Canonizzazioni Maggio

  • Canonizzazione  26-05-1839

    Pacifico da San Severino

    Pacifico da San Severino

    Sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, insigne per la penitenza, l’amore della solitudine e la preghiera davanti al Santissimo Sacramento

    Giovan Giuseppe della Croce

    Giovan Giuseppe della Croce

    Sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, che, sulle orme di san Pietro di Alcántara, ripristinò la disciplina religiosa in molti conventi della provincia napoletana.

    Questo piccolo sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, cresciuto ricalcando le orme di San Pietro d’Alcantara ha, tra gli altri, il merito di aver ripristinato la disciplina religiosa in molti conventi del Napoletano. Molto legato all’isola di Ischia, in cui tornerà solo due volte, oggi ne è compatrono assieme a Santa Restituta. Viene canonizzato da Gregorio XVI nel 1839, assieme a Francesco de Geronimo e Alfonso Maria de’ Liguori che in vita lo avevano conosciuto e gli avevano chiesto consiglio.

    Francesco De Geronimo

    Francesco De Geronimo

    Sacerdote della Compagnia di Gesù, che a lungo si dedicò alle missioni popolari e alla cura pastorale degli abbandonati

    Veronica Giuliani

    Veronica Giuliani

    Religiosa, Badessa dell’Ordine delle Clarisse Cappuccine, che, ricca di carismi spirituali, corrispose nel corpo e nell’anima alla passione di Cristo e fu per questo posta sotto custodia per cinquanta giorni, offrendo un mirabile modello di pazienza e di obbedienza. Per 50 anni visse nel monastero delle Clarisse di Città di Castello. La grazia di Dio le concede le stimmate, visioni, estasi e carismi, tanto da essere chiamata “la sposa del crocifisso”.

    Alfonso Maria de' Liguori

    Alfonso Maria de' Liguori

    Vescovo e dottore della Chiesa, che rifulse per la sua premura per le anime, i suoi scritti, la sua parola e il suo esempio. Al fine di promuovere la vita cristiana nel popolo, si impegnò nella predicazione e scrisse libri, specialmente di morale, disciplina in cui è ritenuto un maestro, e, sia pure tra molti ostacoli, istituì la Congregazione del Santissimo Redentore per l’evangelizzazione dei semplici. Eletto vescovo di Sant’Agata dei Goti, si impegnò oltremodo in questo ministero, che dovette lasciare quindici anni più tardi per il sopraggiungere di gravi malattie. Passò, quindi, il resto della sua vita a Nocera dei Pagani in Campania, tra grandi sacrifici e difficoltà