Causa in corso
Orsola Donati
- Venerabile Serva di Dio -

Orsola Donati

(1849 - 1935)

Venerabilità:

- 19 giugno 2021

- Papa  Francesco

Religiosa professa della Congregazione delle Suore Minime dell’Addolorata, fu una donna di fede pura, coraggiosa e duratura. Anche di fronte alle sfide che sembravano insuperabili, riuscì a vedere la mano di Dio e la Sua Provvidenza in opera

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Scoprì la strada da intraprendere per donarsi senza risparmio al Signore

 

    La Venerabile Serva di Dio Orsola Donati nacque il 22 ottobre 1849 ad Anzola dell’Emilia (Bologna) in una famiglia profondamente cristiana e di povere condizioni socio-economiche. Rimasta orfana di padre all’età di sei anni, frequentò solo per tre anni la scuola elementare. Poi dovette aiutare la famiglia, dedicandosi alla tessitura e ad altri lavori.

    Desiderosa di approfondire la fede, si recava nella vicina parrocchia di Santa Maria delle Budrie, per ascoltare le catechesi del parroco don Gaetano Guidi. Qui, nel 1864 conobbe Clelia Barbieri, poi canonizzata (1989), ed altre giovani, con le quali maturò l’idea di condurre vita in comune, per vivere in preghiera e al servizio del prossimo. Tale progetto poté realizzarsi nel 1868 alle Budrie, nel “Ritiro della Provvidenza”, all’insegna di una grande povertà. Nel 1870, Santa Clelia si ammalò e, morente, affidò alla Venerabile Serva di Dio il compito di portare avanti l’opera con le altre compagne, qualificate come tessitrici e cucitrici. Il 26 ottobre 1870 Orsola si consacrò definitivamente al Signore con i voti privati e s’impegnò a dirigere il progetto spirituale ed educativo precedentemente avviato.

    Nel 1878 il Cardinale Lucido Maria Parocchi, Arcivescovo di Bologna, in visita pastorale alle Budrie, suggerì alla comunità di assumere il nome di Minime dell’Addolorata e, l’anno successivo, partecipò all’inaugurazione del nuovo fabbricato, dove le religiose si trasferirono.

    A partire dal 1882, l’Istituto cominciò ad espandersi con l’apertura di nuove case. La Venerabile Serva di Dio con prudenza e umiltà ne seguì la diffusione, occupandosi della formazione religiosa delle consorelle e della redazione delle Costituzioni. Il 18 marzo 1897, insieme ad altre 34 consorelle, emise i voti pubblici religiosi.

    Nel 1931, indisse il primo Capitolo Generale, che la elesse Superiora Generale a vita.

    Morì l’8 aprile 1935 nella Casa Madre delle Suore Minime dell'Addolorata a Budrie di San Giovanni in Persiceto (Italia).

    La Venerabile Serva di Dio fu una donna di fede pura, coraggiosa e duratura. Anche di fronte alle sfide che sembravano insuperabili, riuscì a vedere la mano di Dio e la Sua Provvidenza in opera. Intimamente connessa con la fede fu la sua speranza nel compimento delle promesse di Dio nella propria vita. Durante i lunghi anni di governo dell’Istituto, non cedette allo scoraggiamento o al dubbio, incoraggiando anche le consorelle a proseguire nella sequela del Signore.

    Incontrando Santa Clelia Barbieri, scoprì la strada da intraprendere per donarsi senza risparmio al Signore, del quale amava stare alla presenza e trascorrere tanto tempo in preghiera. Le consorelle testimoniarono la sua eroica carità, che esercitò in molteplici ambiti.

 

BOLOGNA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

ORSOLA DONATI

Religiosa professa della Congregazione

delle Suore Minime dell’Addolorata

(1849-1935)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Se io, il Signore ed il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri” (Gv 13,14).

    Per attuare concretamente il suo progetto di vita ed esercitare virtuosamente il suo ruolo fra le Suore Minime dell’Addolorata, la Serva di Dio Orsola Donati meditò sempre la vita di Gesù ed ebbe una tale devozione verso il suo Cuore da imitarne l’umiltà e la mitezza.

    La Serva di Dio venne alla luce il 22 ottobre 1849 nella borgata “Paltrone”, frazione di Santa Maria in Strada, fra i comuni di San Giovanni in Persiceto e Anzola dell’Emilia. Fu battezzata lo stesso giorno. A sei anni rimase orfana del padre, morto di colera. Poté quindi frequentare solo per tre anni la scuola elementare, poi dovette aiutare la famiglia con la tessitura ed altri lavori. Era di indole riservata, buona e garbata, incline al raccoglimento e alla preghiera. La mamma desiderava che, insieme alla sorella, ricevesse una più solida formazione religiosa e una istruzione più adeguata. Fu così che la Serva di Dio prese a frequentare, la domenica pomeriggio, la vicina parrocchia di Santa Maria delle Budrie, per ascoltare le istruzioni del parroco. Qui incontrò Santa Clelia Barbieri, con la quale strinse una profonda amicizia spirituale. Presto raggiunte da altre due ragazze, nel 1868 le due poterono iniziare a vivere insieme nel “Ritiro della Provvidenza”, raccolte in preghiera e col desiderio di fare del bene.

