Maria di Sant'Eufrasia Pelletier

Maria di Sant'Eufrasia Pelletier

(1796-1868)

Beatificazione:

- 30 aprile 1933

- Papa  Pio XI

Canonizzazione:

- 02 maggio 1940

- Papa  Pio XII

- Basilica Vaticana

Ricorrenza:

- 24 aprile

Vergine, che per accogliere con misericordia le prostitute, da lei chiamate ‘Maddalene’, ad Angers in Francia, fondò l’Istituto delle Suore del Buon Pastore; Oltre ai voti di povertà, castità e obbedienza, le suore del Buon Pastore devono prendere il quarto voto che è la promessa «di salvare tutte le anime».

  • Biografia
"L'Amore fa accadere grandi cose"

 

Rose-Virginie Pelletier nacque nell’isola di Noirmoutier (Vandea) il 31 luglio 1796. Crebbe nell’atmosfera creata dai racconti delle lotte eroiche del cattolicesimo della Vandea, contro le scelleratezze della Rivoluzione Francese, questo spiegherebbe in parte la sua fede salda e conquistatrice.

Educata dalle Orsoline di Chavagne, frequentò anche l’Istituto dell’Associazione cristiana a Tours, A sedici anni entrò come postulante nel monastero di Tours dell’Ordine di Nostra Signora della Carità del Rifugio fondato nel 1641 da s. Giovanni Eudes, istituito per la riabilitazione delle giovani e delle donne in pericolo morale e per la rieducazione cristiana di quanti vengono loro affidati.

Conquistata da questo ideale Rosa-Virginia il 9 settembre 1817 fece la sua professione religiosa prendendo il nome di Maria di S. Eufrasia e cosa fuori del normale, a 29 anni venne nominata superiora del convento di Tours. Lì fondò l’Opera delle “Maddalene” dove le ragazze ricondotte sulla retta strada possono aderire e vivere una vita religiosa sul modello carmelitano con relativa Regola e abito e stando in un’ala distinta del convento.

Si recò nel 1829 ad Angers per fondarvi un ‘Rifugio’ espressione tipica delle Case del suo Ordine, del quale nel 1831 ne divenne superiora. A questo punto lo stimolo ad operare sempre più in profondità sulla redenzione di tante traviate, la spinse a fare della Casa di Angers, la casa madre di una organizzazione parallela all’Ordine di Nostra Signora della Carità, ma con la specificità di una centralità organizzativa mentre l’Ordine di N. S. aveva conventi con autonomie separate.
Fondò così l’Istituto del Buon Pastore di cui divenne superiora generale a vita; trovò molte resistenze a questa divisione dell’Ordine sia da parte delle Autorità religiose, sia dai monasteri stessi che intendevano conservare la loro autonomia; il suo coraggio e il suo zelo furono appoggiati da papa Gregorio XVI che approvò l’Istituto il 3 aprile 1835.

La sua Opera si diffuse in tutto il mondo, uscendo dallo stretto ambito locale facendo un bene immenso nella rieducazione femminile; i risultati ottenuti a forza di bontà e sensibilità pedagogica dalle religiose, suscitano ancora oggi l’ammirazione delle autorità civili, che affidano le giovani da rieducare, a loro furono e sono affidate anche le direzioni di varie prigioni femminili. Queste ragazze raggiunta la maggiore età in genere non vengono abbandonate, esse possono scegliere di rimanere nell’Istituto del Buon Pastore come “Maddalene” o come “Ausiliarie” o come “Monitrici”; oppure trovano un riferimento nel ‘focolare’ che fornisce un alloggio quando non hanno un appoggio familiare Inoltre alle assistite, oltre l’educazione cristiana e morale, viene garantita una istruzione intellettuale e tecnica che le aiuterà ad inserirsi nella vita sociale.

Suor Maria di S. Eufrasia, fondò più case di tutti nella storia della Chiesa, ben 111 fra il 1829 e il 1868, ottenendo così ragione del suo vedere più proficuo l’apostolato coordinato da un ‘generalato’ ad Angers.

Alla sua morte avvenuta il 24 aprile 1868, l’Istituto contava 15.000 ragazze da rieducare con 2376 suore. Nel 1964 esso contava 475 case nei cinque continenti, 10.000 religiose, 2800 “Maddalene”, 1800 “Ausiliarie” e circa 9.000 allieve.
Fu beatificata il 30 aprile 1933 da papa Pio XI e canonizzata da Pio XII il 2 maggio 1940.

Una sua statua della scultore G. Nicolini è posta nella Basilica di S. Pietro in Vaticano fra i grandi fondatori di Ordini Religiosi.

 

(fonte: santiebeati.it)