Mary Lange (al secolo: Elisabeth)
(1794 - 1882)
Fondatrice dell’Istituto delle Suore Oblate della Divina Provvidenza; è la prima donna afroamericana dell’America del Nord proposta come modello di santità. Visse la sua esistenza virtuosa in un contesto sociale ed ecclesiale ostile, in cui l’opinione preminente era favorevole alla schiavitù, subendo personalmente la situazione di emarginazione e di povertà nella quale versava la popolazione afroamericana
La Venerabile Serva di Dio Mary Lange (al secolo: Elisabeth) nacque intorno al 1794 a Santiago de Cuba (Cuba), in una famiglia di origine africana e di condizioni agiate.
A causa delle discriminazioni razziali, la Venerabile Serva di Dio, insieme alla famiglia, abbandonò la terra di origine, dirigendosi a Charleston (Stati Uniti d’America), dove giunse intorno al 1813. Trovando anche qui difficoltà per le leggi raziali, si stabilì a Baltimora, dove rimase colpita dalla mancanza di un’istruzione di base dei giovani di colore per i quali, insieme a tre amiche, diede inizio ad una scuola gratuita.
Sentendo il desiderio di consacrarsi al Signore, aiutata da p. James Nicholas Joubert, sulpiziano, ella, nel 1828, maturò l’idea di fondare un Istituto religioso dedito all’educazione scolare e, con le altre tre giovani, decise di iniziare un percorso di consacrazione. Nel 1829, l’arcidiocesi di Baltimora approvò la Congregazione con il nome di Oblate Sisters of Providence, di cui la Venerabile Serva di Dio venne eletta Superiora generale. Dimostrando una grande capacità di governo e di organizzazione, si spese generosamente per le necessità della comunità, mettendo a disposizione tutta se stessa e anche le sue rendite.
Nel 1835, accolse la richiesta dei Sulpiziani di prestare servizio nel loro Seminario.
Al termine del servizio di Superiora generale, nel 1842, Madre Lange fu inviata nel Seminario dei Sulpiziani, dove si trovava p. James Nicholas Joubert, gravemente ammalato.
Nel 1851 madre Lange fu nominata maestra delle novizie. Nello stesso tempo, continuò anche a prendersi cura delle consorelle, raggiungendole con i suoi scritti e dando consigli sullo sviluppo della Congregazione.
Morì il 3 febbraio 1882 a Baltimora (Stati Uniti d’America).
La Venerabile Serva di Dio è la prima donna afroamericana dell’America del Nord proposta come modello di santità.
Visse la sua esistenza virtuosa in un contesto sociale ed ecclesiale ostile, in cui l’opinione preminente era favorevole alla schiavitù, subendo personalmente la situazione di emarginazione e di povertà nella quale versava la popolazione afroamericana.
Maturata la propria vocazione, docile alla Grazia, svolse un’opera di evangelizzazione e di formazione culturale e cristiana della popolazione afroamericana negli Stati Uniti d’America, soprattutto dei bambini.
Insieme all’amore per la sua gente, alimentò un profondo amore per il Signore e si rese disponibile all’azione dello Spirito Santo, abbandonandosi alla volontà di Dio con fede eroica. La sua spiritualità fu centrata sull’Eucaristia e sull’intenso affetto filiale per Maria.
Convinta della potenza della Provvidenza contro ogni forza del male, riuscì a svolgere il proprio ruolo educativo, mostrando nella sua missione, grande carità, anche per i nemici, e profondo senso di giustizia. Fu prudente come fondatrice, madre generale e insegnante; rimase umile, fedele alla Chiesa e obbediente all’autorità ecclesiastica. Insieme alle consorelle, si impegnò ad evangelizzare la comunità afroamericana, facendo visite a domicilio e istituendo scuole serali per la promozione umana e cristiana delle donne. Dopo la guerra civile, che causò numerosi orfani di guerra, Madre Mary avviò un’assistenza continua ai bambini indigenti, rendendosi disponibile a curare la popolazione durante un’epidemia di colera.
La sua fama di santità si è diffusa negli Stati Uniti e in diversi altri Paesi dove sono presenti le Oblate Sisters of Providence, unita ad una certa fama signorum.