Causa in corso
Melchiorre Fordon (al secolo: Giuseppe)
- Venerabile Servo di Dio -

Melchiorre Fordon (al secolo: Giuseppe)

(1862 - 1927)

Venerabilità:

- 21 dicembre 2018

- Papa  Francesco

Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; educava e attraeva le persone non solo con la predicazione delle verità della fede, ma soprattutto con l’esempio della sua vita umile, sobria, colma di rinunce e mortificazioni; era disposto a sacrificare se stesso per difendere o salvare la vita del prossimo. I sacerdoti, i confratelli, le religiose e i numerosi fedeli lo consideravano santo già durante la vita.

  • Biografia
Iniziava il suo servizio pastorale dalla cosa più semplice: dall’educazione religiosa

 

Il Venerabile Il Servo di Dio Melchiorre Fordon (al secolo: Giuseppe), figlio di Jakub, architetto di Grodno, e di Felicja Lukowicz, di nobile famiglia polacca e cattolica, nacque il 5 agosto 1862 e fu battezzato il 26 successivo nella chiesa parrocchiale romano-cattolica di Grodno, oggi Repubblica di Bielorussia. Per evitare l’istruzione scolastica russa il bambino ricevette l’educazio­ne elementare con molta probabilità a casa, per poi continuare l’istruzione nel ginnasio russo. All’età di 21 anni, percepiti i segni della vocazione al sacerdozio, entrò nel Seminario Diocesano a Wilno. A Kowno fu ordinato presbitero il 2 agosto del 1887.

Passato qualche mese, il Venerabile Servo di Dio venne nominato parroco a Strubnica e successivamente a Dąbrowa Grodzieńska. All’inizio del 1903 venne trasferito a Grodno come parroco della parrocchia di S. Maria degli Angeli e guardiano dell’ex convento francescano trasformato in una specie di casa-riformatorio per sacerdoti ritenuti dalle autorità russe pericolosi per lo Stato.

Dopo ventitré anni di ministero sacerdotale, con licenza dell’Amministratore Apostolico della diocesi di Wilno, Jósez decise di entrare nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Trascorse gli anni della prima guerra mondiale a Grodno, come vicario della chiesa di S. Maria degli Angeli e francescano conventuale.

La fede incrollabile in Dio, in Gesù Cristo, nella Beata Vergine Maria e l’imitazione di S. Francesco fu la vera forza del Venerabile Servo di Dio che gli permise di svolgere il servizio pastorale tra la gente che aveva bisogno di aiuto sia spirituale sia morale sia materiale. Egli educava e attraeva le persone non solo con la predicazione delle verità della fede, ma soprattutto con l’esempio della sua vita umile, sobria, colma di rinunce e mortificazioni; era disposto a sacrificare se stesso per difendere o salvare la vita del prossimo. I sacerdoti, i confratelli, le religiose e i numerosi fedeli lo consideravano santo già durante la vita.

Dal suo modo di vivere si intuisce che scelse lo stato sacerdotale e poi quello religioso per avvicinarsi sempre di più a Dio e per far avvicinare i suoi connazionali al Creatore, specialmente quelli più disagiati o lasciati a loro stessi, cioè il popolo che viveva nei villaggi.

Il Venerabile Servo di Dio iniziava il suo servizio pastorale dalla cosa più semplice: dall’educazione religiosa. Intendeva in questo modo alzare gradualmente il livello etico tra gli abitanti dei villaggi e dei quartieri urbani a lui affidati. Lottò contro il vizio dell’alcolismo e contro la dissolutezza morale. Conobbe le difficili condizioni di vita dei contadini e degli abitanti dei quartieri poveri delle due città. Volle essere vicino ai suoi parrocchiani per conoscere i loro problemi e per trovare i rimedi alle loro difficoltà.

Il 20 ottobre 1922 giunse a Grodno S. Massimiliano Kolbe, che qui continuò la sua opera di divulgazione della Milizia dell’Im­macolata. Padre Melchiorre Fordon animava i giovani candidati che arrivavano a Grodno. Favoriva il loro cammino vocazionale con conversazioni spirituali e con il ministero della confessione. Fu pure consigliere e confessore di S. Massimiliano Kolbe.

P. Melchiorre Fordon rese piamente a Dio la sua vita santa, piena di meriti, il 27 febbraio 1927.