Causa in corso
Maria Teresa De Vincenti (al secolo: Raffaella)
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Teresa De Vincenti (al secolo: Raffaella)

(1872 - 1936)

Venerabilità:

- 20 gennaio 2022

- Papa  Francesco

Fondatrice della Congregazione delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori; visse una fede eroica che permeò costantemente la sua esistenza, le sue scelte, i suoi atteggiamenti e che nutrì con un’intensa vita di preghiera. Cercava di mantenersi sempre in unione con Dio

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Desiderava intensamente poter annunciare la fede, con una disponibilità assoluta, che metteva in conto anche il martirio

 

    La Venerabile Serva di Dio Maria Teresa De Vincenti (al secolo: Raffaella) nacque ad Acri (Cosenza, Italia) il 1° maggio 1872, in una famiglia appartenente alla media borghesia. All’età di 15 anni cominciò a frequentare la scuola di catechismo istituita dal Beato Francesco Maria Greco, parroco di San Nicola in Acri, e a dedicarsi ai fanciulli abbandonati e agli ammalati. Il crescente impegno pastorale della Venerabile fu osteggiato dai suoi familiari, che avrebbero preferito che la giovane coltivasse progetti matrimoniali. Nonostante queste opposizioni, perseverò nei suoi propositi di servizio del prossimo, continuando a collaborare con il Beato Greco e partecipando attivamente nel 1892 alla fondazione, ad opera dello stesso sacerdote, della Pia Unione delle “Piccole Operaie dei Sacri Cuori”.

    Entrò a far parte del Terz’Ordine di San Domenico, impegnandosi a seguirne la Regola. Il 21 novembre 1894, indossò l’abito religioso ed emise la professione religiosa. Per qualche tempo, al fine di mantenere gli equilibri familiari, fu costretta ad essere “monaca in casa”, ma, nel 1898, insieme ad alcune compagne, si trasferì in una piccola abitazione, messa a disposizione da suo padre, per dare inizio alla vita comune basata sull’osservanza della prima Regola scritta dal Beato Greco. Il 17 febbraio 1902, il nuovo Istituto ricevette l’approvazione diocesana. Dopo la morte del Fondatore, nel 1931, la Venerabile fu eletta Superiora Generale. Con l’arrivo di nuove vocazioni, si prodigò ad allargare il campo apostolico delle attività dell’Istituto: dall’istruzione catechistica e primaria, ai ricoveri per gli anziani abbandonati, agli ospedali e alle scuole.

    Rimase guida sicura della Congregazione, fino alla sua morte avvenuta ad Acri (Italia) il 23 novembre del 1936.

    La Venerabile Serva di Dio visse una fede eroica che permeò costantemente la sua esistenza, le sue scelte, i suoi atteggiamenti e che nutrì con un’intensa vita di preghiera. Cercava di mantenersi sempre in unione con Dio, prediligendo la preghiera davanti al Santissimo Sacramento, dove rimaneva per lungo tempo assorta e raccolta. Nutriva anche grande devozione per la SS.ma Vergine e per i Santi. Desiderava intensamente poter annunciare la fede, con una disponibilità assoluta, che metteva in conto anche il martirio.

    Visse concretamente la speranza come abbandono a Dio, anche nelle sofferenze. Aveva una fiducia illimitata in Dio, che la rendeva capace di mantenere la serenità nelle difficoltà. Confidava nella misericordia divina, cercando di accogliere la volontà di Dio in tutto ciò che viveva. La virtù della speranza la portò a mantenere lo sguardo verso le realtà future, senza per questo condizionare il suo impegno fattivo per le necessità e per i bisogni che scopriva intorno a sé.

    Manifestò l’amore per Dio cercando di aderire alla Sua volontà, osservando le leggi della Chiesa, cercando di evitare anche le piccole imperfezioni.

    L’amore verso il prossimo era il segno tangibile del suo cammino verso Dio. Aveva una singolare capacità di cogliere i diversi bisogni emergenti dalla realtà socio-culturale di Acri. Accogliente e premurosa, prestò aiuto nell’ospedale sorto nella Casa Madre e si adattava ai lavori di casa più umili.

