Causa in corso
Odette Vidal Cardoso
- Venerabile Serva di Dio -

Odette Vidal Cardoso

(1931-1939)

Venerabilità:

- 25 novembre 2021

- Papa  Francesco

Fedele Laica; nata il 18 febbraio 1931 a Rio de Janeiro (Brasile) e ivi morta il 25 novembre 1939. La sua breve vita fu animata dalla speranza di vivere sempre alla presenza di Dio. Affrontò la morte con serenità e gioia, aspettando il momento di unirsi al suo amato Gesù. Parlava di Dio e con Dio come se fosse abbandonata a Lui in estasi e chiedeva agli altri che lo amassero allo stesso modo.

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“Gesù portami in cielo”

 

    Odette Vidal Cardoso nacque a Rio de Janeiro (Brasile) il 18 febbraio 1931, da genitori portoghesi emigrati in Brasile.

    Nel 1939, la madre di Odette, rimasta vedova, sposò un ricco commerciante, che accolse la bambina e l’amò come se fosse sua figlia.

    Odette ogni giorno partecipava con la madre alla Santa Messa e ogni sera recitava il rosario in famiglia. A cinque anni cominciò a frequentare il catechismo nel Collegio della “Imaculada Conceição”. Imparò così le verità della fede fino ad insegnare il catechismo alle figlie dei domestici di casa. Considerando la sua straordinaria maturità, il suo direttore spirituale, P. Alfonso Maria Germe, C.M., l’ammise alla Prima Comunione il 15 agosto 1937.

    Odette fu a fianco della madre, mentre si dedicava alle opere di carità a servizio dei poveri della città.

    Ammalatasi di tifo il 1° ottobre 1939, la Serva di Dio, durante i 49 giorni di malattia, dimostrò una fortezza fuori dal comune; non si lamentò mai e sopportò con serenità e pazienza tutte le sofferenze. L’unica cosa che desiderava era di ricevere la Comunione quotidianamente. Negli ultimi giorni di vita ricevette anche i Sacramenti della Cresima e dell’Unzione degli infermi.

    Morì il 25 novembre 1939 a Rio de Janeiro (Brasile).

    Ebbe, fin dai suoi primi anni di vita, una profonda percezione dell’esistenza di Dio, Padre di infinita bontà. Nutrì un forte desiderio di stare sempre unita a Gesù, che percepiva come realtà viva e concreta. Tra i gesti che dimostrano il vissuto eroico della fede c’è il rapporto intimo con Gesù nell’Eucaristia; la contemplazione del Crocifisso, la meditazione dei dolori della Passione e il raccoglimento quando riceveva la comunione. Ebbe una devozione particolare per la Vergine Maria, San Giuseppe, Santa Teresa del Bambin Gesù, Santa Bernadette e per San Tarcisio, martire dell’Eucaristia. Fu la fede che la sostenne nei momenti di sofferenza e nella preparazione alla sua morte.

    La sua breve vita fu animata dalla speranza di vivere sempre alla presenza di Dio. Affrontò la morte con serenità e gioia, aspettando il momento di unirsi al suo amato Gesù. Morì esclamando: “Gesù portami in cielo”.

    Parlava di Dio e con Dio come se fosse abbandonata a Lui in estasi e chiedeva agli altri che lo amassero allo stesso modo. Con la madre, settimanalmente si recava negli ospizi dov’erano ricoverati gli anziani abbandonati, negli orfanotrofi e particolarmente nel lebbrosario.

 

SÃO SEBASTIÃO DO RIO DE JANEIRO

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

ODETTA v.d. odettinha

VIDAL CARDOSO

Fedele laica

(1931-1939)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me” (Mc 9, 36-37).

    Attraverso il dono di grazia che il Signore concede in modo speciale ai suoi prediletti, la Serva di Dio Odetta v.d. Odettinha Vidal Cardoso fece, nella sua pur breve vita, un’intensa esperienza di Dio, che esprimeva mediante la preghiera e molteplici atti di carità. Ora il Signore la dona alla sua Chiesa, affinché essa la accolga come esempio di semplici e nobili virtù cristiane, che ella visse con impegno e con costanza.

