Causa in corso
Tommaso Morales Pérez
- Venerabile Servo di Dio -

Tommaso Morales Pérez

(1908 - 1994)

Venerabilità:

- 08 novembre 2017

- Papa  Francesco

Sacerdote professo della Compagnia di Gesù, Fondatore degli Istituti Secolari Cruzados e Cruzadas de Santa María; ricercò la maggior gloria di Dio, sforzandosi di conformarsi alla volontà divina. A coloro che l’avvicinavano sapeva infondere serenità nei cuori. La sua spiritualità, fondata sull’ascolto della Parola, si manifestava nella fermezza della fede e nell’adesione agli insegnamenti pontifici

  • Biografia
Visse in continua unione con Dio, mantenendo una visione soprannaturale delle persone, degli eventi e dei problemi

 

Il Venerabile Servo di Dio Tommaso Morales Pérez nacque a Macuto (Venezuela) il 30 ottobre 1908, da genitori spagnoli. Nel 1909, insieme alla famiglia, si trasferì a Madrid e, dopo aver frequentato il collegio Tedesco e, successivamente, quello della Compagnia di Gesù, nel 1924 iniziò gli studi di Giurisprudenza presso l’Università di Madrid, dove ebbe contatto con due associazioni di studenti cattolici: l’Asociación Católica de Propagandistas e quella degli Estudiantes Católicos. Nel 1930 gli fu concesso il Premio Extraordinario del Grado de Licenciado per il suo eccellente curriculum universitario. In questo periodo fu molto impegnato apostolicamente e difese la fede contro ideologie contrarie al cristianesimo. Il 30 giugno 1932 ottenne una borsa di studio per realizzare il Dottorato nel Real Colegio San Clemente de los Españoles, a Bologna, laureandosi in Giurisprudenza con il massimo dei voti. Il 30 luglio dello stesso anno entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù a Chevetogne (Belgio). Il 31 luglio 1934, emise i voti religiosi e, completati gli studi, il 13 maggio 1942 ricevette l’ordinazione sacerdotale. Nel 1943, fu destinato al collegio “San José” in Villafranca de los Barros (Badajoz), dove rimase due anni insegnando religione e tedesco. Terminato il “terzo anno di probazione”, nel 1946 fu destinato a Madrid, alla comunità “Nuestra Señora del Recuerdo”, dove si dedicò alla predicazione degli Esercizi spirituali, soprattutto agli impiegati di aziende. Nacque da questa esperienza l’Hogar del Empleado, un movimento apostolico il cui scopo era la formazione umana e spirituale degli impiegati per irradiare lo spirito cristiano all’interno del mondo del lavoro e realizzare opere sociali quali residenze, ospedali, scuole di formazione professionale, imprese edilizie benefiche. Il 2 febbraio 1947, il Servo di Dio emise i voti perpetui nella Compagnia di Gesù.

Nel 1947, insieme ad un gruppo di laici consacrati all’interno del Hogar del Empleado diede inizio alla Pia Unione denominata Cruzados de Santa María e, nel 1959, fondò anche il ramo femminile, le Cruzadas de Santa María.

Nel 1960, fu inviato dai suoi Superiori a Badajoz e, tre anni dopo, il Superiore Provinciale lo richiamò a Madrid e gli permise di continuare a occuparsi della crescita spirituale dei Cruzados e Cruzadas de Santa María, tramite la predicazione degli Esercizi spirituali ignaziani, nonché mediante il sacramento della Riconciliazione e la direzione spirituale. Durante gli ultimi anni di vita, il Venerabile Servo di Dio, con il permesso dei suoi Superiori, risiedette in maniera abituale a Madrid, nella sede centrale delle Cruzadas per accompagnarle nel consolidamento dell’istituzione.

Rientrato nella comunità dei Gesuiti di Alcalá de Henares, negli ultimi mesi di vita soffrì molto a causa di una frattura del femore. Morì il 1° ottobre 1994 ad Alcalá de Henares (Spagna).

ITER DELLA CAUSA

L’Inchiesta diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Madrid (Spagna), dal 24 giugno 2000 al 18 marzo 2007, con la raccolta delle prove documentali e l’escussione di settantanove testi, di cui nove ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 17 ottobre 2008.

CONGRESSO PECULIARE DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 6 ottobre 2016. I Consultori, dopo aver ripercorso il profilo biografico del Venerabile Servo di Dio, ne sottolinearono lo zelo apostolico, la carità pastorale e la profonda vita spirituale. Si prodigò per realizzare opere sociali, quali ambulatori, cooperative, centri sportivi e di formazione. Dotato di una ricca personalità umana di impronta ignaziana, la sua principale preoccupazione fu la salvezza delle anime. Anche la fondazione dei due Istituti Secolari, i Cruzados de Santa María e le Cruzadas de Santa María, ebbe lo scopo di far compiere ai fedeli un cammino di santità, consentendo loro di attuare un proficuo apostolato.

Il Venerabile Servo di Dio ricercò la maggior gloria di Dio, sforzandosi di conformarsi alla volontà divina. A coloro che l’avvicinavano sapeva infondere serenità nei cuori. La sua spiritualità, fondata sull’ascolto della Parola, si manifestava nella fermezza della fede e nell’adesione agli insegnamenti pontifici.

Gli ultimi anni di vita li trascorse fra i confratelli della Compagnia di Gesù, distaccandosi anche dagli Istituti da lui fondati, per ritirarsi nel nascondimento e nella contemplazione.

I Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo circa il grado eroico delle virtù, la fama di santità e di segni.

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E VESCOVI

Si riunì il 17 ottobre 2017. L’Ecc.mo Ponente, dopo avere tratteggiato la storia della Causa e la figura del Venerabile Servo di Dio, sottolineò che visse in continua unione con Dio, mantenendo una visione soprannaturale delle persone, degli eventi e dei problemi. Aveva una grande fiducia nella forza della preghiera, soprattutto nella celebrazione dell’Eucaristia e della Penitenza, nell’adorazione eucaristica, nella devozione ai misteri della vita di Gesù e alla Vergine Maria.

In ordine alla carità verso Dio, si distinse in tre aspetti: il desiderio di stare continuamente alla presenza di Dio; la ricerca della Sua volontà e della Sua gloria e l’impegno per la salvezza delle anime. La forma più alta di carità da lui esercitata fu l’impegno per l’evangelizzazione dei giovani.

Si distinse per la seria formazione spirituale e il coinvolgimento dei laici nella missione della Chiesa.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero al dubbio con sentenza unanime affermativa.