Canonizzazioni 1726
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Canonizzazione 10-12-1726
Turibio de Mogrovejo
Vescovo di Lima: laico originario della Spagna, esperto di diritto, eletto a questa sede andò in America; mosso da ardente zelo apostolico, visitò più volte, spesso a piedi, la sua vasta diocesi provvedendo assiduamente al gregge a lui affidato; debellò con dei sinodi gli abusi e gli scandali nel clero; catechizzò e convertì gli indigeni, finché a Sanna in Perù trovò l’estremo riposo. Patrono dell’episcopato latinoamericano.
Giacomo della Marca
Sacerdote dell’Ordine dei Minori, insigne per la predicazione e per l’austerità di vita. È un predicatore di fuoco, ma la severità è ammorbidita dalla clemenza. Marchigiano, diventa francescano nel 1415 ed è inviato nell’Europa dell’Est. Sa ammaliare con gesti e parole e si scaglia soprattutto contro l’usura: per combatterla inventa i Monti di Pietà
Agnese da Montepulciano
Vergine, che a nove anni indossò l’abito delle sante vergini e solo quindicenne fu eletta, contro il suo volere, alla guida delle monache di Proceno nella Tuscia, dando poi nel monastero in seguito da lei fondato sotto la disciplina di san Domenico mirabile esempio di vera umiltà
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Canonizzazione 27-12-1726
Francesco Solano
Sacerdote e missionario dell’Ordine dei Frati Minori, che per la salvezza delle anime percorse in lungo e in largo le regioni dell’America Meridionale e si adoperò con la predicazione e la testimonianza per insegnare ai popoli indigeni e agli stessi coloni spagnoli la novità della vita cristiana
Pellegrino Laziosi
Religioso dell’Ordine dei Servi di Maria, che, in coerenza con la sua condizione di servo della Madre di Dio, rifulse nella devozione verso il Figlio Gesù e nella sollecitudine per i poveri
Giovanni della Croce
Sacerdote dell’Ordine dei Carmelitani e dottore della Chiesa, che, su invito di santa Teresa di Gesù, fu il primo tra i frati ad aggregarsi alla riforma dell’Ordine, da lui sostenuta tra innumerevoli fatiche, opere e aspre tribolazioni. Come attestano i suoi scritti, ascese attraverso la notte oscura dell’anima alla montagna di Dio, cercando una vita di interiore nascondimento in Cristo e lasciandosi ardere dalla fiamma dell’amore di Dio. A Ubeda in Spagna riposò, infine, nel Signore
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Canonizzazione 31-12-1726
Stanislao Kostka
Di origine polacca, spinto dal desiderio di entrare nella Compagnia di Gesù fuggì dalla casa paterna e si recò a piedi a Roma, dove, ammesso nel noviziato da san Francesco Borgia, morì in fama di santità, stremato in breve tempo nel prestare i più umili servizi
Luigi Gonzaga
Religioso, che, nato da stirpe di principi e a tutti noto per la sua purezza, lasciato al fratello il principato avuto, si unì a Roma alla Compagnia di Gesù, ma, logorato nel fisico dall’assistenza da lui data agli appestati, andò ancora giovane incontro alla morte.
Patrono della gioventù cattolica