Causa in corso
Aleksander Woźny
- Venerabile Servo di Dio -

Aleksander Woźny

(1910 - 1983)

Venerabilità:

- 17 dicembre 2022

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano; fu un uomo di profonda preghiera, apprezzato come direttore spirituale e confessore, riservando parecchie ore ogni giorno a tale ministero. Si dedicò anche alla predicazione di ritiri e alla formazione di gruppi e associazioni parrocchiali e diocesani

  • Biografia
In chiesa lo si vedeva spesso pregare, ogni giorno recitava la Via Crucis e lo si incontrava spesso con la corona del Rosario in mano

 

Il Venerabile Servo di Dio Aleksander Woźny nacque il 25 giugno 1910 a Uzarzewo (Poznań, Polonia). Nel 1928 entrò nel Seminario di Gniezno e, dopo due anni, passò in quello di Poznań. Venne ordinato sacerdote il 10 giugno 1933.

Dopo aver svolto il ministero in diverse parrocchie, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, venne arrestato con altri cinquantadue sacerdoti e deportato nel monastero di Bruczków, trasformato in Lager. Successivamente, insieme agli altri confratelli, venne trasferito nel Lager di Buchenwald e poi a Dachau. Riuscito a sopravvivere per cinque anni, fece parte dei prigionieri di Dachau che vennero liberati il 29 aprile 1945 dalle truppe americane.

Il 2 agosto 1945, dopo aver recuperato le forze, tornò in Polonia e gli venne affidato l’incarico di parroco della parrocchia di San Giovanni Cantius a Poznań.

Nel 1950, lo Stato a regime comunista promosse diversi atti ostili nei confronti della Chiesa, come la chiusura delle strutture della Caritas in Polonia. Egli si oppose a questa decisione governativa e rifiutò di leggere nella sua parrocchia il comunicato ufficiale a riguardo, facendo solo un breve commento personale. Subito dopo fu incarcerato per dieci mesi a Poznań.

Negli anni successivi continuò il suo ministero sacerdotale in parrocchia, adoperandosi per la formazione spirituale dei fedeli. Avviò e si occupò di vari movimenti e associazioni, quali i “Figli di Dio”, “La Famiglia del Cuore dell’Amore Crocifisso”, “Luce-Vita”, il Rinnovamento nello Spirito e il Cammino Neocatecumenale. La Conferenza Episcopale Polacca lo nominò Direttore Nazionale per la Pastorale delle donne e, nel 1966, Presidente della Commissione Sinodale per l’Apostolato dei Laici.

Morì a Poznań (Polonia) il 21 agosto 1983.

Aleksander Woźny fu un uomo di profonda preghiera. In chiesa lo si vedeva spesso pregare, ogni giorno recitava la Via Crucis e lo si incontrava spesso con la corona del Rosario in mano. Per crescere nella vita interiore, scelse come guida la “piccola via” di Santa Teresa di Gesù Bambino che era in sintonia con la sua ricerca di non protagonismo e con quello stile feriale imparato in famiglia. Fu apprezzato come direttore spirituale e confessore, riservando parecchie ore ogni giorno a tale ministero. Si dedicò anche alla predicazione di ritiri e alla formazione di gruppi e associazioni parrocchiali e diocesani.

La speranza teologale lo fortificò negli anni trascorsi nei Lager e lo sostenne durante i periodi di prigionia e nelle prove di ogni giorno.

Visse con intensità la carità verso il prossimo soprattutto attraverso l’ufficio di Parroco. L’accoglienza di tutti fu la linea-guida scelta da lui. A marcare l’iter del suo impegno a favore del prossimo e del suo ministero ordinato fu la Gaudium et spes del Concilio Vaticano II.

La fama di santità già presente durante la vita, si diffuse dopo la morte, unita ad una certa fama signorum.