 

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

 

COSENZA-BISIGNANO

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

MARIA TERESA DE VINCENTI

Fondatrice della Congregazione delle Suore

Piccole Operaie dei Sacri Cuori

(1872-1936)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

“Sacri Cuori di Gesù e di Maria, io mi consacro tutta a voi. Vi offro la mia vita, le mie opere, tutti i miei pensieri”.

Tramite questa aspirazione, vergata con amore ma ancor più attuata con la vita, è già possibile intuire l’habitus virtuoso della Serva di Dio Maria Teresa De Vincenti, che è stata madre e modello delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori, discepola fedele del loro Fondatore, il Beato Francesco Maria Greco, zelante apostola ovvero vera “manovale del Regno di Cristo”, come lo stesso Beato soleva chiamare le Piccole Operaie.

La Serva di Dio nacque ad Acri, ultima di sette figli, il 1° maggio 1872. Il giorno successivo, al fonte battesimale le fu dato il nome di Raffaella. Da ragazza era alunna assidua delle scuole di catechismo istituite dal Beato Francesco Maria Greco. Questi, parroco di San Nicola in Acri, infiammato d’amore per Cristo e per il proprio sacerdozio, aveva messo la sua vita al servizio degli emarginati e, con un intensa opera pastorale, combatteva l’ignoranza, la superstizione e il torpore morale del popolo. Per questo il Beato promosse delle associazioni, tra cui le “Figlie del Sacro Cuore”, a cui la Serva di Dio partecipò con slancio dell’animo. Poiché si coinvolgeva sempre di più nell’apostolato parrocchiale, i famigliari la osteggiavano, volendo in realtà spingerla al matrimonio. Ma ella perseverò nella collaborazione con il parroco, al punto che nel 1892 si unì a lui nella fondazione della Pia Unione delle “Piccole Operaie dei Sacri Cuori”, primo nucleo della futura Congregazione. Il 21 novembre 1894, consapevole di essere chiamata dal Signore, indossò l’abito religioso, professò i voti di castità, povertà e obbedienza, e prese il nome di Suor Maria Teresa dei Sacri Cuori. Per qualche tempo poté soltanto vivere alla maniera di una monaca rimanendo in famiglia. Allorché morì la madre e tutti i fratelli si furono sposati, si ritirò con alcune compagne in una piccola abitazione messa a disposizione dal padre. Diede così inizio alla vita comune, secondo una prima regola redatta dal Beato Francesco Maria Greco. Questi e la Serva di Dio, poi considerati ambedue i Fondatori della Congregazione, avevano fatto voto di sottomissione l’uno all’altro, emulando l’uno l’umiltà dell’altro. Questo rapporto spirituale, che chiamavano “lega santa”, trovò la propria icona nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, che all’unisono battono di un’unica divina carità. A questa altissima scuola evangelica, la Serva di Dio prese ogni decisione e ad ogni propria azione diede forma.

L’Istituto fu poi approvato dal Vescovo diocesano e crebbe sempre più, anche attraverso la nascita di un gruppo di Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori per le comunità ecclesiali della Calabria di rito greco-albanese. Nel 1913 il convento di Acri, già appartenuto ai Minimi di San Francesco di Paola, diventò la Casa Madre della Congregazione e in parte fu adeguato a ospedale “Charitas”, centro propulsore invero di iniziative di apostolato e promozione della società.

Un intenso lavoro interiore caratterizzò l’intera esistenza della Serva di Dio, nonché una fede fervida, una profonda preghiera, una costante unione con Dio. Con fortezza affrontò ogni circostanza difficile. Pronta all’obbedienza, ricercò sempre di compiere in tutto la volontà di Dio e di mantenersi fedele al carisma della sua famiglia religiosa. Con profonda umiltà e carità, si donò completamente agli altri, non trattenne nulla per sé, praticò generosamente le opere di misericordia. Con atteggiamento di vera madre, seppe sia istruire sia correggere le religiose del proprio Istituto. Sotto la sua guida e condividendo la sua invitta speranza, le Piccole Operaie allargarono il loro ambito di attività, dall’insegnamento della dottrina cristiana alla conduzione di scuole, dall’assistenza dei bambini nelle colonie alla cura di malati e anziani negli ospedali e nelle case di riposo.

