
Il libro riporta un colloquio fraterno e intimo avvenuto negli ultimi mesi del 2024 tra il card. Marcello Semeraro e papa Francesco. Bergoglio per la prima volta svela in profondità il suo personale rapporto con san Francesco d’Assisi, il santo di cui porta il nome e al quale ha ispirato molta parte del suo magistero sulla custodia del creato, la pace, la fraternità universale e non solo. Il papa racconta anche, confrontandosi con l’esperienza del Santo di Assisi, come si rapporta con la «sporcizia» che c’è nella chiesa, che cosa è per lui la preghiera, cosa intende quando parla di poveri e povertà, quale il suo rapporto con la famiglia, con il dolore, con la morte.
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"Se penso alla preghiera di san Francesco mi vengono in mente le sue lacrime, il suo gridare. In lui la preghiera aveva proprio una dimensione affettiva profonda, che ci fa capire che la sua relazione con Gesù non era un’idea, una teoria, ma un legame di passione, di amore. È vero che pure Francesco ha attraversato momenti di fatica e incomprensione, ma anche lì la preghiera è rimasta in piedi, come grido, come silenzio che cerca. [...] Devo confessare che anch’io sento a volte la fatica di molti: cioè l’essere fedele alla preghiera, quando ci sono molte cose da fare [...]. In queste situazioni ho imparato a fare tesoro anche dei brevi momenti, dei piccoli spazi. [...] Questo è vero anche quando si è ammalati e bisogna diminuire il lavoro. [...] Intendo anche dire che per pregare non sempre c’è bisogno di un luogo speciale, di tempi sempre lunghi. È la nostra vita ordinaria che diventa speciale, se noi ci ricordiamo di lasciare che sia illuminata dalla luce che viene dalla preghiera.
Papa Francesco
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Questa pubblicazione permette quasi di riascoltare la voce di Papa Francesco.
Papa Leone XIV
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Oggi possiamo leggere questa lunga testimonianza di papa Francesco, scritta negli ultimi mesi della sua vita, quasi fosse un suo “testamento spirituale”, fatto di memorie vive e di rendimenti di grazie.
Card. Pietro Parolin