    Il 13 luglio 1870 Santa Clelia Barbieri, morendo, affidò alla Serva di Dio il compito di portare avanti l’opera. Questa diresse quindi con sapienza per 65 anni il progetto della Santa delle Budrie. La famiglia religiosa, che dal 1878 prese il nome di Minime dell’Addolorata, fu riconosciuta dall’Arcivescovo di Bologna l’anno seguente. Aprì nuove case e inaugurò nuovi ambiti di apostolato. La Serva di Dio, con prudenza e umiltà, ne seguì la diffusione, occupandosi della formazione delle Suore e della redazione delle Costituzioni. Il 18 marzo 1897, insieme ad altre religiose, professò i voti pubblici e vestì l’abito religioso e il 10 novembre 1929 emise i voti perpetui.

    Nel 1931 indisse il primo Capitolo generale, che la confermò Superiora Generale fino alla morte. Nel 1934, quando vennero approvate definitivamente le Costituzioni, la Congregazione contava 21 case e 147 religiose, di cui 50 di voti temporanei. In vari centri delle arcidiocesi di Bologna e Modena gestiva scuole femminili e svolgeva una preziosa opera di educazione e di catechesi.

    La Serva di Dio spese quindi tutta la vita per guidare le Suore, organizzare le opere, affrontare le difficoltà e intessere rapporti di collaborazione con le autorità ecclesiastiche e civili. La sua fede risplende nella ragione che sempre l’ha ispirata, ossia – come diceva – “perché tendiamo tutte a un solo centro che è Dio”. Nel governo della Congregazione era fedele al dono totale di sé, alla preghiera, ad una profonda umiltà e ardente carità. Sempre confidò nell’amicizia e intercessione di Santa Clelia, poi beata dal 1968 e canonizzata nel 1989. Nonostante abbia vissuto ogni cosa nella luce della Santa Fondatrice, ebbe una fisionomia tutta peculiare e un compito unico e originale nei confronti del nascente istituto. Non solo per una dote naturale, forgiata dal lavoro contadino della sua infanzia, ma soprattutto con una fede sconfinata nell’aiuto provvidenziale di Dio, una speranza capace di qualsiasi sacrificio e una sincera ed umile obbedienza, si caricò di un peso ben più grande delle sue forze umane. Era profondamente convinta che ogni consacrata deve tendere alla perfezione, che è unione con Dio mediante la preghiera e la vita interiore, il silenzio e l’osservanza della Regola. Si distinse per uno sguardo profetico, pieno di carità, verso i bisogni della società contemporanea, per i quali mise a frutto le proprie capacità organizzative. Fu educatrice dei poveri e apostola di carità verso i malati.

    L’8 aprile 1935 nella Casa Madre delle Budrie, circondata dalle sue figlie spirituali, la Serva di Dio si addormentò devotamente nel Signore.            Come già in vita fu additata ad esempio di virtù, dopo la sua morte ciò si accrebbe sempre più.

    Poiché il ricordo di lei divenne una vera fama di santità, si stabilì che fosse introdotta la Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio. L’Inchiesta diocesana, presso la Curia ecclesiastica di Bologna, è iniziata il 19 febbraio 2000 e si è conclusa il 6 aprile 2003. La Congregazione delle Cause dei Santi ha emesso il decreto sulla sua validità giuridica il 20 gennaio 2006. La Positio è stata sottoposta al giudizio dei Consultori Storici il 17 novembre 2009. Si è quindi discusso, secondo le consuete procedure, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 10 marzo 2020 i Consultori Teologi si sono pronunciati a favore. I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 1 giugno 2021, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Orsola Donati, Religiosa professa della Congregazione delle Suore Minime dell’Addolorata, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 19 giugno nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                    + Fabio Fabene

                                                                                Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                                    Segretario

 

 

 

 

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BONONIENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

URSULAE DONATI

Religiosae professae Congregationis

Sororum Minimarum a Maria Perdolente

(1849-1935)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Si ego lavi vestros pedes, Dominus et Magister, et vos debetis alter alterius lavare pedes” (Io 13, 14).

    Ad vitae propositum perficiendum munusque suum virtuose inter Sorores Minimas a Maria Perdolente peragendo, Serva Dei Ursula Donati vitam Iesu continenter meditata est atque devotionem in Cor eius tam coluit ut humilitatem et mansuetudinem eius imitaretur.

