
Pierre-Joseph Triest
(1760 - 1836)
Sacerdote diocesano, Fondatore delle Congregazioni dei Fratelli della Carità, delle Suore della Carità di Gesù e Maria e delle Suore dell’Infanzia di Gesù; il suo modo di servire gli altri fu profetico e innovativo, poiché pose al centro dell’attenzione la persona umana con la sua dignità. Visse il sacerdozio con abnegazione e il suo esempio trascinò molte persone alla sequela del Signore nel servizio degli ultimi
Il Venerabile Servo di Dio Pierre-Joseph Triest nacque a Bruxelles (Belgio) il 31 agosto 1760 e ricevette il battesimo il giorno seguente nella chiesa parrocchiale di San Nicola. Dopo una solida iniziazione cristiana ricevuta in famiglia, frequentò le scuole presso i gesuiti e gli agostiniani, proseguendo la sua formazione a Geel. Nel 1780 si iscrisse all’Università di Lovanio e, due anni dopo, fu accolto nel Seminario diocesano di Malines. Il 9 giugno 1786 venne ordinato sacerdote.
Fino al 1791, svolse l’attività pastorale a Malines, Blaasveld ed Asse. La cosiddetta Rivoluzione Belga contro le disposizioni in ambito religioso di Giuseppe II di Asburgo-Lorena (1790) e la Rivoluzione Francese (1792) lo portarono a vivere in clandestinità per sottrarsi al giuramento sulla Costituzione Civile del Clero. In seguito alla tolleranza napoleonica, iniziò una proficua opera ministeriale come parroco di San Pietro a Ronse, soprattutto realizzando una multiforme attività assistenziale a favore degli orfani, dei malati e dei poveri.
Nel 1800 fondò un orfanotrofio per assistere i bambini poveri e abbandonati aiutato da alcune donne con le quali, nel 1804, diede inizio alla Congregazione delle Suore della Carità di Gesù e Maria, di cui fu nominato direttore e superiore generale a vita. Il suo impegno caritativo fu ufficialmente riconosciuto dalle autorità statali che, nel 1807, gli affidarono dapprima la gestione dell’ospedale civile di Bijloke e, successivamente, la vigilanza sull’amministrazione finanziaria delle varie istituzioni benefiche della città, ricevendo tra l’altro la nomina di membro della Commissione degli Ospedali Civili e del Comitato per l’assistenza ai poveri. Svolse gli stessi compiti direttivi e assistenziali anche a Gand, dove gli fu affidato il coordinamento e la gestione amministrativa degli ospizi per gli anziani e delle istituzioni per l’assistenza e la formazione dei bambini orfani e abbandonati. Per realizzare tali attività diede vita a due altre Congregazioni religiose: nel 1807 i Fratelli della Carità per i bambini abbandonati e i poveri e, nel 1823, i Fratelli di San Giovanni di Dio per l’assistenza degli ammalati a domicilio. Dieci anni dopo, nel 1833, contribuì alla fondazione della Congregazione delle Suore dell’Infanzia di Gesù con il sacerdote Benedetto De Decker, che fu poi suo successore nel lavoro dirigenziale e assistenziale da lui iniziato.
Ammalatosi gravemente, trascorse gli ultimi giorni nella preghiera costante, assistito dalle Suore della Carità di Gesù e Maria. Morì il 24 giugno 1836 a Gand (Belgio).
Il Venerabile Servo di Dio visse un’intensa attività apostolica, nutrita da una costante preghiera. Al centro della sua spiritualità c’era il culto dell’umanità di Cristo, che lo condusse all’amore verso i fratelli, specialmente i più bisognosi. Ebbe anche una particolare devozione all’Eucaristia, al Sacro Cuore e alla Vergine Maria.
Si dedicò alla formazione dei fedeli soprattutto in ambito caritativo, ispirandosi a San Vincenzo de’ Paoli. Ebbe a cuore i malati e i disabili, in particolare le persone sorde e i malati psichiatrici. Il suo modo di servire gli altri fu profetico e innovativo, poiché poneva al centro dell’attenzione la persona umana con la sua dignità. Visse il sacerdozio con abnegazione e il suo esempio trascinò molte persone alla sequela del Signore nel servizio degli ultimi e fondò gli Istituti Religiosi delle Suore della Carità di Gesù e Maria, dei Fratelli della Carità per i bambini abbandonati e i poveri, dei Fratelli di San Giovanni di Dio e le prime scuole per ragazze e ragazzi sordomuti. Per i suoi grandi meriti fu insignito di vari riconoscimenti civili e dell’onorificenza del Leone olandese.
La fama di santità si è sviluppata soprattutto in tempi recenti, unita ad una certa fama signorum.