    La Serva di Dio nacque a Rio de Janeiro il 18 febbraio 1931. A 7 anni rimase orfana del padre, che tuttavia già negli anni precedenti era per lo più assente, a motivo della sua attività nel commercio. La mamma ebbe un secondo marito, un uomo assai benestante, che la Serva di Dio considerò sempre come se fosse suo vero padre e che le volle sinceramente bene come ad una figlia. Fin dalla tenera età la Serva di Dio imparò dalla mamma le preghiere comuni, nutrì una particolare devozione verso la Vergine Maria e partecipava ogni giorno alla Santa Messa. Presero atto della sua precoce maturità spirituale anche autorevoli personaggi del tempo in visita alla famiglia, fra i quali emergono Benedetto Aloisi Masella, Nunzio apostolico in Brasile, poi Cardinale di Santa Romana Chiesa, e Alfonso Maria Germe, religioso della Congregazione della Missione, che divenne in seguito confessore e direttore spirituale della Serva di Dio.

    All’età di cinque anni, iniziò a frequentare il catechismo nel collegio dell’Immacolata Concezione, divenendo a sua volta catechista dei suoi coetanei. Il 15 agosto 1937 ricevette la Prima Comunione, manifestando uno straordinario fervore ed un forte amore all’Eucaristia. Amava intimamente il Signore, tanto che chiese di portare un piccolo anello al dito e si definì sposa di Cristo. Compiva anche tanti gesti di carità, ossia donava alimenti ai poveri che bussavano alla porta, trattava con sommo rispetto i domestici e i dipendenti della famiglia, aveva un’attenzione particolare verso gli orfanelli. L’atteggiamento della Serva di Dio non sembrava affatto quello di una bambina, quanto piuttosto quello di adulto pieno di fede. Per questa testimonianza tanto sublime veniva chiamata “delicato giglio di raro profumo”.

    Il 1° ottobre 1939 fu colpita dal tifo. Medici tanto esperti e i più validi medicamenti non riuscirono a impedire l’infausto decorso della malattia. La Serva di Dio visse così gli ultimi quarantanove giorni della sua vita rivolgendo continuamente sentite e commoventi suppliche a Gesù e alla sua Madre Santissima, e da Gerardo Martim, Monaco dell’Ordine di San Benedetto, ricevette non solo la Comunione quotidiana, ma anche i sacramenti della Confermazione e dell’Unzione degli infermi.

    Si spense il 25 novembre 1939, poco dopo avere ricevuto per l’ultima volta un frammento del Pane degli Angeli. Fino all’ultimo ripeteva la sua giaculatoria preferita: “Gesù mio, ti amo”. Il suo corpo fu rivestito di un piccolo abito bianco. Grande concorso di popolo volle vedere per l’ultima volta il suo volto e presero parte alle sue esequie un gran numero di sacerdoti, religiosi e fedeli laici, nonché i bambini e bambine dei collegi e degli orfanotrofi della città. Tutti attestavano concordemente che era morta una piccola santa. Molte persone si aggregarono, dopo la sua morte, in un’associazione, che non solo ne divulgasse la fama, ma anche promovesse iniziative di carità in sua memoria. E così la fama di santità della Serva di Dio andò accrescendosi.

    Per questo motivo si è deciso allora di istruirne la Causa di beatificazione e canonizzazione. Il 18 gennaio 2013 ebbe inizio, presso la Curia ecclesiastica di São Sebastião do Rio de Janeiro, l’Inchiesta diocesana, che si concluse poi il 17 gennaio 2015. La Congregazione delle Cause dei Santi ne emise il decreto di validità giuridica il 22 gennaio 2016. Fu realizzata la Positio, sottoposta allo studio dei Consultori storici il 4 dicembre 2018. Si è quindi discusso, secondo le consuete procedure, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 9 febbraio 2021 i Consultori Teologi hanno espresso parere favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi, radunati nella Sessione Ordinaria del 9 novembre dello stesso anno, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Odetta v.d. Odettinha Vidal Cardoso, Fedele laica, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 25 novembre nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                                + Fabio Fabene

                                                                                                Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                                                Segretario

 

 

 

 

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SANCTI SEBASTIANI FLUMINIS IANUARII

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

ODETTAE v.d. ODETTINHA

VIDAL CARDOSO

Christifidelis laicae

(1931-1939)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Accipiens puerum, statuit eum in medio eorum; quem ut complexus esset, ait illis: Quisquis unum ex huiusmodi pueris receperit in nomine meo, me recipit” (Mc 9, 36-37).