    Serva Dei in lucem edita est die 22 mensis Octobris anno 1849 in loco v.d. Paltrone, in vico Sanctae Mariae in Via, inter municipia Castri Sancti Ioannis in Persiceto et Unciolae. Eodem die Sancto Fonte est lustrata. Cum sex aetatis annos complevisset, patre orbata est, qui cholera obiit morbo. Inde tres annos tantum ludos litterarios frequentare potuit, dein adiumentum familiae praestare debuit textrino et operibus aliis. Natura erat recondita, miti atque humana, ad cogitationem et precationem propensa. Mater eam, una cum sorore, certiorem religiosam institutionem aptioremque eruditionem accipere cupiebat. Itaque Serva Dei, die dominico postmeridiano, ad propinquam paroeciam Sanctae Mariae v.d. delle Budrie ventitare incepit, parochi loci ad praeceptiones audiendas. Hic Sanctam Cloeliam Barbieri cognovit, cuius in intimam spiritualem pervenit amicitiam. Mox duobus ab aliis puellis assecutae, anno 1868 ipsae vitam communem inchoare potuerunt, in orationem congregatae bonumque agere cupidae, in domo vulgo Ritiro della Provvidenza appellata.

    Die 13 mensis Iulii anno 1870 Sancta Cloelia Barbieri, moriens, opus producendum Servae Dei commisit. Quae ergo quinque et sexaginta per annos Sanctae vulgo delle Budrie nuncupatae propositum sapienter provexit. Haec religiosa familia, quae ab anno 1878 Minimarum a Maria Perdolente nomen sumpsit, ab Archiepiscopo Bononiensi insequenti anno est agnita. Novas domos aperuit et novos apostolatus campos instituit. Serva Dei, prudentia et humilitate, increbrescens institutum curavit, Sororibus formandis se tradens et Constitutionibus scribendis. Anno 1897, aliis cum Sororibus, propalam vota professa est vestemque religiosam induit atque die 10 mensis Novembris anno 1929 vota perpetua emisit.

    Anno 1931 primum Generale Capitulum indixit, quod eam ipsam Generalem Antistitam usque ad mortem confirmavit. Cum anno 1934 Constitutiones eius semel approbarentur, Congregatio unam et viginti domos ac septem et centum quadraginta religiosas, quarum quinquaginta temporalium votorum, computabat. Plurimis in locis Bononiensis et Mutinensis archidioecesium feminarum scholas gerebat atque perutile institutionis cathechesisque praebebat opus.

    Serva Dei ideo ad Sorores moderandas, opera ordinanda, res difficiliores tolerandas necnon cum auctoritatibus ecclesiasticis vel civilibus sociata opera conferenda, vitam totam impendit. Fides eius in ratione fulget, quae semper impulit eam, videlicet – sicut scribebat – “ut omnes centrum petamus, quod est Deus”. In Congregatione regenda, sui ipsius oblationi, precationi, altae humilitati ardentique caritati omnino fidelis permansit. Sanctae Cloeliae amicitia et intercessione semper confisa est, cuius anno 1968 beatificatio et anno 1989 canonizatio sunt celebratae. Etsi omnia sub lumine Sanctae Fundatricis vixisset, vero peculiaris ei fuit habitus munusque unum et exquisitum pro ipso Instituto oriente. Non tantum naturalem propter dotem, quam opus rusticum infantiae roboravit, sed maxime sua immensa fide in Dei Providentiae auxilium, spe incommoda omnia tolerante ac sincera perhumili oboedientia, multo onus pro viribus suis maius sumpsit. Bene sciebat omnem consecratam mulierem ad perfectionem intendere debere, quae cum Deo est coniunctio per orationem interioremque vitam, silentium Regulaeque observantiam. Providenti contuitu erga sui temporis societatis egenos, caritate quidem pleno, eminuit, pro quibus suas operandi virtutes fructiferas egit. Instruit pauperes et caritatis quendam apostolatum in aegrotos perfecit.

    In Matre Domo v.d. delle Budrie, spiritualibus suis filiis circumdata, Serva Dei die 8 mensis Aprilis anno 1935 pie in Domino obdormivit. Quam in vita iam exercitarum virtutum exemplum est indicata, tam post obitum idem usque increbruit.

    Cum memoria eius vera sanctitatis facta esset fama, censum est Servae Dei Causam beatificationis et canonizationis institui. Inquisitio dioecesana, apud Curiam ecclesiasticam Bononiensem, die 19 mensis Februarii anno 2000 incepta est ac die 6 mensis Aprilis anno 2003 ad finem pervenit. Cuius decretum de validitate  iuridica haec Congregatio de Causis Sanctorum die 20 mensis Ianuarii anno 2006 emisit. Positio confecta, die 17 mensis Novembris anno 2009 Consultorum Historicorum subiecta est iudicio. Inde, consuetas secundum normas, disceptatum est an Serva Dei virtutes christianas heroico in gradu excoluisset. Die 10 mensis Martii anno 2020 Consultores Theologi adfirmative sunt locuti. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in diei 1 mensis Iunii anno 2021 Sessione, Servam Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroum in modum exercuisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Ursulae Donati, Religiosae professae Congregationis Sororum Minimarum a Maria Perdolente, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 19 mensis Iunii a. D. 2021.