidianam laetitia coluit. Quam sui ipsius studii fructum tantum non esse, sed et Spiritus Sancti actionis agnoscens, Verbum Dei assidue audiebat, precatione se Domino committebat ac crebro accedebat Sacramentis. Omni die pro Pontifice, episcopis et sacerdotibus orare solebat. Cuncta quae, Deo donante, suscipiebat, benevolentia accipiebat bonitateque custodiebat. Mentem ad vitam apertam intimum connubii postulatum putabat, sicut ipse Creator voluerat. Virum suum animo sincero dilexit, cui totam per vitam fidelitatem prestitit, cuius felicitatem quaesivit et quem, ut Dei amicus semper esset, adiuvit. Filios suos simplictate educavit, claro sui exemplo necnon sapienti verbo, ut Deum diligerent, christiana pietate adolescerent atque alios, in primis egenos, curarent cupiens. Ut omnes quadam vita bona uterentur, maxime perstuduit, cui Dei agnoscenda reverendaque praesentia haud abesset. Filios cunctos Dei esse conscia, homines colebat obsequio, quorum proclivis erat ad bonum intuendum quibusque benigno corde ignoscebat. Quam maxime ad maiorem Dei gloriam semper et cuncta facere appetebat.

    Anno 1994 aliquot eius infirmitatis signa apparuerunt, quorum inspectiones medicae ad quandam infaustam diagnosim pervenerunt. Tempus infirmitatis, fiducia in Providentiam, spe in Aeternitatem, Voluntati Dei omnino commissa, toleravit. Cum primis mensibus anno 1996 valetudo eius in peius esset progressa, die 10 mensis Maii eiusdem anni, propinquorum suorum amicorumque commotione circumdata, diem in terra ad finem adduxit. Eius humilis tacitaque vita, plurimarum caritatis actionum multorumque pro bono aliorum impendiorum, ipsi talem aestimationem lucrata est ut Serva Dei, etiam post obitum, magna quidem sanctitatis fama est circumdata. Ab anno 2001 exuviae eius in crypta Cathedralis Matritensis requiescunt.

    Sanctitatis propter famam, Servae Dei Causa beatificationis et canonizationis est instituta, Inquisitione dioecesana apud Curiam ecclesiasticam Matritensem a die 17 mensis Decembris anno 2001 ad diem 11 mensis Decembris anno 2004 celebrata. Cuius decretum de iuridica validitate haec Congregatio de Causis Sanctorum die 17 mensis Novembris anno 2006 edidit. Positione confecta, disceptatum est more consueto an Serva Dei virtutes christianas excoluisset heroico in gradu. Fausto cum exitu, die 16 mensis Ianuarii anno 2020 habitus est Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria diei 13 mensis Aprilis anno 2021 Sessione currente, Servam Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes exercuisse heroum in modum.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Mariae a Refugio Portilla Crespo, Christifidelis laicae et Matrisfamilias, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 24 mensis Aprilis a. D. 2021.