Causa in corso
Maria di Gesù dell’Amore Misericordioso (al secolo: Maria di Gesù Guízar Barragán)
- Venerabile Serva di Dio -

Maria di Gesù dell’Amore Misericordioso (al secolo: Maria di Gesù Guízar Barragán)

(1899 - 1973)

Venerabilità:

- 14 giugno 2016

- Papa  Francesco

Fondatrice delle Ancelle Guadalupane di Cristo Sacerdote; nutrì sin da giovanissima il desiderio di consacrarsi al Signore. Fu particolarmente sensibile alle necessità dei sacerdoti, soprattutto di quelli perseguitati

  • Biografia
Tutti coloro che la conobbero, furono colpiti dal suo continuo stare con il Signore con grande amore

 

La Venerabile Serva di Dio Maria di Gesù dell’Amore Misericordioso (al secolo: Maria di Gesù Guízar Barragán) nacque a Cotija de la Paz (Messico) l’11 novembre 1899, in seno ad una famiglia profondamente religiosa, fra i quali vi era lo zio San Raffaele Guízar y Valencia, Vescovo di Veracruz.

Sin da giovane, volle consacrarsi al Signore nella vita religiosa e, all’età di ventidue anni, entrò nell’Istituto delle Teresianas de Estados Unidos. Una grave infermità la costrinse a tornare a casa. Questo fatto, tuttavia, non le impedì di consacrarsi privatamente al Signore. Con il permesso del direttore spirituale, pronunciò i voti di verginità e di servizio verso i bisognosi.

Durante la persecuzione religiosa, la sua famiglia dovette trasferirsi prima a Zamora, poi a Guadalajara, fino a stabilirsi a Città del Messico. Dopo la morte dei genitori, la Serva di Dio dovette prendersi carico delle incombenze educative e amministrative dei fratelli più piccoli. Contemporaneamente continuò a dedicarsi all’apostolato tra i poveri.

Desiderò, inoltre, dedicarsi all’assistenza ai sacerdoti, soprattutto anziani, malati e soli. Per questo fondò un Istituto, chiamato inizialmente Legionarias de la Fe, e poi in seguito Siervas Guadalupanas de Cristo Sacerdote. Per questa opera, nel 1960, si trasferì a Tulpetlac per prendersi cura del Santuario della Quinta Apparizione Guadalupana ed evangelizzare i fedeli che là accorrevano. Il 26 luglio 1961, insieme ad altre quattro donne, emise i voti religiosi. Nel 1971, dinanzi al nipote Riccardo Guízar Díaz, Arcivescovo di Tlalnepantla, emise i voti perpetui.

Morì il 6 gennaio 1973 a Tulpetlac (Messico).

 

INCHIESTA DIOCESANA

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Ecatepec (Messico), dal 16 luglio 1997 all’11 novembre 1999, durante la quale vennero raccolte le prove documentali e furono escussi ventuno testi, di cui due ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 25 ottobre 2002.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 14 aprile 2015. I Consultori prescritti, i quali sottolinearono che la Venerabile Serva di Dio nutrì sin da giovanissima il desiderio di consacrarsi al Signore. Fu particolarmente sensibile alle necessità dei sacerdoti, soprattutto di quelli perseguitati. Dopo essersi dedicata per un breve periodo all’insegnamento e all’aiuto degli anziani abbandonati, si pose al completo servizio dei sacerdoti. A tale scopo fondò l’Istituto delle Siervas Guadalupanas de Cristo Sacerdote che, oltre ad offrire un sostegno concreto ai presbiteri in difficoltà, aveva come fine la santificazione del clero.

Dedita costantemente alla preghiera, fu molto devota al Sacro Cuore, al Santo Rosario e alla Passione del Signore. Al contempo, fu dinamica e disponibile ad aiutare gli altri attraverso un’azione caritativa gioiosa e discreta. Donna dal carattere forte e aperto, con un senso profondo della giustizia e della prudenza, fu equa nell’elargire gli aiuti ai bisognosi. Condusse un’esistenza austera, riuscendo a conservare l’umiltà.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E VESCOVI

Si riunì il 17 maggio 2016. L’Ecc.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, ne mise in rilievo l’intensa vita spirituale. Tutti coloro che la conobbero, furono colpiti dal suo continuo stare con il Signore con grande amore. Alle sue Religiose insegnava varie giaculatorie per alimentare il vissuto alla presenza del Signore. Praticava la penitenza per riparare le offese a Dio, soprattutto le infedeltà dei sacerdoti. Visitava le carceri e i quartieri malfamati e poveri per comunicare la misericordia di Dio. Sentì come vocazione particolare quella di collaborare alla santificazione dei sacerdoti.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che aveva concluso constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.