Causa in corso
Cayetano Clausellas Ballvé e Antonio Tort Reixachs
- Venerabili Servi di Dio -

Cayetano Clausellas Ballvé e Antonio Tort Reixachs

(† 1936)

Un Sacerdote diocesano e un Laico Padre di famiglia; la situazione politico-sociale della Spagna nel periodo della II Repubblica Spagnola (1931-1939) è storicamente nota, come pure il clima di persecuzione che i miliziani repubblicani instaurarono nei confronti di tutti coloro che si professavano membri della Chiesa cattolica, fossero essi consacrati o laici

  • Biografia

 

La situazione politico-sociale della Spagna nel periodo della II Repubblica Spagnola (1931 - 1939) è storicamente nota, come pure il clima di persecuzione che i miliziani repubblicani instaurarono nei confronti di tutti coloro che si professavano membri della Chiesa cattolica, fossero essi consacrati o laici.

La Causa in parola tratta del martirio di un sacerdote e un laico, entrambi uccisi nel 1936 nel territorio dell’Arcidiocesi di Barcellona.  

Essi sono:

1 .Cayetano Clausellas Ballvé: nato il 5 agosto 1863 a Sabadell (Barcellona), fu accolto nel seminario diocesano di Barcellona all’età di dodici anni e fu ordinato sacerdote il 3 maggio 1888. Venne destinato a diversi ministeri pastorali, dando testimonianza di dedizione apostolica, austerità, povertà e umiltà.  Nel 1916 il Servo di Dio assunse l’incarico di cappellano all’Asilo de las Hermanitas del los Ancianos Desampardos  di Sabadell, mantenendolo per vent’anni. Anche durante la persecuzione religiosa affermò che non avrebbe mai abbandonato gli anziani che gli erano stati affidati. Prelevato dai miliziani il 14 agosto 1936 fu ucciso all’alba del giorno dopo.

2. Antonio Tort Reixachs: nato nei pressi di Barcellona il 28 marzo 1895, sposato dal 1917 con Maria Josefa Gavin Sagardia e padre di 11 figli, fu fervente cristiano, caritatevole verso i bisognosi, particolarmente devoto alla Santa Eucaristia e alla Vergine Maria.  Il Servo di Dio durante la persecuzione ospitò nella propria abitazione diversi religiosi pur sapendo che questo avrebbe messo a rischio lui e la sua famiglia. Il primo dicembre 1936 dei miliziani armati, dopo aver fatto irruzione a casa sua, saccheggiando l’abitazione e sfregiando le immagini sacre, lo prelevarono, conducendolo al Convento di Sant’Elias, trasformato in carcere. Qui, il Servo di Dio sopportò maltrattamenti e vessazioni morali fino a quando, nella notte tra il 3 e il 4 dicembre fu condotto nei pressi del cimitero di Montcada e venne qui fucilato.

Il martirio materiale dei due Servi di Dio è ben provato.

Cayetano Clausellas Ballvé, pienamente cosciente della persecuzione religiosa che stava affrontando, rimase fedele al suo ministero anche quando gli fu consigliato di abbandonare gli anziani dell’istituto presso il quale prestava la sua assistenza spirituale.  Venne prelevato dalla casa senza opporre resistenza e poi fucilato alle spalle. L’odium fidei dei persecutori è ampiamente dimostrato dalla generale violenza contro la Chiesa e i suoi ministri e fedeli che erano di ostacolo per la propaganda atea dei miliziani.

Antonio Tort Reixachs, era consapevole del rischio che correva nell’ospitare e nascondere in casa sacerdoti e religiose perseguitati, sapendo che per questo motivo rischiava l’uccisione. L’odium fidei è provato dai maltrattamenti e dalle ingiurie inflittegli dai persecutori per il fatto di essere cristiano praticante.