Marianna della Santissima Trinità (al secolo: Allsopp González-Manrique)
(1854 - 1933)
Cofondatrice della Congregazione delle Suore della Santissima Trinità; con fermezza, seppe guidare l’Istituto, anche quando dovette affrontare i problemi e le calunnie di coloro che non accettavano un’opera per l’epoca all’avanguardia nel mondo femminile
La Venerabile Serva di Dio Marianna della Santissima Trinità (al secolo: Allsopp González-Manrique) nacque a Tepic (Messico) il 24 novembre 1854, in un’agiata famiglia, da padre inglese e da madre spagnola. Nel 1862, rimase orfana di madre e due anni il padre decise di portarla insieme ai 4 fratelli in Spagna, per affidarli alla nonna materna.
Frequentò il Collegio di Santa Isabel la Real a Madrid. Fin dagli anni della sua giovinezza si dedicò attivamente a opere di carità.
Mentre avvertiva il desiderio di consacrarsi al Signore, nel 1882, incontrò il Venerabile Servo di Dio Francesco de Asís Méndez Casariego, responsabile della parrocchia del palazzo reale. Insieme a lui, iniziò a intravedere la possibilità di fondare un Istituto Religioso. Dopo un lungo processo di discernimento, il 2 febbraio 1885, prese avvio un’associazione caritativa di giovani donne, guidate da Méndez Casariego e appoggiate da alcune signore dell’alta società madrilena. L’associazione voleva essere una risposta ai gravi problemi di emarginazione in cui versavano le donne dell’epoca, soprattutto bambine e adolescenti. Il 3 marzo 1888, furono approvati gli Statuti del nascente Istituto e, il 18 marzo successivo, vestì l’abito religioso e iniziò il noviziato. Emise i voti temporanei il 14 maggio 1890, mentre nel 1907, insieme ad altre 73 consorelle, emise la professione perpetua.
Fu scelta come Superiora generale dell’Istituto. Sotto la sua guida, la Congregazione conobbe una notevole espansione, con l’apertura di numerose case anche in Argentina e Messico, nonostante le molte difficoltà e resistenze, persino le calunnie e la diffamazione di coloro che non accettavano un’opera che pretendeva di redimere le giovani attraverso il lavoro. Totalmente dedita alla crescita della Congregazione, ne fu venne riconosciuta Cofondatrice, curando la formazione delle giovani suore. Méndez Casariego le offrì sempre l’appoggio e l’aiuto necessari per il consolidamento dell’Istituto.
Nel 1914, a causa del malcontento di alcune suore, la Congregazione subì una visita canonica che ebbe come esito quello di confermare l’impostazione generale dell’Istituto e l’opera della Serva di Dio.
Morì a Madrid (Spagna) il 15 marzo 1933.
L’esistenza della Venerabile Serva di Dio fu permeata dalla sua relazione con il Signore. La vita interiore alimentata dalla preghiera le permise di smussare alcune spigolosità caratteriali. La speranza e la confidenza in Dio l’aiutarono a distaccarsi dai vincoli terreni, facendole sperimentare la povertà di spirito. Con determinazione abbandonò la vita agiata per dedicarsi al servizio dei poveri. Con fermezza, seppe guidare l’Istituto, anche quando dovette affrontare i problemi e le calunnie di coloro che non accettavano un’opera per l’epoca all’avanguardia nel mondo femminile. Curò la formazione delle giovani suore e fu attenta alle necessità materiali e spirituali delle ragazze accolte. Nonostante gli impegni e le responsabilità di Superiora generale, continuò l’esercizio della carità sia all’interno dell’Istituto, sia all’esterno. La fiducia in Dio la sostenne nelle prove.