    Per munus gratiae, quod Dominus peculiari modo praedilectis suis largitur, Serva Dei Odetta v.d. Odettinha Vidal Cardoso, tametsi vita eius brevissima fuit, vivissimam Dei habuit experientiam, quam precatione multiplicibusque caritatis actibus patefecit. Qua nunc Dominus Ecclesiam suam donat, ut ipsam recipiat sicut simplex nobileque christianarum virtutum exemplum, quas vero ea studio et constantia vixit.

    Serva Dei in lucem edita est Flumine Ianuario die 18 mensis Februarii anno 1931. Septem annorum aetate patre orbata est, qui tamen iam superioribus annis suum ob opus mercaturae plurimum afuerat. Mater altero viro nupsit divitissimo, quem Serva Dei quasi verum patrem semper duxit quique tamquam filiam sincere eam dilexit. Serva Dei, iam tenua aetate, a matre sua communes orationes didicit, singularem in Virginem Mariam coluit devotionem atque cotidie Missae intererat. Cuius spiritualem maturitatem, cum familiam eius visitarent, etiam illustres temporis homines animadverterunt, inter quas Benedictus Aloisi Masella, Nuntius Apostolicus in Brasilia, dein Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis, eminet atque Alfonsus Maria Germe, Congregationis Missionis religiosus, qui postea factus est Servae Dei confessarius et spiritualis moderator.

    Sextum aetatis annum agens, apud collegium Immaculatae Conceptionis, catechismum discere coepit, quem ipsa dein aequales porro docebat. Die 15 mensis Augusti anno 1937 Primam Communionem suscepit, haud communem fervorem ostendens vehementemque Eucharisticam caritatem. Intimius Dominum diligebat, adeo ut, se Christi describens sponsam, parvum induere anulum peteret. Et plurima fecit caritatis actiones, videlicet indigentibus cibaria impertiebat ostium pultantibus, famulos et operarios summo tractabat officio, eximiam sedulitatem in pupillos adhibebat. Servae Dei habitus minime puellae videbatur, quam plenae fide adultae potius. Hoc propter tam sublime testimonium “lene rarae fragrantiae lilium” vocabatur.

    Die 1 mensis Octobris anno 1939 correpta est typho. Medici autem peritissimi validissimaque medicamenta infastum morbi progressum inhibere non potuerunt. Sic Serva Dei postremos vitae undequinquaginta dies vixit, genuinis continenter flebililibusque precibus Iesum Sanctissimamque eius Matrem orando, atque per Gerardum Martim, Ordinis Sancti Benedicti monachum, non tantum cotidiam Communionem, sed sacramenta suscepit Confirmationis et Unctionis infirmorum quoque.

    Die 25 mensis Novembris anno 1939 exstrincta est, paulo postquam ultimum Panis Angelorum fragmentum sumpsisset. Usque ad finem dilectissimam iaculatoriam precem dictitabat, id est “Iesu mi, tibi dilectio mea”. Candida veste eius indutum est corpus. Magnus populi concursus vultum eius postremum videre voluit et ad exequias eius multi sacerdotes, religiosi et christifideles laici adfuerunt, necnon urbis collegiorum et orphanortrophiorum pueri ac puellae. Omnes parvam sanctam mortuam esse testificabantur. Plurimi homines, post mortem eius, se sodalitati instituendae aggregaverunt, quae non famam eius pervulgaret tantum, sed et in memoria eius caritatis incepta proveheret. Itaque Servae Dei sanctitatis fama usque increbruit.

    Igitur eius Causam beatificationis et canonizationis statutum est instrui. Die 18 mensis Ianuarii anno 2013, apud Curiam ecclesiasticam Sancti Sebastiani Fluminis Ianuarii, Inquisitio dioecesana initium habuit, quae ad finem die 17 mensis Ianuarii anno 2015 postea pervenit. Cuius decretum de iuridica validitate haec Congregatio de Causis Sanctorum die 22 mensis Ianuarii anno 2016 edidit. Positio facta est atque Consultorum Historicorum studio die 4 mensis Decembris anno 2018 supposita. Inde disceptatum est, consuetas secundum normas, an Serva Dei heroico in gradu christianas virtutes exercuisset. Die 9 mensis Februarii anno 2021 Consultores Theologi adfirmativum protulerunt votum. Patres Cardinales et Episcopi, die 9 mensis Novembris eiusdem anni Ordinaria Sessione congregati, Servam Dei agnoverunt heroico modo theologales, cardinales iisque adnexas virtutes excoluisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Odettae v.d. “Odettinha” Vidal Cardoso, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 25 mensis Novembris a. D. 2021.