Causa in corso
Pietro Herrero Rubio
- Venerabile Servo di Dio -

Pietro Herrero Rubio

)1904 - 1978)

Venerabilità:

- 27 febbraio 2017

- Papa  Francesco

Laico; impegnato, medico ginecologo e pediatra. Esercitò la carità in maniera eroica soprattutto verso i bambini malati, che spesso assisteva gratuitamente. Nonostante i numerosi impegni della professione, fu parte attiva di varie associazioni ecclesiali

  • Biografia
La sua fede fu vissuta e incarnata nella vita quotidiana, coltivata con lo studio, la lettura, l’orazione contemplativa e la pratica delle virtù

 

Il Venerabile Servo di Dio Pietro Herrero Rubio nacque il 29 aprile 1904 ad Alicante (Spagna). Nel 1917, si trasferì con la famiglia ad Orihuela, dove il padre fu assunto come impiegato comunale. Nel 1921, il Servo di Dio si iscrisse nella Facoltà di Medicina di Madrid.

Accompagnato nella formazione cristiana dai gesuiti di Alicante e di Madrid, sviluppò una vita spirituale robusta e profonda. Si iscrisse alla Congregación mariana, partecipando quotidianamente alla celebrazione eucaristica e dedicandosi all’impegno di catechista.

Conclusi gli studi nel 1927 con la specializzazione in puericultura e ostetricia, successivamente approfondì gli studi a Parigi e Bruxelles con il sostegno economico delle borse di studio che gli furono elargite.

Iniziò l’esercizio della professione medica ad Alicante nell’Ospedale pediatrico cittadino. Per le visite mediche non soltanto non chiedeva alcun pagamento ma, spesse volte, era lui stesso a provvedere alle necessità delle famiglie dei bambini; comportamento che conservò sempre nel corso della sua professione.

Il 29 aprile 1931 sposò Patrocinio Javaloy Lizón, donna cristiana, con una buona formazione religiosa. Furono una coppia molto unita, che palesava reciproco amore e rispetto. Non ebbero figli. Al ritorno dal viaggio di nozze il Venerabile Servo di Dio e sua moglie trovarono ad Alicante i disordini e la violenza persecutoria contro la Chiesa. Il Venerabile Servo di Dio, tuttavia, non entrò nel dibattito politico. Nel 1933 vinse il concorso statale di puericultore e pediatra ad Alicante.

Nel periodo della Guerra Civile Spagnola, in piena persecuzione contro i cattolici, il Venerabile Servo di Dio organizzò un posto clandestino per il culto e la preghiera. Nel 1937 fu condotto in carcere a causa della sua nota fede cristiana. Dopo pochi giorni, insieme ad altri detenuti, venne portato a Valencia, dove fu tenuto con altri nella stiva di una nave. In seguito alla petizione di una commissione di operai e del popolo di Alicante, che si schierarono a suo favore, il Venerabile Servo di Dio fu liberato. Nella campagna militare invernale, dal 1938 al 1939, fu arruolato come soldato medico con l’esercito repubblicano e portato sul fronte di guerra di Teruel, dove svolse il suo servizio medico per i soldati e per la popolazione.

Concluso il periodo bellico, riprese la sua regolare attività professionale. Le sue giornate si snodavano fra l’intenso lavoro, la preghiera, servizi vari e aggiornamenti professionali, affiancato dalla moglie. Per la preparazione professionale e la qualità delle sue prestazioni, nel 1940 fu nominato Direttore del dispensario dei lavoratori del porto; nel 1942 socio dell’opera del perfezionamento medico in Spagna; nel 1943 puericultore e pediatra nella sanità pubblica, direttore del dispensario per la protezione dei minori e direttore dell’ospedale provinciale.

Per le elezioni comunali del 1954 fu inserito nella candidatura promossa dal Delegato del Governo Evaristo Martín Freire e, senza fare alcun gesto di pubblicità né chiedere voti, venne eletto con un’ampia maggioranza consigliere comunale, carica che occupò fino al 1958. I suoi interventi nel consiglio comunale si centrarono nelle questioni della salute pubblica, l’educazione dei giovani e l’etica cittadina.

Appartenente al gruppo di Adoración nocturna, ne fu eletto anche Vicepresidente nel 1965 e partecipò assiduamente alle veglie eucaristiche. Fu Presidente del Consiglio Diocesano dell’Azione Cattolica.

Andato in pensione il 29 aprile 1974, negli ultimi anni il Venerabile Servo di Dio patì crescenti dolori a motivo di una ernia inquinale, che degenerò in occlusione intestinale. Trasferito a Barcellona, subì un intervento chirurgico di urgenza e, a causa del peggioramento delle condizioni di salute, morì il 5 novembre 1978.

ITER DELLA CAUSA

L’Inchiesta diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Alicante (Spagna), dal 30 giugno 1997 al 9 giugno 1998, durante la quale furono raccolte le prove documentali ed escussi quaranta testi, di cui quattro ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta dalla Congregazione con il Decreto del 21 maggio 1999.

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 19 maggio 2015. I Consultori, delineando il ritratto biografico del Venerabile Servo di Dio, sottolinearono che fu un laico impegnato, medico ginecologo e pediatra. Esercitò la carità in maniera eroica soprattutto verso i bambini malati, che spesso assisteva gratuitamente. Nonostante i numerosi impegni della professione, fu parte attiva di varie associazioni ecclesiali. Dedicava tempo alla preghiera, partecipando alla S. Messa quotidiana. Persona ottimista ed equilibrata, faceva tutto per il Signore. Attraverso la sua professione venne a contatto con i drammi umani più profondi; cercò di agire sempre alla luce dei principi del Vangelo. Con il malato aveva un approccio “integrale”, che comportava l’attenzione allo spirito. Si preoccupava di far avere la Comunione ai bambini e si prodigò per favorire la regolarizzazione delle famiglie di fatto.

La sua spiritualità era centrata sull’Eucaristia, con una particolare devozione mariana. Visse tutto con distacco, senza pensare alle ricchezze e agli onori. Per la sua autorevolezza godeva della stima della gente e, nonostante gli agi che la professione poteva garantirgli, visse sobriamente.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo circa il grado eroico delle virtù, la fama di santità e di segni del Venerabile Servo di Dio.

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E VESCOVI

Si riunì il 14 febbraio 2017. L’Ecc.mo Ponente, dopo avere tratteggiato la storia della Causa e la figura del Venerabile Servo di Dio, si soffermò sul suo esercizio delle virtù teologali e cardinali, maturato durante un cammino di profonda crescita spirituale. La fede fu vissuta e incarnata nella vita quotidiana, coltivata con lo studio, la lettura, l’orazione contemplativa e la pratica delle virtù. Seppe trasmettere la fede anche durante l’esercizio della sua professione medica. La speranza e la fiducia in Dio lo sostennero quando fu imprigionato dai miliziani. La carità verso Dio e verso il prossimo caratterizzò tutta la sua vita. Fu attento e tenerissimo verso la moglie. L’ultima frase che le disse fu: “Tu sei stata l’unico amore della mia vita”.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero al dubbio con sentenza affermativa.