Dal 1931, dopo che morì il Fondatore, la Serva di Dio portò avanti da sola la guida dell’Istituto. Dopo una breve malattia, si addormentò piamente nel Signore ad Acri il 23 novembre 1936.

A motivo della solida fama di santità che l’aveva circondata in vita ed in morte, si avviò la Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio. Si celebrò il Processo Informativo, presso la Curia ecclesiastica di Bisignano, dall’8 luglio 1961 al 31 ottobre 1977. Fra il 1961 e il 1968 si tenne il Processo super scriptis e il Processo de non cultu fra il 1969 e il 1977. Si compirono infine l’Inchiesta diocesana presso la Curia ecclesiastica di Cosenza-Bisignano il 30 maggio 2001 e un’Inchiesta suppletiva dal 23 novembre 2006 al 13 ottobre 2007. La Congregazione delle Cause dei Santi emise il decreto de iuridica validitate il 14 maggio 2009. La Positio, una volta ultimata, fu sottoposta all’esame dei Consultori Storici il 5 giugno 2018. Si è quindi discusso, secondo le consuete procedure, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. I Consultori Teologi hanno espresso parere favorevole il 12 gennaio 2021. Nel corso della loro Sessione Ordinaria, l’11 gennaio 2022 i Padri Cardinali e Vescovi hanno riconosciuto l’esercizio eroico delle virtù teologali, cardinali ed annesse della Serva di Dio Maria Teresa De Vincenti.

Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito accuratamente tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Constano le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Maria Teresa De Vincenti, Fondatrice delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, nel caso e per il fine di cui si tratta.

Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

Dato a Roma il 20 gennaio nell’anno del Signore 2022.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                    + Fabio Fabene

                    Arciv. tit. di Montefiascone

                    Segretario

 

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CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM

 

COSENTINA-BISINIANENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

MARIAE TERESIAE DE VINCENTI

Fundatricis Congregationis Sororum

Parvarum Operariarum a Sacris Cordibus

(1872-1936)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

“Cor Iesu et cor Mariae, me vobis totam consecro. Vobis vitam meam voveo, opera mea, meas cogitationes omnes”.

Per hoc propositum, caritate scriptum sed maxime ad effectum in vita adductum, virtuosum Servae Dei Mariae Teresiae De Vincenti habitus iam perspici potest, quae mater fuit et Parvarum Operariarum a Sacris Cordibus exemplum, fidelis earum Fundatoris, Beati Francisci Mariae Greco, discipula, studiosa apostola seu vera manovale del Regno di Cristo, sicut vulgo ipse Beatus easdem Parvas Operarias vocare solebat.

Serva Dei Acrii orta est, septem extrema liberorum, die 1 mensis Maii anno 1872. Insequenti die, baptismalem apud fontem ei Raphaëlae inditum est nomen. Adulescentula assidua erat scholarum ad doctrinam tradendam, a Beato Francisco Maria Greco institutarum, alumna. Qui vero, Sancti Nicolai Acrii parochus, Christi dilectione ac sui ipsius sacerdotii succensus, vitam in hominibus a societate segregatis ministrandum impendit atque, actuosum per pastorale opus, contra populi inscientiam, superstitionem morumque laxationem pugnabat. Quapropter Beatus quaedam sodalicia promovit, inter quae “Filiae Sacri Cordis”, quibus Serva Dei animi impetu interfuit. Cum ipsa se usque paroeciali apostolatu implicaretur, propinqui ei adversabantur, eam quidem ad matrimonium impellere volentes. At Serva Dei adeo laboris auxilio parochum adiuvando perseveravit, ut cum eodem anno 1892 se sociaret ad condendam Piam Unionem Parvarum Operariarum a Sacris Cordibus, primum futurae Congregationis conventiculum. Die 21 mensis Novembris anno 1894, a Domino vocari conscia, religiosam vestem induit, castitatis, paupertatis oboedientiaeque vota professa est atque Sororis Mariae Teresiae a Sacris Cordibus nomen assumpsit. In familia permanens, monialis modo aliquantisper tantum vivere potuit. Cum obivisset mater omnesque fratres matrimonium contraxissent, se aliquibus cum sociis recepit parva in domu, quam pater iis suppeditavit. Itaque communem incepit vitam, iuxta primam regulam a Beato Francisco Maria Greco compositam. Qui et Serva Dei, Congregationis fundatores ambo aestimati, alteri alterum subesse voverunt, utriusque humilitatem aemulando. Spiritualis huius necessitudo, quam vulgo lega santa vocabant, in Sacris Iesu et Mariae Cordibus, una voce unaque divina caritate pulsantibus, suam imaginem invenit. Serva Dei, sub hac ipsa eminentissima evangelica disciplina, omne concepit consilium ac omne actum informavit.

Institutum deinde ab Episcopo dioecesano approbatum est et usque increbuit, per ortum quoque cuiusdam Sororum Parvarum Operariarum a Sacris Cordibus coetus pro Bruttii communitatibus ecclesialibus graeci-albanici ritus. Anno 1913 conventus, qui Acrii olim Minimorum Sancti Francisci de Paula fuerat, Domus Mater novae Congregationis factus est et partim in valetudinarium “Charitas” conversus, locus quidem a quo plurima suscepta sunt apostolatus vel ad societatem promovendam incepta.

Cunctam Servae Dei vitam perstudiosum intimum opus describuit, necnon fervens fides, alta precatio, continens unio cum Deo. Fortiter difficilioribus occurrit vicibus. Prompta ad oboedientiam, semper in omnibus voluntatem Dei facere quaesivit religiosaeque familiae charismati fidelis permanere. Summa humilitate et caritate se aliis omnino tradidit, nil pro se servavit et opera misericordiae largiter exercuit. Sincero maternali spiritu sui Instituti religiosas sive instruere sive corrigere valuit. Qua moderante eiusque invictam communicantes spem, Parvae Operariae actionis suae campum auxerunt, a christiana doctrina tradenda ad regendas scholas, a pueris in coloniis adiuvandis ad aegrotos ac senes in valetudinariis vel in gerontocomiis curandos. 

Ab anno 1931, cum Fundator mortuus esset, Serva Dei Institutum moderare sola perrexit. Breviorem post quandam infirmitatem, Acrii die 23 mensis Novembris anno 1936 pie in Domino obdormivit.

Solidam propter sanctitatis fama, quae et in vita et in morte eam circumdederat, Servae Dei incepta est Causa beatificationis et canonizationis. Processus Informativus apud Curiam ecclesiasticam Bisinianensem est celebratus a die 8 mensis Iulii anno 1961 ad diem 31 mensis Octobris anno 1977. Inter annum 1961 et annum 1968 Processus super scriptis habitus est atque inter annum 1969 et annum 1977 Processus de non cultu. Denique Inquisitio diocesana apud Curiam ecclesiasticam Cosentinam-Bisinianensem die 30 mensis Maii anno 2001 peracta est atque Inquisitio suppletiva a die 23 mensis Novembris anno 2006 ad diem 13 mensis Octobris anno 2007. Haec Congregatio de Causis Sanctorum de iuridica validitate die 14 mensis Maii anno 2009 edidit decretum. Cum perfecta esset Positio, subiecta est Consultorum Historicorum examini die 5 mensis Iunii anno 2018. Inde est disceptatum, consuetas secundum normas, an Serva Dei in gradu heroico christianas excoluisset virtutes. Consultores Theologi die 12 mensis Ianuarii anno 2021 votum professi sunt pronuntiativum. Ordinaria eorum Sessione occurrente, die 11 mensis Ianuarii anno 2022 Patres Cardinales et Episcopi Servae Dei Mariae Teresiae De Vincenti theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico more agnoverunt exercitas.

Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Mariae Teresiae De Vincenti, Fundatricis Congregationis Sororum Parvarum Operariarum a Sacris Cordibus, in casu et ad effectum de quo agitur.

Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

Datum Romae, die 20 mensis Ianuarii a. D. 2022.